Armando Testa: tra pubblicità e arte

Ca’ Pesaro apre le porte alla nuova stagione espositiva del 2024 con una mostra straordinaria dedicata a Armando Testa (1917-1992). Sebbene le sue opere siano state già presenti nelle collezioni civiche veneziane con 17 pezzi dal dicembre 2022, questo geniale creativo piemontese sarà ora protagonista di una rassegna monografica che permetterà di esplorare aspetti inediti della sua produzione.

Dai suoi esordi torinesi presso la Scuola Tipografica Vigliardi Paravia e con l’insegnamento di Ezio D’Errico, la mostra mira a tracciare il percorso artistico di uno dei protagonisti della cultura visiva contemporanea. Le opere di Testa sono il risultato di una molteplicità di linguaggi espressivi sperimentati durante la sua lunga carriera, che ha ispirato gli artisti contemporanei e ha portato Gillo Dorfles a definirlo “visualizzatore globale”.

Dalle sue prime vittorie nel concorso per ICI nel 1937, seguite dalla collaborazione con aziende iconiche come Martini & Rossi, Carpano, Borsalino e Pirelli, fino alle pubblicità e ai loghi per Lavazza, Sasso, Carpano, Simmenthal e Lines, l’impatto delle sue creazioni è stato duraturo e significativo. Le immagini e le animazioni per la televisione negli anni Cinquanta e Sessanta hanno contribuito a plasmare la storia della pubblicità e della cultura internazionale.

L’esposizione non si limiterà alla sua produzione commerciale, ma esplorerà anche le attività legate ai temi sociali e alla diffusione culturale a cui Testa si è dedicato, come le campagne per Amnesty International e il suo impegno contro la povertà e la fame nel mondo.

La mostra offrirà un’ampia visione della lezione artistica di Armando Testa, con particolare attenzione alle sue qualità di pittore, scultore e disegnatore. Attraverso significative interviste e contributi video, i visitatori avranno l’opportunità di rivedere un capitolo importante della storia dell’arte e le giovani generazioni potranno scoprire il genio creativo che ha segnato il nostro passato recente.

Biennale Arte 2024: Stranieri ovunque-Foreigners everywhere

La 60ª Esposizione Internazionale d’Arte, in programma dal 20 aprile al 24 novembre, porterà il titolo “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere“. Questo tema, ispirato alla serie di opere del collettivo Claire Fontaine, originario di Parigi e con base a Palermo, presenta sculture al neon multicolori che riproducono l’espressione “Stranieri Ovunque” in diverse lingue. Il nome deriva dal collettivo torinese degli anni Duemila che lottava contro il razzismo e la xenofobia in Italia.

Roberto Cicutto, presidente della Biennale di Venezia, e il curatore Adriano Pedrosa hanno annunciato oggi il tema, spiegando che il contesto dell’opera riflette le molteplici crisi legate al movimento e all’esistenza delle persone all’interno di confini nazionali e culturali. Il termine “Stranieri Ovunque” ha un duplice significato, indicando sia la presenza ubiqua degli stranieri ovunque nel mondo, sia il senso di estraneità che tutti possono provare, indipendentemente dalla loro collocazione geografica.

La mostra si concentrerà sul concetto di estraneità, includendo opere di artisti queer, outsider e indigeni, tutti spesso considerati stranieri nei rispettivi contesti. Questi artisti saranno al centro dell’attenzione, insieme a una selezione di opere del XX secolo provenienti da diverse regioni del mondo, che rifletteranno sulla diaspora degli artisti italiani nel corso del Novecento.

Cicutto ha sottolineato l’importanza di cambiare il punto di vista sull’arte contemporanea, abbracciando non solo una prospettiva estetica ma anche geografica. La mostra includerà opere del secolo scorso, ora considerate punti di riferimento per le nuove generazioni, con una particolare attenzione ai nomi italiani all’interno di questo movimento artistico globale.

Marco Polo in mostra a Palazzo Ducale

A partire dal 6 aprile 2024, sarà possibile immergersi nell’affascinante mostra dal titolo “I mondi di Marco Polo: Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento”  presso il Palazzo Ducale di Venezia, in occasione del settimo centenario della sua scomparsa. L’esposizione offrirà un viaggio emozionante attraverso le sale del Palazzo, con oltre 300 opere provenienti dalle collezioni veneziane e da rinomate istituzioni italiane, europee e musei internazionali come Armenia, Cina, Qatar e Canada.

A cura di Chiara Scarcelli e Giovanni Curatola, la mostra presenterà dipinti, reperti storici, manufatti e approfondirà anche l’opera letteraria del mercante veneziano. Questo percorso fornirà una visione dettagliata della geografia fisica, politica e umana dei suoi viaggi in Asia, come descritto nel libro “Il Milione”.
La mostra sottolineerà l’importanza dell’apertura culturale, della curiosità e dell’interesse per la diversità, valori ancora attuali oggi.

Articolata in diverse sezioni, la mostra inizierà con un’esplorazione della vita cittadina e commerciale a Venezia, evidenziando il ruolo dei viaggi nella cultura commerciale veneta prima e dopo l’epoca dei Polo. Saranno dedicati ampi spazi alla cartografia e all’analisi dell’influenza dei racconti dei mercanti su questa disciplina.

La mostra esplorerà inoltre i vari mondi attraversati dai Polo, con le loro diverse realtà politiche, militari, artistiche e religiose. Si farà riferimento alle diverse fedi e culti religiosi, come descritto da Marco Polo stesso nel suo straordinario testo, che comprende popolazioni cristiane, musulmane, cinesi di varie fedi, induiste in India e altro ancora.

Una sezione della mostra sarà dedicata alla diffusione multilingue de “Il Milione” e al “mito” di Marco Polo nell’Ottocento e nel Novecento, con una riflessione sulle rappresentazioni della figura del mercante e della sua avventura nell’arte contemporanea.

Per coinvolgere appieno tutti i visitatori, saranno disponibili visite guidate alla mostra e un divertente Activity Book per i più giovani, ricco di aneddoti, giochi, indizi e racconti legati al viaggio di Marco Polo nelle terre del Gran Khan e all’opera “Il Milione”. Saranno inoltre organizzate attività per famiglie, adulti, ragazzi e scuole.

A Venezia la più completa esposizione di Helmut Newton

Dal 28 marzo al 24 novembre 2024, Venezia accoglierà una straordinaria esposizione dedicata a Helmut Newton, il celebre fotografo tedesco. Questo evento offre un’opportunità unica di esplorare l’intera vita e carriera dell’artista attraverso una ricca selezione di opere, ospitate nelle prestigiose Stanze della Fotografia. Con oltre 250 immagini in mostra, accompagnate da preziosi documenti d’archivio e polaroid, i visitatori avranno l’occasione di immergersi completamente nel mondo creativo di Newton, rivivendo le tappe cruciali della sua evoluzione stilistica.

Il percorso espositivo, articolato in sei capitoli che seguono un ordine cronologico preciso, offre uno sguardo dettagliato su ogni fase della vita e della carriera dell’artista. Emergono così le significative collaborazioni degli anni Sessanta con Yves Saint Laurent e Karl Lagerfeld, così come le innovazioni della serie “Naked and Dressed” del 1981 e le prestigiose commissioni degli anni Novanta, che includono importanti case di moda e designer come Chanel, Thierry Mugler, YSL e Wolford.

Helmut Newton è stato un fotografo senza precedenti, il cui lavoro ha lasciato un’impronta indelebile nella memoria visiva collettiva. La sua opera unica e influente sfida qualsiasi tentativo di comprensione completa, dimostrando la sua straordinaria portata e la sua eterna rilevanza.

La mostra retrospettiva “Helmut Newton: Legacy” è curata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation, e Denis Curti, direttore artistico delle Stanze della Fotografia. Un evento imperdibile per tutti gli amanti della fotografia e dell’arte, che offre un’occasione senza pari di avvicinarsi all’eccezionale genio creativo di Helmut Newton.

JULIE MEHRETU. ENSEMBLE

Oltre sessanta dipinti e incisioni di Julie Mehretu, insieme ad una variegata selezione di opere dei suoi amici artisti e figure che l’hanno influenzata, prendono vita nei due piani espositivi di Palazzo Grassi dal 17 marzo 2024 al 6 gennaio 2025, nell’ambito della mostra “Julie Mehretu. Ensemble” dedicata alla sua arte.

L’opera dell’artista americana, nata ad Addis Abeba nel 1970, si distingue per la sua astrazione che fonde influenze diverse, tutte filtrate attraverso la sua visione unica che rielabora la storia dell’arte, la sociopolitica, la geografia, l’attualità e la vita personale.

Le sue composizioni sono sensuali ed emotive, permeate da tracce e segni immaginativi che emergono dalla complessità di idee stratificate, originate dal suo lungo impegno con le tradizioni e le tracce della storia e della fotografia.

La mostra presenta lavori prodotti durante i venticinque anni di carriera di Mehretu, provenienti dalla Collezione Pinault, dalla sua collezione privata e da musei internazionali e diverse collezioni. Accanto alle opere dell’artista, si trovano quelle di altri artisti e autori come Nairy Baghramian, Huma Bhabha, Robin Coste Lewis, Tacita Dean, David Hammons, Paul Pfeiffer e Jessica Rankin, rappresentando una fusione di poesia, pittura, scultura, cinema e musica.

La pratica artistica di Julie Mehretu è fortemente caratterizzata dalla collaborazione e dalla conversazione con altri artisti, e la mostra offre uno sguardo collettivo su una comunità artistica che si confronta costantemente, creando relazioni e affinità intellettuali ed emotive.

Rinascimento in bianco e nero. L’arte dell’incisione a Venezia

Durante il Rinascimento, Venezia emerge come il principale centro italiano per la produzione e la distribuzione di stampe, grazie alla sua posizione privilegiata come emporio internazionale aperto alle grandi rotte mercantili. Questo status la rende il fulcro di una “rivoluzione per immagini”, dove si sviluppano e vengono commercializzate alcune delle più importanti e affascinanti opere grafiche ed editoriali del XVI secolo.

La Fondazione Musei Civici di Venezia, insieme al Museo Civico di Bassano del Grappa, dedica un ampio progetto a questa straordinaria stagione artistica. Il progetto ripercorre i più significativi risultati dell‘arte grafica nella Serenissima, ponendola sullo stesso piano della pittura, quasi come se fossero riflesse l’una nell’altra.

La mostra si concentra sulle collezioni delle due istituzioni, parzialmente restaurate grazie al sostegno di Save Venice, e include opere provenienti da raccolte private e pubbliche, come la Biblioteca Nazionale Marciana, la Fondazione Giorgio Cini e altre importanti istituzioni. Il progetto si svolge contemporaneamente in entrambe le sedi, accompagnato da un catalogo unico, e è suddiviso in sezioni cronologiche e tematiche.

Tra i temi affrontati vi sono le innovazioni del tardo Quattrocento, i grandi formati, gli incisori veneziani e stranieri, la nascita del chiaroscuro, l’influenza di Tiziano e altri maestri, e molto altro ancora. Ogni sezione è arricchita da approfondimenti pensati appositamente per specifiche sedi, evidenziando l’originalità dei percorsi proposti e la ricchezza delle raccolte.

Le opere esposte rappresentano un ampio spettro di temi artistici e coinvolgono alcuni dei più importanti artisti del tempo. Attraverso le stampe, Venezia rivela la sua importanza per la tradizione artistica europea, fungendo da crocevia di esperienze in costante evoluzione e aggiornamento.

Banksy. Painting Walls

La mostra “Banksy. Painting Walls” offre ai suoi visitatori l’opportunità unica di immergersi nell’universo artistico di un creativo che da oltre vent’anni domina la scena culturale mondiale. In particolare, attraverso la sua capacità di intervenire con messaggi artistici persino nei contesti di guerra, Banksy dimostra ancora una volta la sua straordinaria capacità di connettersi con il presente, mantenendo un impegno artistico che si distingue per l’affrontare temi cruciali come il cambiamento climatico, le disuguaglianze sociali, i flussi migratori, i conflitti e i diritti umani.

Il fulcro di questa esposizione sono tre muri originali dipinti dall’artista britannico. Si tratta di tre opere straordinarie provenienti da collezioni private, realizzate da Banksy rispettivamente nel 2009, nel 2010 e nel 2018, e situate a Londra, nel Devon e nel Galles. I tre lavori mettono in scena tre giovani adolescenti, incarnando la sensibilità di una nuova generazione che sembra risuonare in sintonia con le tematiche care all’artista inglese.

In particolare, “Season’s Greetings”, apparso a Port Talbot, in Galles, nel dicembre 2018, è stato scelto come immagine emblematica della mostra. Quest’opera raffigura un giovane con le braccia spalancate e la lingua protesa per assaporare i fiocchi di neve che cadono dal cielo, ma si scopre che questi “fiocchi” sono in realtà cenere che si solleva da un bidone della spazzatura in fiamme. Port Talbot, definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come la città più inquinata del Regno Unito, diventa così lo sfondo drammatico di questa rappresentazione.

Oltre a questi tre muri principali, la mostra includerà altri lavori significativi come “Heart Boy” e “Robot/Computer Boy”, oltre a una selezione di pezzi unici che arricchiranno ulteriormente l’esperienza espositiva, per un totale di circa cento opere originali.

Venezia rende omaggio a Marco Polo

In occasione del settimo centenario dalla scomparsa di Marco Polo nel 1324, il Comune di Venezia ha avviato un ricco calendario di eventi in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, l’Università Ca’ Foscari di Venezia e numerose altre organizzazioni associative locali, nazionali e internazionali. Queste iniziative mirano a celebrare la memoria di questo veneziano illustre, riconosciuto per aver redatto il primo resoconto completo e affidabile dell’Oriente, contribuendo così alla reciproca conoscenza tra Asia ed Europa. Il sostegno alle celebrazioni è stato sancito il 29 dicembre con un decreto del Ministero della Cultura, firmato da Gennaro Sangiuliano su richiesta del Comune e dell’Università veneziana. Il Comitato Nazionale per le celebrazioni, presieduto dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e coordinato dalla rettrice Tiziana Lippiello, è stato istituito per sovrintendere a queste attività.

Le celebrazioni, insieme al Comitato, si protrarranno per tre anni, con ulteriori iniziative previste nel 2025 e nel 2026. Marco Polo è famoso per aver esplorato le terre dell’Oriente lontano, e la sua epica storia di viaggiatore ha creato un legame profondo con culture e popoli distanti, sia via mare che via terra. “La riscoperta della figura di Marco Polo solleva questioni di grande attualità”, spiega il sindaco di Venezia e presidente del Comitato promotore, Luigi Brugnaro. “Come possiamo dialogare con altre culture preservando la nostra identità? Come possiamo gestire i rapporti tra i popoli e le città? Come possiamo tramandare l’arte e la capacità lavorativa?” Le regioni e i mari esplorati da Marco Polo durante i suoi vent’anni di viaggio sono spesso oggi al centro di tensioni diplomatiche. Grazie al ricordo di Marco Polo, Venezia intende lanciare un messaggio di speranza, pace e fratellanza, rimanendo aperta a nuove proposte per perseguire questo obiettivo.

Numerose sono anche le iniziative del calendario cafoscarino, che si trasformano in un momento di profonda riflessione sulla vita e il contributo di Marco Polo, attraverso un programma scientifico e culturale avvincente. Le attività a livello locale, che includono letture pubbliche in luoghi simbolici della città, percorsi culturali e cicli di conferenze aperti ai cittadini, mirano a facilitare la comprensione della complessa figura di quest’uomo del Medioevo e delle implicazioni del suo viaggio sullo sviluppo del pensiero occidentale.
Saranno attivati e realizzati anche progetti teatrali e multimediali, con laboratori incentrati sulla ricezione del mito di Marco Polo nei media del Novecento: opere liriche, fumetti, adattamenti cinematografici e televisivi, nonché workshop creativi dedicati agli studenti delle scuole primarie e secondarie di Venezia, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
Per il pubblico internazionale, sono previste iniziative in collaborazione con la Rai per la trasmissione di sceneggiati storici su Marco Polo, al fine di diffondere la conoscenza di questa figura affascinante a livello globale.

DAVID “CHIM”SEYMOUR. Il Mondo e Venezia

È a David ‘Chim’ Seymour che il Museo di Palazzo Grimani (Direzione regionale Musei Veneto del Ministero della Cultura) dedica, dal 6 dicembre 2023 al 17 marzo 2024, il secondo appuntamento con i maggiori protagonisti della fotografia internazionale del Novecento e che hanno, nella loro carriera, scelto di interpretare quell’unicum che è rappresentato da Venezia.

Il progetto, promosso dalla Direzione regionale Musei Veneto – Museo di Palazzo Grimani in collaborazione con Suazes, ha debuttato lo scorso anno con la fortunata monografica su Inge Morath presentata con il titolo “Fotografare da Venezia in poi”, ammirata da oltre 30 mila persone. “Questa mostra si inserisce in una specifica progettualità che mira a far conoscere la produzione artistica di celebri maestri della fotografia e al contempo mostrare loro reportage dedicati alla città lagunare, esponendoli all’interno dei meravigliosi spazi di Palazzo Grimani”, anticipa il curatore Marco Minuz.

Nel caso di questa mostra dedicata a David Seymour saranno circa 200 i pezzi esposti tra fotografie, documenti, lettere e riviste d’epoca. Ad essere rappresentati nelle 150 immagini selezionate, collocate cronologicamente tra il 1936 e il 1956, saranno i più importanti reportage del fotografo polacco, come la Francia del 1936, la Guerra Civile spagnola, l’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale, il progetto del 1948 intitolato “Children of War”, commissionato dall’UNICEF e dedicato agli orfani di guerra, Israele ed Egitto negli anni Cinquanta del secolo. A questi si aggiungono le serie Ritratti e Personalità, nonché il già menzionato nucleo di foto realizzate a Venezia.

A completare la descrizione del “mondo” di Chim, una cinquantina di documenti, tra cui una sezione con alcuni documenti dedicati alla Maleta Mexicana, la celebre valigia messicana piena di tesori fotografici che si credevano perduti per sempre (riferiti alla guerra civile spagnola) e invece ritrovati con commozione e sorpresa a Parigi nel 1995 ed ora di proprietà dell’ICP di New York.

 

Orari:
Martedì-domenica dalle 10.00 alle 19.00; ultimo ingresso ore 18.00, lunedì chiuso.

 

A Ca’ Pesaro il ritratto veneziano dell’Ottocento

La mostra straordinaria intitolata “Il ritratto veneziano dell’Ottocento“, promossa da Ca’ Pesaro e ubicata nei locali espositivi del secondo piano del museo, rappresenta un’opportunità unica per immergersi nella rassegna del 1923 curata da Nino Barbantini.
L’esposizione offre la straordinaria possibilità di riscoprire i volti di numerosi protagonisti della società, dell’arte, della cultura e della vita di un vasto territorio che si estende dal capoluogo veneto fino al Friuli Venezia Giulia.

Il percorso espositivo attraversa le opere di autori illustri come Hayez, Molmenti, Grigoletti, Schiavoni, Lipparini, figure che vengono esplorate e riportate alla luce. Questi artisti hanno vissuto e si sono formati a Venezia, lasciando dietro di sé testimonianze preziose della società del loro tempo, dello spirito dell’epoca e dei cambiamenti epocali che ne hanno caratterizzato i protagonisti.

La mostra presenta un autentico patrimonio di immagini, ritraendo famiglie, intellettuali, artisti, patrioti e donne, alcune delle quali erano a loro volta artiste, contribuendo così a dipingere un affresco completo e avvincente di un’epoca ricca di fascino e trasformazioni.

Tour guidato dei segreti del Carnevale di Venezia sulle orme di Casanova

 

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Scopri i segreti del Carnevale con una guida in costume tradizionale veneziano del XVII secolo

La tua guida mascherata ti farà conoscere la storia del Carnevale di Venezia, mostrandoti le maschere utilizzate una volta per nascondere l’identità delle persone e spiegandoti come vengono realizzate.
Casanova era un famoso amante ed avventuriero, noto per la sua stravaganza. Nato a Venezia, è cresciuto nella zona di San Samuele.

Visita i luoghi dove visse Casanova e ascolta storie e aneddoti sulla sua vita

Durante il tour, la tua guida ti condurrà per le strette vie della città, passando davanti alla sua casa e alla casa del poeta Giorgio Baffo, che introdusse il giovane Casanova ai piaceri della vita mondana.
Visiterai il Ridotto, il primo Casinò di Venezia, dove Casanova incontrava l’Aristocrazia Veneziana.
Ascolterai storie affascinanti sulle cortigiane veneziane che hanno contribuito a rendere la città vibrante di vita.

Assapora un ottimo cappuccino caldo e frittelle veneziane in un bar locale

Al termine del tour, potrai gustare un ottimo cappuccino caldo accompagnato da frittelle, dolce tipico del Carnevale, in un tradizionale caffè a pochi passi da Piazza San Marco. Sarà un tour ricco di desiderio, passione, piacere e divertimento!

Da ricordare:

Per partecipare a questo evento, è necessario indossare un abbigliamento carnevalesco, come un costume o un mantello e una maschera. Tieni presente che non sarà possibile ottenere un rimborso in caso di ritardo o di assenza all’evento.

 

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Marcel Duchamp e la seduzione della copia

Da 14 ottobre 2023 al 18 marzo, 2024, la Collezione Peggy Guggenheim presenta l’attesa mostra Marcel Duchamp e la seduzione della copia, a cura di Paul B. Franklin, studioso indipendente residente a Parigi e tra i massimi esperti di Marcel Duchamp (1887-1968). Si tratta della prima, grande personale che il museo veneziano dedica a Duchamp, tra gli artisti più influenti e innovativi del Novecento, storico amico
nonché consigliere della mecenate americana Peggy Guggenheim.
Marcel Duchamp e la seduzione della copia presenta una sessantina di opere realizzate tra il 1911 e il 1968. È la prima volta che un così ampio nucleo di opere di Duchamp appartenenti alla collezione Codognato viene esposto in occasione di una mostra pubblica. 

Duchamp riproduce ripetutamente le proprie opere in tecniche e dimensioni diverse e con la massima cura, e grazie a queste copie diffonde il suo corpus di opere, altrimenti modesto, senza generare nulla di indiscutibilmente nuovo, aggirando così con grande abilità il mercato dell’arte e la sua voracità. Ricreando i suoi lavori Duchamp dimostra che alcuni duplicati e i loro originali offrono un analogo piacere estetico, e mettendo costantemente in discussione la gerarchia tradizionale tra originale e copia ridefinisce ciò che costituisce un’opera d’arte e, per estensione, l’identità dell’artista.

Grazie alla panoramica offerta da questa mostra si può cogliere la portata straordinaria dell’ossessione di Duchamp per la copia come mezzo specifico di espressione artistica e comprendere fino a che punto le sue creazioni bizzarre e spesso ibride abbiano confuso e talvolta del tutto eluso le classificazioni artistiche in uso al momento in cui furono create.  

Attraverso il percorso espositivo curato da Franklin non solo si potranno discernere le intricate connessioni visive, tematiche e concettuali che uniscono i diversi lavori di Duchamp in un unico corpus, ma si potrà anche cogliere la misura in cui questi “oggetti” stravaganti, spesso ibridi, hanno turbato e talvolta rifuggito totalmente le classificazioni artistiche tradizionali dell’epoca in cui sono stati creati.
La mostra è accompagnata da un ricco catalogo illustrato, edito da Marsilio Arte, con il saggio del curatore. 

Venice Fashion Week 2023

La Venice Fashion Week celebra il suo decimo anniversario con una serie di eventi, progetti di produzione frutto di collaborazioni tra designer internazionali e maestri d’arte veneziani, e iniziative volte a scoprire Venezia in una luce nuova. L’evento non è solo dedicato alla moda, ma anche all’importante tema della sostenibilità e all’innovazione. Un elemento chiave di questa celebrazione è “Atelier Aperti“, un’opportunità per il pubblico di scoprire le gemme artigianali nascoste nella città.

Il programma della Venice Fashion Week 2023 è incredibilmente variegato, abbracciando progetti di moda, ricerca, innovazione e tecnologia. Venezia è al centro di questa esperienza e rappresenta la cornice perfetta per questo evento che promuove una moda etica e sostenibile, valorizza l’abilità dei maestri artigiani e dà spazio ai talenti emergenti. Inoltre, sviluppa progetti inclusivi nell’ambito della moda, del turismo e degli stili di vita.

Presentazioni sartoriali, workshop, incontri con designer e creativi, visite agli Atelier Aperti e convegni focalizzati sulla moda etica e sostenibile che mirano a guardare al futuro, ma senza trascurare le tradizioni dei grandi maestri artigiani, con sessioni di approfondimento sulle tecniche utilizzate nella moda sostenibile e i segreti sartoriali che stanno dietro alle collezioni.

Scrittori, creativi, mostre fotografiche, sfilate speciali e cocktail event esploreranno la moda da molteplici prospettive, arricchendo ulteriormente l’esperienza. 

Altro progetto interessante che prenderà il via durante la Venice Fashion Week è “Tessuti Connettivi“,  uno “human lab” che metterà a confronto talenti della moda sostenibile con eccellenze dell’artigianato per progettare prodotti che abbracciano il concetto di upcycling e nuovi stili di vita.

Un evento completo e coinvolgente, che celebra la moda, l’artigianato, la sostenibilità e l’innovazione, offrendo al pubblico l’opportunità di esplorare il mondo affascinante della moda veneziana e molto altro ancora.

APERTURA STRAORDINARIA DEL GIARDINO SORANZO CAPPELLO

Il Palazzo Soranzo Cappello, situato lungo le Fondamenta Rio Marin, è attualmente la sede della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso. Questo edificio, dalle radici antiche, fu oggetto di rinnovamenti tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento per iniziativa della famiglia Bragadin. Successivamente, fu acquistato da Lorenzo Soranzo, procuratore di San Marco, il quale, a partire dal 1625, promosse ulteriori interventi di abbellimento, sia per quanto riguarda la facciata che l’arricchimento degli arredi architettonici e scultorei del giardino.

Il giardino, nascosto dietro la facciata del palazzo, è uno dei più celebri di Venezia. È stato descritto in diverse opere letterarie dell’Ottocento, tra cui spiccano il romanzo “Il Fuoco” di Gabriele d’Annunzio, dove il giardino dei Soranzo diviene il luogo degli incontri amorosi tra Stelio e Foscarina, e il racconto “Il carteggio Aspern” di Henry James, in cui è ambientata la tormentata ricerca del carteggio del poeta Jeffrey Aspern proprio all’interno di questo palazzo.

La configurazione attuale del giardino è stata restaurata con cura dopo l’acquisizione dell’intero complesso da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La corte monumentale presenta tre lati caratterizzati da nicchie con le statue di Giulio Cesare e dei primi undici imperatori romani, a simboleggiare la grandezza della famiglia Soranzo. Tra la corte e il giardino, sono collocate due opere scultoree: il “Ratto delle Sabine” o, secondo un’altra interpretazione, le “Fatiche di Ercole”. Sullo sfondo del giardino trovi una loggia con otto colonne e un timpano triangolare, sormontato da statue allegoriche.

All’interno del giardino, i prati sono disposti in base alla partitura illustrata da Vincenzo Coronelli nel 1709 mentre l’area degli ex-orti, situata a nord-est, è suddivisa in due parti da un pergolato, con un prato fiorito più vicino alla fondamenta e un prato dedicato ai frutti all’interno.

Il giardino di Palazzo Soranzo Cappello è un autentico gioiello di Venezia, carico di storia e fascino, che ha ispirato numerose opere letterarie e che oggi rappresenta un patrimonio culturale di inestimabile valore.

Apertura straordinaria

La Soprintendenza, aderendo al Piano di valorizzazione dei luoghi della cultura, promosso dal Ministero della Cultura, offre ai visitatori l’opportunità di accedere gratuitamente al Giardino storico di Palazzo Soranzo Cappello a Venezia.

Durante l’ apertura straordinaria il personale della Soprintendenza sarà a disposizione del pubblico per approfondimenti e visite guidate.

L’apertura straordinaria del giardino si terrà dalle 15.30 alle 19.00, con visite guidate gratuite alle 16.00, 17.00 e 18.00 nei seguenti giorni:

  • martedì 26 settembre
  • martedì 3 ottobre
  • martedì 10 ottobre
  • martedì 17 ottobre

Accesso libero, senza obbligo di prenotazione, fino ad esaurimento posti disponibili (max 25 persone). Si consiglia di arrivare qualche minuto prima della visita guidata, che, in caso di maltempo, sarà rimandata a data da destinarsi.

A Venezia la prima edizione del Salone dell’Alto Artigianato Italiano

Venezia, la città più antica del futuro, incanta con la sua bellezza senza tempo e la sua unicità che si è mantenuta intatta attraverso i secoli. L’arsenale di Venezia, uno dei simboli storici della Repubblica Serenissima  è stato scelto come luogo ideale per ospitare il Salone dell’Alto Artigianato Italiano da giovedì 28 settembre a domenica 1 ottobre. Qui, storia, arte e cultura si fondono, seguendo le tracce degli antichi mestieri in una città che ha lasciato un’impronta indelebile sulla scena mondiale grazie all’eccellenza delle sue creazioni artigianali.

 

Un tributo alla maestria artigiana e alla tradizione italiana

Il Salone dell’Alto Artigianato Italiano si svilupperà in un contesto senza paragoni, offrendo una straordinaria vetrina per l’eccellenza artigiana del nostro paese. Saranno presenti una vasta gamma di settori, dai tessuti pregiati alla ceramica, dalla gioielleria al vetro soffiato, dai mobili di design e molto altro ancora. Ogni artigiano porterà con sé la propria identità culturale e le tradizioni regionali, regalando ai visitatori un emozionante e suggestivo viaggio attraverso i colori e i materiali provenienti da ogni angolo d’Italia.

Molti degli espositori presenti non si limiteranno semplicemente a mostrare i loro prodotti, ma offriranno anche appassionanti dimostrazioni dal vivo durante l’evento. Sarà una opportunità straordinaria per gli spettatori di interagire direttamente, porre domande e approfondire la comprensione delle tecniche artigianali che sono state tramandate per secoli. Gli artigiani condivideranno non solo le loro competenze, ma anche le storie, le esperienze e le sfide che hanno affrontato nel corso del loro percorso, creando così un forte legame emotivo tra il pubblico e il mondo affascinante dell’artigianato.

#Venezia80. Leone d’oro a “POOR THINGS” di Yorgos Lanthimos L’Italia vince con “IO CAPITANO“ di Matteo Garrone, miglior regia e Premio Marcello Mastroianni a Seydou Sarr

Grande soddisfazione italiana per il film IO CAPITANO, Leone d’argento per la regia e pluripremiato da molti riconoscimenti collaterali che in modo unanime consacrano la storia e l’umanità di questo film che per la prima volta racconta con il punto di vista dalla loro parte, l’epopea di queste persone disperate che dall’Africa giungono sulle nostre coste.

Un discorso profondo di Matteo Garrone che bussa alle nostre coscienze e pone l’attenzione su una storia che riguarda tutti noi, la nostra civiltà che politicamente deve porsi diversamente verso queste popolazioni disperate.

Seydou Sarr, sale sul palco emozionatissimo e piangente a ricevere il premio Marcello Mastroianni. Seydou, il volto magnifico di questa storia, esprime nei suoi occhi tutta la sofferenza della sua popolazione.

 

VENEZIA 80

La Giuria di VENEZIA 80, presieduta da Damien Chazelle e composta da Saleh Bakri, Jane Campion, Mia Hansen-Løve, Gabriele Mainetti, Martin McDonagh, Santiago Mitre, Laura Poitras e Shu Qi dopo aver visionato i 23 film in competizione ha deciso di assegnare i seguenti premi:

LEONE D’ORO per il miglior film a:
POOR THINGS di Yorgos Lanthimos (Regno Unito)

LEONE D’ARGENTO – Gran Premio della Giuria a:
Aku Wa Sonzai Shinai (Il male non esiste) di Ryusuke Hamaguchi (Giappone)

LEONE D’ARGENTO Premio per la migliore regia a:
MATTEO GARRONE per il film IO CAPITANO  (Italia, Belgio)

COPPA VOLPI per la migliore interpretazione femminile a:
Cailee Spaeny nel film PRISCILLA di Sofia Coppola (Stati Uniti, Italia)

 

 

COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile a:
Peter Sarsgaard nel film MEMORY di Michel Franco (Messico, Stati Uniti)

PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
Guillermo Calderón e PABLO LARRAÍN per il film EL CONDE di Pablo Larraín (Cile)

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a:
Zielona granica (Il confine verde) di Agnieszka Holland (Polonia, Rep. Ceca, Francia, Belgio)

PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore emergente a:
SEYDOU SARR nel film IO CAPITANO di Matteo Garrone (Italia)

 

ORIZZONTI

La Giuria Orizzonti della 80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Jonas Carpignano e composta da Kaouther Ben Hania, Kahlil Joseph, Jean-Paul Salomé e Tricia Truttle dopo aver visionato i 18 lungometraggi e i 13 cortometraggi in concorso, assegna:

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a:
Magyarázat mindenre (Explanation for Everything) di Gábor Reisz (Ungheria)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a:
MIKA GUSTAFSON per il film PARADISET BRINNER (Paradise is Burning) (Svezia, Italia, Danimarca, Finlandia)

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI a:
UNA STERMINATA DOMENICA di Alain Parroni (Italia; Germania, Irlanda)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE a:
Margarita Rosa De Francisco nel film El Paraíso di Enrico Maria Artale  (Italia)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE MASCHILE a:
Tergel Bold-Erdene nel film Ser Ser Salhi (City of Wind) di Lkhagvadulam Purev-Ochir (Francia, Mongolia,Portogallo, Olanda, Germania, Qatar)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
ENRICO MARIA ARTALE per il film El Paraíso di Enrico Maria Artale (Italia)

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a:
A SHORT TRIP di Erenik Beqiri (Francia)

VENICE SHORT FILM NOMINATION FOR THE EUROPEAN FILM AWARDS 2023 a:
A SHORT TRIP di Erenik Beqiri (Francia)

 

ORIZZONTI EXTRA

PREMIO DEGLI SPETTATORI – ARMANI BEAUTY a:
FELICITÀ di Micaela Ramazzotti (Italia)

 

PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA

La Giuria Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” della 80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta Alice Diop e composta da Faouzi Bensaïdi, Laura Citarella, Andrea de Sica e Chloe Domont assegna il

LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA (LUIGI DE LAURENTIIS) a:
Ai Shi Yi Ba Qiang (LOVE IS A GUN) di LEE Hong-Chi (Hong Kong/Taiwan)

 

VENEZIA CLASSICI

La Giuria presieduta da Andrea Pallaoro e composta da 24 studenti – indicati dai docenti – dei corsi di cinema delle università italiane, assegna

il PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA a:
THANK YOU VERY MUCH di Alex Braverman (Stati Uniti)

il PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR FILM RESTAURATO a:
OHIKKOSHI (In movimento) di  Shinji Sōmai (Giappone, 1993)

 

VENICE IMMERSIVE

La Giuria presieduta da Singing Chen e composta da Pedro Harres e German Heller dopo aver visionato i 28 progetti in concorso, assegna:

Il GRAN PREMIO VENICE IMMERSIVE a:
SONGS FOR A PASSERBY di CELINE DAEMEN (Olanda)

Il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA VENICE IMMERSIVE a:
FLOW di ADRIAAN LOKMAN (Olanda, Francia)

Il PREMIO PER LA REALIZZAZIONE VENICE IMMERSIVE a:
EMPEREUR di MARION BURGER e ILAN COHEN (Francia, Germania)

 

Premi Collaterali della 80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

PRIZE OF THE INTERNATIONAL CRITICS (Premio FIPRESCI) | FIPRESCI – International Federation of Film Critics
Miglior film di Orizzonti o delle sezioni parallele: UNA STERMINATA DOMENICA (AN ENDLESS SUNDAY) di Alain Parroni
Miglior film di Venezia 80: AKU WA SONZAI SHINAI (EVIL DOES NOT EXIST) di Ryusuke Hamaguchi

Premio Francesco Pasinetti | Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani
Vincitore: IO CAPITANO di Matteo Garrone

PREMIO GIORNATE DEGLI AUTORI (GDA Director’s Award) | Giornate degli Autori
Vincitore: VAMPIRE HUMANISTE CHERCHE SUICIDANT CONSENTANT di Ariane Louis-Seize

GREEN DROP AWARD | Green Cross Italia
Vincitore: ZIELONA GRANICA (GREEN BORDER) di Agnieszka Holland e IO CAPITANO di Matteo Garrone
Premio Speciale: MATERIA VIVA di Stefania Vialetto, Marco Falorni, Andrea Frassoni

IMPACT AWARD | Think-impact Production
Vincitore: IO CAPITANO di Matteo Garrone

PREMIO LEONCINO D’ORO | Agiscuola/UNICEF
Vincitore: IO CAPITANO di Matteo Garrone
Segnalazione Cinema for UNICEF:
ZIELONA GRANICA (GREEN BORDER) di Agnieszka Holland

PREMIO LIZZANI | ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici
Vincitore: INVELLE di Simone Massi

PREMIO ROBERT BRESSON 2023 | Fondazione Ente dello Spettacolo e la Rivista del Cinematografo, con il Patrocinio del Dicastero per la Cultura e l’Educazione e del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede
Vincitore: Mario Martone

Gran Premio IWONDERFULL Settimana Internazionale della Critica | Settimana Internazionale della Critica
Vincitore: MALQUERIDAS di Tana Gilbert
Gran Premio IWONDERFULL Menzione speciale | Settimana della Critica
SAURA LIGHTFOOT LEON per il suo ruolo nel film Hoard di Luna Carmoon e ad ARIANE LABED, tra i protagonisti del film Le Vourdalak di Adrien Beau

PREMIO SOUNDTRACK STARS | Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani e Free Event
Migliore colonna sonora: IO CAPITANO per le musiche di ANDREA FARRI
Menzione speciale: THE KILLER per le musiche di TRENT REZNOR E ATTICUS ROSS
Premio speciale soundtrack Stars Award: ADAGIO per le musiche dei SUBSONICA
Premio dell’anno: LEVANTE con il brano “Leggera” per il film ROMANTICHE di Pilar Fogliati

Diana Barrows & Enrico Marotta

#Venezia80. “Priscilla” Sofia Coppola racconta la storia d’amore tra Priscilla ed Elvis. Cailee Spaeny, interpretazione sorprendente, vince la Coppa Volpi

Cailee Spaeny, giovane ma grande interprete, restituisce sullo schermo con grazia, tutte le fasi dell’amore, la passione e la delusione.
Per la sua interpretazione di Priscilla Presley, vince la ambita Coppa Volpi come miglior attrice.

Priscilla Presley, presente a venezia, in sala stampa ha raccontato alcuni aneddoti:
“Sofia ha svolto un lavoro incredibile, ha fatto i compiti. Abbiamo parlato un paio di volte e le ho dato tutto ciò che potevo. […]
È stato molto difficile per i miei genitori capire che Elvis fosse così interessato a me e perché. Ero un’ascoltatrice, Elvis mi apriva il cuore, condivideva le sue paure, le speranze, la morte di sua madre che non riuscì mai a superare.”

Quando l’adolescente Priscilla Beaulieu incontra a una festa Elvis Presley, l’uomo, che è già una superstar del rock’n’roll, nel privato le si rivela come qualcuno di completamente diverso: un amore travolgente, un alleato nella solitudine e un amico vulnerabile.
Attraverso gli occhi di Priscilla, Sofia Coppola ci racconta il lato nascosto di un grande mito americano, nel lungo corteggiamento e nel matrimonio turbolento con Elvis. Una storia iniziata in una base dell’esercito tedesco e proseguita nella sua tenuta da sogno a Graceland. Una storia fatta di amore, sogni e fama.

 

 

Sofia Coppola commenta: “Sono rimasta colpita dall’autobiografia di Priscilla Presley, sugli anni che ha vissuto da giovane donna, a Graceland. Ho cercato di cogliere cosa provasse nell’immergersi nel mondo di Elvis, per poi alla fine riemergerne e scoprire la sua identità.
Come artista per me è importante mostrare il mondo attraverso gli occhi dei miei personaggi, senza giudicare. Mi hanno sempre interessato i concetti riguardanti l’identità, il vissuto e la trasformazione degli individui. Questo film indaga il modo in cui Priscilla è diventata quello che è, e cosa significa e ha significato essere donna per lei e per le generazioni successive. Ha vissuto esperienze comuni a molte giovani donne, con la differenza che le ha affrontate in un contesto inusuale. Ed è per questo che nella storia di Priscilla, pur essendo unica, ci possiamo incredibilmente identificare tutte.

Priscilla all’età di 21 anni, era una delle donne più famose e invidiate al mondo, la regina simbolica del rock and roll americano. Tuttavia, Priscilla Presley, il grande amore e unica moglie di Elvis, era appena conosciuta. La sua storia è stata a lungo eclissata dal calore travolgente e dalla luce dei riflettori puntati solo su di lui, ma al suo interno si cela un racconto alternativo e privato. Se da una parte la storia rispecchia la società di allora, dall’altra è quella di una ragazza piena di sogni, che desidera crescere all’interno di una fiaba splendidamente costruita, e che alla fine si risveglia con desideri personali molto reali e con le stratificazioni e le complessità del potere. Sofia Coppola presenta uno scorcio del periodo che Priscilla ha trascorso con Elvis, dai contorni misteriosi.
La narrazione si svolge come un ricordo intimo, da un punto di vista infantile e sognatore, che si espande, a mano a mano che Priscilla realizza un sogno al contempo seducente, soffocante e mutevole, raggiungendo la maggiore età in un modo straordinario tipicamente americano. La storia inizia quando, a 14 anni conosce Elvis, ragazzino annoiato e solitario, arruolato in Aviazione e di stanza in Germania, fino ai 24 anni, quando lascia la terra dei sogni colorati di Graceland come giovane madre affamata di esplorare il proprio futuro non scritto.
Di questo decennio, Sofia Coppola dipinge un’esistenza immersiva, deliziosamente affascinante, ma anche una visione delicata e dettagliata di una giovane donna che scalpita per definire se stessa in un mondo dove è costantemente definita da altri. Coppola ha un approccio radicalmente opposto alla biografia.

Sofia Coppola: “Quando ho letto per la prima volta la storia di Priscilla, mi ha colpito quanto fosse verosimile, anche in un contesto così inusuale e quanto tutti noi considerassimo lei una figura straordinaria accanto a Elvis, pur non essendo percepita al di là di lui. Priscilla veniva dipinta nel mondo dei tabloid dello spettacolo principalmente come la ‘sposa bambina di Elvis’, ma io ho percepito che c’era un vissuto molto più interessante da raccontare: il sogno di una ragazza che si avvera, ma non quello che lei si era immaginato, ovvero il raggiungere la maggiore età circondata da una fama incredibile, ma anche da una grande solitudine; come una persona impara a vivere in una bolla, pur sentendo la necessità di farla scoppiare; la forza necessaria per rendersi conto che, per quanto Priscilla amasse Elvis, dovesse andare via. Elvis è stato un elemento essenziale della storia culturale americana, ma la vita di Priscilla ne fa altrettanto parte”.

Diana Barrows 

#Venezia80. Woody Allen, il grande ritorno a Venezia. “Coup De Chance” il suo 50° film

Torna a Venezia dopo 16 anni, accolto con grande affetto e da una schiera di fan entusiasti.
In sala una lunga ovazione ha salutato “Coupe de Chance“, il film che Woody Allen ha portato a Venezia fuori concorso, girato a Parigi e interamente in lingua francese.

“È stato un grande privilegio averlo realizzato a Parigi ed è un grande onore presentarlo a Venezia.”
88 anni ma rimane inarrestabile, pronto a fare altri film anche in italiano se troverà finanziatori…

In conferenza stampa il regista ha fatto alcune considerazioni nel suo personale stile sarcastico. “Non possiamo lottare contro la morte. Quello che possiamo fare è non pensare troppo alla morte, non c’è una via di fuga. Non dobbiamo pensarci troppo, dobbiamo distrarci”.

“Io sono stato sempre molto fortunato . Ho avuto due genitori che mi amavano, tanti amici, una vita bellissima, un matrimonio meraviglioso, figli, compirò 88 anni tra breve, non sono mai stato in ospedale, nulla di terribile mi è mai successo e quindi sono stato sempre molto fortunato”.

 

Coup de Chance parla dell’importante ruolo che il caso e la fortuna giocano nelle nostre vite. Fanny e Jean sembrano la coppia di sposi ideale: sono entrambi realizzati professionalmente, vivono in un meraviglioso appartamento in un quartiere esclusivo di Parigi, e sembrano innamorati come la prima volta che si sono incontrati.
Ma quando Fanny s’imbatte accidentalmente in Alain, un ex compagno di liceo, perde la testa. Presto si rivedono e diventano sempre più intimi…

Diana Barrows

#Venezia80. “Dogman” Tragicamente intenso e poetico. Besson, unico e coinvolgente

Ovunque ci sia un infelice, Dio invia un cane”, questa la frase di Alphonse de Lamartine utilizzata nella promozione del film.

Un’ovazione accoglie Luc Besson e Caleb Landry Jones alla conferenza stampa per Dogman, il nuovo film del regista francese che, si presenta al Lido in concorso per la prima volta. Uno straordinario debutto applaudito dalla stampa e dal pubblico con il protagonista che si pone subito in lizza per la Coppa Volpi.

Straziante e commuovente. La coinvolgente storia di un bambino, segnato dalla vita, che troverà la salvezza attraverso l’amore dei suoi cani.

Besson racconta “L’ispirazione per questo film è scaturita, in parte, da un articolo che ho letto su una famiglia francese che ha rinchiuso il proprio figlio in una gabbia quando aveva cinque anni.
Questa storia mi ha fatto interrogare sull’impatto che un’esperienza del genere può avere su una persona a livello psicologico. Come riesce una persona a sopravvivere e a gestire la propria sofferenza?

Con Dogman ho voluto esplorare questa tematica.
La sofferenza è uno stato che accomuna tutti noi e il solo antidoto per contrastarla è l’amore. La società non ti aiuterà, ma l’amore può aiutare a guarire.

 

 

È l’amore della comunità di cani che Dogman ha fondato a fungere da guaritore e da catalizzatore. Dogman non sarebbe il film che è senza Caleb Landry Jones. Questo complesso personaggio aveva bisogno di qualcuno che potesse incarnarne le sfide, la tristezza, il desiderio, la forza, la complessità.

Le persone guardano i film per cogliere una sorta di verità dalla storia, anche se sanno che si tratta di finzione. Volevo essere il più onesto possibile nella realizzazione del film.

Voglio che proviate dei sentimenti nei confronti del protagonista, di ciò che fa, delle azioni che compie come reazione alla sofferenza che ha patito. Vorrete fare il tifo per lui.

Spero che il pubblico possa elaborare nella propria mente ciò che Dogman ha subito, il dolore che è davvero difficile da ingoiare. Ha sofferto più di quanto la maggior parte delle persone potrà mai soffrire, eppure possiede ancora una dignità.”

Diana Barrows

#Venezia80. “Ferrari” Il film su Enzo Ferrari negli anni della crisi.

Sul red carpet, acclamatissimo dai fans Adam Driver e Patrick Dempsey.

Nella proiezione ufficiale l’applauso a fine proiezione è stato lungo e intenso.

Ferrari è un inciso di alcuni anni della vita di Enzo Ferrari, gli anni che riguardano la sua crisi profonda, sia personale che lavorativa.

In conferenza stampa è stato chiesto al regista Michael Mann perché abbia scelto di raccontare proprio quegli anni di Enzo Ferrari, risponde “Quegli anni sono pieni di conflitti personali e universali, questo mi ha permesso di raccontare il personaggio in modo molto drammatico, allontanando lo stile documentaristico e impregnando di dramma intenso la vicenda. Quei conflitti vissuti in quegli anni da Ferrari sono importanti perché ognuno di noi si è sentito così almeno una volta nella vita e questo rende il film universale”.

Adam Driver, protagonista del film, riguardo gli scioperi promossi da SAG-AFTRA si pronuncia assolutamente a favore e dichiara “Il film Ferrari non è sostenuto da grandi major né da sindacati, questo ci permette di essere qui oggi a presentarlo. È importante per me dimostrare che ancora i film si possono fare in questo momento storico, mentre si cerca un accordo. È quasi un miracolo poter essere qui oggi a parlare di questo film”.

 

 

La storia racconta dell’estate del 1957. Dietro lo spettacolo della Formula 1, l’ex pilota Enzo Ferrari è in crisi. Il fallimento incombe sull’azienda che lui e sua moglie Laura (Penelope Cruz, non presente a venezia) hanno costruito da zero dieci anni prima. Il loro matrimonio si incrina con la perdita del loro unico figlio Dino. Ferrari lotta per riconoscerne un altro, avuto con Lina Lardi. Nel frattempo la passione dei suoi piloti per la vittoria li spinge al limite quando si lanciano nella pericolosa corsa che attraversa tutta l’Italia: la Mille Miglia.

 

 

Il regista Michael Mann racconta “Molto tempo prima di girare Ferrari, ho avuto l’opportunità di camminare nelle stanze della casa di Enzo, vedere i suoi diari, conoscere le sue abitudini, meravigliarmi della carta da parati nella camera da letto in cui Laura ha trascorso gli ultimi anni della sua vita, fare delle domande al loro medico, incontrare la nipote di Lina, capire il suo modo di fare e la sua modernità, sedermi sulla poltrona da barbiere di Enzo, camminare sui marciapiedi del suo quartiere e abitarci, esplorare le luccicanti parti meccaniche di un motore Lampredi V12 e le sculture dei modelli da corsa degli anni Cinquanta e, cosa più importante, interagire con il figlio di Enzo, Piero, da cui ho imparato e assorbito così tanto. Ho cercato di far rivivere le passioni e il fascino di Enzo, la sua arguzia pungente, la devastante perdita del figlio, le sfuriate teatrali, il bisogno di un rifugio emotivo, la tragedia, la monumentale scommessa su una singola gara e la lotta per la sopravvivenza: tutti elementi che sono entrati in collisione in quattro mesi del 1957.”

Diana Barrows

#Venezia80. Ampia condivisione dello sciopero Sag-Aftra, numerose le assenze ma sempre grandi film presenti alla Mostra.

“Maestro”

Come ampiamente preannunciato, Bradley Cooper non si è presentato sul red carpet della prima del film e naturalmente nessuno del cast. Tutti si sono uniti allo sciopero sciopero del sindacato degli attori e degli sceneggiatori (SAG-AFTRA) che da mesi manifestano per un giusto compenso.

 

SAG-AFTRA

La Screen Actors Guild e la American Federation of Television and Radio Artists è un sindacato americano che rappresenta circa 160.000 professionisti dei media in tutto il mondo. SAG-AFTRA è membro dell’AFL-CIO, la più grande federazione di sindacati degli Stati Uniti.

Maestro, prodotto tra gli altri da Martin Scorsese e Steven Spielberg è stato applaudito da un pubblico emozionato e rapito dalle musiche di Bernstein.
Bradley alla seconda prova da regista (dopo A Star Is Born), ritrae Leonard Bernstain in modo molto convincente, assicura la figlia del musicista Jamie Bernestein, presente a venezia con la sorella Nina ed il fratello Alexander.

Maestro è un’intensa, coraggiosa storia d’amore, che racconta la lunga relazione tra Leonard Bernstein e la moglie Felicia Montealegre Cohn Bernstein. Omaggio alla vita e all’arte, Maestro è un emozionante ritratto epico di una famiglia e dell’amore.

Bradley Cooper commenta “A casa mia si ascoltavano molti album di musica lirica e classica. Passavo ore a immaginare di dirigere un’orchestra, mettendoci tutto l’impegno di un bambino di otto anni. In particolare, ascoltavamo di continuo un’incisione di Leonard Bernstein.
Quindi la luce di cui avevo bisogno per realizzare Maestro si era in realtà accesa molti anni prima di imbattermi nel progetto. Dopo un anno di ricerche su Lenny e sulla sua famiglia, e dopo aver preso del tempo per rielaborare il tutto, ho capito che l’aspetto che più mi colpiva era il matrimonio tra Lenny e Felicia.

È stato un amore vero, non convenzionale, che ho trovato infinitamente affascinante: ecco la storia che volevo raccontare. Sarò sempre grato a Jamie, Nina e Alex per avermi fatto entrare nella loro famiglia e nei loro cuori: è stata una delle gioie più grandi della mia carriera.”

Sarà al cinema a dicembre e su Netflix dal 20 dicembre

Diana Barrows & Enrico Marotta

La 80. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia

Nel pittoresco scenario del Lido di Venezia, si è aperta la nuova edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, un evento che da ben 80 anni incanta il pubblico veneziano e offre un’anteprima delle migliori opere del cinema contemporaneo provenienti da ogni angolo del mondo.

Questa edizione del festival si propone come un ritorno alle radici della Mostra veneziana, un autentico omaggio all’amore per il cinema. Una serie di pellicole appassionanti che raccontano una vasta gamma di storie, alcune veritiere e altre frutto di pura fantasia, e non mancano le opere che abbracciano il genere fantasy e la fantascienza, arricchendo ulteriormente la selezione.

Tra le proposte in concorso nella selezione ufficiale, troviamo 23 film scelti tra le migliori produzioni italiane e internazionali, film che saranno affiancati da un gruppo eclettico di ospiti e che daranno lustro a questa 80esima edizione guidata con maestria da Alberto Barbera.
Tra i titoli più attesi Maestro di Bradey Cooper e Ferrari di Michael Mann, ma anche film fuori concorso come Coup de Chance di Woody Allen, The Palace di Roman Polanski, e L’ordine del tempo di Liliana Cavani, che riceverà anche il Leone d’Oro alla Carriera.

Iniziata il 30 agosto con la cerimonia di apertura condotta dalla madrina del Festival Caterina Murino e con l’anteprima mondiale del film italiano Comandante del regista Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino, fino al 9 settembre la Mostra darà vita al meglio del panorama cinematografico internazionale odierno.

Tra le star attese sul red carpet tanti volti italiani da Pierfrancesco Favino a Pietro Castellitto, da Micaela Ramazzotti a Benedetta Porcaroli, fino a passare per Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Saverio Costanzo e Matteo Garrone.
Sofia Coppola, Roman Polanski, Woody Allen, Wes Anderson, Luc Besson, David Fincher, Adam Driver, Penelope Cruz e Jacob Elordi sono le altre star attese sul red carpet.

Presidente della giuria del concorso ufficiale il regista statunitense Damien Chazelle, mentre sono previste anche giurie per la sezione Orizzonti e per il Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”- Leone del Futuro che assegneranno tutte diversi premi.

 

Nuove acquisizioni per le Gallerie dell’Accademia

Fino al 1 ottobre 2023 le Gallerie dell’Accademia di Venezia aprono al pubblico per la mostra Da Vivarini a Tiepolo. Nuove acquisizioni per le Gallerie dell’Accademia, a cura di Michele Nicolaci.

Il pubblico potrà ammirare dieci nuove opere fino ad adesso inedite perché appartenenti o a collezioni private o inaccessibili, comprate di recente dallo Stato per oltre un milione di euro. Le acquisizioni saranno tutte esposte in un nuovo spazio (Sala XVIa) destinato a mostre dedicate a temi specifici e parte delle cosiddette sale palladiane del museo, appena restaurate e riaperte.

Il patrimonio culturale delle Gallerie si arricchisce così di capolavori come il dipinto inedito Sansone e Dalila della straordinaria pittrice veneziana Giulia Lama; le tre tavole di Bartolomeo Vivarini che si aggiungono a quelle già in collezione del Polittico dei Tagliapietra e un disegno di Giambattista Tiepolo, il primo disegno acquisito dalle Gallerie che raffigura due teste di fantasia.

Inoltre, le Gallerie dell’Accademia sono diventate proprietarie della Coppia di amanti (La dichiarazione) di Bonifacio de’ Pitati; della tela di notevoli dimensioni con Cristo davanti a Caifa di Pietro Ricchi; di una Scena della vita di San Pietro Martire di Antonio Vivarini e di un’inedita e piccola tela di Francesco Fontebasso.

«Si tratta di opere diverse tra loro sia nella tipologia, dalle tavole di polittici rinascimentali ai disegni, sia nella cronologia, dal Rinascimento dei Vivarini al Settecento di Giambattista Tiepolo, ma in ogni caso parliamo di integrazioni molto significative per le Gallerie dell’Accademia» ha detto il direttore Giulio Manieri Elia.

 

La Sala XVIa

L’esposizione inaugura il nuovo spazio della Sala XVI, parte delle cosiddette “sale palladiane” del museo, recentemente restaurate e riaperte, destinato ad esposizioni di dimensioni ridotte, quali ad esempio “dossier” dedicati a specifiche opere e artisti, restauri effettuati, prestiti temporanei.

 

ORARI DI APERTURA

LUNEDÌ: 8.15-14.00 – IL LUNEDÌ LA VENDITA DEI BIGLIETTI TERMINA ALLE ORE 13.00

DA MARTEDÌ A DOMENICA: 8.15-19.15 – LA VENDITA DEI BIGLIETTI TERMINA ALLE ORE 18.15

Un tour dei bacari veneziani

Se c’è un’attività che i veneziani amano davvero fare dopo una giornata di lavoro, è fare un giro nei bacari. Come potresti già sapere, lo Spritz è l’aperitivo più rinomato a Venezia, un cocktail preparato con prosecco, acqua e Aperol.

Per sperimentare l’emozione di un “tour dei bacari” senza dover spendere una fortuna, basta recarsi in uno di questi accoglienti locali. “Bacaro” è la parola veneziana che si riferisce a quei piccoli bar tipici di Venezia, dove puoi assaporare i caratteristici “cicchetti” (stuzzichini) e goderti un buon bicchiere di vino a prezzi accessibili.

Per vivere una giornata a Venezia come un vero veneziano, non perderti il Tour dei Bacari

 

TOUR DEI BACARI 

 

 

Durante il tuo tour a piedi potrai assaggiare:

  • Spritz: l’aperitivo veneziano per eccellenza. Il suo nome deriva da “spritzen”, una parola austriaca che si riferisce alla pratica del periodo bellico di annacquare il vino con bevande frizzanti. Negli anni ’20 fu inventato il drink che conosciamo oggi e all’acqua frizzante e al vino fu aggiunto l’Aperol dal gusto dolce.
  • Crostini: pane tostato farcito con sfiziosi prodotti della zona, come le ‘sarde in saor’ (sarde con cipolle caramellate, pinoli all’aceto e lievito), salumi, formaggi, salse al tartufo, ecc
  • Piatti caldi: specialità veneziane come risotto, mozzarella in carrozza, baccalà con farina di mais e melanzane alla parmigiana (melanzane con salsa di pomodoro, mozzarella e basilico)
  • Caffè espresso e cioccolato: concludi il tuo tour gustando uno dei migliori espressi della città, insieme a deliziosi cioccolatini artigianali preparati nella pasticceria più famosa di Venezia

Imago Iustitiae. Capolavori attraverso i secoli

L’arte dimostra ancora una volta di essere molto più di un semplice virtuosismo estetico, diventando un importante testimone storico e concettuale. La mostra del Museo Correr offre un’occasione unica per valorizzare opere d’arte legate alla tematica della giustizia e condividere con il pubblico creazioni meno conosciute ma altrettanto significative.

Il percorso inizia nella magnifica sala della Biblioteca Pisani, dove le pareti sono rivestite da librerie in radica di olmo che ospitano preziose edizioni storiche. Questo spazio di antico sapere accoglie i visitatori e mostra una selezione di volumi, incisioni, miniature e disegni dedicati alla giustizia. Tra le immagini più significative, c’è l'”Offerta del libro”, uno schema tradizionale che Giustizia consegna al dedicatario in rappresentanza dell’autore, simboleggiando equità e diritto.

La mostra presenta anche opere di artisti contemporanei, come Ai Weiwei, Kendell Geers e Koen Vanmechelen, che hanno concesso le loro creazioni dalla Fondazione Berengo, dimostrando come il vetro possa ancora essere un interprete concettuale duttile.

Attraverso sei sezioni, la mostra segue lo svilupparsi della figura allegorica della giustizia, dalle antiche civiltà fino all’età moderna. Sono esposti reperti archeologici, monete e medaglie, nonché “racconti e interpretazioni” realizzati dai più importanti artisti dal Medioevo al XX secolo.

Opere su carta, legno, tela e tavola mostrano la Giustizia come semidea, Virtù e Personificazione, ma anche come Allegoria della stessa città di Venezia. Gli attributi e le compagne della Giustizia rendono facilmente riconoscibile la sua figura. I luoghi dedicati alla Giustizia, i palazzi dell’età moderna costruiti per amministrarla, sono arricchiti da apparati decorativi di grandi artisti che celebrano questa figura e attingono da schemi e contenuti dei loro predecessori.

La mostra include anche opere di artisti rinomati come Guercino, Andrea Del Sarto, Martini, Nani, Reni, Sansovino, Vasari, Maccari e un bulino di Raffaello. Inoltre, vengono esposte scene che ritraggono atti e protagonisti della giustizia, da eroi e santi a episodi di pratica della legge, che diventano il leitmotiv della mostra.

La mostra è una straordinaria opportunità per immergersi nell’arte e nella storia della Giustizia, scoprendo opere di grande valore e conoscendo meglio questo importante aspetto della cultura e della società veneziana.

La Venezia di Casanova

Nato nella parrocchia di San Samuele a Venezia da due modesti attori che recitavano nel teatro di San Samuele, Giacomo Casanova è ricordato principalmente come avventuriero e seduttore, il cui nome è diventato sinonimo di libertino.

La sua produzione letteraria è molto vasta, ma è la sua opera più celebre, “Histoire de ma vie” (Storia della mia vita), a contribuire in modo significativo alla sua fama di grande conquistatore di donne. In quest’opera, Casanova descrive con la massima sincerità le sue avventure, i viaggi e gli innumerevoli incontri galanti.

Uno dei momenti più famosi della sua vita fu la “Fuga dai Piombi“. Arrestato per aver sedotto molte donne di magistrati, si trovò rinchiuso in quel terribile luogo. Temendo una severa punizione, tentò di evadere scavando un buco nella sua cella, ma il suo primo tentativo fallì .

Il secondo tentativo avvenne con l’aiuto di un altro prigioniero rinchiuso in una cella vicina, il frate Marino Balbi. Scavarono un buco nel soffitto della loro cella e, dal tetto di Palazzo Ducale, si calarono fino al cortile. Fuggirono velocemente su una gondola che li portò sulla terraferma, permettendo loro di lasciare la Repubblica.

Casanova trovò inizialmente rifugio a Parigi ma, dopo un lungo viaggio attraverso l’Europa, nel 1774 riuscì a ottenere la grazia dagli inquisitori veneziani, permettendogli così di fare ritorno nella sua amata Venezia.

La sua ultima dimora veneziana si trovava in Barbaria de le Tole, dove condivideva la vita con una umile donna che, durante il periodo di esilio, gli aveva scritto numerose lettere affettuose.

Tuttavia, nel 1783, Casanova decise di lasciare Venezia per accettare un ruolo di bibliotecario a Dux, in Boemia e fu in questa nuova terra che visse gli ultimi anni della sua vita. Si spense nel 1798 venendo a conoscenza degli eventi della Rivoluzione Francese e della triste caduta della Repubblica di Venezia.

Se vuoi conoscere altri aneddoti e segreti della vita di Casanova non perderti il tour con una guida locale che ti farà esplorare luoghi unici passeggiando per stretti vicoli e tunnel di Venezia.

 

 

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Cento anni di NasonMoretti

 

Storia di una famiglia del vetro muranese

 

La mostra celebra i cent’anni di attività della cristalleria NasonMoretti, una delle realtà muranesi più originali e fiorenti.
La mostra apre gli archivi e condivide con il pubblico del Museo del Vetro una storia importante fatta di oltre diecimila modelli.
La Nason & Moretti ha scelto fin dall’inizio l’arte della tavola, reinterpretandola secondo formule contemporanee con un piglio di profonda modernità.

La cristalleria è diventata un punto di riferimento del design fin dagli anni Cinquanta, quando le coppe Lidia si aggiudicano il Compasso d’oro e comincia la sua presenza alla Biennale di Venezia. La mostra darà conto degli oggetti di maggior successo creati dalla fornace e dalle collaborazioni con alcuni importanti nomi del design e dell’architettura, senza trascurare una sezione dedicata all’attualità.

 

Non perderti un tour guidato nelle isole di Murano per scoprire l’arte del vetro e partecipare a un workshop!

 

Compra un biglietto per la lavorazione del vetro 

Art Night Venezia 2023

 

Torna Art Night con un’edizione ricchissima di eventi e novità

 

Sabato 17 giugno torna Art Night Venezia, la notte bianca della cultura ideata e coordinata dall’Università Ca’ Foscari in collaborazione con il Comune di Venezia.
La manifestazione, da tempo entrata nel calendario ufficiale delle Notti dell’arte europee, tra le più attese in città, ideata e coordinata dall’Università Ca’ Foscari Venezia in collaborazione con il Comune di Venezia, patrocinata dalla Regione Veneto, ritorna ad animare con le calli, i campi e i palazzi veneziani con l’affflato dell’arte.

 

Oltre 124 le istituzioni partecipanti e più di 150 appuntamenti in programma

 

Partenza come sempre dal cortile principale di Ca’ Foscari, con la tradizionale inaugurazione, la distribuzione degli ambiti gadgets e i saluti istituzionali, mentre domenica 18 giugno torna l’appuntamento della prima colazione che quest’anno si rinnova e diventa arcobaleno nel giardino della sede Cafoscarina di San Sebastiano. 

 

 

 L’intera città quindi si animerà grazie all’apertura serale e completamente gratuita di musei, istituzioni culturali, teatri, librerie, gallerie, associazioni, studi d’artista e il brivido blu di Art Night percorrerà per tutta la sera e la notte le istituzioni partecipanti con un programma ricchissimo.

 

SCOPRI IL PROGRAMMA 

A TORCELLO LA MOSTRA TERRA/CIELO

Sull’isola di Torcello affondano le radici di Venezia. Ed è qui che Simonetta Gorreri, curatrice di numerose esposizioni internazionali, dal 12 maggio al 31 luglio, presenta un nuovo visionario progetto di arte contemporanea ambientale che coinvolge l’isola: si tratta della mostra ‘open-air’ TERRACIELO.

Otto opere ‘site specific’, ossia materialmente create dalle mani degli artisti in loco, invitati per l’occasione dall’associazione Artlife for the World ad esporre nell’ambito di questo progetto. Durante l’inaugurazione la protagonista è stata anche una originale performance. In questo contesto la protagonista è stata la DANCING ARMOR – armatura danzante – che è stata realizzata dall’art-designer Sabrina Baldacchini e che viene indossata dalla performer Jennifer Cabrera: “avvolto dalla sua armatura Attila vuole emergere dalla terra dopo tanti anni… il corpo vibra, si contorce, avviene una inaspettata trasformazione”. Attila è una donna. L’armatura poi torna accanto al suo Trono per essere contemplata. Al centro dell‘isola di Torcello vi è infatti un manufatto del V secolo noto proprio come il Trono di Attila.

Recarsi a Torcello significa immergersi in questo progetto artistico riscoprendo gli spazi dell’isola: è possibile, spiega la curatrice Simonetta Gorreri “intervenire oggi su un modello medioevale e pre-romano – l’isola di Torcello e ciò che la compone appunto – attraverso espressioni artistiche”. “Perciò – prosegue – gli artisti si sono recati qui per scegliere personalmente il contesto e la connotazione naturalistica dove realizzare l’opera. L’obiettivo di ogni installazione è quello di valorizzare l’isola nella sua importanza paesaggistica e storica. Mentre sta al concetto di arte contemporanea interpretare il messaggio dell’oggi, e delle sue problematiche, attraverso appunto una espressione artistica libera non condizionata capace di porre l’accento sul nuovo”.

Gli artisti/le opere

Maruzza Bianchi Michiel (Italia) / ABITARE IL TEMPIO – BUILDING LIVING

Candida Ferrari (Italia) / VOLUMI E CROMIE – VOLUMES AND COLORS

Paola Blazquez (Spagna) / ORIGINE DELLA LAGUNA – ORIGIN OF THE LAGOON

Claudia Corò (Italia) / LUCE SOMMERSA – SUBMERGED LIGHT

DAMSS ART Daniela Arnoldi e Marco Sarzi–Sartori (Italia) / TORC – TORC

Paolo Stefani (Francia) / PROGETTO ATTILA – ATTILA PROJECT

Gottardo Bonacini (Italia) / PLENILUNIO/FULL MOON

Guilherme Carvalho (Francia) / L’ASCOLTO DELLE ANATRE – LISTENING TO THE DUCKS

Un progetto Artlife for the World Contemporary Art Events for the World Venice

 

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In Gondola alla scoperta di luoghi segreti

Venezia è una città unica al mondo che merita di essere visitata più volte, anche solo per vivere il suo sogno ad occhi aperti.

Oltre ai luoghi iconici come il Ponte di Rialto o Piazza San Marco, ci sono anche dei luoghi segreti che vale la pena scoprire. 

 

Questo tour in gondola  ti condurrà alla scoperta di alcuni preziosi tesori culturali della città, come il Palazzo della Torre, Palazzo Gaffaro, la chiesa di Santa Maria dei Carmini, Palazzo Zenobio, e molti altri luoghi per lo più sconosciuti ai turisti.

 

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Festa della Sensa 2023

Il 21 maggio 2023 a Venezia si terrà la Festa della Sensa, una festa in onore dell’Ascensione di Cristo (in dialetto veneziano Sensa) che celebra la millenaria storia della Serenissima, il suo rapporto con il Mare e la pratica della Voga alla Veneta.

Durante la festa si svolgeva il rito dello Sposalizio del Mare, in cui il Doge, a bordo del Bucintoro, raggiungeva la Basilica di S. Elena per ricevere la benedizione del Vescovo. La Festa culminava con il lancio di un anello d’oro nelle acque della Bocca di Porto per sottolineare il dominio di Venezia sul mare.

Oggi, l’evento è celebrato con competizioni di voga alla veneta e un corteo di imbarcazioni tradizionali a remi da San Marco al Lido dove, nella chiesa di San Nicolò, si svolge la consueta funzione religiosa.

 

Programma

  • ore 08.45 Giovanissimi
  • ore 09.45 Donne
  • ore 10.30 Uomini

 

Cerimonie

  • Ore 9.30- “Gemellaggio Adriatico della Festa della Sensa”
  • Ore 10.30 – Cerimonia dello Sposalizio del Mare davanti alla Chiesa di San Nicolò del Lido
  • Ore 11.00 – Santa Messa nella chiesa di San Nicolò del Lido

 

 

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CARLA ACCARDI. Gli anni Settanta: i Lenzuoli

L’iniziativa del Museo Correr cade a ridosso del centenario della nascita di Carla Accardi che, pur avendo vissuto a Roma, ha stabilito, nel corso della propria esistenza, un legame costante con Venezia, sia a livello individuale che professionale. Tra l’altro, nel 1948 ha esordito alla Biennale facendovi ritorno nel 1964 (sala personale introdotta in catalogo da Carla Lonzi), nel 1976, nel 1988 (sala personale) e nel 1993 comparendo anche nell’edizione del 2022. Opere, foto e altro materiale documentario attestano il suo rapporto con la città lagunare compresa un’immagine del 1952 quando, in occasione di una mostra alla Galleria del Cavallino, visitò col marito, l’artista Antonio Sanfilippo, e Tancredi Parmeggiani la collezione Guggenheim.

Il progetto veneziano a cura di Pier Paolo Pancotto, in quanto omaggio e non mostra antologica, presenta, sotto forma di installazione, una ristretta selezione di lavori posti in dialogo con gli ambienti storici del museo. Si tratta di un numero ristretto di opere, raramente visibili ma, pur nella loro particolarità, del tutto indicative della ricerca dell’artista e, a loro modo, riassuntive del suo percorso creativo.

ORARI: tutti i giorni 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00).

Ugo Mulas in mostra a Venezia

Un centro internazionale di ricerca e valorizzazione della fotografia e della cultura delle immagini, in continuità con il disegno culturale che ha animato la Casa dei Tre Oci, ma con una spinta e una visione ancora più internazionali. L’iniziativa congiunta di Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini porta la fotografia nelle Sale del Convitto sull’Isola di San Giorgio Maggiore, all’interno della Fondazione Giorgio Cini, solidificando il sodalizio naturale tra la fotografia e l’Isola, che custodisce un immenso patrimonio documentario con una delle più importanti collezioni fotografiche d’Europa.

Un’ampia e completa retrospettiva dedicata ad Ugo Mulas, che presenta per la prima volta un’importante selezione di immagini vintage. Più di 300 immagini, tra cui 30 foto mai esposte prima d’ora, documenti, libri, pubblicazioni, filmati, per l’esposizione che offre una sintesi in grado di restituire una lettura che si apre alle diverse esperienze affrontate da Ugo Mulas, fotografo trasversale, capace di entrare in contatto con tanti generi diversi ed estrapolarne l’essenza.
Quattordici capitoli tematici accompagnano il pubblico alla scoperta dello stile di questo fotografo “totale” che ha appunto saputo, nel corso della sua intensa esperienza, cimentarsi con soggetti e tematiche differenti.

Orari di apertura

Aperto tutti i giorni dalle ore 11 alle 19. Chiuso il mercoledì

Aperture straordinarie: mercoledì 26 aprile, mercoledì 3 e 31 maggio

 

 
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43^ edizione di Su e Zo per i Ponti

Divenuta negli anni un appuntamento fisso nel calendario degli eventi veneziani, si tratta di una passeggiata di solidarietà all’insegna del turismo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e del territorio.

Quest’anno lo slogan della Su e Zo per i Ponti recita “Meraviglia da condividere”: l’invito è di lasciarsi meravigliare dai luoghi meno noti della città, meno affollati e prevedibili, ma proprio per questo più veri e autentici.

Una grande novità per l’edizione 2023: l’Arsenale torna a spalancare le sue porte ai partecipanti della Su e Zo. Sarà presente un ristoro per ciascuno dei due percorsi: in Parco Savorgnan per il percorso completo e al Porto di Venezia per il percorso breve.

Il costo del cartellino di partecipazione in prevendita è di € 8,50 a persona (€ 9,50 il giorno della manifestazione, salvo esaurimento dei cartellini disponibili) e come per ogni edizione ogni eventuale utile sarà devoluto in beneficenza, quest’anno a favore della Missione Salesiana di Quebrada Honda, Perù. Sarà possibile sostenere la missione in Perù anche acquistando la T-shirt solidale dell’evento: per ogni capo venduto si devolverà un euro in beneficenza.

Ad ogni partecipante una medaglia da collezione e per i gruppi oltre i 50 iscritti una targa in ceramica artigianale.

PROGRAMMA:

Ore 08.30:

S. MESSA in Basilica di San Marco

 

Dalle ore 9.30 alle ore 11.00:

PARTENZA percorso completo da Piazza San Marco (11 km, 42 ponti)

 

PARTENZA percorso breve dal Porto di Venezia (5,4 km, 19 ponti)

Le partenze sono scandite in base alla fascia oraria prescelta in fase di iscrizione: 9.30, 9.45, 10.00, 10.15, 10.30, 10.45, 11.00.

 

Ore 13.00: PREMIAZIONI speciali dei gruppi più numerosi in Piazza S. Marco

 

Ore 15.00: CHIUSURA DELLA MANIFESTAZIONE

 

La manifestazione si svolgerà con qualsiasi condizione meteorologica.

Al Peggy Guggenheim la mostra “Edmondo Bacci. L’energia della luce”

Sarà visitabile fino al 18 settembre la mostra presso la Collezione Peggy Guggenheim ‘Edmondo Bacci. L’energia della luce’ che intende approfondire la parte più lirica tra le opere di Bacci, molte delle quali mai esposte prima, tra dipinti e disegni inediti.
Tra gli artisti contemporanei più innovativi a livello nazionale per la forza generativa del colore, la rottura dei piani spaziali e il ritmo circolare della pennellata, Bacci si colloca entro la ristretta cerchia di eccellenze artistiche venete.

Un artista del mondo

L’esposizione propone una serie di opere fondamentali per comprendere l’evoluzione del linguaggio colore-luce dell’artista e lascia spazio a un altro aspetto interessante, e meno noto dello stesso: lo sperimentalismo degli anni Sessanta-Settanta a cui Bacci rivolge la sua ricerca negli ultimi anni di lavoro.
Il percorso espositivo si conclude con un tributo alla partecipazione di Bacci alla XXIX Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, nel 1958.
Bacci è stato soprattutto un artista del mondo, uno dei pochi artisti italiani capaci di raggiungere il successo in vita, esponendo nei più importanti musei e gallerie d’arte nazionali e internazionali.

 

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Chronorama. Tesori Fotografici del XX secolo

Qualche giorno fa, presso Palazzo Grassi a Venezia, si è svolto il dinner inaugurale di Chronorama. Tesori Fotografici del XX secolo, la prima grande mostra di capolavori fotografici provenienti dagli archivi di Condé Nast, recentemente acquisiti dalla Pinault Collection e curati da Matthieu Humery.

La mostra presenta 400 immagini suddivise per decenni tra illustrazioni, fotografie di moda, still life, foto di architettura e ritratti. L’obiettivo è quello di mostrare le infinite possibilità dell’archivio nel rappresentare la complessità del linguaggio fotografico e la capacità delle riviste di riflettere lo spirito culturale di un secolo.

Il curatore della mostra, Matthieu Humery, esperto di fotografia e direttore del Living Archives Program presso la Luma Foundation di Arles, ha affermato: “È una mostra sull’archeologia del XX secolo: le fotografie sono opere d’arte e sono le prime in assoluto a esserlo“.

Anna Wintour, chief content officer di Condé Nast e direttore editoriale globale di Vogue, ha commentato l’incredibile lavoro di Alexander Liberman, leggendario direttore editoriale di Condé Nast, che ha commissionato gran parte delle fotografie esposte: “Scegliete immagini che infiammino la pagina“, diceva sempre. Grazie alla generosità dei signori Pinault, queste immagini hanno ora una dimora straordinaria che offrirà alle generazioni future non solo un enorme valore aggiunto, ma anche una comprensione più profonda dell’età d’oro della fotografia.

A Palazzo Ducale i dipinti e disegni di Carpaccio

La pittura di Vittore Carpaccio (1460/66 ca – 1525/26 ca) celebra fantasticamente Venezia al volgere del XV secolo, quando la Serenissima dominava un vasto impero marittimo-commerciale e fioriva come grande centro di cultura.

Stiamo parlando di un artista straordinario, uno dei grandi protagonisti della pittura veneta del Quattrocento sapientemente ospitato e raccontato oggi nella splendida cornice di Palazzo Ducale.

Una celebrazione importantissima per restituire gloria ad un artista che ha donato vanto e grande considerazione, consolidando il binomio indissolubile tra l’arte e il capoluogo veneto.

La mostra si avvantaggia anche di un consistente nucleo di disegni autografi del pittore, autore del più ampio corpus sopravvissuto di disegni “di studio” del primo Rinascimento. Essi rivelano la singolare immaginazione di Carpaccio, il rigore della sua tecnica nonché i suoi interessi per la prospettiva, la natura, la luce.

Dipinti e disegni sono prestati da importanti collezioni museali e private d’Europa e degli Stati Uniti nonché da chiese di Venezia e degli antichi territori della Serenissima che li custodiscono fin dall’origine.

ARTE LAGUNA PRIZE – La mostra dei finalisti della 16ᵃ e 17ᵃ edizione

Con l’esposizione di 240 opere, di altrettanti artisti provenienti da oltre 50 Paesi, Arte Laguna Prize presenta dall’11 marzo al 16 aprile 2023 la mostra dei finalisti, che dal 2021 si svolge ogni due anni, della 16ᵃ e 17ᵃ edizione.

Lo straordinario spazio dell’Arsenale Nord di Venezia, con i suoi 4000 mq, accoglie le opere selezionate nelle due ultime edizioni per ciascuna delle dieci categorie del premio: pittura, scultura e installazione, arte fotografica, video arte e cortometraggi, performance, arte digitale, grafica digitale e cartoon, land art, arte urbana e street art, art design.

I finalisti sono stati scelti, tra oltre 20 mila candidati, da due giurie, una per ogni edizione, composte da curatori, direttori di museo ed esperti d’arte di calibro internazionale. Ai due vincitori – che saranno proclamati durante l’inaugurazione della mostra, sabato 11 marzo – sarà assegnato un premio di 10.000 euro ciascuno.

Numerosi e rilevanti sono anche i Premi Speciali che includono la produzione di opere, residenze in tutto il mondo, la possibilità di esporre in importanti gallerie e festival italiani e internazionali, collaborazioni con aziende e premi in denaro.

Arte Laguna Prize si conferma così uno dei concorsi di arte contemporanea più ricco di opportunità per gli artisti.

 

Orari: ogni giorno 10 – 18

Ingresso libero, con erogazione liberale all’associazione culturale MoCA

Progetto “FARE ARTE”

L’Associazione Culturale Balancing Act, in collaborazione con il Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia e con il sostegno della Regione Veneto ha avviato, a novembre, il progetto “FARE ARTE”.

Il 23 dicembre alle 17:00 si terrà lo spettacolo finale presso la Sala Concerti del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia – aperto al pubblico – un viaggio di conoscenza e riscoperta della musica, tra suggestioni visive, strumenti e repertori musicali diversi.

Sotto la direzione artistica e regia di Elisa Marzorati, i mimi Susi Danesin, Gaetano Ruocco Guadagno e le ballerine Chiara Vittadello e Sara Solivo accompagneranno la musica eseguita dagli allievi del Conservatorio.

Verranno presentati i lavori prodotti in sinergia tra studenti, danzatori e mimi.
L’abbinata della musica alle suggestioni visive del mimo e della danza vengono usate per attrarre nuovi uditori. L’arte del mimo in particolare permette di innestare nuovi linguaggi scenici alla performance musicale, ha un forte impatto comunicativo, una lunga tradizione storica e un corpo di memoria nell’immaginario collettivo.

Ingresso Libero

 

Graziano Arici. Oltre Venezia ‘Now is the Winter of our Discontent’

 

Dal 17 dicembre al 1 maggio 2023 alla Fondazione Querini Stampalia è in programma la mostra “Oltre Venezia – Now is the Winter of our Discontent”, promossa dalla Fondazione stessa e dal Museo Réattu di Arles. Per la prima volta viene esposta in Italia la produzione artistica di Graziano Arici, fotografo nato a Venezia nel 1949 e trapiantato ad Arles, dove vive dal 2012.
 
Vengono presentati più di quarant’anni di scatti, oltre quattrocento fotografie tra il 1979 e il 2020. Un vero e proprio archivio del mondo (Albania, Germania, Inghilterra, Bosnia-Erzegovina, Spagna, Stati Uniti, Francia, Georgia, Italia, Kazakistan, Russia, Slovacchia, Svizzera).

“Il lavoro personale di Graziano Arici è di una ricchezza estetica, intellettuale e tecnica, di una qualità che suscita ammirazione” – così Daniel Rouvier cocuratore della mostra e direttore del Museo Réattu di Arles – “Non può essere ridotto a semplice sguardo documentario sul mondo, testimonianza della sua evoluzione, delle sue ricchezze e delle sue bizzarrie. Questo filo conduttore esiste, ma il fotografo lo trascende, rendendo ogni sua immagine un’opera fotografica a pieno titolo, sia plasticamente che emotivamente”. 

Nel 2017 Graziano Arici ha donato il suo Archivio – di più di un milione e mezzo di immagini, costituito in gran parte dal suo lavoro ma anche da migliaia di fotografie, di stampe e decine di migliaia di negativi di ritratti e di immagini della cultura internazionale a Venezia precedenti l’inizio del suo lavoro – alla Fondazione Querini Stampalia che si è impegnata a custodirlo e valorizzarlo. 

Dopo decenni di lavoro per famose agenzie di stampa, Graziano Arici con questo progetto espositivo emerge come un grande fotografo. Le mostre del Musée Réattu di Arles nel 2021 e della Fondazione Querini Stampalia oggi non sono delle retrospettive, ma punti di partenza, che portano alla luce un’opera e un artista. 

La mostra è aperta dal martedì a domenica dalle 10 alle 18; lunedì chiuso. Il prezzo d’ingresso è di 14 euro per il biglietto intero e di 10 per quello ridotto. Tutte le domeniche dell’anno i residenti nel Comune di Venezia hanno ingresso gratuito alla Fondazione e alle mostre temporanee, compresa questa. 

Teatro Goldoni: la stagione 2022/2023

La stagione 2022/2023 segna una tappa importante nella storia del Teatro Goldoni, che si avvicina all’inizio delle celebrazioni per i 400 anni. Venerdì 28 ottobre, alle ore 20.30, Alessandro Preziosi aprirà i festeggiamenti per questo storico compleanno con lo spettacolo Goldoni&Goldoni. Il gioco della memoria, un omaggio allo straordinario commediografo e ai quattro secoli di storia del Teatro veneziano che porta il suo nome. Un’occasione irripetibile per riflettere sul rapporto tra il Veneto e il teatro, tra i territori e le sue molteplici vocazioni artistiche, lungo un tracciato che attraversa quattro secoli e che trova le sue radici nel glorioso Stato ‘da tera e da mar’.

 

 

La stagione 2022/2023 a Venezia

 

La stagione Heart-Art nei prossimi mesi continuerà a far battere il cuore del pubblico con grandi nomi della scena italiana e veneta: da Andrea Pennacchi con lo spettacolo Da qui alla luna (20-21 ottobre), un racconto della tragedia della tempesta “Vaia” sul di Matteo Righetto e per la regia Giorgio Sangati, a Luigi Lo Cascio in scena con Pa’ (17-20 novembre), spettacolo scritto a quattro mani con Marco Tullio Giordana, che ne cura anche la regia, in occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini.
Si prosegue poi con Maddalena Crippa, protagonista della nuova regia de Il compleanno (15-18 dicembre) di Harold Pinter curata da Peter Stein. Una storia intensa e ricca di emozioni è invece quella de Il figlio di Florian Zeller interpretata da Cesare Bocci (19-22 gennaio), mentre Elena Sofia Ricci (23-26 febbraio) si confronta con il testo di Tennessee Williams, La dolce ala della giovinezza, diretta da Pier Luigi Pizzi.
Con la partecipazione straordinaria di Giorgio Ferrara nel ruolo di Sir Wilfrid arriva a Venezia una delle più apprezzate commedie di Agata Christie, Testimone d’accusa (23-26 marzo) con la regia di Geppy Gleijeses ed in scena Vanessa Gravina e Giulio Corso.
Infine a completare il programma del Teatro Goldoni non poteva mancare un testo del celebre commediografo di cui porta il nome: dopo il successo di Spettri il Teatro Stabile del Veneto ha affidato al regista lituano Rimas Tuminas la nuova produzione di Un curioso accidente il cui debutto prima nazionale a Venezia è previsto dal 20 al 23 aprile.

Un altro nome internazionale che spicca nel cartellone 22/23 è quello di Irina Brook, la regista, produttrice e attrice franco britannica dirige per il Teatro Stabile del Veneto House of us (29 novembre-11 dicembre), un progetto performativo che andrà in scena alla Casa dei Tre Oci con gli attori neo diplomati dell’Accademia Teatrale “Carlo Goldoni” protagonisti assieme all’attore Geoffrey Carey.

Venice Fashion Week 2022

 

Torna a Venezia dal 19 al 29 ottobre 2022 la settimana della moda sostenibile e artigianale con un programma diffuso di sfilate, cocktail, conferenze e mostre.

 

Organizzata da Venezia da Vivere, Venice Fashion Week rende dal 2013 Venezia la sede di un dibattito internazionale sulla moda sostenibile, i mestieri d’arte e il design contemporaneo.

 

La settimana della moda di Venezia presenta collezioni di brand emergenti, artigianali e sostenibili italiani e internazionali, valorizza il talento creativo, presenta i maestri d’arte e il saper fare nel rispetto delle risorse ambientali e umane.

Per i visitatori, pubblico, buyer, stampa e operatori della moda, Venice Fashion Week rappresenta un’esperienza di arricchimento a ritmo lento, dove incontri e racconti sono fatti di persona, rispettando l’andamento di una città da salvaguardare.

Venezia infatti si propone come città esemplare per la transizione alla sostenibilità, hanno evidenziato gli organizzatori. E’ da sempre una fabbrica lenta di moda etica. Una moda caratterizzata da tessuti preziosi e durevoli. L’obiettivo della manifestazione  è proseguire l’attività svolta finora e trasformare la città in un laboratorio di talenti creativi, anche universitari, provenienti da tutto il mondo che producano magnificenza e qualità.

Venice Fashion Week è una manifestazione patrocinata dal Comune di Venezia e inserita nella programmazione per i festeggiamenti dei 1600 anni della Città. A Ca’ Farsetti è stata presentata la decima edizione dagli assessori al Turismo Simone Venturini e alla Promozione del territorio Paola Mar. 

Il calendario di Venezia – ha detto Venturini – è ora costellato di eventi di moda, iniziative di grande richiamo internazionale. Qui giunge un turismo ricercato in cerca di creazioni auteniche, eclusive e uniche, come quelle dei nostri artigiani dei settori moda, legno, gioielleria, vetro e così via. Dobbiamo far conoscere queste bellezze inserendole in un circuito complementare al turismo di altà qualità. Turismo e artigianato insieme dunque per elevare Venezia, che ora si propone anche come capitale della moda sostenibile. Torniamo ai capi esclusivi, che durano, creati con passione, con materie prime pregiate. Questa edizione della Venice Fashion Week permetterà di scoprire le bellezze artigiane di Venezia insieme a una serie di eventi collaterali”. 

 

Tutti gli eventi sono gratuiti con prenotazione scrivendo a info@venicefashionweek.com. È necessario attendere la conferma.

Gli eventi saranno dal vivo con dirette online dalle sfilate e dai backstage sui canali online di @veneziadavivere e @venicefashionweek.

 

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BIENNALE MUSICA 2022

Il 66. Festival Internazionale di Musica Contemporanea Out of Stage si svolgerà dal 14 al 25 settembre 2022, diretto da Lucia Ronchetti. Il programma presenterà numerosi appuntamenti incentrati sulle nuove forme di teatro musicale sperimentale. L’attività di Biennale College Musica sarà come di consueto parte integrante del programma del Festival.

Gli sviluppi recenti del teatro musicale in stretto collegamento con lo sperimentalismo dell’opera barocca veneziana. E’ Out of Stage, “titolo che si riferisce ai lavori concepiti per luoghi e situazioni diverse da quelle offerte dal palcoscenico tradizionale, tratteggia una larga prospettiva del teatro musicale contemporaneo e del ruolo delle nuove tecnologie, della multimedialità, con programmazione di realtà virtuale e realtà aumentata applicata al suono, secondo forme e generi nuovi, codificati dai compositori coinvolti nel festival”.

 

È il compositore Giorgio Battistelli, fra i nomi più riconosciuti in Italia e all’estero, il Leone d’Oro alla carriera della musicaper il suo lavoro di teatro musicale sperimentale e la sua intensa produzione operistica, realizzata dalle più importanti istituzioni europee”; mentre all’ensemble Ars Ludi, formato da tre percussionisti d’eccezione – Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi e Gianluca Ruggeri, è attribuito il Leone d’Argento della musicaper il virtuosismo esecutivo e la capacità di trasformare il mondo percussivo in un’avvincente Machina Mundi”. Lo ha deciso il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, accogliendo la proposta di Lucia Ronchetti. 

 

 

 

Ars Ludi sarà, inoltre, attore di diversi concerti, oltre a partecipare alle attività di Biennale College Musica.
Una nuova versione dell’opera cult di Giorgio Battistelli, il grande affresco scenico e musicale Experimentum Mundi, concluderà infine – il 25 settembre 2022 – il Festival al Teatro alle Tese.

 

 

 

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Regata storica, 4 settembre 2022

La regata è una delle manifestazioni più antiche che si svolgono a Venezia.

Una competizione tra i pescatori attivi in laguna si svolgeva di fatto quotidianamente quando, dopo una notte di lavoro, essi cercavano di arrivare per primi, con la loro imbarcazione, predisposta per la caratteristica “voga alla veneta”, ovvero con i rematori posti con lo sguardo verso la prua, al mercato di Rialto, per spuntare i prezzi più alti per il loro pescato.

Dal 1922 la Regata si corre, a cura del Comune di Venezia, annualmente: unica interruzione quella dovuta alla guerra, tra il 1939 ed il 1946, anche se una edizione viene disputata nel 1942, nel pieno del conflitto, per essere utilizzata nel film “Canal Grande”, con Cesco Baseggio, ambientato alla fine dell’Ottocento.

Alla regata tradizionale dei gondolini, riservata agli uomini, si sono aggiunte, nel corso degli anni, varie gare: quella delle Caorline a sei remi (dal 1951); dei Giovanissimi (dal 1976); delle Donne (dal 1977, anche se si erano già corse due gare, nel 1953 e 1954).
A ogni competizione accedono, dopo le qualificazioni, nove imbarcazioni, che si contendono le “bandiere”: ai primi classificati spettano quelle rosse, ai secondi le bianche, ai terzi le verdi e ai quarti le azzurre.

La manifestazione viene però aperta dal Corteo storico, che vuole ricordare quello tenutosi nel 1489, per il ritorno a Venezia della regina di Cipro, Caterina Cornaro, che aveva rinunciato al suo trono, donandolo alla Serenissima.

Anche domenica 4 settembre le competizioni saranno precedute dallo spettacolare corteo storico che riempirà di colori il Canal Grande, con imbarcazioni tipiche cinquecentesche, gondolieri e figuranti in costume.

Di seguito il programma della giornata:

Dalle ore 16.00
CORTEO STORICO – SPORTIVO: sfilata lungo il Canal Grande di imbarcazioni storiche con figuranti in costume, gondole e imbarcazioni delle associazioni remiere di voga alla veneta.
Percorso: Bacino di San Marco, Canal Grande, Rialto, Ferrovia e ritorno lungo il Canal Grande fino a Ca’ Foscari

Ore 16.30
REGATA DE LE MACIARELE E DE LE SCHIE: regata su mascarete a due remi riservata a ragazzi.
Categorie:
Maciarele Senior (fino a 14 anni). Percorso: da Punta della Dogana a Ca’ Foscari
Schie (fino a 10 anni). Percorso: da Rialto a Ca’ Foscari
Maciarele Junior (fino a 12 anni). Percorso: da San Stae a Ca’ Foscari

Ore 16.50
REGATA DEI GIOVANISSIMI SU PUPPARINI A DUE REMI
Percorso: Bacino San Marco, Canal Grande, giro del paleto all’altezza di Ca’ Farsetti e arrivo a Ca’ Foscari

Ore 17.10
REGATA DELLE CAORLINE A SEI REMI
Percorso: Bacino San Marco, Canal Grande, Rialto (giro del paleto all’altezza di San Marcuola), ritorno lungo il Canal Grande e arrivo a Ca’ Foscari
Inoltre sfida Remiera Internazionale delle Università
Sfida su galeoni a 8 remi tra l’equipaggio delle Università Ca’ Foscari / Iuav di Venezia e le squadre di altre Università.
Dopo il passaggio delle caorline (3°/4° posto) e dopo il passaggio dei gondolini (finale)
Percorso: da Rialto a Ca’ Foscari

Ore 17.40
REGATA DELLE DONNE SU MASCARETE A DUE REMI
Percorso: Bacino San Marco, Canal Grande, Rialto (giro del paleto all’altezza di San Marcuola), ritorno lungo il Canal Grande e arrivo a Ca’ Foscari

Ore 18.10
REGATA DEI GONDOLINI A DUE REMI
Percorso: Bacino San Marco, Canal Grande, Rialto (giro del paleto all’altezza di San Marcuola), ritorno lungo il Canal Grande e arrivo a Ca’ Foscari

La 79. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia

La 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica è organizzata dalla Biennale di Venezia e si terrà al Lido di Venezia dal 31 agosto al 10 settembre 2022. La Mostra è riconosciuta ufficialmente dalla FIAPF (Federazione Internazionale delle Associazioni di Produttori Cinematografici).
La Mostra si propone di favorire la conoscenza e la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, spettacolo e industria, in uno spirito di libertà e di dialogo. Una sezione è dedicata alla valorizzazione di operazioni di restauro di film classici per contribuire a una migliore conoscenza della storia del cinema, in particolare a vantaggio del pubblico dei giovani.

La selezione ufficiale comprende le seguenti sezioni:

Venezia 79 – Concorso internazionale di un massimo di 21 lungometraggi in prima mondiale assoluta

Fuori Concorso – Lavori di autori affermati, film nei quali la dimensione spettacolare si accompagna a forme di originalità espressiva, e documentari.

Orizzonti – Concorso internazionale dedicato a film rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive del cinema mondiale, con particolare riguardo per gli esordi, gli autori emergenti, le cinematografie minori e meno conosciute.

Orizzonti Extra – Selezione di opere sino a un massimo di 10 titoli, caratterizzati da intenti d’innovazione e di originalità creativa nel rapporto con il pubblico cui sono rivolti.

Biennale College Cinema –  Laboratorio di alta formazione, ricerca e sperimentazione, per lo sviluppo e la produzione di lungometraggi a micro-budget, aperto a team di registi e produttori di tutto il mondo.

Venezia Classici – Selezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. Possono inoltre essere presentati documentari sul cinema e su singoli autori di ieri e di oggi.

Qui la lista completa dei film in concorso per le principali sezioni:

→ Venezia 79

IL SIGNORE DELLE FORMICHE
Regia Gianni Amelio

THE WHALE
Regia Darren Aronofsky

WHITE NOISE
Regia Noah Baumbach

L’IMMENSITÀ
Regia Emanuele Crialese

SAINT OMER
Regia Alice Diop

BLONDE
Regia Andrew Dominik

TÁR
Regia Todd Field

LOVE LIFE
Regia Kôji Fukada

BARDO, FALSA CRÓNICA DE UNAS CUANTAS VERDADES
Regia Alejandro G. Iñárritu

ATHENA
Regia Romain Gavras

BONES AND ALL
Regia Luca Guadagnino

THE ETERNAL DAUGHTER
Regia Joanna Hogg

SHAB, DAKHELI, DIVAR (OLTRE IL MURO)
Regia Vahid Jalilvand

THE BANSHEES OF INISHERIN
Regia Martin McDonagh

ARGENTINA, 1985
Regia Santiago Mitre

CHIARA
Regia Susanna Nicchiarelli

MONICA
Regia Andrea Pallaoro

KHERS NIST (GLI ORSI NON ESISTONO)
Regia Jafar Panahi

ALL THE BEAUTY AND THE BLOODSHED
Regia Laura Poitras

UN COUPLE
Regia Frederick Wiseman

THE SON
Regia Florian Zeller

LES MIENS
Regia Roschdy Zem

LES ENFANTS DES AUTRES
Regia Rebecca Zlotowski

→ Fuori Concorso

THE HANGING SUN
Regia Francesco Carrozzini

KAPAG WALA NANG MGA ALON (WHEN THE WAVES ARE GONE)
Regia Lav Diaz

LIVING
Regia Oliver Hermanus

DEAD FOR A DOLLAR
Regia Walter Hill

KÕNE TAEVAST (LA CHIAMATA DAL CIELO)
Regia KIM Ki-duk

DREAMIN’ WILD
Regia Bill Pohlad

MASTER GARDENER
Regia Paul Schrader

SICCITÀ
Regia Paolo Virzì

PEARL
Regia Ti West

DON’T WORRY DARLING
Regia Olivia Wilde

FREEDOM ON FIRE: UKRAINE’S FIGHT FOR FREEDOM
Regia Evgeny Afineevsky

THE MATCHMAKER
Regia Benedetta Argenteri

GLI ULTIMI GIORNI DELL’UMANITÀ
Regia Enrico Ghezzi, Alessandro Gagliardo

A COMPASSIONATE SPY
Regia Steve James

MUSIC FOR BLACK PIGEONS
Regia Jørgen Leth, Andreas Koefoed

THE KIEV TRIAL
Regia Sergei Loznitsa

IN VIAGGIO
Regia Gianfranco Rosi

BOBI WINE: GHETTO PRESIDENT
Regia Christopher Sharp, Moses Bwayo

NUCLEAR
Regia Oliver Stone

RIGET EXODUS
Regia Lars von Trier

COPENHAGEN COWBOY
Regia Nicolas Winding Refn

→ Orizzonti

OBEŤ (VITTIMA)
Regia Michal Blaško

EN LOS MÁRGENES
Regia Juan Diego Botto

TRENQUE LAUQUEN
Regia Laura Citarella

VERA
Regia Tizza Covi, Rainer Frimmel

INNOCENCE
Regia Guy Davidi

PRINCESS
Regia Roberto De Paolis

BLANQUITA
Regia Fernando Guzzoni

POUR LA FRANCE
Regia Rachid Hami

ARU OTOKO (UN UOMO)
Regia Kei Ishikawa

CHLEB I SÓL (PANE E SALE)
Regia Damian Kocur

LUXEMBOURG, LUXEMBOURG
Regia Antonio Lukich

TI MANGIO IL CUORE
Regia Pippo Mezzapesa

SPRE NORD (AL NORD)
Regia Mihai Mincan

AUTOBIOGRAPHY
Regia Makbul Mubarak

LA SYNDICALISTE
Regia Jean-Paul Salomé

JANG-E JAHANI SEVOM (TERZA GUERRA MONDIALE)
Regia Houman Seyedi

NAJSREЌNIOT ČOVEK NA SVETOT / NAJSRETNIJI ČOVJEK (L’UOMO PIÙ FELICE DEL MONDO)
Regia Teona Strugar Mitevska

A NOIVA (THE BRIDE)
Regia Sérgio Tréfaut

→ Orizzonti Extra

JANAIN MUALAQA (GIARDINI PENSILI)
Regia Ahmed Yassin Al Daradji

AMANDA
Regia Carolina Cavalli

ZAPATOS ROJOS
Regia Carlos Eichelmann Kaiser

NEZOUH
Regia Soudade Kaadan

L’ORIGINE DU MAL
Regia Sébastien Marnier

NOTTE FANTASMA
Regia Fulvio Risuleo

BI ROYA (SENZA DI LEI)
Regia Arian Vazirdaftari

VALERIA MITHATENET (VALERIA SI SPOSA)
Regia Michal Vinik

GOLIATH
Regia Adilkhan Yerzhanov

Biennale College Cinema

COME LE TARTARUGHE
Regia Monica Dugo 

BANU
Regia Tahmina Rafaella

GORNYI LUK (CIPOLLA DI MONTAGNA)
Regia Eldar Shibanov

PALIMPSEST
Regia Hanna Västinsalo

Tutte le informazioni sono reperibili qui oppure sul sito della Biennale: www.labiennale.org

Trame giapponesi – Costumi e storie del teatro nō al Museo d’Arte Orientale

Nell’ambito del programma Venezia 1600, per celebrare i sedici secoli dalla mitica fondazione della città, il Museo d’Arte Orientale annuncia la mostra TRAME GIAPPONESI. Costumi e storie del teatro nō al Museo d’Arte Orientale di Venezia, a cura della direttrice Marta Boscolo Marchi.

Gli spazi espositivi all’ultimo piano di Ca’ Pesaro ospiteranno, dal 26 marzo al 3 luglio 2022, dipinti, stampe, fotografie, documenti, costumi, strumenti musicali e maschere legati a una delle più celebri forme teatrali giapponesi, il teatro nō che, grazie al 13. Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia del 1954, arrivò per la prima volta in Europa.

La gran parte degli oggetti e delle opere esposte fanno parte della collezione del museo, a sua volta costituita per lo più dalla raccolta del principe Enrico di Borbone Parma; a questi si aggiungono prestiti da collezioni private oltre a una serie di fotografie inedite di Fabio Massimo Fioravanti, che dal 1989 porta avanti un lavoro di ricerca sul teatro nō.

La mostra si avvale delle competenze di studiosi di atenei italiani e stranieri che compongono il comitato scientifico: Monique Arnaud, Marta Boscolo Marchi, Matteo Casari, Andrea Giolai, Diego Pellecchia, Bonaventura Ruperti e Silvia Vesco.

Inaugurato nel 1928, primo museo statale italiano a occuparsi di arte asiatica, il Museo di Arte Orientale di Venezia custodisce la grande collezione del principe Enrico di Borbone Parma, divenuta parte del patrimonio pubblico nel 1925 e da allora ospitata all’ultimo piano di Ca’ Pesaro. Tra le opere e i manufatti di questa raccolta spiccano – per numero e per qualità – quelli giapponesi del periodo Edo (1603 – 1868), tra i più significativi per lo sviluppo dell’arte giapponese. Ne fanno parte anche i costumi e le opere esposti: dipinti, stampe e paraventi mostrano la diffusione di quelle vicende, tratte da poemi, leggende e storie del passato, che ispirarono tanto i testi teatrali quanto le iconografie.

La sezione centrale dell’esposizione, nonché la più ricca, sarà dedicata ai costumi di scena, acquistati dal principe Enrico nel corso del suo lungo viaggio intorno al mondo tra il 1887 e il 1889, ora conservati nei depositi del museo e mai esposti al pubblico nel loro insieme fino ad ora. Nel teatro nō il costume di scena focalizza l’attenzione dello spettatore rivelando la natura, l’età e la classe sociale del personaggio; un ruolo fondamentale è anche quello della maschera: a corredo dei costumi, ne verranno esposte alcune dalla collezione di Renzo Freschi di Milano.

L’accompagnamento musicale del nō è affidato tradizionalmente allo hayashi, l’ensemble che accompagna il canto-recitazione, l’entrata e l’uscita degli attori, la danza ed è costituito da uno strumento a fiato (flauto, fue o nōkan) e da tre strumenti a percussione: kotsuzumi, ōtsuzumi e taiko. In esposizione saranno presentati tutti gli strumenti dello hayashi facenti parte della collezione del Museo in una sezione dedicata.

La messinscena contemporanea dei drammi sarà evocata attraverso la documentazione fotografica di Fabio Massimo Fioravanti, che dal 1989 porta avanti un lavoro sul teatro nō. Dal suo archivio sono state selezionate 18 immagini inedite che catturano alcuni momenti salienti della rappresentazione e della gestualità misurata degli attori non solo sul palcoscenico ma anche dietro le quinte – nella stanza dello specchio detta kagami no ma – o lungo il ponte che da questa conduce alla scena. Alle foto si aggiunge il docufilm The Flight of the Heron, di Giuliano Cammarata e Alessio Nicastro, dedicato all’attività del maestro Udaka Michishige.

Infine una sezione speciale ripercorrerà l’arrivo del teatro nō in Europa attraverso una serie di spettacoli tenutisi proprio a Venezia nel 1954. In quell’anno, infatti, la città celebrava il settecentesimo anniversario della nascita di Marco Polo e in occasione del 13. Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia un gruppo di attori delle scuole Kanze e Kita segnò la storia delle arti performative esibendosi al Teatro Verde dell’Isola di San Giorgio tra il 6 e il 7 agosto 1954. Attraverso le immagini e i documenti conservati presso l’Archivio Storico della Biennale di Venezia, sarà possibile ricostruire le fasi di questo scambio così importante tra Venezia e il Giappone.

La mostra TRAME GIAPPONESI. Costumi e storie del teatro nō al Museo d’Arte Orientale di Venezia, promossa e sostenuta dalla Direzione regionale Musei Veneto del Ministero della Cultura e che si avvale del patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano, della Fondazione Italia Giappone, dell’Istituto Giapponese di Cultura in Roma e dell’International Noh Institute, sarà documentata attraverso un catalogo pubblicato da Grafiche Antiga realizzato grazie al sostegno del Comitato Giapponese Venezia aVvenire, nell’ambito delle iniziative dei Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia.

Sabine Weiss. La poesia dell’istante

La Casa dei Tre Oci di Venezia presenta, dall’11 marzo al 23 ottobre 2022, la più ampia retrospettiva mai realizzata finora, la prima in Italia, dedicata alla fotografa franco-svizzera Sabine Weiss, scomparsa all’età di 97 anni nella sua casa di Parigi lo scorso 28 dicembre 2021, tra le maggiori rappresentanti della fotografia umanista francese insieme a Robert Doisneau, Willy Ronis, Edouard Boubat, Brassaï e Izis.

Unica fotografa donna del dopoguerra ad aver esercitato questa professione così a lungo e in tutti i campi della fotografia – dai reportage ai ritratti di artisti, dalla moda agli scatti di strada con particolare attenzione ai volti dei bambini, fino ai numerosi viaggi per il mondo – Sabine Weiss ha partecipato attivamente alla costruzione di questo percorso espositivo, aprendo i suoi archivi personali, conservati a Parigi, per raccontare la sua straordinaria storia e presentare il suo lavoro in maniera ampia e strutturata.

L’esposizione è il primo e più importante tributo internazionale alla sua carriera, con oltre 200 fotografie. Curata da Virginie Chardin, la retrospettiva è promossa dalla Fondazione di Venezia, realizzata da Marsilio Arte in collaborazione con Berggruen Institute, prodotta dall’Atelier Sabine Weiss – Laure DelloyeAugustins, con il sostegno di Jeu de Paume e del Festival internazionale LesRencontres de la photographie d’Arles, sotto l’alto patronato del Consolato generale di Svizzera a Milano.

Gli scatti esposti ai Tre Oci ripercorrono, insieme a diverse pubblicazioni e riviste dell’epoca, il lavoro della fotografa, dagli esordi nel 1935 agli anni 2000. Come testimoniano in mostra le foto dei bambini e dei passanti, fin dall’inizio, Sabine Weiss dirige il suo obiettivo sui corpi e sui gesti, immortalando emozioni e sentimenti, in linea con la fotografia umanista francese. È un approccio dal quale non si discosterà mai, come si evince dalle sue parole: «Per essere potente, una fotografia deve parlarci di un aspetto della condizione umana, farci sentire l’emozione che il fotografo ha provato di fronte al suo soggetto».

Nata Weber a Saint-Gingolph, in Svizzera, il 23 luglio 1924, Sabine, che prenderà il cognome del marito, il pittore americano Hugh Weiss (Philadelphia, 1925 – Parigi, 2007), si avvicina alla fotografia in giovane età. Compie l’apprendistato presso i Boissonnas, una dinastia di fotografi che lavorano a Ginevra dalla fine del XIX secolo. Nel 1946 lascia Ginevra per Parigi e diviene l’assistente di Willy Maywald, fotografo tedesco specializzato in moda e ritratti. Quando sposa Hugh, nel 1950, intraprende la carriera di fotografa indipendente. Insieme, si trasferiscono in un piccolo studio parigino e frequentano la scena artistica del dopoguerra.

Uno dei nuclei principali della rassegna “Sabine Weiss. La poesia dell’istante” racconta proprio gli anni ’50 del Novecento, momento del riconoscimento internazionale della fotografa. Nel 1952, infatti, la sua carriera ha una svolta decisiva quando entra nell’agenzia Rapho, su raccomandazione di Robert Doisneau. Dal 1953 in poi le sue fotografie sono pubblicate da grandi giornali internazionali come “Picture Post”, “Paris Match”, “Vogue”, “Le Ore”, “The New York Times”, “Life”, “Newsweek”. Nello stesso anno Weiss partecipa alla mostra “Post War European Photography” al Museum of Modern Art di New York (MoMA) e nel 1954 l’Art Institute di Chicago le dedica un’importante personale. Nel 1955 tre dei suoi scatti sono scelti da Edward Steichen per la storica antologica “The Family of Man”, al MoMA di New York.

Dal 1952 al 1961 Sabine Weiss collabora con “Vogue”, accanto a fotografi come William Klein, Henry Clarke e Guy Bourdin, realizzando alcuni memorabili servizi di moda, di cui in mostra sono esposti vivaci scatti a colori insieme a una quindicina di numeri originali della celebre rivista.

Una sezione del percorso è dedicata ai suoi ritratti di pittori, scultori, attori e musicisti. Per cinque anni, Hugh Weiss è il mentore dell’artista Niki de Saint Phalle, mentre Sabine è vicina ad Annette Giacometti, la moglie del grande scultore Alberto. In mostra non mancano i loro ritratti accanto a quelli di altre personalità come Robert Rauschenberg, André Breton, Alberto Giacometti, Niki de Saint-Phalle, Anna Karina, Françoise Sagan, Romy Schneider, Ella Fitzgerald, Simone Signoret, Brigitte Bardot.

L’America, raggiunta nel 1955 sul transatlantico Liberté in compagnia del marito Hugh, la impressiona fortemente, e i suoi scatti brulicanti di dettagli realizzati nelle strade di New York, dal Bronx ad Harlem, da Chinatown alla Ninth Avenue, sono pubblicati dal “New York Times” in un ampio servizio dal titolo “I newyorkesi (e la Washington) di una parigina”. Sono immagini che raccontano l’America con un punto di vista francese, dall’umorismo spiccato, molte delle quali vengono esposte solo oggi, per la prima volta in Italia, in occasione della retrospettiva ai Tre Oci.

Il percorso riserva ampio spazio anche ai lavori realizzati da Weiss negli anni ’80 e ‘90, all’età di sessanta e settant’anni, durante i suoi viaggi nell’Isola di Réunion, in Portogallo, India, Birmania, Bulgaria, Giappone, Polonia ed Egitto. Come osserva la curatrice Virginie Chardin, «ciò che colpisce lo spettatore è la sensazione di isolamento e a volte di tenera tristezza che queste fotografie tarde emanano, in cui bambini e anziani sono accomunati dalla loro fragilità. Una melancolia e qualche volta cupa austerità emergono da queste immagini, in contrasto con la personalità vivace e giocosa della fotografa, sulla quale il tempo sembra non avere presa».

Oltre alle fotografie, in mostra sono presentati anche alcuni estratti da film documentari a lei dedicati (“La Chambre Noire” di Claude Fayard,1965; “Sabine Weiss” di Jean-Pierre Franey, 2005; “Il mio lavoro come fotografa” di StéphanieGrosjean, 2014) nei quali la fotografa ha raccontato, in diversi periodi della sua vita, il suo percorso artistico, le sue esperienze di viaggio e la difficoltà di essere una fotografa donna. La forza della sua curiosità per il mondo e la sua gioia di vedere e documentare fanno di Sabine Weiss un simbolo di coraggio e di libertà per tutte le donne fotografe.

Il catalogo, pubblicato da Marsilio Arte, propone molte immagini inedite, i testi di Virginie Chardin, curatrice della rassegna, e di Denis Curti, direttore artistico della Casa dei Tre Oci.

Orari di apertura

Aperto tutti i giorni dalle ore 11 alle 19, tranne il martedì.

Biglietti

Per informazioni:
booktreoci@gmail.com
info@treoci.org

Prenotazioni:
www.ticketone.it
Call Center: 892.101
Prenotazioni gruppi 0410980227

#Venezia78. Leone d’oro al film francese di Audrey Diwan

Premiati Jane Campion. Penelope Cruz, John Arcilla, Maggie Gyllenhall
Italia vince con Sorrentino e Filippo Scotti, Michelangelo Frammartino

Per molti uno dei migliori festival degli ultimi anni per la qualità dei film proposti. Molto spazio alle donne ed ai temi forti ed importanti oltre che impressionanti come quello che ha vinto, film francese di Audrey Diwan racconta dell’aborto nella Francia del 1963 quando costituiva reato penale punito con la galera. A Penelope Cruz la meritatissima Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, Campion veterana dei festival, vince a sorpresa come miglior regia, a Maggie Gyllenhaal il premio per la migliore sceneggiatura.

Soddisfazione Italiana
Acclamato dal pubblico in sala e fuori della sala, doppia felicità per Paolo Sorrentino che vince il Leone d’argento – gran premio della giuria con il suo film “È stata la mano di Dio”, inoltre il suo giovane interprete del film Filippo Scotti vince il Premio Marcello Mastroianni, dedicato a un giovane attore o attrice emergente.
Premio Speciale della giuria al film Il buco di Michelangelo Frammartino.

Di seguito i premi ufficiali ed alcuni dei premi collaterali che segnaliamo:

PREMI UFFICIALI – 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica VENEZIA 78

La Giuria di VENEZIA 78, presieduta da Bong Joon Ho e composta da Saverio Costanzo, Virginie Efira, Cynthia Erivo, Sarah Gadon, Alexander Nanau e Chloé Zhao, dopo aver visionato i 21 film in competizione ha deciso di assegnare i seguenti premi:

LEONE D’ORO per il miglior film a:
L’ÉVÉNEMENT di Audrey Diwan (Francia)

LEONE D’ARGENTO – GRAN PREMIO DELLA GIURIA a:
È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino (Italia)

LEONE D’ARGENTO – PREMIO PER LA MIGLIORE REGIA a:
Jane Campion per il film THE POWER OF THE DOG (Nuova Zelanda, Australia)

COPPA VOLPI per la migliore interpretazione femminile a:
Penélope Cruz nel film MADRES PARALELAS di Pedro Almodóvar (Spagna)

COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile a:
John Arcilla nel film ON THE JOB: THE MISSING 8 di Erik Matti (Filippine)

PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
Maggie Gyllenhaal per il film THE LOST DAUGHTER di Maggie Gyllenhaal (Grecia, USA, Regno Unito, Israele)

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a:
IL BUCO di Michelangelo Frammartino (Italia, Francia, Germania)

PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore o attrice emergente a:
Filippo Scotti nel film È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino (Italia)

ORIZZONTI
La Giuria ORIZZONTI, presieduta da Jasmila Žbanić e composta da Mona Fastvold, Shahram Mokri, Josh Siegel e Nadia Terranova dopo aver visionato i 19 lungometraggi e i 12 cortometraggi in concorso, assegna i seguenti premi:

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a:
PILIGRIMAI (PILGRIMS) di Laurynas Bareiša (Lituania)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a:
Éric Gravel per il film À PLEIN TEMPS (Francia)

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI a:
EL GRAN MOVIMIENTO di Kiro Russo (Bolivia, Francia, Qatar, Svizzera)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE ATTRICE a:
Laure Calamy nel film À PLEIN TEMPS di Éric Gravel

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR ATTORE a:
Piseth Chhun nel film BODENG SAR (WHITE BUILDING) di Kavich Neang (Cambogia, Francia, Cina, Qatar)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
Peter Kerekes, Ivan Ostrochovský per il film CENZORKA (107 MOTHERS) di Peter Kerekes (Repubblica Slovacca, Repubblica Ceca, Ucraina)

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a:
LOS HUESOS di Cristóbal León, Joaquín Cociña (Cile)

VENICE SHORT FILM NOMINATION FOR THE EUROPEAN FILM AWARDS 2021 a:
FALL OF THE IBIS KING di Josh O’Caoimh, Mikai Geronimo (Irlanda)

LEONE DEL FUTURO
PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS”
La Giuria Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Uberto Pasolini e composta da Martin Schweighofer e Amalia Ulman assegna il LEONE DEL FUTURO PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS” a:
IMACULAT di Monica Stan, George Chiper-Lillemark (Romania)

GIORNATE DEGLI AUTORI

VENICE VR EXPANDED
La Giuria presieduta da Michelle Kranot e composta da Maria Grazia Mattei e Jonathan Yeo dopo aver visionato i 23 progetti in concorso, assegna i seguenti premi:

GRAN PREMIO DELLA GIURIA PER LA MIGLIORE OPERA VR a:
GOLIATH: PLAYING WITH REALITY di Barry Gene Murphy, May Abdalla (Regno Unito, Francia)

PREMIO MIGLIORE ESPERIENZA VR a:
LE BAL DE PARIS DE BLANCA LI di Blanca Li (Francia, Germania, Lussemburgo)

PREMIO MIGLIORE STORIA VR a:
END OF NIGHT di David Adler (Danimarca, Francia)

ORIZZONTI EXTRA

PREMIO DEGLI SPETTATORI – ARMANI BEAUTY a:
SOKEA MIES, JOKA EI HALUNNUT NÄHDÄ TITANICIA (THE BLIND MAN WHO DID NOT WANT TO SEE TITANIC) di Teemu Nikki (Finlandia)

ALTRI PREMI UFFICIALI GIÀ ASSEGNATI DURANTE LA MOSTRA

LEONE D’ORO ALLA CARRIERA 2021 a:
ROBERTO BENIGNI
JAMIE LEE CURTIS

PREMIO CARTIER GLORY TO THE FILMMAKER 2021 a:
RIDLEY SCOTT

PREMIO CAMPARI PASSION FOR FILM a:
MARCUS ROWLAND

Premi Collaterali della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

Tra i numerosi premi collaterali, segnaliamo:

PREMIO BISATO D’ORO 2021
Della Critica Indipendente presente alla 78° Mostra di Arte Cinematografica di Venezia XV edizione. Il premio “Bisato d’Oro” ha come scopo il valorizzare il rapporto tra la Mostra del Cinema e la comunità del Lido.

Miglior Film – Best Picture ŻEBY NIE BYŁO ŚLADÓW (NON LASCIARE TRACCE /LEAVE NO TRACES) by Jan P. Matuszyński
Miglior Regia – Best Director Yuri Ancarani For the film ATLANTIDE
Miglior attrice e migliori attori – Best Actress and best actors FREAKS OUT by Gabriele Mainetti
Best Cinematography Alfonso Herrera Salcedo Joaquín del Paso For t EL HOYO EN LA CERCA (The Hole in the Fence) by Joaquín del Paso
Miglior sceneggiatura – Best Best Original Screenplay W Jakrawal Nilthamrong ELA (ANATOMIA DEL TEMPO/ ANATOMY OF TIME) for Jakrawal Nilthamrong

PREMIO BISATO D’ORO Al più bel personaggio del Lido Saul Mazzucco

Arca CinemaGiovani – Miglior Film | Arca CinemaGiovani
miglior film in concorso Venezia 78: L’ÉVÉNEMENT di Audrey Diwan
miglior film italiano a Venezia: È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino

Premio Francesco Pasinetti | Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani
miglior film: È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino
miglior interpretazione maschile: Toni Servillo È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino, QUI RIDO IO di Mario Martone, ARIAFERMA di Leonardo Di Costanzo
miglior interpretazione femminile: Teresa Saponangelo È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino

Premio Giornate Degli Autori (GDA Director’s Award) | Giornate degli Autori
IMACULAT di Monica Stan e George Chiper-Lillemark
Menzione Speciale: SHEN KONG di Chen Guan

Diana Barrows & Enrico Marotta

#Venezia78. A Ridley Scott il premio Cartier Glory to the Filmmaker 2021

Arriva al lido con il suo nuovo film The Last Duel con un cast stellare ed una inaspettata Jennifer Lopez

Cast stellare

Per presentare il film The Last Duel, sbarcano al Lido Ridley Scott, Matt Damon, Jodie Comer, Ben Affleck e a distanza di qualche minuto arriva anche Jennifer Lopez. La coppia Ben Affleck e Jennifer Lopez in serata poi, hanno fatto il loro primo Red Carpet insieme. Grande festa e pubblico impazzito per questo fine festival dei tempi migliori che ha veramente accontentato i fan e gli operatori. Il film avvincente come tutti i film di Ridley Scott e sarà un sicuro successo al cinema (in uscita il 14 ottobre).

Cartier Glory to the Filmmaker

È stato attribuito al grande regista britannico Ridley Scott (Il gladiatore, Blade Runner, Alien) il premio Cartier Glory to the Filmmaker della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo.

La consegna del premio ha avuto luogo al Palazzo del Cinema, prima della proiezione Fuori Concorso del suo nuovo film, The Last Duel con Matt Damon, Adam Driver, Jodie Comer, Ben Affleck. Il premio Cartier Glory to the Filmmaker che Ridley Scott ha ricevuto in questa occasione, è disegnato appositamente da Maison Cartier.

Cartier è diventato main sponsor della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

Nell’ambito di questa collaborazione, da quest’anno in poi la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e Cartier renderanno omaggio a registi d’eccezione, attraverso il Cartier Glory to the Filmmaker Award.

L’arte e la cultura sono sempre state intimamente legate alla storia di Cartier. Questa nuova collaborazione con uno dei più rinomati eventi culturali a livello internazionale si basa sugli impegni duraturi della Maison, volti a preservare l’eredità culturale e a sostenere la produzione artistica contemporanea.

”Per la prima edizione del premio Cartier Glory to the Filmmaker, Cartier è orgogliosa di unirsi alla Biennale di Venezia nell’onorare Ridley Scott per il suo straordinario lavoro, per il talento e per l’eccezionale contributo al cinema contemporaneo”, ha dichiarato Arnaud Carrez, Chief Marketing Officer di Cartier. “Ridley Scott dagli anni ’70 arricchisce con le sue opere il mondo del cinema e rappresenta un vero pilastro della creatività artistica dei nostri tempi”.

A proposito di questo riconoscimento, il Direttore della Mostra Alberto Barbera ha dichiarato: “L’approccio personale al cinema di genere, in grado di conciliare esigenze dello spettacolo, aspettative del grande pubblico e pretese dei critici, costituisce l’elemento che maggiormente caratterizza il cinema di Ridley Scott. Se anche avesse diretto un solo film, il regista inglese – che aveva esordito nel cinema a 40 anni con I duellanti, per poi imporsi all’attenzione generale con il successo planetario di Alien – sarebbe comunque entrato di diritto nell’olimpo dei grandi cineasti del cinema contemporaneo grazie a Blade Runner, il film che ha maggiormente influenzato la fantascienza moderna facendo scuola nei decenni a venire. In una carriera strepitosa e prolifica, che conta poco meno di trenta titoli realizzati con una frequenza impressionate, Scott ha dimostrato di poter attraversare con naturalezza i generi più disparati, innestando nuova linfa vitale in ciascuno di essi.

Con Thelma & Louise è sembrato anticipare di molti anni il dibattito odierno sulla condizione femminile e l’ansia di affermazione che la contraddistingue. Con Il Gladiatore ha riportato in vita un genere, il peplum, abbandonato per esaurimento alla fine degli anni ’60, mentre con Black Hawk Down ha imposto un nuovo, impressionante standard nel realismo partecipativo dei film di guerra. Con The Martian, poi, ha saputo contaminare con toni da commedia leggera il racconto di una situazione tipicamente distopica.

Tra i suoi meriti indiscutibili, lo straordinario talento visivo e il gusto pittorico di cui ha dato prova, al servizio della creazione di sontuose immagini barocche e graficamente maestose, accompagnate da una rara e preziosa abilità nel dirigere gli attori”.

Diana Barrows

#Venezia78. Jamie Lee Curtis Leone d’oro alla carriera

Presentato «Halloween Kills» il nuovo film della saga con Jamie protagonista dal 1978

Omaggio a Peggy Guggenheim

Arriva alla conferenza stampa sorridendo e scherzando e rendendo omaggio a Peggy Guggenheim indossando dei suoi occhiali «Li indosso per solidarietà con lei e per onorarla. Il più bel museo al mondo è la Guggenheim qui a Venezia»

Jamie è a Venezia per il Leone d’oro alla carriera in concomitanza alla presentazione di «Halloween Kills» dretto dai David Gordon Reen, il nuovo episodio della saga di cui è protagonista (che dura dal 1978). Il Film presentato da Universal Pictures, Miramax, Blumhouse Productions e Trancas International Films. sarà nelle sale il 15 ottobre e promette di bissare il successo straordinario di Halloween di David Gordon Green del 2018.

Il Leone d’oro alla carriera a Jamie Lee Curtis è stato consegnato nella Sala Grande del Palazzo del Cinema prima della proiezione fuori concorso di Halloween Kills.

“Sono incredibilmente onorata di ricevere questo premio dalla Mostra del Cinema della Biennale di Venezia”, ha dichiarato Jamie Lee Curtis. “Mi sembra impossibile di essere stata così a lungo nel mondo del cinema da ricevere un riconoscimento alla carriera, e che ciò accada oggi, con Halloween Kills, è particolarmente significativo per me.

Ricevendo il Leone d’Oro alla carriera dal presidente della Biennale Roberto Cicutto dedica questo premio alle vittime di violenza: “Grazie per questo grande onore ha detto emozionata la Curtis, lo dedico alle vittime e ai sopravvissuti alla violenza di qualsiasi tipo: fisica, politica, spirituale, sessuale, psicologica, culturale, emotiva, domestica e alla violenza e all’odio che proviene dalla discriminazione contro coloro che osano pensare in maniera indipendente. Accetto con orgoglio questo premio, con la mente chiara e sobria e con il cuore aperto e incredibilmente grato”.

A proposito di questo riconoscimento, il Direttore Alberto Barbera ha dichiarato: “Jamie Lee Curtis appartiene a quel rarefatto gruppo di attrici e attori hollywoodiani capaci di offrire la personificazione più convincente di tutte quelle qualità che rappresentano l’anima del grande cinema mondiale.

Discendente in linea diretta dall’aristocrazia del cinema americano, poiché figlia di due star

indimenticabili come Tony Curtis e Janet Leigh, è la naturale incarnazione della star capace di calarsi in ruoli di attrice versatile e disponibile, con grande carisma e personalità non comune.

L’insieme di queste qualità, unito al suo lavoro di scrittrice di libri per l’infanzia e al suo impegno filantropico, hanno cementato nel tempo il suo status di artista internazionale.

La sua carriera lunga quattro decenni – prosegue il Direttore Alberto Barbera – è iniziata con il folgorante debutto dell’horror Halloween, divenuto un classico, e comprende più di quaranta film, ricordandoci che il vero talento, unito all’intelligenza, all’ironia, alla perseveranza e alla pura grinta, rappresentano i tratti distintivi di questa autentica star.

Oltre alla leggendaria saga di Halloween, la carriera di Jamie Lee Curtis ha toccato tutti i generi cinematografici, dalle memorabili e amatissime commedie Knives Out, Un pesce di nome Wanda, Una poltrona per due, Quel pazzo venerdì, ai film d’azione True Lies e Blue Steel, fino ai drammi Il sarto di Panama, Papà, ho trovato un amico e Amore per sempre. Il suo lavoro rivela un’artista che sa calibrare tono e stile con impeccabile abilità e grazia”.

Jamie Lee Curtis è inoltre autrice di libri per l’infanzia inseriti nella lista dei bestseller del “New York Times”.

Jamie Lee Curtis è un’attivista AIDS e collabora in modo molto attivo con numerosi enti di beneficienza per i bambini. Nel 2020 ha lanciato il sito www.myhandinyours.com, che devolve il cento per cento dei proventi al Children Hospital di Los Angeles.

Diana Barrows

#Venezia78. Il delitto del Circeo nel film “La scuola cattolica”

Un tema sempre attuale sulla mascolinità violenta

Valeria Golino, Federica Torchetti, Jasmine Trinca, Valentina Cervi, Benedetta Porcaroli nel film del regista Stefano Mordini “La scuola cattolica” tratto dal romanzo di Edoardo Albinati.

Il film tratta della tragica vicenda degli anni 70, storia di un assassinio e violenza sulle donne ad opera di giovani borghesi. La storia del Circeo è tremendamente attuale ed il film cerca di portare all’attenzione dei giovani un certo tipo di deriva violenta che si ripete nel tempo uguale e con nuove modalità tecnologiche.

Il regista Stefano Mordini racconta che non hanno voluto esplicitare in maniera evidente l’appartenenza storica di questi ragazzi alla destra eversiva, ma nel film, come non hanno mai mostrato la droga ma si intuisce che sono drogati, il contesto del film rivela che si muovono da fascisti prendendosi degli spazi di violenza inaccettabili e in qualche modo costruiscono il territorio in cui questi assassini si sono mossi. Quindi questo lo avevamo dato come elemento di struttura narrativa evidente, anche per impedire che il film potesse essere subito etichettato perché la nostra responsabilità era quella di portare il film il più possibile verso l’oggi, dove quelle differenze non esistono più, come diceva Pasolini “Non è un conflitto necessariamente di classe, l’impunità c’è anche nelle borgate” così come nella classe borghese.

Non è necessariamente un conflitto politico, è sicuramente un conflitto tra uomo e donna, di come l’uomo si permette di esercitare una violenza gratuita per scopi abbietti sul femminile.

Di chi è la responsabilità?

Il film affronta il tema della responsabilità condivisa quindi allargando alle famiglie ed alla società intera.

Ci si domanda quale sia il ruolo delle tre madri del film che hanno sicuramente una responsabilità educativa importante verso i loro figli o una responsabilità nella loro assenza.

Valeria Golino: “le tre madri hanno sicuramente una responsabilità più o meno conscia, quella da me rappresentata penso che lei sia una ignava, ancor più che una ipocrita. Penso che sia una mamma a suo modo affettuosa, molto orgogliosa dei suoi figli, si diverte con loro e fanno parte di un quadro familiare che lei ritiene bello con un padre professore universitario, loro che suonano il pianoforte, considero il figlio un genio e lo strapazza trattandolo ancora come un bambino ma al tempo stesso si lascia trattare alla pari più di molte altre madri.

Lei si reputa una madre “all’altezza” ma penso che lei sia veramente una ignava, forse anche ipocrita ma fondamentalmente ignava cioè colpevole di indolenza e viltà di fronte alle responsabilità del proprio stato.

In realtà questa madre non conosce veramente il marito e non conosce profondamente i figli, Quando poi questo suo mondo si disintegra, non so se questa donna da quel punto in poi avrà una epifania, non so se capirà che anche lei faceva parte di questo accròcco, un insieme disordinato e confuso ma nel film la vediamo soprattutto devastata ed offesa ma non so se questo le farà capire qualcosa di più sulle sue responsabilità ma non credo.

Valentina Cervi: Queste mamme sono responsabili inevitabilmente anche senza esserne coscienti.

Jasmine Trinca: Siamo tre madri borghesi, rappresentiamo l’ipocrisia, tra il dire il fare della doppia morale è molto evidente.

Questa madre ci racconta l’impotenza di quel maschile, un maschile che è stato malamente, diseducatamente caricato per essere infallibile, “mondatore dal peccato del femminile” e non ci riesce quindi, si incazza e degenera e l’idea di esibire il crimine che anche nella borghesia viene preso e portato come una medaglia, è qualcosa che poi ha portato a degenerare tutto il tragitto con le conseguenze che ha ben descritto il regista Mordini.

Stefano Mordini: Tutto quello che abbiamo raccontato fa parte di una verità che si può riscontrare negli atti del processo, nelle dichiarazioni fatte, questo per portare rispetto al dolore ed alla morte di Rosaria e ricordando che Izzo quando esce di prigione ricompie lo stesso delitto con due donne e dopo poco tempo muore anche Donatella. Questo per portare rispetto alla vicenda.

Sul rapporto con la violenza: il punto di vista è sempre quello di Donatella. Quello che potevamo utilizzare per poter raccontare in modo vicino alla realtà senza cambiare l’ordine delle cose.

Su ciò che va visto o non visto: mi sono posto fin dall’inizio di non spettacolarizzare quella violenza e quindi lascio allo spettatore, la responsabilità di capire cosa è successo, specialmente ai maschi che devono ritenersi responsabili oggi come ieri di quello che è successo.

Federica Torchetti, che interpreta Rosaria Lopez una delle ragazze che non sopravvisse alle violenze del Circeo: Ho trovato il tema molto attuale, la violenza esiste ancora oggi soprattutto tra i giovani adolescenti sotto nuove forme quale quella dei social del web.

Questo film dovrebbe trasmettere una educazione che dovrebbe iniziare dalle scuole, dalle famiglie, madri e padri, dagli insegnanti non solo donne.

Oggi esistono dati statistici su quante donne subiscono violenza, le donne hanno imparato a denunciare però si fa ancora fatica a crederle, a volte da vittima passa ad imputata chiedendo come era vestita, se era troppo ubriaca, a che ora è uscita di notte, che ha fatto per provocare, quindi un tema molto attuale.

Benedetta Porcaroli, che interpreta Donatella, la ragazza che si salvò dalla violenza al Circeo e poi morì in seguito: Il film ci ha coinvolti in un senso di responsabilità comune nel voler raccontare questa storia, nel volerla mettere in luce. Il contesto storico e politico di allora è diverso nonostante la dinamica delle violenze continui a ripetersi uguale ad allora.

Credo ci fosse bisogno di un film così che parla di un tema così complesso che continua ad insidiarsi nella nostra società in mille aspetti diversi, come diceva Federica Torchetti oggi ci sono molti più mezzi per sopraffare l’altro, il più debole.

Ho empatizzato da subito con questa storia, con la luce e la purezza che portavano queste due ragazze. Ho cercato insieme a Stefano Mordini, Federica e tutti gli altri,  di raccontare il diritto di essere innocenti.

Mordini: Il film non vuole dare colpe alla scuola cattolica, assume due livelli narrativi, lo si capisce visivamente quando si arriva al Circeo: ci sono dei ragazzi con delle ragazze che vanno in una villa, altri ragazzi con altre ragazze che vanno in una altra villa; in quel momento l’educazione cattolica propone una scelta, un gruppo di ragazzi tornano a casa, fanno una scelta. Invece i ragazzi che vanno al Circeo che partono dalla stessa educazione fanno un’altra scelta.

Questo è il contendere, alcuni non si sentivano e non avevano il coraggio e molto probabilmente avevano tradotto quell’insegnamento della scuola senza pensare di poter uscire impuniti da una cosa del genere e quindi trovano un limite, gli altri no.

Gli altri fanno una cosa in più, abbandonano una macchina in una strada con una donna morta pensando che anche l’altra lo fosse, pensando che qualcuno penserà a liberarsi di questo e quindi a non preoccuparsi della loro condanna, soprattutto pensando che potessero non pagare quello che avevano fatto.

Quindi il film pone l’attenzione sulla libera scelta che ognuno può fare a parità di educazione o scuole frequentate.

Il film prende a prestito il racconto del romanzo di Albinati e lo porta nel confronto ad altro, che non sia solo quello dell’educazione cattolica.

Augurandoci che il ricordo e l’attenzione su queste tematiche portino sempre più ad una coscienza condivisa contro la violenza e nel rispetto profondo della donna.

Diana Barrows

#Venezia78. “Madres paralelas” di Almodóvar

Penélope Cruz e Almodóvar, un sodalizio storico perfetto fatto di simbiosi ed amore per il cinema.

Primo film in concorso, per molti un capolavoro che si candida da subito tra i possibili vincitori di Venezia 78.

Madres paralelas parla di maternità, ma anche di madri imperfette. Di paure, di conflitti mai risolti. Parla delle vittime della guerra civile spagnola.

È un film che fa i conti con la storia, che parla dei danni del regime di Franco e delle colpe del passato. Una riflessione importante sui desaparecidos spagnoli.

Il film inizia con Janis (Penélope Cruz) che cerca un modo per aprire la tomba dove giace il suo bisnonno, assassinato durante la guerra civile spagnola.

Madres paralelas parla degli antenati e dei discendenti. Della verità  sul passato storico e della verità più intima dei personaggi. Parla dell’identità e della passione materna attraverso tre madri molto diverse tra loro: Janis, Ana (Milena Smit), e la madre di Ana (Aitana Sánchez-Gijón), una madre egoista, priva di istinto materno, come lei stessa confesserà.

Al centro della storia, il rapporto tra tre donne che si incontrano in una stanza d’ospedale prima che due di loro partoriscano. Janis, una donna di mezza età, è felice ed emozionata prima del parto; Ana invece è un’adolescente spaventata e traumatizzata dalla sua futura maternità; e Teresa, la madre di Ana.

Quando restano sole, Janis cerca di trasmettere ad Ana tutto il suo entusiasmo e la sua gioia. Entrambe sono in una gravidanza non attesa, e saranno delle madri single. Quando Janis le dice che “non se ne pente”, Ana invece le confessa che le dispiace.

Almodóvar commenta: Come narratore, in questo momento sono le madri imperfette quelle che più mi ispirano. Sono madri molto diverse da quelle che sono apparse finora nella mia filmografia.

Per strane circostanze, Janis è costretta a vivere in piena contraddizione tra la verità storica (il suo bisnonno sepolto in una tomba) e la sua verità più intima, legata alla figlia. Il suo dilemma morale è al centro della storia, e rende Janis un personaggio complesso, generoso, contraddittorio e persino meschino. È un personaggio molto difficile da interpretare perchè ha sempre più di un volto, fino a quando il suo senso di colpa e la vergogna provocata dalla menzogna in cui vive, la fanno esplodere.

Nonostante tutti questi elementi appartengano al genere melodrammatico, ho deciso fin dalla sceneggiatura e dalla messa in scena che Madre paralelas sarebbe stato un dramma intenso e contenuto, difficile da interpretare, e con una protagonista che magari non è un modello da seguire, ma che mi ha attratto proprio per questo.

È il personaggio più difficile che Penélope Cruz abbia mai interpretato fino ad ora, sia con me che senza di me. E probabilmente il più doloroso. Il risultato è splendido, come sempre Penélope ha dato il massimo. Al suo fianco, la giovane Milena Smit è la grande rivelazione del film. La purezza e l’innocenza della sua Ana accentuano le parti più oscure di Janis.

Entrambe sono molto ben accompagnate da Aitana Sánchez Gijon e Israel Elejade.

Alla fine faranno tutti parte di una famiglia pittoresca e inattesa, ma comunque vera e autentica.

Diana Barrows

#Venezia78. Un grande Festival “in sicurezza”

Alberto Barbera: “Calcolata prudenza”
Tanta voglia di ripresa e partecipazione.

Il capo dello Stato Mattarella presente alla serata inaugurale della 78esima edizione della Mostra, serata in cui è stato attribuito al regista, attore e sceneggiatore Roberto Benigni il Leone d’oro alla carriera.

Standing ovation per Benigni che nel ricevere il Leone dichiara: “Il mio cuore è colmo di gioia e gratitudine. È un onore immenso ricevere un così alto riconoscimento verso il mio lavoro dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia”. Inoltre rivolto al capo dello stato: “Presidente Mattarella rimanga qualche anno in più perché ci porta fortuna”. Infine dedica il premio alla sua musa ispiratrice di sempre, Nicoletta Braschi con una frase commuovente: “Misuro il tempo con te o senza di te”.

Dopo la premiazione, la 78esima edizione della Mostra si apre con il film di Pedro Almodóvar ‘Madres paralelas’. Il regista presente in sala con le due protagoniste Penélope Cruz e Milena Smit ed il ministro della Cultura spagnolo Miquel Iceta.

Le misure anti Covid-19 del Festival

Anche in questa edizione purtroppo, un muro si erge lungo tutto il perimetro esterno della sala grande ed impedisce di fatto la visione da parte del pubblico sul red carpet. Questa è una delle misure anti Covid-19 che la Biennale di Venezia ha elaborato, in accordo con le autorità competenti, con l’obiettivo di garantire la piena sicurezza per tutti i numerosi accreditati ed il pubblico della Mostra.

Obbligo del Green Pass

Per entrare nell’area della Mostra e delle sale al Lido e a Venezia è obbligatorio avere e presentare a chiunque sia preposto a effettuare il controllo, il Green Pass o certificazione equivalente, che deve attestare un risultato negativo al Covid-19.

HUB per tamponi rapidi

Grazie alla collaborazione ed il supporto della CROCE ROSSA, presso le aree della Mostra sono disponibili postazioni per effettuare tamponi rapidi antigenici.

Prenotazioni obbligatorie

– La prenotazione del posto a sedere in sala è obbligatoria ed occorre rispettare il posto assegnato. Le sale hanno una capienza ridotta e si è creata una “corsa alla prenotazione” però sono disponibili numerose repliche.

– Per gli accreditati è obbligatoria anche la prenotazione per le conferenze stampa.

Alberto Barbera, direttore della Mostra: Nelle previsioni di tutti, l’autunno 2021 dovrebbe essere il momento della tanto desiderata ripartenza, più volte rinviata tra lo sconcerto generale. Non ne siamo più così sicuri, pur se ci sostiene una grande fiducia nella scienza e nella capacità umana di reagire anche alle peggiori disgrazie. Da qui la decisione di realizzare in presenza e con ancora maggior convinzione dell’annus horribilis che ci ha preceduto…Lo faremo all’insegna, ancora una volta, di una calcolata prudenza, affrettandoci lentamente, come suggeriva il sommo imperatore Augusto. Cioè, senza indugi, ma con cautela.

Alle nostre spalle, premono per tornare a vedere la luce dei proiettori i film di due stagioni: quelli terminati poco prima o durante il confinamento della primavera 2020, e quelli che hanno trovato la forza e il coraggio per essere realizzati durante il secondo, inatteso (e assai più lungo) periodo di lockdown.

Molto numerosi – più del consueto: come se la pandemia fosse servita a stimolare la creatività e far salire il livello della qualità -…

La ricomparsa in forze del cinema americano, con il consueto contorno di star e beniamine/beniamini del pubblico, è un altro segnale della volontà di tutti di mettere fine al lungo periodo di astinenza cui ci aveva costretti sinora la pandemia…

Nell’insieme, mi sento di poter affermare che il programma di questa 78.a Mostra sia la prova della straordinaria vitalità del cinema contemporaneo. Lungi dall’essere stato messo al tappeto dal Coronavirus e dalla rivoluzione tecnologica destinata a cambiare radicalmente le regole del gioco con le quali abbiamo convissuto per tutto il suo primo secolo di vita, il cinema continuerà a stupire, meravigliare, coinvolgere e commuovere.

Diana Barrows & Enrico Marotta

La 78. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia

Dall’1 all’11 settembre 2021, queste le date della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica organizzata dalla Biennale di Venezia e diretta da Alberto Barbera.
Sono quattro le sezioni della selezione ufficiale:
Venezia 78 – Concorso internazionale di un massimo di 21 lungometraggi in prima mondiale
Fuori Concorso – Lavori di autori affermati, film nei quali la dimensione spettacolare si accompagna a forme di originalità espressiva e documentari
Orizzonti – Dedicato a film rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive e include la sezione non competitiva Orizzonti Extra
Biennale College Cinema – Laboratorio di alta formazione, ricerca e sperimentazione, per lo sviluppo e la produzione di lungometraggi a micro-budget, aperto a team di registi e produttori di tutto il mondo.
Qui la lista completa dei film in concorso per ogni sezione:

→ Venezia 78

MADRES PARALELAS
Regia: Pedro Almodóvar

MONA LISA AND THE BLOOD MOON
Regia: Ana Lily Amirpour
 
UN AUTRE MONDE
Regia: Stéphane Brizé
 
THE POWER OF THE DOG
Regia: Jane Campion
 
AMERICA LATINA
Regia: Fabio D’Innocenzo, Damiano D’Innocenzo
 
L’ÉVÉNEMENT
Regia: Audrey Diwan
 
COMPETENCIA OFICIAL
Regia: Gastón Duprat, Mariano Cohn
 
IL BUCO
Regia: Michelangelo Frammartino
 
SUNDOWN
Regia: Michel Franco
 
ILLUSIONS PERDUES
Regia: Xavier Giannoli
 
THE LOST DAUGHTER
Regia: Maggie Gyllenhaal
 
SPENCER
Regia: Pablo Larraín
 
FREAKS OUT
Regia: Gabriele Mainetti
 
QUI RIDO IO
Regia: Mario Martone
 
ON THE JOB: THE MISSING 8
Regia: Erik Matti
 
ŻEBY NIE BYŁO ŚLADÓW (LEAVE NO TRACES)
Regia: Jan P. Matuszyński
 
KAPITAN VOLKONOGOV BEZHAL (CAPTAIN VOLKONOGOV ESCAPED)
Regia: Natasha Merkulova, Aleksey Chupov
 
THE CARD COUNTER
Regia: Paul Schrader
 
È STATA LA MANO DI DIO
Regia: Paolo Sorrentino
 
VIDBLYSK (REFLECTION)
Regia: Valentyn Vasyanovych
 
LA CAJA
Regia: Lorenzo Vigas

→ Fuori Concorso

IL BAMBINO NASCOSTO
Regia: Roberto Andò
 
LES CHOSES HUMAINES
Regia: Yvan Attal
 
ARIAFERMA
Regia: Leonardo Di Costanzo
 
HALLOWEEN KILLS
Regia: David Gordon Green
 
LA SCUOLA CATTOLICA
Regia: Stefano Mordini
 
OLD HENRY
Regia: Potsy Ponciroli
 
THE LAST DUEL
Regia: Ridley Scott

DUNE
Regia: Denis Villeneuve

LAST NIGHT IN SOHO
Regia: Edgar Wright
 
LIFE OF CRIME 1984-2020
Regia: Jon Alpert

TRANCHÉES
Regia: Loup Bureau

VIAGGIO NEL CREPUSCOLO
Regia: Augusto Contento

REPUBLIC OF SILENCE
Regia: Diana El Jeiroudi

HALLELUJAH: LEONARD COHEN, A JOURNEY, A SONG
Regia: Daniel Geller, Dayna Goldfine

DEANDRÉ#DEANDRÉ. STORIA DI UN IMPIEGATO
Regia: Roberta Lena

BECOMING LED ZEPPELIN
Regia: Bernard MacMahon

DJANGO & DJANGO
Regia: Luca Rea

ENNIO
Regia: Giuseppe Tornatore

EZIO BOSSO. LE COSE CHE RESTANO
Regia: Giorgio Verdelli

SCENES FROM A MARRIAGE (TUTTI I 5 EPISODI)
Regia: Hagai Levi

PLASTIC SEMIOTIC
Regia: Radu Jude

LIANG YE BU NENG LIU (LA NOTTE)
Regia: Tsai Ming-liang

SAD FILM
Regia: Vasili

→ Orizzonti

ATLANTIDE
Regia: Yuri Ancarani

MIRACOL
Regia: Bogdan George Apetri

PILIGRIMAI (PELLEGRINI)
Regia: Laurynas Bareisa

IL PARADISO DEL PAVONE
Regia: Laura Bispuri

PUBU (THE FALLS)
Regia: Chung Mong-hong

EL HOYO EN LA CERCA
Regia: Joaquín del Paso

AMIRA
Regia: Mohamed Diab

À PLEIN TEMPS
Regia: Eric Gravel

CENZORKA (107 MADRI)
Regia: Peter Kerekes

VERA ANDRRON DETIN (VERA SOGNA IL MARE)
Regia: Kaltrina Krasniqi

LES PROMESSES
Regia: Thomas Kruithof

BODENG SAR (WHITE BUILDING)
Regia: Kavich Neang

WELA (ANATOMIA DEL TEMPO)
Regia: Jakrawal Nilthamrong

EL OTRO TOM
Regia: Rodrigo Plá, Laura Santullo

EL GRAN MOVIMIENTO
Regia: Kiro Russo
 
ONCE UPON A TIME IN CALCUTTA
Regia: Aditya Vikram Sengupta
 
NOSORIH (RINOCERONTE)
Regia: Oleh Sentsov

TRUE THINGS
Regia: Harry Wootliff
 
INU-OH
Regia: Masaaki Yuasa

Biennale College Cinema

AL ORIENTE
Regia: José María Avilés

LA TANA
Regia: Beatrice Baldacci

NUESTROS DÍAS MÁS FELICES
Regia: Sol Berruezo Pichon-Rivière

LA SANTA PICCOLA
Regia: Silvia Brunelli

THE CATHEDRAL
Regia: Ricky D’Ambrose
 
MON PÈRE, LE DIABLE
Regia: Ellie Foumbi

LAVRYNTHOS
Regia: Fabito Rychter, Amir Admoni

Tutte le informazioni sono reperibili qui oppure sul sito della Biennale: www.labiennale.org

Canaletto incontra Guardi

Vedute veneziane a confronto: il Molo verso la Basilica della Salute
Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro
6 agosto – 24 ottobre 2021

Ospite d’eccezione della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro sarà la smagliante veduta di Canaletto raffigurante “Il Molo verso ovest con la Zecca e la colonna di San Teodoro” della Civica Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano. Il prestito è frutto di uno scambio temporaneo tra le due istituzioni museali generatosi in occasione della contemporanea mostra milanese dedicata alla scultura italiana del Rinascimento (Il Corpo e l’Anima da Donatello a Michelangelo, Milano, Castello Sforzesco, 21 luglio – 24 ottobre).

L’esposizione della tela accanto al dipinto di ugual soggetto di Francesco Guardi di collezione Franchetti offre la possibilità di accostare due straordinarie vedute veneziane, tra le più apprezzate dai turisti aristocratici del Grand Tour, ponendo a confronto diretto due “fermi immagine” di protagonisti assoluti del vedutismo lagunare del Settecento: la luminosa versione di Canaletto, di ampio respiro scenografico e impeccabile coerenza prospettica, riferibile alla maturità del pittore, e la vibrante interpretazione lirica offerta da Francesco Guardi in una fase avanzata del suo operato, ormai lontana, nella sua indeterminatezza fantastica, dal nitido rigore che aveva suggellato, in una immagine solare, “come incisa nel cristallo” (A. Mariuz), la Venezia di Canaletto nella percezione dei viaggiatori e dei collezionisti dell’epoca.

Nel prospetto immortalato dai due artisti si condensano edifici che incarnano la storia stessa di Venezia e ci accompagnano nella scoperta dei suoi mutamenti e delle sue persistenze urbanistiche, in un viaggio nel tempo che celebra quest’anno i 1600 anni dalla fondazione leggendaria della città.

La mostra, seconda tappa della rassegna Ospiti in Galleria inaugurata nel 2020, è ricompresa nel percorso di visita attuale del museo e non comporta maggiorazione del costo del biglietto d’ingresso.

ORARI DI APERTURA DEL MUSEO (agosto)

Mercoledì – Sabato
9.00 – 13.30
(chiusura biglietteria ore 13.00)

Si ricorda che, in ottemperanza alle disposizioni governative vigenti (DL del 23 luglio 2021), a partire da venerdì 6 agosto l’accesso alla Galleria è consentito previa esibizione del Green Pass corredato da un valido documento d’identità, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai 12 anni e soggetti con certificazione medica specifica.

Vetrine accese | Gli artisti degli atelier in Piazza San Marco

L’Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa apre il nuovo anno dando visibilità agli attuali assegnatari degli Atelier di Palazzo Carminati e del Chiostro dei SS Cosma e Damiano.
A partire da mercoledì 27 gennaio 2021, nelle quattro vetrine della Galleria di piazza San Marco, verranno allestite alcune opere pensate dagli artisti appositamente per questi particolari spazi.

Ogni anno l’Istituzione assegna 15 Atelier, animando lo storico programma di residenze iniziato nel 1901. La sua mission consiste nel promuovere, aiutare, formare, con gli strumenti e
il supporto adeguati, i giovani artisti. Vetrine accese nasce all’interno di questi obiettivi, offrendo visibilità alla creatività contemporanea, ancora in una fase di emergenza e di speranzosa attesa della prossima riapertura della Galleria.

Per circa tre mesi, gli artisti si alterneranno, a gruppi di quattro, impegnando ciascuno una vetrina: i lavori potranno essere apprezzati con grande autonomia, con una visione a volte occasionale e fortuita, altre solitaria e attenta. Gli interventi spazieranno dalla fotografia al video, dalla pittura alla stampa.
Di seguito il calendario delle esposizioni:

da mercoledì 27 gennaio a domenica 14 febbraio
Rémi Deymier
Giuseppe Di Liberto
Sara Manzan
Edoardo Ongarato

da mercoledì 17 febbraio a domenica 7 marzo
Giacomo Bianco
Francesco Casati
Giulia Deganello
Jingge Dong

da mercoledì 10 marzo a domenica 28 marzo
Bruno Fantelli
Stefano Cescon
Federica Zanlucchi
Alessandro Zonta

da mercoledì 31 marzo a domenica 18 aprile
Simone Carraro
Elena Della Corna
Angela Grigolato

Sede: Vetrine della Galleria di Piazza San Marco, 71/c

Per maggiori informazioni:
041 5207797
info@bevilacqualamasa.it
press@bevilacqualamasa.it

Annullati i fuochi artificiali della Festa del Redentore

Annullati i fuochi artificiali della Festa del Redentore 2020.

Annullati i fuochi artificiali della Festa del Redentore 2020

La festa sarà dunque in tono minore: continua intanto l’allestimento del ponte votivo galleggiante, a moduli, che sarà concluso soltanto sabato mattina. Il ponte collegherà la riva delle Zattere con quella della Giudecca e permetterà dunque ai pellegrini di raggiungere la chiesa intitolata al Redentore. Ma i tanto attesi fuochi d’artificio che richiamavano in città migliaia di barche che si radunavano intorno alle barche quest’anno non ci saranno.

La Festa del Redentore è tra le festività più sinceramente sentite dai veneziani, in cui convivono l’aspetto religioso e quello spettacolare, grazie al fantasmagorico spettacolo pirotecnico che, la notte del sabato, attrae migliaia di visitatori: sull’inimitabile palcoscenico del Bacino di San Marco giochi di luce e di riflessi tracciano un caleidoscopio di colori che si staglia dietro le guglie, le cupole e i campanili della città. La tradizione vuole che al tramonto le imbarcazioni, perfettamente addobbate con frasche e palloncini colorati e ben illuminate, comincino ad affluire nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca. In barca si consuma un’abbondante cena a base di piatti della tradizione veneziana in attesa dello spettacolo pirotecnico, che inizia alle ore 23.30 e dura fino a mezzanotte inoltrata.

Se vuoi rivivere le emozioni delle scorse edizioni clicca qui!

 

Collezione Peggy Guggenheim riapre le porte al pubblico.

solo per il 2  GIUGNO

L’ingresso dalle 10 alle 18 sarà contingentato e gratuito su prenotazione da effettuare dal 22 maggio al 1 giugno alle 14:

  • Telefonare al numero +39 041 2405440 (lunedì – venerdì, 10-15) specificando la fascia oraria richiesta
  • Scrivere a prenotazioni@guggenheim-venice.it specificando la fascia oraria richiesta

 

La Collezione Peggy Guggenheim è aperta dal 6 giugno il sabato e la domenica dalle 10 alle 18.

PER ACQUISTARE IL BIGLIETTO O PRENOTARE L’INGRESSO
  • Dal 1 giugno la biglietteria online permette di acquistare il biglietto per fascia oraria (con ingresso prioritario al museo).
  • Al museo è possibile acquistare il biglietto solo con carta di credito e bancomat (ingresso in base alla disponibilità rispetto alla massima capienza stabilita dalle nuove regole di sicurezza).
  • I Soci e coloro che hanno diritto a un biglietto gratuito dovranno prenotare specificando giorno e fascia oraria di visita: telefonare al numero +39 041 2405440 (lunedì-venerdì, 10-15); o scrivere a prenotazioni@guggenheim-venice.it

Collezione Peggy Guggenheim si ripARTE

Dal 2 settembre la Collezione Peggy Guggenheim è aperta tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 10 alle 18.

Collezione Peggy Guggenheim si riparte con le visite al museo. Ecco tutte le info per l’acquisto:

PER ACQUISTARE IL BIGLIETTO O PRENOTARE L’INGRESSO
  • L’acquisto del biglietto può essere fatto esclusivamente online scegliendo la fascia oraria d’ingresso al museo.
  • I Soci e coloro che hanno diritto a un biglietto gratuito dovranno prenotare specificando giorno e fascia oraria di visita: telefonare al numero +39 041 2405440/419 tutti i giorni tranne il martedì dalle ore 10 alle ore 17.
INDICAZIONI PER L’ACCESSO AL MUSEO
  • Il numero massimo di visitatori negli spazi museali è di 70 persone contemporaneamente.
  • L’accesso è contingentato per garantire il rispetto del numero dei visitatori consentiti.
  • È obbligatorio l’acquisto del biglietto online.
  • Il museo è fornito di armadietti porta oggetti, regolarmente sanificati, a sostituire il guardaroba che rimane chiuso.
  • Le visite guidate si svolgono tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 9 alle 10.

CAPODANNO 2020. Brindisi e fuochi d’artificio in piazza San Marco!

  • Le tradizioni, quelle belle.
  • Questo 31 Dicembre la città si prepara a salutare il nuovo anno brindando sotto una pioggia di fuochi d’artificio in piazza San Marco. Un grande classico per la notte di San Silvestro in laguna: allo scoccare della mezzanotte infatti, il Bacino di San Marco si accenderà grazie allo spettacolo pirotecnico, ideato per accogliere in uno scenario emozionante e suggestivo la notte più attesa dell’anno.
  •  
  • La visuale migliore per godere dello spettacolo è in prossimità della fermata Actv Arsenale, come indicato nella mappa: Riva degli Schiavoni, Riva Ca’ di Dio, Riva San Biagio, Riva dei Sette Martiri (i fuochi non sono visibili da Piazza e Piazzetta San Marco). A partire dalle ore 23.30 verranno lanciati alcuni artifici singoli per agevolare il posizionamento del pubblico lungo le rive.
  •  
  • Lo spettacolo è firmato dalla storica ditta di Arquà Polesine, Martarello Group, che dal 1921 illumina eventi pubblici e privati di grande prestigio.

Breathless. L’arte contemporanea di Londra fa tappa a Ca’ Pesaro fino a Marzo 2020

L’arte contemporanea di Londra fa tappa al museo d’arte moderna di Ca’ Pesaro che fino al 1 Marzo 2020 ospita la mostra “Breathless“. Una quarantina di opere – alcune appositamente commissionate per Ca’ Pesaro – di 10 e più artisti emergenti che lavorano a Londra e si esprimono con diversi media, con produzioni inedite e site specific.

A oltre vent’anni dal successo planetario di Sensation del 1997, il critico Norman Rosenthal porta in laguna l’arte londinese del XXI secolo. Dalla pittura alla scultura, dal video alla fotografia, all’installazione, fino alla performance: le produzioni che si avrà l’occasione di vedere sono perlopiù inedite e in molti casi interventi site-specific per delineare il paesaggio culturale londinese contemporaneo, nell’evoluzione post anni ’90 e nella stringente attualità dei suoi più innovativi interlocutori.

Le opere provengono dalle collezioni del British Council, dell’Arts Council e delle gallerie e studi d’artista.

HAPPY HALLOWEEN. Dolcetto o scherzetto tra Mestre e dintorni

Streghe, mostri, teschi, vampiri e qualche ragnatela: la terraferma veneziana si veste a tema e giovedì 31 Ottobre festeggia Halloween ma alla sua maniera. A Mestre torna “Happy Halloween”, appuntamento promosso dal Comune di Venezia nell’ambito del calendario di “Happy Friday – Goditi Mestre by night”.

 

Ecco il programma degli appuntamenti per i più piccoli e non solo nelle varie piazze interessate dall’evento.

  • TRUCCABIMBI in PIAZZA FERRETTO – Trucco a tema “pirata” con riferimenti al film “Pirati dei Caraibi”. Tra i travestimenti più in voga di Halloween non può di certo mancare quello da pirata: nella lussureggiante isola di Tortuga due piratesse condivideranno con i più piccoli un tesoro fatto di trucchi e glitter sfavillanti.
  • LABORATORIO in  PIAZZA FERRETTO – Direttamente dal film “Hotel Transilvanya” Mummia, Vampirina e Licantropo faranno realizzare dei mostruosi sacchettini, che poi andranno riempiti di dolcetti. Soltanto i bambini più coraggiosi potranno riempire la pancia dei sacchetti-mostriciattoli con caramelle donate da passanti e commercianti.
  • BANDA VITTORIA – musica dal vivo itinerante per il centro
  • BANDA VIVALDI – musica dal vivo, itinerarte per il centro
  • FAMIGLIA ADDAMS – itinerante per il centro. Come dimenticare il castello stregato più pazzo del mondo? Ed ecco arrivare le star indiscusse del terrore: la Famiglia Addams! Mentre Gomez e Morticia si esibiranno in romanticissimi pezzi di tango, lo Zio Fester presenterà le gag che l’hanno reso celebre come la lampadina che si accende nella sua bocca … e poi, ovviamente, si potrà fare conoscenza con Mano!
  • KING KONG – itinerante per il centro. Dalle profondità della Jungla al centro di Mestre: il fenomenale King Kong, gorilla gigante dal cuore gentile, interpretato da un trampoliere jumper, arriverà accompagnato da una guida locale, pronto a stupire i passanti con la sua grande mole e la sua abilità nei salti!
  • JACK SKELETON – itinerante per il centro. Nightmare before Christmas?!? Jack Skeleton, il Re delle Zucche della città di Halloween camminerà tra di noi incantandoci con i suoi movimenti impossibili e con le sue sfere di cristallo, che si materializzeranno tra le sue mani come per magia. 
  • GALLERIA BARCELLA – Oltre alle caramelle per bambini, è in programma un’iniziativa social. Il cliente attraverso facebook può decidere un prodotto/categoria di prodotti con uno sconto del 20%. Perchè “Ad Halloween, in Galleria, lo sconto lo decidi tu!”
  • VIA PAOLO SARPI – Macaco Vino &Cicchetti propone un concerto del gruppo Soul Jam
  • GALLERIA PLACIDO ALDIGHIERI – Shop Ramosalso Couture Home Design: apertura straordinaria fino alle 22 e allestimento a tema
  • VIA CAPPUCCINA E PIAZZALE LEONARDO DA VINCI – Presso L’Arte dei Decori dalle 17 un laboratorio dimostrativo per la creazione di una maschera in cartapesta.
  • VIA MESTRINA – Spaccio 5 in occasione della festa di Halloween proporrà alla clientela sconti fino al 20%

Huawei Venicemarathon 2019. La 42 km di Venezia

E’ la corsa più suggestiva del mondo.

42,195 km da correre prima in terraferma e poi drittti fino nel cuore di Venezia: fascino, cultura, suggestione ma anche sport, competizione e sfida con se stessi nella 34sima edizione della Venicemarathon in programma domenica 27 ottobre. La partenza avviene proprio dentro la bellissima Villa Pisani di Stra dove si danno appuntamento appassionati, maratoneti, grandi e piccini all’insegna dello sport e dell’arte per affrontare un percorso unico al mondo che attraverso la Riviera del Brenta li fa arrivare dritti fino a Palazzo Ducale, cuore pulsante della città lagunare. 

Come di consueto, la manifestazione è anticipata dalla Family Run che si svolgerà sabato 26 Ottobre, ma puoi leggere qui il programma eventi completo della manifestazione!

ELECTRO – Elettronica: visioni & musica. La Biennale arriva al Teatro del Parco Bissuola di Mestre con un’esposizione sulla cultura dancefloor

Organizzata dalla Biennale di Venezia in collaborazione con la Philarmonie de Paris, ‘Electro – Elettronica: visioni e musica.è l’esposizione aperta fino al 10 Novembre  negli spazi del Centro civico della Bissuola che racconta e mette in scena la musica elettronica con i suoni e le immagini con essa generate e si interroga sul suo futuro.

Ingresso gratuito nei 600 mq di esposizione e un calendario di appuntamenticon dj-set, incontri, presentazioni e letture aperte al pubblico che si svolgeranno nei week end per tutta la durata della stessa. “Electro è un contributo alla vita del Centro civico della Bissuola – afferma Paolo Baratta presidente de La Biennale di Venezia – e si presenta come un’appropriata forma di decentramento di attività della Biennale, auspicato dalla città e dai suoi rappresentanti, attraverso un intervento di alta qualità per realizzare nuove occasioni di vita civile e urbana, integrando le attività Educational e di College concepite per il CIMM, il Centro di informatica musicale e multimediale avviato quest’anno dalla Biennale nelle sue due sedi dell’Arsenale e nella stessa Bissuola”.

GLI EVENTI.

domenica 29 settembre ore 16.00 > 18.00
BRUNO BELISSIMO
dj set e live bass

Dj, produttore e polistrumentista italo-canadese, Bruno Belissimo dopo l’esperienza con la band Low Frequency Club, collabora con svariati artisti sia in studio che live (Calcutta, Michelin, Colapesce). Gli show di Bruno Belissimo – che si esibisce suonando il basso e controllando dal vivo macchine e sintetizzatori – sono energici e pulsanti e mettono in luce tutto il suo talento.


sabato 12 ottobre ore 18.00 > 21.00

FABIO DE LUCA
From Motion comes the Notion: storia orale della musica dance
incontro con Fabio De Luca, Guglielmo Bottin, Sergio Messina
segue dj set con Fabio De Luca

La Dance, quella musica creata espressamente per ballare, è intimamente legata alla cultura pop fin dal principio della storia di quest’ultima, agli albori del XX secolo. Dal jazz al rock’n’roll, dalla disco alla techno, quello del ballo è un filone costante, che segue la storia del secolo scorso e ne registra i mutamenti sociali e culturali. Insieme a Fabio De Luca si ripercorreranno le tappe salienti di questa vicenda cercando di capire come mai la musica Dance sia stata così importante e perché oggi sia così centrale nella cultura pop contemporanea.

sabato 19 ottobre – ore 18.00 > 21.00
LELE SACCHI
Evoluzione della figura del dj: cultura, dancefloor e rivoluzioni
incontro con Lele Sacchi, Guglielmo Bottin, Sergio Messina
segue dj set con Lele Sacchi

Una panoramica sulla nascita e lo sviluppo del mestiere di selezionatore di musica e una fotografia dell’attuale scena internazionale. Con Lele Sacchi si cercherà di capire come sia cambiata la professione, sia da un punto di vista della tecnologia che da quello del ruolo del dj, e di come la rete possa essere un efficace strumento di diffusione e pubblicizzazione del proprio lavoro.
Lele Sacchi, dj dal 1995, è uno dei protagonisti della scena elettronica, house e alternativa italiana. Ha quasi completato il giro del mondo dei club in cui ha suonato e ha pubblicato musica su importanti etichette internazionali. Per molti anni direttore artistico dei Magazzini Generali di Milano e ora dell’Apollo a Milano e del Muretto a Jesolo. Tra i fondatori del festival Elita, conduttore del programma Inthemix su Rai Radio 2, Sacchi è stato giudice del reality Top Dj in onda su Sky. Il suo primo libro Club Confidential (UTET) è uscito nel 2018.

 

domenica 27 ottobre – ore 18.00 > 21.00
LEO MAS
Italian Balearic: eclettismo musicale e clubbing innovativi da Ibiza a Jesolo
incontro con Leo Mas, Guglielmo Bottin, Sergio Messina.
segue dj set con Leo Mas

Parallelamente alla musica Dance più visibile, negli ultimi trent’anni si sono sviluppate scene musicali che si discostano dai ritmi e dalle sonorità codificate della house e della techno. Tra queste il caso del Balearic Beat è molto interessante. Non è un genere specifico, ma piuttosto un approccio al DJing più eclettico che si avvale di una selezione eterogenea, per ascolti e ambientazioni non esclusivamente da discoteca. Oggi il Balearic è divenuto una categoria che racchiude musica poco convenzionale, in cui si riconoscono appassionati in tutto il pianeta. Insieme a Leo Mas si proverà a esplorare questo mondo così ampio e vario e a capirne i meccanismi.

 

giovedì 31 ottobre ore 18.00 > 21.00
DJ WORKSHOP PARTY
dj set collettivo
con i partecipanti di Biennale College – CIMM (Mestre-Bissuola)

È

#Venezia76. Brad Pitt, Spaziale!

Uno dei film più attesi della 76. Mostra del Cinema di Venezia è il film in concorso prodotto ed interpretato da Brad Pitt e diretto da James Gray “Ad Astra”.

Una schiera di fans non sono rimasti delusi all’arrivo di Brad Pitt al Lido che sul red carpet si è dimostrato gentile e disponibile veramente con tutti. Il film è in corsa per il Leone ma molti già parlano anche di possibile nomination agli Oscar.
Una interpretazione molto intensa ed intima quella di Brad, protagonista assoluto nel ruolo del Maggiore Roy McBride, un astronauta che viaggia fino all’estremo limite del sistema solare per trovare suo padre, da tempo disperso, e cercare di svelare un mistero che minaccia la sopravvivenza del nostro intero pianeta.

Diretto da James Gray (Civiltà perduta, C’era una volta a New York), che, insieme al suo collaboratore Ethan Gross (“Fringe”), è autore anche dell’omonima sceneggiatura, AD ASTRA è interpretato anche dall’attore premio Oscar Tommy Lee Jones, dall’attrice nominata agli Oscar Ruth Negga, da Liv Tyler e da Donald Sutherland.
Dice Gray: “Il genere fantascientifico ha creato tanti bei film, ma quanti di questi sono in grado di toccare la nostra anima? Volevo realizzare qualcosa di diverso rispetto alla maggior parte dei film che narrano di viaggi spaziali, che offrono una visione spesso positiva dell’incontro con gli alieni, rappresentati come forme di vita intelligente, benevola o quanto meno interessante. Ho cercato di fare l’opposto, partendo dalla domanda: ‘E se non ci fosse nulla? Se ci fosse solo un vuoto di cui non riusciamo neanche a capacitarci?’
“Volevo esplorare l’idea che gli esseri umani non sono nati per ritrovarsi nello spazio e fluttuare a 400 chilometri dall’atmosfera terrestre. Non lo saranno mai. E se vogliono farlo, devono essere pronti a pagarne il prezzo”.

Racconta Gray: “C’è una frase di Arthur C. Clarke (autore di 2001: Odissea nello spazio) che dice: “Potremmo essere soli nell’universo o potremmo non esserlo: ma entrambe le prospettive sono ugualmente terrificanti”. Riflettendoci, non avevo mai visto un film che racconta la solitudine degli esseri umani in questo senso.
Lavorare con Brad è stato spettacolare. E’ un attore fantastico ed estremamente percettivo. E’ molto generoso con le sue emozioni, con il tempo che dedica agli altri, e quindi la lavorazione è stata molto piacevole”.

Rispetto al film AD ASTRA, Pitt dice: “Secondo me questo film affonda le sue radici nei film degli anni 70, da cui sembra avere origine anche il lessico di James. E’ un film contemplativo con una storia che si rivela gradualmente. Ci sono grandi momenti d’azione e di grande spettacolarità che sul grande schermo risultano stupefacenti”.

 

Diana Barrows

Maurice Marinot. Il vetro, 1911-1934 in mostra fino al 28 Luglio sull’Isola di San Giorgio Maggiore

E’ il primo tributo internazionale a  Maurice Marino, grande artigiano del vetro, protagonista di una rivoluzione, nella tecnica quanto nel gusto. Parliamo di Maurice Marinot. Il vetro, 1911-1934, mostra curata da Jean-Luc Olivié Cristina Beltrami, e organizzata da LE STANZE DEL VETRO in collaborazione con il Museo di Arti Decorative di Parigi (MAD) aperta al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore dal 25 marzo al 28 luglio 2019. Attraverso un percorso di220 pezzi unici – provenienti principalmente da musei internazionali – la mostra darà conto dell’evoluzione stilistica di questo straordinario quanto schivo artista-artigiano che abbandonerà la produzione dei suoi oggetti in vetro nel 1934 quando la vetreria di Bar-sur-Seine chiude a causa di difficoltà economiche.

Ai vetri sono affiancati 115 disegni, tra schizzi e progetti per oggetti e per allestimenti, provenienti da differenti musei francesi, in particolare dal Museo di Arti Decorative di Parigi (MAD), e dai Musei Nazionali Reali di Bruxelles.

L’artista.

Infaticabile sperimentatore, Marinot ha inventato formule di lavorazioni della materia emulate nei decenni a venire. La mostra Maurice Marinot. Il vetro, 1911-1934 farà scoprire una figura fondamentale per la storia del vetro moderno e contemporaneo ancora non pienamente conosciuta dal grande pubblico. Dopo una formazione parigina, la sua carriera prende avvio come pittore fauve, esponendo sovente col gruppo, ma è col vetro, al quale si avvicina quasi casualmente nel 1911, che trova la via della sua unicità. 

Marinot comincia a decorare a smalto alcuni oggetti prodotti dalla vetreria industriale di alcuni amici a Bar-sur-Seine, nella regione dell’Aube. Già queste prime prove presentano una forte unicità, poiché distanti da modelli precedenti e perché i motivi decorativi scelti dialogavano con eventuali anomalie della materia. Prende parte dunque al Salon del 1912 e dall’anno seguente inizia ad essere rappresentato dalla prestigiosa Galleria Hébrard (1913). Il rapporto col vetro diviene negli anni sempre più fisico, quasi una lotta a due con la materia. Marinot arriva a padroneggiare la tecnica e, a partire dal 1922-1923, soffia egli stesso creando pezzi unici dalle forme originali e dalle colorazioni raffinatissime. Passa da forme pulite dalle superficie lisce, che giocano con le bolle d’aria sospese nello spessore, a flaconi e vasi che incide con tagli profondi, o corrode con lunghi passaggi nell’acido. Anche quando mantiene il vetro trasparente, sottolineando la fluidità della massa lavorata a caldo, permane una forte sensualità tattile. Marinot ha letteralmente inventato un nuovo tipo di vetro, spesso, pesante e come egli stesso lo definì “carnoso”, confermandosi come un modello per designer e maestri vetrai.

Da Kandinsky a Botero. La mostra di Palazzo Zaguri aperta fino al 30 Settembre 2019

Un polo espositivo permanente, un punto di riferimento dove l’espressione artistica, in ogni sua declinazione, trova dimora attenta e consapevole. Palazzo Zaguri si affaccia al panorama culturale italiano con esposizioni uniche e originali, ricche di complessità e sentimento: l’Arte si racconta, facendosi amare con forme espressive spesso sconosciute ai più, ma dotate di grande fascino ed energia. Nasce da qui sia la precedente mostra sui segreti della Serenissima Repubblica, sia l’esposizione attuale, “Da Kandinsky a Botero. Tutti in un filo”, con gli arazzi di Ugo Scassa opere d’arte immortali, spesso e volentieri addirittura più incisive e affascinanti del quadro da cui traggono ispirazione. La pennellata riprodotta con un intreccio di cinque fili in un’unica matassina, fanno degli arazzi di Palazzo Zaguri un patrimonio italiano unico al mondo. L’intuizione di far dialogare cinquanta arazzi con altrettante opere d’arte contemporanea, in un sottilissimo filo conduttore che parte da testimonianze egizie, si intreccia con i lavori di giovani artisti emergenti, passa per il genio immortale di Aricò e Gribaudo, portano il visitatore a vivere in un continuum spazio temporale dove tutto è Uno. In una parola, Arte. Ma l’arte non è solo visiva, e soprattutto è patrimonio universale. Ecco quindi la volontà di Palazzo Zaguri di aprire le porte ai percorsi sensoriali, con massima attenzione al sociale, grazie alla neonata collaborazione con la sezione veneziana dell’Unione Italiana Ciechi, che potrà “vedere” con le mani, gratuitamente, ogni opera esposta, compreso il telaio ad alto liccio dove ancora oggi Franca, cognata di Ugo Scassa, mostra al mondo la meravigliosa arte dell’ultima arazzeria italiana ancora funzionante. Un progetto che è condiviso da molti musei nel mondo, primo tra tutti il British Museum di Londra, che offre ai non vedenti la possibilità di vedere con le mani la propria collezione di reperti egizi.    

CARNEVALE 2019. Apertura con la Festa Veneziana sull’Acqua sabato 16 Febbraio

Come ogni anno, il via al Carnevale di Venezia spetta alla festa veneziana sull’acqua che sabato 16 Febbraio riempirà il Rio di Cannaregio con uno spettacolo mozzafiato. Se non riesci ad occupare un posto in prima fila in riva, sappi che LA festa veneziana per antonomasia è solo agli inizi e che prosegue già a partire dal giorno dopo, domenica 17 Febbraio con la replica del corteo alla luce del sole!
Anche se gli eventi più importanti si svolgono a ridosso del giovedì e del Martedì Grasso (5 marzo 2019), giorno in cui si conclude il Carnevale, è questo il grande inizio del Carnevale di Venezia tra giochi di luce e spettacoli sull’acqua, sfilate di gondole e costumi del Carnevale, cibo, bevande e tanta gioia al sapore di fritole e galani!

Altri appuntamenti canonici col Carnevale di Venezia?
Il 23 febbraio è la volta del Concorso della Maschera più bella in cui chiunque può sfilare per aggiudicarsi il premio (alle ore 11:00 in Piazza San Marco). Alle ore 16:00 si svolge la Festa delle Marie anche se la “Maria” più bella del Carnevale verrà incoronata il Martedì Grasso.

Domenica 24 Febbraio invece è la volta di uno dei momenti più iconici del festival è il Volo dell’Angelo che si tiene come ogni anno in Piazza San Marco alle ore 12:00: è questo il momento in cui la Maria del Carnevale dell’anno precedente vola sulla folla partendo proprio dal campanile. Il 3 Febbraio invece è il turno del Volo dell’Aquila: un secondo volo, identico al primo, ma di cui è protagonista un personaggio dello spettacolo o del mondo dello sport a sorpresa.

Il 5 marzo il Carnevale si conclude ufficialmente con lo Svolo del Leon, in cui il simbolo di Venezia (il Leone alato), vola dal campanile sulla folla chiudendo i festeggiamenti con un evento dal potere simbolico e scenografico.

“Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”: venerdì 11 Gennaio in scena al Toniolo di Mestre

Tra moglie e marito non mettere il dito recita un famoso detto. Qualche approfondimento in merito e, soprattutto, più di qualche risata ce la facciamo venerdì 11 Gennaio nel 5° appuntamento della stagione 2018-2019 di “Io sono comico” affidato a Debora Villa in scena venerdì 11 gennaio alle 21 al Teatro Toniolo di Mestre con il nuovo spettacolo “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”.

Lo spettacolo.
“Tanto tempo fa, i Marziani e le Venusiane si incontrarono, si innamorarono e vissero felici insieme perché si rispettavano e accettavano le loro differenze. Poi arrivarono sulla terra e furono colti da amnesia: si dimenticarono di provenire da pianeti diversi.”

Tratto dal testo di John Gray “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”, best seller mondiale che ha venduto cinquanta milioni di copie, si basa su un pensiero tanto semplice quanto efficace: gli uomini e le donne vengono da due pianeti diversi.
A portare in scena l’adattamento teatrale, una esilarante terapia di gruppo collettiva, del libro più celebre dello psicologo statunitense John Gray sarà per la prima volta in assoluto una donna: l’attrice Debora Villa. Cercando di restare imparziale, Debora vi condurrà per mano alla scoperta dell’altro sesso senza pregiudizi.
Uomini e donne impareranno a conoscersi di nuovo “perché – come sostiene Gray- quando si imparano a riconoscere e apprezzare le differenze tra i due sessi, tutto diventa più facile, le incomprensioni svaniscono e i rapporti si rafforzano

Tratto, come già detto, dall’omonimo best seller di John Gray in accordo con Bernard Olivier e Alain Dierexs, lo spettacolo è stato scritto da Paul Dewandre con Debora Villa, la messa in scena è di Debora Villa e Giovanna Donini in collaborazione con Andrea Midena, la produzione p di Bianchi Dorta – Massini e la distribuzione è firmata Terry Chegia.

 

INFO UTILI.
Prezzi: platea 25€, galleria 22€, ridotto abbonati turno B 20€
Biglietteria Teatro Toniolo, piazzetta Cesare Battisti, Mestre
Aperta dalle 11 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.30

 

Buon 2019! Capodanno a Venezia e Mestre

Tutto pronto per la notte più magica in città. Immancabile il consueto appuntamento col naso all’insù per lo spettacolo di fuochi d’artificio che a mezzanotte illumina la prima notte del nuovo anno. Non mancano però altri  appuntamenti in laguna e terraferma, con trasporti intensificati per l’occasione. VENEZIA, Bacino San Marco  Riva degli Schiavoni, Riva Ca’ di Dio, Riva San Biagio e Riva dei Sette Martiri: sono questi i luoghi più indicati per godersi lo spettacolo pirotecnico che allo scoccare della Mezzanotte illumina tutta Venezia. Sono previsti treni speciali in partenza dalla Stazione Santa Lucia direzione terraferma. I bagni pubblici di Piazza San Marco (ubicati in calle dell’Ascension-Vallaresso, Bocca di Piazza San Marco), San Bartolomeo, Accademia, Bragora e Piazzale Roma saranno aperti anche durante la notte. Saranno istituiti varchi d’accesso per il pubblico, che potranno essere chiusi nel caso si raggiungesse l’affollamento massimo previsto per l’area. VENEZIA, Concerto di Capodanno al Teatro La Fenice Sarà Myung-Whun Chung, pluripremiato maestro coreano, a dirigere il Concerto di Capodanno del Teatro La Fenice, affiancato da due solisti d’eccezione: la soprano Nadine Sierra e il tenore Francesco Meli. VENEZIA, Teatro Goldoni Forse il capodanno più divertente è quello che si festeggia al Teatro Goldoni di Venezia con Carlo & Giorgio e il loro spettacolo campione di incassi Temporary Show. Il duo comico sarà in scena in doppia replica lunedì 31 dicembre (alle 21) e martedì 1 gennaio (alle 17), per salutare il 2018 e dare il benvenuto al nuovo anno tra risate e buonumore. MESTRE, Teatro Corso Anche in terraferma non mancano le risate: al Teatro Corso di Mestre il capodanno si festeggia con la comicità d’autore firmata Leonardo Manera con i suoi “Fenomeni Italiani”, per salutare il 2018 tra risate e divertimento assieme al pubblico. E dopo lo spettacolo, brindisi di mezzanotte per dare il benvenuto al nuovo anno. MESTRE, Piazza Ferretto Festa grande in centro Mestre: in Piazza Ferretto protagonista la musica di Radio Piterpan che dalle 22.30 occupa il palco mestrino col direttore dell’emittente Marco Baxo e la dj Lady Helen in veste di animatori e presentatori e dj Andy Mancuso in consolle. Il programma della serata si preannuncia ricco di musica. Protagonista il gruppo DEAR JACK quartetto italiano composto da Lorenzo Cantarini (chitarra e voce), Francesco Pierozzi (chitarra), Alessandro Presti (basso) e Riccardo Ruiu (batteria e voce).

ALBERTO ANGELA a Venezia. Ingresso libero al Goldoni il 17 Dicembre

Cleopatra. La regina che sfidò Roma e conquistò l’eternità“.
E’ per lei che torna a Venezia, o meglio, al Teatro Goldoni lunedì 17 dicembre 2018 a partire dalle 18.00, Alberto Angela, noto divulgatore scientifico e personaggio televisivo che ci ha tenuti col fiato sospeso pochi mesi fa con “Stanotte a Venezia”, il suo viaggio tra le bellissime calli veneziane e i loro segreti.

Sarà in prima fila in questa occasione per partecipare alla quarta conferenza della serie “I Dialoghi” organizzata dalla Fondazione Giancarlo Ligabue.

Biglietti.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Gli abbonati al Ligabue Magazine possono avere i biglietti in distribuzione gratuita lunedì 10 dicembre dalle 10 alle 18 presso il bookshop della mostra “Idoli. Il potere dell’immagine” (primo piano Palazzo Loredan, campo Santo Stefano). Gli altri biglietti saranno distribuiti gratuitamente presso il Teatro Goldoni, venerdì 14 e sabato 15 dicembre in orario di biglietteria (10.00-13.00 / 15.00-18.30). Ogni persona potrà ritirare un massimo di 2 biglietti.

VENICE ON ICE: la pista da pattinaggio a Venezia fino al 25 Febbraio

Come ogni Natale siamo pronti a tornare bambini scivolando sulle lame sottili dei pattini da ghiaccio. Hanno riaperto le piste da pattinaggio di vero ghiaccio che aggiungono quel tocco di magia in più al clima festoso che già aleggia in città.

Ecco dove le trovi e quando puoi andare a divertirti con grandi e piccini:

1. VENEZIA, Campo San Polo
dal 7 Dicembre fino al 25 Febbraio 2020

Ingresso residenti con attrezzatura propria: 7€ adulti e 4€ bambini fino a 12 anni.
Ingresso residenti con noleggio pattini: 9€ adulti e 7€ bambini fino a 12 anni.
Abbonamento residenti 10 ingressi: 55€ adulti e 40€ bambini con attrezzatura, 70€ adulti e 60€ bambini con noleggio.

Ingresso non residenti con noleggio attrezzatura: 12€ adulti e 7€ bambini fino a 12 anni. 

2. MESTRE, Piazza Ferretto
dal 30 Novembre al 6 Gennaio 2020

Ingresso con attrezzatura propria: 6€ adulti e 4€ bambini fino a 12 anni.
Ingresso con noleggio pattini: 8€ adulti e 6€ bambini fino a 12 anni.
Abbonamento 10 ingressi: 50€ adulti e 30€ bambini con attrezzatura, 60€ adulti e 50€ bambini con noleggio.

Come pattinare.
Ci si deve ricordare che in pista è obbligatorio indossare i guanti. I turni sono della durata di circa un’ora e mezza, intervallati da una pausa di 30 minuti, ad eccezione della pausa di un’ora tra il turno 11.00-12.30 e quello 13.30 – 15.00.

WILLY RONIS. La retrospettiva del grande fotografo in mostra ai Tre Oci fino al 6 Gennaio 2019

120 immagini vintage tra cui una decina inedite dedicate a Venezia. E poi documenti, libri e lettere mai esposti prima d’ora. Dal 6 settembre 2018 al 6 gennaio 2019, la Casa dei Tre Oci di Venezia rende omaggio al grande fotografo francese Willy Ronis con la più completa retrospettiva dedicata al grande fotografo francese in Italia. L’esposizione, curata da Matthieu Rivallin, coprodotta dal Jeu de Paume di Parigi e dalla Médiathèque de l’architecture et du patrimoine, Ministry of culture – France, con la partecipazione della Fondazione di Venezia, organizzata da Civita Tre Venezie, presenta  una raccolta di immagini in grado di ripercorre l’intera carriera di uno dei maggiori interpreti della fotografia del Novecento e protagonista della corrente umanista francese, insieme a maestri quali Brassaï, Gilles Caron, Henri Cartier-Bresson, Raymond Depardon, Robert Doisneau, Izis, André Kertész, Jacques-Henri Lartigue e Marc Riboud. Pur non essendo un movimento codificato da un manifesto programmatico, quello umanista dimostrava il suo interesse verso la condizione umana e la quotidianità più semplice e umile, per scoprirvi un significato esistenziale universale. Attraverso le sue immagini, Ronis sviluppa una sorta di micro-racconti costruiti partendo dai personaggi e dalle situazioni tratte dalla strada e dalla vita di tutti i giorni, che lo portano a estasiarsi davanti alla realtà e a osservare la fraternità dei popoli. Se è vero che le sue fotografie corrispondono, in una certa misura, a una visione ottimista della condizione umana, Ronis non ne cela l’ingiustizia sociale e s’interessa alle classi più povere. La sua sensibilità nei confronti delle lotte quotidiane per la sopravvivenza in un contesto professionale, familiare e sociale precario, rivela che le sue convinzioni politiche, militante comunista, lo conducevano a un impegno attivo, attraverso la produzione e la circolazione di immagini della condizione e delle lotte operaie. Sebbene la maggior parte delle sue immagini più riprodotte siano state scattate in Francia, sin dalla sua giovinezza Ronis non ha smesso di viaggiare e fotografare altri luoghi. Il suo stile resta intimamente legato al suo vissuto e al suo modo di intendere la fotografia. Non esitava, infatti, a rievocare la sua vita e il suo contesto politico e ideologico. I suoi scatti e i suoi testi raccontano un artista desideroso prima di tutto di esplorare il mondo, spiandolo in segreto, aspettando pazientemente che esso gli sveli i suoi misteri. Ai suoi occhi è più importante ricevere le immagini che andarle a cercare, assorbire il mondo esteriore piuttosto che coglierlo e, da qui, costruire la sua storia. INFO UTILI. Aperto dalle 10.00 alle 19.00 (tranne il martedì) Intero 12 € Ridotto 10 € (studenti under 26 anni, over 65, titolari di apposite convenzioni) Ridotto speciale 8 € Scuole 5 € Gratuito: bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, disabili e accompagnatore, due insegnanti accompagnatori per classe, giornalisti con tessera, guide turistiche

Venicemarathon 2018: 42 km immersi nel cuore veneziano

La Venicemarathon per noi è la corsa più suggestiva del mondo. 42,195 km immersi nel cuore veneziano, dove ognuno di essi è ricco di fascino, cultura e suggestione.

La 33sima edizione della Venicemarathon è in programma domenica 28 ottobre, partenza proprio dentro la bellissima Villa Pisani di Stra dove si danno appuntamento appassionati, maratoneti, grandi e piccini all’insegna dello sport e dell’arte per affrontare un percorso unico al mondo che attraverso la Riviera del Brenta li fa arrivare dritti fino a Palazzo Ducale, cuore pulsante della laguna, con una deviazione particolare che quest’anno all’altezza del centro di Mestre, nell’area pedonale, porterà gli atleti dentro il nuovissimo museo del Novecento multimediale M9, entrando da via Pascoli ed uscendo in via Poerio inaugurando così questo nuovo importante polo culturale.

INFO UTILI.
Se non l’hai ancora fatto, iscriviti qui!
Se non te la senti di partecipare alla maratona, ci sono sempre i 10 chilometri. Info e iscrizione qui!

#Domenicalmuseo, musei gratis domenica 2 Dicembre

Questo 2 Dicembre sarà speciale per gli appassionati di cultura museale perché, come ogni prima domenica del mese, torna #Domenicalmuseo,  iniziativa promossa dal Ministero dei Beni Culturali che apre le porte gratuitamente nei musei e nei siti archeologici più importanti d’Italia. 

Le strutture di Venezia e provincia coinvolte sono:

Museo nazionale di Villa Pisani
via Doge Pisani, 7 – Stra
Orario: Martedì-Domenica: Aprile-Settembre 9.00-20.00; 1-28 Ottobre 9.00-18.00; 29 Ottobre-Marzo 9.00-17.00
Chiusura settimanale: Lunedì
Museo archeologico nazionale Concordiese
via Seminario, 26 – Portogruaro
Orario: Lunedì-Domenica 8.30-19.30
Museo archeologico di Quarto d’Altino
via S. Eliodoro, 56 – Quarto d’Altino
Orario: Martedì-Domenica 8.30-19.30; Lunedì 8.30-13.30 Chiusura settimanale: Lunedì pomeriggio
Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro
Cannaregio, 3932 – Venezia
Orario: I PIANO Lunedì 8.15-14.00; Martedì-Domenica 8.15-19.15; II PIANO Martedì-Domenica 10.00-18.00 Chiusura settimanale: Lunedì pomeriggio. Prenotazione: Facoltativa (Telefono: +39 041 5200345; Sito web: www.cadoro.org)
Gallerie dell’Accademia
Dorsoduro – Venezia
Orario: Lunedì 8.15-14.00; Martedì-Domenica 8.15-19.15
Museo d’arte orientale
Santa Croce, 2076 – Venezia
Orario: Martedì-Domenica: Novembre-Marzo 10.00-17.00; Aprile-Ottobre 10.00-18.00 Chiusura settimanale: Lunedì
Museo di Palazzo Grimani
Castello, 4858 – Venezia
Orario: Martedì-Domenica 10.00–19.00 Chiusura settimanale: Lunedì; Prenotazione: Facoltativa (Telefono: +39 041 5200345; Sito web: www.palazzogrimani.org)
Museo nazionale di archeologia del mare
strada Nuova, 80 – Caorle
Orario: Venerdì, Sabato, Domenica 15.00-23.00; dal 15 Settembre: Venerdì, Sabato, Domenica 9.00-17.00 Chiusura settimanale: Lunedì-Giovedì

OSVALDO LICINI. La mostra “Che un vento di follia totale mi sollevi” alla Peggy Guggenheim Collection

Alla XXIX Biennale di Venezia del 1958 l’artista marchigiano Osvaldo Licini (1894 – 1958) fu insignito del Gran Premio per la pittura, un dovuto omaggio a una delle personalità più originali del panorama artistico italiano della prima metà del XX secolo. A 60 anni da quel prestigioso riconoscimento e dalla sua scomparsa, il museo ricorda il grande maestro con una retrospettiva a cura di Luca Massimo Barbero visitabile fino al 14 gennaio 2019.

La mostra.
11 sale espositive, oltre 100 opere, ripercorrono il dirompente quanto tormentato percorso artistico di Licini, la cui carriera fu caratterizzata da momenti di crisi e cambiamenti stilistici apparentemente repentini.

La mostra si apre con le tele giovanili, quei paesaggi marchigiani da cui Licini non si staccò mai, soprattutto pittoricamente, tanto da farne il soggetto della sua prima fase figurativa degli anni ’20, a cui appartengono opere come Paesaggio con l’uomo (Montefalcone), del 1926 e Paesaggio marchigiano (Il trogolo), del 1928. E sono queste stesse vedute a fare da sfondo anche alla successiva transizione dal realismo all’astrattismo dei primi anni ‘30, come si può già notare in Paesaggio Fantastico (Il Capro) del 1927. Si prosegue poi con la fase non figurativa degli anni ’30, anni dell’inevitabile coinvolgimento dell’artista nelle attività della Galleria “Il Milione”. Il linguaggio astratto di Licini è atipico, attento alla geometria, una geometria intrisa di lirismo, evidente in opere come Castello in aria, del 1933-36, o Obelisco, del 1932. È proprio in “bilico”, titolo e soggetto di varie opere di Licini degli anni ’30, tra i due poli di astrazione e figurazione che si giocano la sua carriera e i grandi capolavori della maturità dedicati ai temi dell’Olandese volante, dell’Amalassunta e dell’Angelo ribelle, tutti soggetti presenti nella mostra veneziana. Le opere più iconiche di Licini, presentate in gruppo alla Biennale di Venezia del 1950, sono tuttavia quelle dedicate al soggetto di Amalassunta. L’ampia selezione di quadri di Amalassunta offerta lungo il percorso espositivo propone le molteplici sfaccettature della personalità di Licini, dal lato lirico e contemplativo a quello più ironico e dissacrante. Nelle opere realizzate dal finire degli anni ’40 in poi convergono tematiche, stilemi e il mai risolto rovello della pittura, che fanno emergere Licini come un grande protagonista del modernismo italiano e internazionale, confermato dal premio conferitogli pochi mesi prima della morte alla Biennale di Venezia del 1958.

 

Info utili.
Aperto tutti giorni, tranne il martedì e il 25 Dicembre, dlle 10 alle 18
Tel: 041.2405.422 /
Tutti i giorni alle 15.30 vengono offerte visite guidate gratuite alla mostra, previo acquisto del biglietto d’ingresso al museo

#Venezia75. Hotel Des Bains, una mostra da non perdere sulla storia della Mostra del Cinema

In occasione della 75a edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, la Biennale in accordo con la società Coima che gestisce l’Hotel Des Bains, ha allestito un’esposizione con i materiali dell’Archivio Storico della Biennale dal titolo ‘Il Cinema in Mostra. Volti e Immagini della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 1932-2018’. L’esposizione, curata dal direttore del Settore Cinema della Biennale, Alberto Barbera, aperta in concomitanza della Mostra del Cinema, rimarrà aperta anche oltre, fino al 16 settembre. L’ingresso è libero, con orari 10-22 fino all’8 settembre e 10-18 successivamente. Per il periodo della mostra, la facciata ed il giardino dell’hotel sono valorizzati attraverso un’illuminazione appositamente studiata inoltre è a disposizione dei visitatori un servizio di bar ai tavoli posti nello storico loggiato. L’hotel inaugurato il 5 luglio del ’900, ispirò Thomas Mann nel romanzo ‘Morte a Venezia‘ ed il regista Luchino Visconti che nel 1970 ne trasse il film e vi girò molte scene. La mostra si estende per tutti i saloni del piano rialzato del Des Bains, dove si trova anche la sala Visconti ed include centinaia di foto stampate in grande formato e centinaia di foto a monitor, filmati, documenti e materiali per lo più inediti sull’intera storia della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, che è il più antico festival di cinema al mondo, nato nel 1932 al Lido di Venezia come estensione della Biennale Arte e ispirato al suo modello. “Ancora una volta, nello spirito del programma avviato nel 2010 – ha dichiarato il Presidente della Biennale, Paolo Baratta – stiamo procedendo con sistematicità nel portare vita nuova negli edifici storici del Lido, in modo da sostenere la sua rinascita”. Manfredi Catella, fondatore e amministratore delegato di Coima (proprietaria di Excelsior e Des Bain), durante la vernice della mostra ha dichiarato: “La riapertura simbolica del Des Bains per la Mostra, va incontro alla volontà della Biennale di riappropriarsi di uno dei suoi luoghi identitari e al desiderio dei cittadini e delle istituzioni di vedere rinascere una parte vitale del proprio territorio”. Alberto Barbera: “L’augurio è che la ristrutturazione di Coima parta al più presto, anche se poi ci vorranno non meno di tre anni per avere l’intero Des Bains agibile. Quando ciò avverrà, però, oltre a risolverci il problema della disponibilità di camere, è nostra intenzione tornare a farne il cuore della Mostra”. Diana Barrows & Enrico Marotta

#Venezia75. Vanessa Redgrave, Leone d’Oro alla carriera lancia un accorato appello per i rifugiati

È stato attribuito alla grande attrice britannica Vanessa Redgrave il Leone d’Oro alla carriera della 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Accompagnata dal marito Franco Nero, il riconoscimento le è stato consegnato nel corso della Cerimonia di apertura. Figlia d’arte, sei volte candidata all’Oscar (vinto nel 1977 con Giulia), Coppa Volpi a Venezia nel 1994 per Little Odessa, Vanessa Redgrave è da 60 anni una delle più amate e ricercate attrici del cinema d’autore internazionale. Attiva anche in campo teatrale, ha vinto un Tony Award e un Olivier Award come migliore attrice.  Alberto Barbera, direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica ha dichiarato: “Unanimemente considerata tra le migliori interpreti femminili del cinema moderno, la Redgrave è un’attrice sensibile e capace di infinite sfumature, interprete ideale di personaggi complessi e non di rado controversi. Dotata di naturale eleganza, innata forza di seduzione e di uno straordinario talento, è potuta passare con disinvoltura dal cinema d’autore europeo alle fastose produzioni hollywoodiane, dalle tavole del palcoscenico alle produzioni televisive, offrendo ogni volta risultati di assoluta eccellenza. Le sue apparizioni, distribuite in sessant’anni di attività, emanano autorevolezza e piena padronanza dei ruoli, generosità senza limiti ed estrema raffinatezza, qualità non disgiunte da una buona dose di audacia e combattività che costituiscono uno dei tratti più evidenti della sua personalità umana e artistica”. Ed in conferenza stampa la Redgrave che lo scorso anno, ha firmato la sua opera prima alla regia, Sea Sorrow – Il dolore del mare, un viaggio tra Grecia, Libano, Italia, Calais e Londra sulle tracce dei profughi rifugiati in Europa, ha espresso con rabbia e dolore il suo pensiero rispetto questo argomento che le sta particolarmente a cuore perchè i bambini continuano a morire in mare: “Mi verrebbe da bestemmiare su quanto non si fa sui rifugiati. I nostri governi hanno perso il senso della realtà e l’umanità”. Questo l’accorato appello della Redgrave di fronte alla platea internazionale di giornalisti presenti, nella speranza di tenere alta l’attenzione su questo tema che è particolarmente sentito alla Mostra anche in relazione a Mohamed Chakado e Kamal Ramadan fermi in Uganda in attesa di ottenere lo status di rifugiati. I due attori sarebbero dovuti essere presenti alla proiezione del film in concorso nella Settimana della Critica di Venezia “aKasha/The Roundup”. Come riporta Variety, Il produttore Steven Markovitz, ha inviato una richiesta all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ma non ha ancora ricevuto una risposta in merito al destino futuro dei due attori. Diana Barrows & Enrico Marotta

BIENNALE CINEMA. Apertura e chiusura della 75. mostra del cinema di Venezia

Dal 29 agosto all’8 settembre fari accesi sulla 75sima edizione della Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia. Esploriamo insieme a chi saranno affidati quest’anno i momenti salienti della rassegna di cinema tra le più importanti al mondo

L’APERTURA
“È un autentico privilegio poter presentare in prima mondiale il nuovo, attesissimo film di Damien Chazelle – ha dichiarato il direttore Alberto Barbera –. Un lavoro personale, affascinante e originale, piacevolmente sorprendente al confronto con gli altri film epici del nostri tempi, a conferma del grande talento di un regista tra i più importanti del cinema americano di oggi. Siamo grati alla Universal Pictures per aver accettato di condividere con noi l’apertura della 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica con First Man”.

Sarà proprio Il primo uomo (titolo inglese: First Man) l’attesissimo film di Damien Chazelle (La La Land, Whiplash) e interpretato da Ryan Gosling, Jason Clarke e Claire Foy, prodotto dalla Universal Pictures ad aprire le danze di #Venezia75 mercoledì 29 agosto nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia.

L’annuncio della prima mondiale arriva alla vigilia del 49. anniversario dell’allunaggio dell’Apollo 11, fattore non casuale dal momento che il film racconta l’avvincente storia della missione della Nasa per far sbarcare un uomo sulla luna, concentrandosi sulla figura di Neil Armstrong negli anni dal 1961 al 1969, una delle missioni più pericolose della storia.

 

LA CHIUSURA 
“Venezia è un festival entusiasmante con un pubblico incredibile. Sono insieme onorato e felice di essere nuovamente invitato a partecipare a questa pazza e incredibile avventura”.A dichiararlo è proprio Nick Hamm  regista di Driven  proiettato in prima mondiale sabato 8 settembre, nella Sala Grande del Palazzo del Cinema, a seguire la cerimonia di premiazione.

A differenza di Fist Man, film in concorso, il film di chiusura fa parte della categoria Fuori concorso. Ispirato a fatti veri, Driven è uno sguardo perfidamente comico su un’amicizia finita male. Ambientato nell’opulenta California dei primi anni ’80, il film segue la fulminea ascesa di John DeLorean, e della sua iconica DeLorean Motor Company, attraverso la sua amicizia con il simpatico ex detenuto, diventato informatore dell’FBI, Jim Hoffman.

Diretto da Nick Hamm, tratto da una sceneggiatura originale di Colin Bateman (Il viaggio – The Journey) e finanziato dalla Romulus Entertainment, Driven è prodotto da Piers Tempest di Tempo Productions, Luillo Ruiz di The Pimienta Film Company e Brad Feinstein della Romulus EntertainmentIl cast di Driven è guidato da Lee Pace (I guardiani della galassiaLo Hobbit) nel ruolo dell’ingegnere motorista e designer John DeLorean, Jason Sudeikis (Downsizing) è Jim Hoffman, l’amico di DeLorean, ex detenuto diventato informatore dell’FBI, Judy Greer (Ant-Man) interpreta Ellen, la tenace moglie di Hoffman, e Corey Stoll (House of CardsMidnight in Paris), è l’ambizioso agente FBI Benedict Tissa.

La 75. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia

Dal 29 Agosto all’8 Settembre. Queste le date che i cinefili di tutto il mondo avranno certamente già segnato in agenda visto che quelli sono i giorni in cui andrà in scena la 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica organizzata dalla Biennale di Venezia e diretta da Alberto Barbera. Un anniversario importante per la rassegna cinematografica che per 75 edizioni, tra pause varie, dall’agosto 1932 ha portato in Laguna la crema del cinema mondiale. Ad aprire le danze “Il primo uomo” del regista premio Oscar Damien Chazelle con Ryan Gosling nei panni di Neil Armstrong, appunto il primo uomo sulla luna. In gara ci sono anche tre italiani: oltre all’atteso Suspiria di Luca Guadagnino, ci saranno anche Capri-Revolution di Mario Martone e What You Gonna Do When the World’s On Fire? di Roberto Minervini. Qui la lista completa dei film in Concor

THE MOUNTAIN
Regia  Rick Alverson Interpreti  Tye Sheridan, Jeff Goldblum, Hannah Gross, Denis Lavant, Udo Kier / Usa / 106’

 
DOUBLES VIES
Regia  Olivier Assayas Interpreti  Guillaume Canet, Juliette Binoche, Vincent Macaigne, Nora Hamzawi, Christa Théret, Pascal Greggory / Francia / 100’

 
 
THE SISTERS BROTHERS
Regia  Jacques Audiard Interpreti  Joaquin Phoenix, John C. Reilly, Jake Gyllenhaal, Riz Ahmed / Francia, Belgio, Romania, Spagna / 120’

 
FIRST MAN
Regia  Damien Chazelle Interpreti  Ryan Gosling, Jason Clarke, Claire Foy / Usa / 138’

 
THE BALLAD OF BUSTER SCRUGGS
Regia  Ethan Coen, Joel Coen Interpreti  Tim Blake Nelson, James Franco, Liam Neeson, Tom Waits, Bill Heck, Zoe Kazan, Tyne Daly, Brendan Gleeson / Usa / 132’
 
VOX LUX
Regia  Brady Corbet Interpreti  Natalie Portman, Jude Law, Raffey Cassidy, Stacy Martin, Jennifer Ehle / Usa / 110’

 
ROMA
Regia  Alfonso Cuarón Interpreti  Yalitza Aparicio, Marina de Tavira, Marco Graf, Daniela Demesa, Carlos Peralta, Nancy García / Messico / 135’
 
22 JULY
Regia  Paul Greengrass Interpreti  Anders Danielsen Lie, Jonas Strand Gravli, Jon Øigarden, Isak Bakli Aglen, Seda Witt, Maria Bock, Thorbjø Harr / Norvegia, Islanda / 133’

 
SUSPIRIA
Regia  Luca Guadagnino Interpreti  Dakota Johnson, Tilda Swinton, Mia Goth, Chloë Grace Moretz / Italia / 152’

 WERK OHNE AUTOR
Regia  Florian Henckel von Donnersmarck Interpreti  Tom Schilling, Paula Beer, Sebastian Koch, Saskia Rosendahl, Oliver Masucci / Germania / 188’

 
 
THE NIGHTINGALE
Regia  Jennifer Kent Interpreti  Aisling Franciosi, Sam Claflin, Baykali Ganambarr, Damon Herriman, Harry Greenwood, Ewen Leslie, Michael Sheasby, Charlie Shotwell / Australia / 136

 
 
THE FAVOURITE
Regia  Yorgos Lanthimos Interpreti  Olivia Colman, Emma Stone, Rachel Weisz, Nicholas Hoult, Joe Alwyn / Gran Bretagna, Irlanda, Usa / 120’

 
 
PETERLOO
Regia  Mike Leigh Interpreti  Rory Kinnear, Maxine Peake, Pearce Quigley, David Moorst, Rachel Finnegan, Tom Meredith / Gran Bretagna, Usa / 154’

 
 
CAPRI-REVOLUTION
Regia  Mario Martone Interpreti  Marianna Fontana, Reinout Scholten van Aschat, Antonio Folletto, Gianluca Di Gennaro, Eduardo Scarpetta, Jenna Thiam, Ludovico Girardello, Lola Klamroth, Maximilian Dirr, Donatella Finocchiaro / Italia, Francia / 122’

 
 
WHAT YOU GONNA DO WHEN THE WORLD’S ON FIRE?
Regia  Roberto Minervini Interpreti  Judy Hill, Dorothy Hill, Michael Nelson, Ronaldo King, Titus Turner, Ashley King, Kevin Goodman, The New Black Panthers Party for Self Defense / Italia, Usa, Francia / 123’

 
 
NAPSZÁLLTA (TRAMONTO)
Regia  László Nemes Interpreti  Juli Jakab, Vlad Ivanov / Ungheria, Francia / 142’

 
 
FRÈRES ENNEMIS
Regia  David Oelhoffen Interpreti  Matthias Schoenaerts, Reda Kateb, Adel Bencherif, Sofiane Zermani, Nicolas Giraud, Marc Barbe, Sabrina Ouazani, Gwendolyn Gourvenec / Francia, Belgio / 111’

 
 
NUESTRO TIEMPO
Regia  Carlos Reygadas Interpreti  Carlos Reygadas, Natalia López, Eleazar Reygadas, Rut Reygadas, Phil Burgers / Messico, Francia, Germania, Danimarca, Svezia / 173’

 
 
AT ETERNITY’S GATE
Regia  Julian Schnabel Interpreti  Willem Dafoe, Rupert Friend, Oscar Isaac, Mads Mikkelsen, Mathieu Amalric, Emmanuelle Seigner, Niels Arestrup / Usa, Francia / 110’

 
 
ACUSADA
Regia  Gonzalo Tobal Interpreti  Leonardo Sbaraglia, Lali Espósito, Inés Estevez, Daniel Fanego, Gerardo Romano / Argentina, Messico / 108’

 
ZAN (KILLING)
Regia  Shinya Tsukamoto Interpreti  Sousuke Ikematsu, Yu Aoi, Tatsuya Nakamura, Shinya Tsukamoto, Ryusei Maeda / Giappone / 80’

REDENTORE 2018, Programma del 14 e 15 Luglio a Venezia

Venezia è sempre magica, ma c’è una notte all’anno, una notte speciale, una soltanto, in cui brilla più delle altre: la notte del Redentore.
come da tradizione, la città si tira a festa, il bacino San Marco si riempie di barche, le rive di tavolate, filari di luci e lanterne, il cielo sopra la Basilica si prepara ad essere protagonista indiscusso della serata con centinaia di occhi che, mezz’ora prima della mezzanotte, si rivolgono a lui per godersi lo spettacolo incantevole dei fuochi d’artificio più magici che si possano immaginare.

Appuntamento quest’anno è per il 14 e 15 luglio 2018, a partire dalle 19.

Programma

Sabato 14

  • 19 – Apertura del ponte votivo che collega le Zattere con la Chiesa del Redentore all’isola della Giudecca
  • 23.30 – Spettacolo pirotecnico in Bacino di San Marco

Domenica 15

  • Regate del Redentore – canale della Giudecca
  • 19 – Santa Messa Votiva alla Chiesa del Redentore all’isola della Giudecca

Art Night 2018

Tutto pronto per la Notte bianca dell’Arte 2018 a Venezia: il 23 giugno prende il via l’Art Night

Tutti a Venezia sabato 23 giugno 2018 per Art Night, iniziativa ideata e coordinata dall’università Ca’ Foscari di Venezia in collaborazione con il Comune di Venezia, da tempo entrata nel calendario ufficiale delle Notti europee dell’arte. Come sempre è L’arte libera la notte lo slogan e il tutto avrà inizio a Ca’ Foscari alle 18: da quel momento tutte le sedi museali, le librerie, le scuole, le chiese, gli istituti, i palazzi veneziani si animeranno. Ampia la scelta di eventi cui partecipare: dalla visita guidata al Casino venier, a quella “Venezia ExtraOrdinaria. I grandi della Serenissima” alla Basilica di S. Giovanni e Paolo (ore 19.30), alla Casa dei Tre Oci straordinariamente aperta con percorsi guidati alle 18.30 e 20.30; alla chiesa della Zitelle si va alla riscoperta della Venezia nascosta con “Hidden Jewels od Venice”, mentre l’ingresso sarà gratuito alla Collezione Peggy Guggenheim con visite gratuite che non è necessario prenotare. La manifestazione si estende anche in terraferma: alla Nuova Piazzetta Toniolo la video-installazione “Verifica 8+1”, al Candiani il concerto “OoopopoiooO” alle 18.30 e un fitto programma a seguire. La maggior parte degli eventi sono gratuiti ma alcuni richiedono la prenotazione. Vi consigliamo di prenotare scaricando l’elenco degli eventi e scegliendo quelli che vi interessano qui:  Programma_Generale_2018

La Notte Bianca a Mirano, sabato 9 Giugno in strada fino a mezzanotte

L’estate comincia davvero con la Notte Bianca di Mirano che quest’anno arriva fino a via Cavin!

Sabato 9 Giugno negozi aperti fino mezzanotte e un programma che si presenta ricchissimo di eventi in ogni angolo del centro storico e non solo. Moltissime le band che dal jazz al soul, dal blues al rock melodico dai classici internazionali alle cover dei più importanti cantanti mondiali faranno da sottofondo alla serata che tiene sveglia Mirano fino a notte fonda. “Sogni e Passioni” sarà il leit motiv che si vivrà passeggiando per le vie del centro o fermandosi allo spazio dedicato ai bambini, lasciandosi coinvolgere dall’animazione e guardando le vetrine dei negozi e bar che per l’occasione risplenderanno come non mai.

Leggi qui il programma completo e l’elenco delle attività che parteciperanno alla notte di Mirano.

BIENNALE ARCHITETTURA 2018

Inaugurerà sabato 26 Maggio la 16. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia dal titolo FREESPACE. Curata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara e presieduta da Paolo Baratta, la mostra resterà visitabile tra Giardini e Arsenale fino al 25 Novembre 2018. «La volontà di creare FREESPACE può risultare in modo specifico come caratteristica propria di singoli progetti. Ma Spacefree spacepublic space possono anche rivelare la presenza o l’assenza in genere dell’architettura, se intendiamo come architettura il pensiero applicato allo spazio nel quale viviamo e abitiamo. E la Mostra ci darà esempi, insegnamenti e motivi di discussione. E noi siamo grati a Farrell e McNamara per avere accettato il nostro invito e per la loro coraggiosa scelta che arricchisce con un anello importante la catena delle Mostre tenute in questi anni.» Così spiega il Presidente Baratta sottolineando come questa edizione ponga al centro dell’attenzione la questione dello spazio, della qualità dello spazio, dello spazio libero e gratuito. LA MOSTRA. La Mostra FREESPACE si articolerà tra il Padiglione Centrale ai Giardini e l’Arsenale, includendo 71 partecipanti a cui saranno affiancati quelli raccolti in due sezioni speciali: “Close Encounter, meetings with remarkable projects” la prima con lavori che nascono da una riflessione su progetti noti del passato;”The Practice of Teaching”  la seconda che accoglierà lavori sviluppati nell’ambito dell’insegnamento. “Per noi l’architettura è la traduzione di necessità – nel significato più ampio della parola – in spazio significativo. Nel tentativo di tradurre FREESPACE in uno dei tanti splendidi linguaggi del mondo, speriamo che possa dischiudere il ‘dono’ che l’invenzione architettonica ha la potenzialità di elargire con ogni progetto. La traduzione ci permette di mappare e di rinominare il territorio intellettuale e quello vero. La nostra speranza è che la parola FREESPACE ci permetta di sondare le aspirazioni, le ambizioni e la generosità dell’architettura.» hanno dichiarato le Curatrici. PROGETTI SPECIALI. Sono due, il primo a Forte Marghera a Mestre, sempre a cura di Yvonne Farrell e Shelley McNamara, e consiste in un’installazione degli architetti Sami Rintala e Dagur Eggertsson realizzata anche per ospitare alcune manifestazioni in programma a Forte Marghera. Il secondo è il Progetto Speciale al Padiglione delle Arti Applicate presso le Sale d’Armi dell’Arsenale che si interroga sul futuro del social housing presentando un frammento del complesso di case popolari, Robin Hood Gardens, che fu progettato da Alison e Peter Smithson nell’East London e completato nel 1972. Resa possibile grazie alla collaborazione della Biennale con il Victoria and Albert Museum di Londra che si rinnova per il terzo anno consecutivo, la mostra è a cura di Christopher Turner e Olivia Horsfall Turner.       INFO UTILI. Chiuso il lunedì (escluso lunedì 28 maggio, 13 agosto, 3 settembre e 19 novembre) ORARI: 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso alle 17.45) – Venerdì e sabato fino al 29.09: 10.00 – 20.00  (ultimo ingresso alle 19.45) Biglietto: 25€ valido per un ingresso ai Giardini e un ingresso all’Arsenale, Riduzioni consultabili nel sito.  

CASANOVA Museum & Experience. Il primo museo al mondo dedicato al mito casanoviano a Palazzo Pesaro Papafava

Il primo museo al mondo dedicato a Giacomo Casanova.

E’ proprio il Palazzo Pesaro Papafava il luogo in cui sarà possibile addentrarsi nella storia più vera di Giacomo Casanova, vivendo in prima persona il suo mondo, nel suo tempo. Muovendosi per le sale di Palazzo Papafava (Calle de la Racheta 3764 a Cannaregio), tipico palazzo gotico patrizio veneziano del XIV secolo, si godrà di un’esperienza in prima persona delle atmosfere, dei suoni, degli scenari e dei costumi che hanno visto protagoniste le vicende legate all’uomo Casanova ed al suo tempo. Mescolando mitologia e realtà storica, nell’immaginario collettivo il personaggio Casanova è uno dei nomi più rappresentativi nel mondo dell’Italia e della venezianità: custode di un mito senza tempo che rivive tanto tra calli e campielli quanto nei palazzi e nelle corti settecentesche di mezza Europa. Di lui resta una produzione letteraria molto vasta ma viene principalmente ricordato come avventuriero amoroso e sfrontato figlio della serenissima. Ma l’uomo Casanova non è solo questo.

Casanova Museum & Experience è un’esposizione che punta ad andare oltre il mito casanoviano, raccontandone la storia più vera oltre le luci della ribalta della Venezia settecentesca, svelandone la fragilità, fatta di solitudine ed insicurezze, rendendo Casanova un personaggio eclettico e complesso ancor oggi. Dagli scritti che lo vedono protagonista, fino ai suoi stessi documenti autografi, passando per oggetti e abiti originali dell’epoca, vengono estrapolati i momenti più significativi della vita di Giacomo. Mescolando esperienze virtuali ed ambienti immersivi, alternando exhibit interattivi, momenti di visione collettiva e di fruizione individuale, verrà assicurata al visitatore un’esperienza variegata, emozionante e coinvolgente.

Un’esperienza che condurrà il visitatore in 6 aree alla scoperta del giovane casanova e della sua famiglia di attori; dei suoi i viaggi, di studio e diletto, e delle sue avventure per l’Europa; del poeta e del sofisticato scrittore; del diplomatico e dell’astuto l’agente segreto; delle donne, dell’amore e della moda del ‘700; fino al mito al cinema che ne ha consacrato le gesta. Un racconto che andrà nel cuore del vissuto dell’uomo Casanova oltre il mito.

INFO UTILI.
Museo aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Biglietti: intero 13€, ridotto studenti fino a 26 anni e over 65 9€, ridotto bambini da 5 a 12 anni 7€

Bevilacqua La Masa 1901-1965: in mostra fino al 29 Aprile gli artisti dell’Atelier

“Atelier Venezia. Gli studi della Bevilacqua La Masa, 1901 – 1965” è il titolo della mostra promossa dall’istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa che durerà fino al 29 aprile. L’evento celebra i 120 anni dal lascito testamentario della duchessa Felicita, che faceva menzione alla necessità di dare in uso alcuni studi ai giovani artisti ‘indigenti e meritevoli’ che non avevano mezzi per sostenere le spese di un affitto in proprio.

L’esposizione, curata da Stefano Cecchetto, presenta una selezione delle opere degli artisti che si sono succeduti negli spazi di Palazzo Carminati, per confermare il ruolo determinante svolto dall’istituzione per lo sviluppo e la promozione dell’arte veneta. Il percorso presenta opere provenienti per la maggior parte da Ca’ Pesaro, dalla Fondazione di Venezia e da importanti collezione private.

Oltre 40 gli artisti presenti: Gino Rossi, Umberto Moggioli, Filippo De Pisis, Tancredi Parmggiani, Emilio Vedova, Gennaro Favai, Gian Luciano Sormani, Ugo Valeri, Juti Ravenna, Neno Mori, Fioravante Seibezzi, Vinicio Vianello, Saverio Rampin, Riccardo Schweizer, Saverio Barbaro, Renato Borsato, Ezio Rizzetto, Vincenzo Eulisse, Valeria Rambelli, Umberto Zini, Salvatore Messina, Rino Villa, Raoul Schultz, Paolo Scarpa, Paolo Dal Fabbro, Ottone Marabini, Oscar Sogaro, Miro Romagna, Luigi Scarpa Croce, Lucillo Golfetto, Gustavo Boldrini, Guido Marussig, Giuseppe Romanelli, Eugenio Da Venezia, Ercole Sibellato, Ennio Finzi, Delio Di Maggio, Davide Orler, Carmelo Zotti, Bepi Longo, Attilio Cavallini.

INGRESSO
dal mercoledì alla domenica dalle 10.30 alle 17.30
Biglietto a 5€, ridotto 3€

FRULLATORIO #12 ipertensione – satira, video e musica

Un dopocena tra satira, video e musica al Laguna Libre, dove venerdì 20 Aprile torna Frullatorio con una puntata dedicata alle crescenti tensioni nella città lagunare: dalla pressione turistica all’esodo dei residenti, dal referendum per separare Venezia da Mestre al disagio sociale. Nella serata dedicata all’Ipertensione, non può mancare la musica di Alberto Bettin al pianoforte, la poesia di Alessandro Burbank, la stand up comedy a km 0 di Nicolò Falcone. Per i tavoli nella sala concerti maggiorazione di 5€ sulla prima consumazione o sulla cena. -Cos’è Frullatorio- Progetto nato da H2O non potabile in collaborazione con Anna Ghiraldini e Ginevra Formentini, Frullatorio è uno show dal vivo, dove i ritmi televisivi scandiscono una serie di interviste, gag, gingle, classifiche e video che si rivolgono al contesto veneziano. L’obiettivo di Frullatorio è far conoscere al pubblico realtà associative e start up che s’impegnano per rendere vivo il territorio, il tutto senza far addormentare chi ascolta. Irriverenza e ironia sono il condimento principale delle interviste anomale a cui verranno sottoposti gli ospiti. Frullatorio è uno show con tutte le carte in regola: una scrivania, una poltrona, musica dal vivo, due presentatori e un tecnico, tutto a vista. Venite a sedervi al Laguna libre per gustarvi la classifica dei peggiori titoli della stampa locale, assaporar le questioni sociali più calde e tanti altri spunti comici su Mestre e Venezia che rendono l’esistenza più sopportabile.

Su e Zo per i ponti di Venezia: Domenica 15 Aprile la 40° edizione della storica passeggiata

Per la 40° volta domenica 15 Aprile Venezia sarà attraversata da un fiue di gente in festa che partecipa alla famosa SU E ZO, passeggiata di solidarietà per le calli e 42 (o 20 nel percorso più breve) ponti di Venezia che, come da tradizione, coinvolge giovani e meno giovani, famiglie, scolaresche, gruppi, associazioni sportive, uniti in una giornata all’insegna dell’aggregazione, dell’amicizia e della solidarietà. Ogni anno diversi percorsi si snodano tra gli angoli meno conosciuti della città lagunare, senza però tralasciare i luoghi che la rendono famosa nel mondo. Numerosi gruppi folk che tradizionalmente si esibiscono in Piazza San Marco e nei campi e campielli lungo i tracciati del percorso rendono la città un tripudio di suoni e colori che rimane impresso nella memoria dei partecipanti. DUE PERCORSI – COMPLETO: partenza e arrivo in Piazza San Marco con un percorso di 12,5 chilometri  e 42 ponti – BREVE: partenza dalla Stazione Santa Lucia e arrivo in piazza San Marco con un percorso di 6 chilometri  e 20 ponti (indicato per le scuole dell’infanzia e primarie) PROGRAMMA 9.00: S. Messa in Basilica S. Marco animata dal “Coro Improvvisando” di Conegliano 10.00: prima partenza da Piazza S. Marco (percorso completo); prima partenza dalla Stazione Santa Lucia (percorso breve) 10.30: seconda partenza da Piazza S. Marco (percorso completo); seconda partenza dalla Stazione Santa Lucia (percorso breve) 12.30: premiazioni speciali dei gruppi più numerosi in Piazza San Marco 13.00: sfilata e premiazione dei gruppi folk in Piazza San Marco 15.00: chiusura della manifestazione Fotodi copertina di @ GIANLUCA DARIO

Una fornace a Marsiglia. Dal 9 Aprile a Le Stanze del Vetro e Fondazione Querini

Una selezione di opere del Cirva che tentano di evidenziare i momenti salienti della creazione da parte di artisti e designer che si sono confrontati con il vetro in questi trent’anni di residenze.

Questo è ciò attorno cui ruota la mostra in due sezioni che apre il 9 aprile 2018 a Le Stanze del Vetro. “Una fornace a Marsiglia – Centro Internazionale di Ricerca sul Vetro e le Arti plastiche/Cirva” è il progetto ideato da Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung, che si evolve tra Le Stanze del Vetro, per l’appunto, e la Fondazione Querini Stampalia. 17 artisti e due capitoli della mostra, curati entrambi da Isabelle Reiher, direttrice del Cirva di Marsiglia, e da Chiara Bertola, responsabile per l’arte contemporanea della Querini.

Esposizione: Le Stanze del Vetro

In particolare, a Le Stanze del Vetro verrà presentata la storia del Cirva 
con gli artisti e le opere che hanno formato una parte importante della sua collezione: Larry Bell, Lieven de Boeck, Pierre Charpin, Erik Dietman, Tom Kovachevich, Giuseppe Penone, Jana Sterbak, Martin Szekely, Bob Wilson e Terry Winters. L’esposizione chiuderà il 29 luglio.

Esposizioni: Fondazione Querini Stampalia

Alla Fondazione Querini Stampalia, negli spazi contemporanei del terzo piano, 
verrà presentato invece il lavoro di otto artisti: Dove Allouche, James Lee Byars, Giuseppe Caccavale, Hreinn Fridfinnsson, Philippe Pareno, Francisco Tropa, Remo Salvadori, Jana Sterbak. L’esposizione chiuderà il 24 giugno.

Giovanni Allevi al Teatro Goldoni, 15 marzo 2018

Prende spunto dal suo ultimo progetto discografico, “Equilibrium”, il tour che sta portando Giovanni Allevi sui palcoscenici di tutta Italia  tra cui il 15 Marzo quello del Teatro Goldoni di Venezia per la rassegna “Dal Vivo” organizzata dal Teatro Stabile del Veneto e Veneto Jazz. Allevi sarà sul palco con il pianoforte e 13 selezionati archi dell’Orchestra Sinfonica Italiana, una formazione inedita e spettacolare per uno spettacolo che lo vedrà alternarsi tra i ruoli di compositore, pianista e direttore d’orchestra, sempre col carisma e la leggerezza che lo contraddistinguono, passando tra le nuove composizioni e i brani più celebri della sua ventennale carriera. Prevendite disponibili su: – www.ticketone.it – www.teatrostabileveneto.it – Biglietteria Teatro Goldoni: dal martedì al sabato (dalle 10 alle 13; dalle 15 alle 18.30, tel. 041.2402014)

Stand Up Comedy al Teatro a L’Avogaria. Sabato 10 Marzo on stage Valerio Lundini

“Penultima data del tour mondiale” è il titolo dello spettacolo che Valerio Lundini, autore di programmi con Lillo e Greg e Nino Frassica, porterà sul palco del Teatro a l’Avogaria di Venezia sabato 10 marzo dalle 21.00 per la rassegna di Stand Up Comedy a cura di Nicolò Falcone e Maddalena Pugliese.

Un collage di racconti e sketch connessi tra di loro da un forzatissimo e precario fil rouge: uomini che millantano il proprio agnosticismo, quiz televisivi, donne che curano la psiche con l’omeopatia, la storia d’amore di due adolescenti in un mondo con i tabù invertiti. Una

Lo spettacolo rientra, appunto, nella rassegna tutta da ridere si Stand Up Comedy, show all’insegna della comicità più irriverente e dissacrante, scorretta e senza censura, riservata rigorosamente ad un pubblico adulto, dove si ride di gusto su temi scottanti e delicati, mettendo da parte il politicamente corretto. Sul palco dello storico teatro veneziano saliranno comici di punta nel panorama nazionale presentati dal comedian veneziano Nicolò Falcone.

PRENOTAZIONE
telefonica ai  numeri 0410991967 o 335372889
via mail all’indirizzo avogaria@gmail.com

“Il mondo che non c’era. L’arte precolombiana nella Collezione Ligabue” fino al 30 Giugno a Venezia

L’arte, ci ricorda Octavio Paz, non è mai piatta “descrizione di quello che vedono i nostri occhi, è bensì rivelazione di ciò che è oltre l’apparenza…” È una metafora, una religione, un’idea dell’uomo e del cosmo. (Jacques Blazy, curatore della mostra)  Dopo il grande successo di Firenze e Rovereto e Napoli la mostra “Il mondo che non c’era” approda a Venezia. Con Maya, Aztechi e Inca, 40 culture dell’America precolombiana, raccontate attraverso 200 reperti della vasta Collezione Ligabue, per ripercorrere cinquemila anni di civiltà. Un continente intero, palpitante di umanità, rimasto per l’Europa, sino al 1492, dietro il velo degli oceani.   Biglietti Intero 8 € | Ridotto 7 € | Ridotto speciale 4 € (bambini dai 4 ai 12 anni compiuti) Aperto da Martedì a Domenica (09.00 – 17.00)

MESTRE CARNIVAL STREET SHOW, programma fino al 13 Febbraio

“Life is a Circus”. Questo potrebbe essere il motto del Carnevale in terraferma. Il 3 e il 4 febbraio e dall’8 al 13 febbraio Mestre  celebra l’arte e lo spettacolo per le vie della città, animando piazze, strade e portici con spettacoli di Musica e Arte di Strada. Scatenati musicisti, acrobati spericolati e stravaganti artisti danno vita ad un’animazione colorata, divertente e soprattutto originale, in Piazza Ferretto e per le altre vie della città. Cerca per la città installazioni scenografiche ed animalesche: è lì che succede tutto!IL PROGRAMMA. Le Petit Cabaret 1924 3-4 Febbraio e dall’8 al 13 febbraio, primo spettacolo ore 15.30, replica ore 18.15 Piazzale Donatori di Sangue Chapiteau fisso che ospita uno spettacolo di circo-cabaret ispirato ai locali tipici parigini degli anni ’20. Ingresso gratuito Sfilata delle Mascherine 3-4 Febbraio e dall’8 al 13 febbraio, ore 16.30 Sfilata di maschere sul palco di Piazza Ferretto, accompagnata da divertenti giochi e originali gag. Iscrizioni lato palco dalle ore 15.30 alle ore 16:15 presso il Carretto Mascherina in Piazza Ferretto. Imaginarium Dall’8 al 13 febbraio Piazzetta Pellicani Piccolo chapiteau che ospita un circo fotografico unico nel suo genere. A cura di Blink Circus.  

  Musicisti e teatranti, acrobati e giocolieri, imbonitori e trampolieri si esibiscono sul palco di Piazza Ferretto e per le vie del centro di Mestre: Piazza Ferretto, Via Palazzo, Piazzetta Pellicani, Piazzetta Matter, Via Pescheria Vecchia, Via Manin, Galleria Barcella, Via Allegri, Piazzetta Battisti, Largo Divisione Julia, via Poerio, Via Rosa, Riviera XX settembre, Via Mestrina, Corte Legrenzi, Riviera Magellano, M9. Animazione a cura di: Acqualta Teatro, Andreanne Thiboutot, Baracca dei Buffoni, Chien Barbù mal Rasè, Circateatro, CircOtello, Crème & Brulè, Daiana Orfei, Davide Quagliotto, Drag Circus, DrumRum Teatro, Emma Pepe, Ghiaccio Spettacolo, Giacomino, GiramonDuo, Grande Piano, I 4 Elementi, La Casa degli Gnomi, La Compagnia del Drago Nero, Le SmisuCiclette, Lorenzo Gessa, Los Filonautas, Lucia Schierano, Luigi Ciotta, Mastro Bolla, Mattia Zambolin, Morks, Teatro Moro, Silvia Martini, Silvia Zotto, Teatro per Caso, Teatro Trabagai, Teatro delle 12 lune, Terzostudio, Zumba Dance.

SUBS HEROES: al Cinema Teatro Kolbe il film sulla più grande community di fansubbing al mondo

TV Addicted. Non Pagati. Al limite della legge.
Al Cinema Teatro Kolbe martedì 30 Gennaio sarà proiettato SUBS HEROES, il film sulla più grande community di fansubbing al mondo.

Chi sono gli eroi delle serie tv? Ci sono uomini e donne che conducono una doppia vita per tradurre e condividere online i sottotitoli delle serie TV più amate. Di giorno persone comuni, di notte paladini del binge watching. In un paese, l’Italia, dove le barriere linguistiche sono ancora forti, un gruppo di eroi digitali si divide in una doppia vita per tradurre e condividere gratuitamente i sottotitoli delle serie TV più famose al mondo con milioni di fan. Il sito, creato da un adolescente nel 2006, è oggi la più grande community di fansubbing al mondo, con oltre 500.000 iscritti, sfidando tutti, anche la legge. La community è guidata da un manipolo di ragazzi: di giorno persone comuni, di notte eroi che lavorano instancabilmente (e gratuitamente) per la propria passione. Un unico, grande dubbio: quello che stanno facendo è legale?

Il “Subs Heroes day” sarà la giornata evento dedicata alla community. In contemporanea in tutta Italia saranno realizzate delle anteprime speciali in cui il pubblico potrà vedere il film ed entrare in contatto con il mondo del sottotitolo con un format proiezione unico. Appuntamento al CINEMA TEATRO KOLBE, dunque!

Inizio ore 21.00
Ingresso €7.00

Carnevale 2018. Apertura con la Festa Veneziana sull’Acqua sabato 27 Gennaio

Se Carnevale è tradizione, la grande apertura è forse la più bella ed emozionante. Come ogni anno, il via al Carnevale di Venezia spetta alla festa veneziana sull’acqua che sabato 27 Gennaio riempirà il Rio di Cannaregio con uno spettacolo mozzafiato. Una vera e propria parata sull’acqua dove strutture galleggianti, spettacolari e magiche, omaggiano tra luci e musiche il tema dell’anno che in questo 2018 è CREATUM: Civitas Ludens, e lo fanno attraverso lo spettacolo “VeCircOnda” con cui Wavents, tra bellezza e vanità, porta il circo in città. Se non riesci ad occupare un posto in prima fila in riva, sappi che lo spettacolo è in due repliche, alle 18 e alle 20. La festa veneziana prosegue domenica 28 gennaio 2018 con il corteo acqueo delle Associazioni Remiere e i percorsi enogastronomici con le specialità veneziane.

Lo Sguardo e l’Ombelico – Incontri di Fotografia dal 20 Gennaio al Candiani di Mestre

“La fotografia non è un problema è un enigma, in quanto un problema ha una soluzione, un enigma è un problema senza soluzione” (Lezioni di fotografia, L. Ghirri) Da sabato 20 Gennaio riparte “Lo Sguardo e l’Ombelico”, ciclo di incontri sulla fotografia del terzo millennio a cura di Giovanni Cecchinato. Un percorso che nella passata edizione ha voluto ascoltare i resoconti di chi la fotografia “la fà, la produce”, la vive direttamente, fotografi col loro bagaglio di idee, esperienze ed impressioni sulla fotografia odierna, professionisti di spessore nel panorama nazionale come Efrem Raimondi, Settimio Benedusi e Massimo Siragusa, assaporando anche una piccola parte iniziale di iconografia artistica e non, tramite gli interventi di Fulvio Bortolozzo e Riccardo Caldura. Quello che esplorerà questa II edizione sarà invece la fotografia vissuta dal fronte opposto, ovvero da chi la fotografia “la vede, ne usufruisce, deve giudicarla” nel bene o nel male, in tutti i suoi molteplici aspetti e utilizzi,  da esperti nel ruolo didattico o nell’ambito artistico, da organizzatori di festival o manifestazioni, da critici o bloggers o giornalisti o archivisti o selezionatori o storici. Saranno dunque questi, 5 appuntamenti che andranno ad esplorare e valorizzare un insieme di professioni che non vivono sulla produzione della fotografia ma sulla sua definizione derivante dalla ricezione degli stimoli visivi che essa stessa produce; un fronte in cui, da parte di chi si mette in trincea, vi è una ricerca di definizione dei concetti, della valorizzazione o dello scarto all’interno della produzione sovrabbondante e spesso caotica, molte volte non definita, dei nostri giorni.   IL PROGRAMMA Sabato 20 Gennaio, ore 17.30 RICCARDO CALDURA (Critico – Docente Accademia di Belle Arti di Venezia) PHOTOSCAPE – Orizzonti della fotografia contemporanea Sabato 3 Febbraio, ore 17.30 ANTONELLO TURCHETTI (Direttore Perugia Social Photo Fest) LA FOTOGRAFIA TRA ARTE E CURA – Esperienza del PSPF Sabato 17 Febbraio, ore 17.30 LUCA PANARO (Critico – Docente Accademia di Belle Arti di Brera – Milano) LA FOTOGRAFIA TRA REALTA’ E FINZIONE Sabato 3 Marzo, ore 17.30 LAURA MANIONE (Direttrice archivio fotografico di Vercelli – Blogger) LA FOTOGRAFIA – quindi? Sabato 17 Marzo, ore 17.30 MICHELE SMARGIASSI (Giornalista de “La Repubblica” – Blogger) NON E’ VERO MA CI CREDO   Rassegna organizzata in collaborazione con PHOTO MARKET VIDEO Mestre; Media Partner Venezia.net

Carnevale di Venezia 2018. Gli appuntamenti dal 27 Gennaio al 13 Febbraio

“La stagion del Carnoval tutto il mondo fa cambiar. Chi sta bene e chi sta male Carneval fa rallegrar. Qua la moglie e là il marito, ognuno corre a qualche invito, chi a giocare e chi a ballar”. Carlo Goldoni Il Carnevale di Venezia 2018 si svolgerà da sabato 27 gennaio a martedì grasso che quest’anno cade il 13 febbraio. Come di consueto, il Carnevale di Venezia 2018 sarà un concentrato di grandi eventi della tradizione, feste a palazzo in costume mascherato, iniziative nei teatri, nei locali e tra le calli e i campielli della città. Dal Volo dell’Angelo al Ballo del Doge, dalla Festa delle Marie al Ballo Tiepolo.   CALENDARIO EVENTI CARNEVALE DI VENEZIA 2018

Festa Veneziana sull’acqua parte I Rio di Cannaregio 27 gennaio ore 18:00
Festa Veneziana sull’acqua parte II Rio di Cannaregio 28 gennaio ore 11:00
Concorso della maschera più bella Piazza San Marco 03 febbraio ore 11:00
Corteo della Festa delle Marie Via Garibaldi 03 febbraio ore 14:30
Festa delle Marie Piazza San Marco 03 febbraio ore 16:00
Volo dell’Angelo Piazza San Marco 04 febbraio ore 11:00
Ballata delle Maschere con “Il Taglio della Testa al Toro” Piazza San Marco 08 febbraio ore 14:00
Sfilata di Carri a Marghera Marghera 10 febbraio ore 15:00
Volo dell’Aquila Piazza San Marco 11 febbraio ore 12:00
Premiazione della Maria del Carnevale Piazza San Marco 13 febbraio ore 16:00
Svolo del Leon Piazza San Marco 13 febbraio ore 17:00
Volo dell’Aquila Piazza San Marco 11 febbraio ore 12:00
Cena di Gala ufficiale e Ballo Ca’ Vendramin Calergi 3, 4, 8, 9, 10 febbraio ore 21:00

Japan Venice Fest: il Giappone in mostra a Mestre

Un Giappone che non ti aspetti mostrato attraverso immagini, racconti e musica al JAPAN VENICE FEST, iniziativa curata da Rudy Vianello – youtuber, videomaker e fotografo, già visto nei programmi di Licia Colò – che fino al 9 Gennaio porta un angolo di sollevante in città.

Gli appuntamenti

Scatti tematici diversi, sparsi per la città. Ecco dunque che sarà possibile ammirari “Ramen, tempura e templi” a Oltre il Giardino, in via Torre Belfredo (8 dicembre – 9 gennaio), oppure “Fuji, Fukushima e Miyajima” in Negozio Piave 67, in via Piave (22 dicembre – 9 gennaio).

Appuntamento alla Supergulp di via Rosa 26 (29 dicembre – 9 gennaio) per tutti gli amanti di manga e anime, mentre appuntamento in musica il 29 dicembre dalle 21 al Negozio Piave 67 con “New Landscapes”.

FOOD VILLAGE: street food natalizio a Venezia

Atmosfera da mercatini sudtirolesi ma a Venezia. Questo è il profumo del Natale veneziano che quest’anno si mischia a quello delle molte leccornie che fino all’8 Gennaio si potranno assaggiare nei vari stand allestiti in Campo San Vio e Campo Sant’Agnese.

Un vero e proprio villaggio dei sapori che resterà aperto tutti i giorni dal lunedì al giovedì dalle 16 alle 20, il venerdì-sabato-domenica e festivi dalle 10 alle 20; il giorno di Natale resterà chiuso, il giorno di Santo Stefano e l’1 gennaio sarà aperto dalle 12 alle 20. Il 31 dicembre fino alle 24, per una veloce e saporita cena prima di scappare a guardare i fuochi sopra piazza San Marco.

MUSEI IN FESTA: musei civici di Venezia gratis all’Immacolata

Nessun ponte dell’Immacolata, ma questo 8 Dicembre sarà comunque speciale per gli appassionati di cultura museale: torna nella città metropolitana di Venezia e nel comune di Mogliano Veneto l’iniziativa “Musei in Festa” promossa in collaborazione tra il Comune di Venezia e la Fondazione Musei Civici di Venezia che prevede l’ingresso gratuito nei musei civici per tutti i residenti dei 44 comuni della Città Metropolitana di Venezia e si estende ai residenti del comune di Mogliano Veneto.

Molte le visite a disposizione, da Palazzo Ducale al Museo Correr con il percorso integrato che comprende il Museo Archeologico Nazionale e le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana), da Ca’ Pesaro, con associato il Museo d’Arte Orientale, al Museo di Palazzo Mocenigo, dal Museo del Vetro di Murano al Museo del Merletto di Burano, dalla Casa di Carlo Goldoni al Museo di Storia Naturale e a Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano.

#DomenicaalMuseo: domenica 3 Dicembre tornano i musei gratis nel veneziano

“Tanto io ce l’ho qui a due passi, una volta o l’altra ci vado”.

Quella “volta” è domenica 3 Dicembre se ti va di approfittare della #DomenicaalMuseo, l’appuntamento con la cultura del territorio aperta tutte le prime domeniche del mese in via del tutto gratuita. Per l’intera giornata oltre 450 tra musei, siti archeologici e monumenti in tutta Italia accoglieranno liberamente cittadini e turisti per una giornata dedicata alla scoperta del patrimonio culturale nazionale.
Questi i luoghi che finalemente potrai visitare nel veneziano:

Museo archeologico nazionale di Altino
Via S. Eliodoro 56 a Quarto d’Altino
Orario: 8.30 – 19.30

Museo nazionale di Villa Pisani
Via Doge Pisani 7 a Stra
Orario: da martedì a domenica d 9.00-17.00 (utlimo accesso alle 16.00); Labirinto chiuso da novembre a marzo.

Galleria “Giorgio Franchetti” alla Cà d’Oro
Cannaregio 3932, Venezia
Orario: lunedì: 8.15 – 14.00 martedì – domenica: 8.15 – 19.15
Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.

Gallerie dell’Accademia
Dorsoduro – Venezia
Orario: Lunedì: 8.15 – 14.00 Martedì a Domenica: 8.15 – 19.15.
Biglietto: la vendita dei biglietti termina 45 minuti prima della chiusura; biglietteria aperta dalle 8.15 alle 14.00 il lunedì, dalle 8.15 alle 19.30 nei feriali e dalle 8.15 alle 19.30 nei festivi.

Museo archeologico nazionale di Venezia
Piazzetta S. Marco 17/52 a Venezia
Orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00 ; orario biglietteria: tutti i giorni presso il Museo Correr.

Museo d’arte orientale
Santa Croce 2076 a Venezia
Orario: Martedì a Domenica: 10.00 – 17.00. La vendita dei biglietti termina un’ora prima della chiusura. Chiusura settimanale: lunedì.

 

Canova, Hayez, Cicognara. L’ultima gloria di Venezia per festeggiare i 200 anni dell’Accademia

130 opere, 10 sezioni e 3 personaggi chiave che tra il 1815 e il 1822 hanno reso possibile il rilancio culturale della Venezia post-napoleonica: questi i numeri di “Canova, Hayez, Cicognara. L’ultima gloria di Venezia” la mostra che dal 29 settembre 2017 al 2 aprile 2018 celebra il bicentenario della fondazione delle Gallerie dell’Accademia.

Un omaggio quello dell’Accademia al periodo che tra il 1815 con il ritorno da Parigi dei quattro cavalli di San Marco e il 1822 con la morte del Canova, rappresenta un momento speciale della storia artistica della Serenissima, la stagione di risveglio culturale della città. Il regista indiscusso di questa felice congiuntura fu il conte Leopoldo Cicognara, intellettuale e presidente dell’Accademia di Belle Arti, che insieme all’amico Antonio Canova, nume tutelare di questo progetto, e a Francesco Hayez, lavorò per dare vita ad un museo di rilievo internazionale, capace di valorizzare lo straordinario patrimonio artistico di Venezia, promuovendo allo stesso tempo l’arte contemporanea.

I capolavori esposti sono articolati in dieci sezioni tematiche, tra cui spicca la riunione della serie di manufatti inviati nel 1818 alla corte di Vienna per il matrimonio dell’imperatore Francesco I e noti come l’“Omaggio delle Provincie Venete”, che ritornano a Venezia per la prima volta dopo duecento anni. Nel percorso di visita sono esposti anche la Musa Polimnia di Canova, dipinti, gruppi scultorei, due are e altrettanti grandi vasi di marmo, un tavolo realizzato in bronzo e legno con il piano ricoperto da pregiati vetri di Murano e preziose rilegature, rappresentanti della più alta produzione artistica del Neoclassicismo veneto.
Biglietti
Biglietto unico Gallerie dell’Accademia + mostra Canova, Hayez, Cicognara: 15€ (ridotto: 7,50€; altre agevolazioni nel sito)

SAN MARTINO, un Halloween 100% made in Venice

“S. Martin xe ‘ndà in sofita a trovar ea so’ novissa (o nona Rita o nona Gigia) so’ novissa no ghe gera S.Martin col cùeo par tera. E col nostro sachetìn cari signori xe S.Martin.” Appuntamento goloso quello dell’estate di San Martino e dei giorni che precedono l’11 Novembre, giorni in cui negozi e pasticcerie in città di Venezia e dintorni si riempiono del tipico dolce di pasta frolla a forma di cavaliere a cavallo, spesso con la spada sguainata, sempre ricoperto di caramelle, cioccolatini e leccornie di ogni tipo che, come racconta la leggenda, rappresenta il Santo a cavallo mentre si appresta a tagliare il mantello per offrirlo al poverello. LA TRADIZIONE Quel che al di fuori dell’isola non accade e che, ancora una volta, distingue Venezia dalla terraferma è la singolare possibilità di imbattersi in gruppetti di bambini, armati di pentole e coperchi, che proprio l’11 novembre si aggirano per le calli a “batter sanmartin” cantando la tipica filastrocca al ritmo della più famosa “Garibaldi fu ferito…”, in cambio di dolci o monetine, una sorta di Halloween alla veneziana che affonda le origini nella storia della città: il culto di questo Santo è infatti molto antico, dal momento che la chiesa omonima fu fondata addirittura nell’VIII secolo, forse da rifugiati dalla città di Ravenna, dove il culto era molto sentito. Anticamente era consuetudine nel giorno della festa di San Martino mangiare i prodotti di stagione, come castagne e vino, poi invece diventò una festa legata ai bambini che andavano in giro in cerca di dolcetti. Nonostante sia purtroppo una tradizione che sta scomparendo, l’11 novembre si possono incontrare ancor oggi in giro per Venezia bambini con corone di carta in testa che fanno un gran baccano contando sulla generosità e sulla simpatia dei negozianti per ottenere qualche monetina.                 (Foto di Venessia.com)

JACK SAVORETTI live al Teatro Goldoni il 18 Aprile 2018

Dopo un tour estivo che lo ha portato in tutta Italia, Jack Savoretti porta l’“Acoustic Nights Live” in Veneto con due concerti firmati da Veneto Jazz: il 18 aprile 2018 (ore 21) al Teatro Goldoni di Venezia per la rassegna “Dal Vivo” organizzata in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto e il 28 maggio 2018 (ore 21) al Teatro Filarmonico di Verona nel concerto organizzato in collaborazione con Eventi Verona.

Savoretti, insieme alla sua inseparabile chitarra acustica, è pronto a incantare nuovamente l’affezionato pubblico italiano a cui farà vivere atmosfere intense, raccontate nel suo quinto album “Sleep No More”, in una versione acustica ed indimenticabile.

Il progetto del nuovo tour acustico del cantautore italo-inglese, che è stato ospite d’eccezione della star internazionale del soul John Legend e sul palco dell’Arena di Verona per celebrare i vent’anni di carriera della cantante italiana Elisa nel suo evento “Together Here We Are”, nasce proprio dopo il successo di ““Sleep No More – special edition” album che se in Inghilterra si appresta a raggiungere le 100.000 copie vendute e sta ricevendo grande risposta anche dal pubblico italiano.

 

Prezzi Biglietti:
*Platea PACCHETTO VIP: €115,00 + diritti di prevendita*
Platea e I° Ordine Galleria e Palchi: €45,00 + diritti di prevendita
II° – III° – IV° Ordine – Galleria e Palchi: €38,00 + diritti di prevendita
Ridotto (valido per tutti i settori): €33,00 + diritti di prevendita. Riduzioni: under 26, over 65, abbonati stagione di prosa Teatro Goldoni.

*Il pacchetto vip comprende:
– n.1 biglietto settore Platea nelle prime file
– Ingresso Sound Check
– Meet&Greet
– Pass Personalizzato

 

Venice Hospitality Challenge: sabato 14 Ottobre la 4° edizione del “Gran premio di Venezia”

Giunto alla 4° edizione è ormai considerato il Gran Premio di Venezia per la vela.

Dodici tra le più importanti realtà dell’alta hotellerie veneta scendono in campo, o per meglio dire in Laguna, ognuna rappresentata da un Maxy Yaght che sabato 14 Ottobre gareggerà in bacino di San Marco per contendersi la Venice Hospitality Challenge. La tredicesima imbarcazione in gara altro non è che il maestoso Moro di Venezia America’s Cup che veleggerà in rappresentanza della città di Venezia nella regata che a detta di Mirko Sguario, ideatore e promotore dell’evento e Presidente dello Yacht Club Venezia, si può considerare “il Gran Premio di Venezia per la vela, così come per la Formula 1 lo è il Gran Premio di Monaco.

Confermati anche per questa edizione l’Hotel Danieli, a Luxury Collection Hotel, Venice; The Westin Europa & Regina, Venice; The Gritti Palace, a Luxury Collection Hotel, Venice; Sina Centurion Palace Hotel; Belmond Hotel Cipriani; JW Marriott Venice Resort & Spa; Cà Sagredo Hotel; Hilton Molino Stucky; Falisia, a Luxury Collection Resort & Spa, Portopiccolo del gruppo Marriott International ai quali si aggiungono quest’anno Hotel Excelsior Lido Resort, Palazzina e Cristallo, a Luxury Collection Resort & Spa, Cortina d’Ampezzo di Marriott International.

I team, guidati da celebri skipper al timone di Maxi Yacht che hanno lasciato il segno nella storia della vela sportiva internazionale, si contenderanno l’ambito cappello del doge, realizzato appositamente per la Venice Hospitality Challenge 2017 dalla storica vetreria muranese Barovier & Toso.
IL PROGRAMMA
10.30: briefing equipaggi alla Scuola Navale Francesco Morosini
13.30: inizio regata
16.30: premiazioni presso la banchina VYP Venice Yacht Piers (Zattere)

 

I tesori dei Moghul e dei Maharaja dal 9 settembre a Palazzo Ducale

Gemme splendenti, pietre preziose, antichi e leggendari gioielli, accanto a creazioni contemporanee: sono circa 270 gli oggetti esposti nella Sala dello Scrutinio a Palazzo Ducale che raccontano 500 anni di storia dell’arte orafa legata, per origine o ispirazione, al subcontinente indiano.

Dopo New York, Londra, Parigi e Kyoto, arriva a Venezia, per la prima volta in Italia, “I tesori dei Moghul e dei Maharaja”, una mostra prestigiosa dedicata alle gemme e ai gioielli indiani appartenenti alla Collezione Al Thani. Parliamo di cinque secoli di storia,  dal XVI al XX secolo,  tra design e bellezza, testimonianza di intrecci di culture, prestiti e influenze reciproche tra la società e la cultura orientali e quelle occidentali.

Promossa dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, la mostra è curata da Amin Jaffer, conservatore capo della collezione dello sceicco Hamad bin Abdullah Al Thani, membro della famiglia reale del Qatar. e da Gian Carlo Calza, studioso di arte dell’Estremo Oriente, con la direzione scientifica di Gabriella Belli.

La mostra resterà aperta dal 9 settembre fino al 3 gennaio.

LEVITAS, le vedute fluttuanti sul legno in mostra all’Arcadia Boutique Hotel

Il legno proviene dai boschi del Cadore e dai cantieri portuali, la visione invece è quella fluttuante di Gemma Zoppitelli che imprime su questi legni panoramiche di luoghi suggestivi e città incantate come Venezia, Perugia, Genova.

I lavori dell’artista saranno in mostra dal 30 Settembre al 30 Ottobre all’Arcadia Boutique Hotel. In “Levitas, Vedute Fluttuanti” emerge il suo punto di vista che varia in altezza come l’illusione del volo di un gabbiano; la magia accade quando la leggerezza della visione si contrappone alla solidità del legno, avendo in comune, punto di vista e materiale di supporto, un’intrinseca mutevolezza e propensione all’evoluzione.
Immagini uniche, ricche di storie e memoria quelle che Gemma Zoppitelli imprime in questo legno recuperato, adeguatamente trattato a cui, a modo suo, ridà nuova vita. Il risultato? Opere che sono lo specchio di una metamorfosi liquida, in cui i caratteri e la memoria del legno si fondono con le città, il mare, il mondo al di là dell’orizzonte.

 

Biografia

Gemma Zoppitelli nasce a Perugia nel 1984.
Architetto, vive e lavora a Bologna.
Nel 2011 si Laurea in Architettura alla Facoltà di Ferrara con la tesi “Rumore invisibile. Riqualificazione del Molo Trapezoidale del waterfront di Palermo”, premiata con una menzione speciale al concorso “Architettura e Sostenibilità” promosso dalla Fiera di Roma. Ha lavorato in studi di architettura e design a Perugia, Bologna e Treviso, occupandosi di allestimenti fieristici, arredo e progettazione di interni e creazione di eventi. Nel 2012 la menzione speciale nel concorso fotografico “Luci e Ombre dell’Architetto” promosso da IUAV e la prima mostra fotografica alla Galleria Ipso Art Gallery di Perugia. La sua visione della creatività e dell’arte si riassume in una parola: luce. Luce è essenza, energia, evoluzione. I suoi lavori sono una porta verso un mondo interiore, in cui l’astrazione della realtà e la forza della materia vivono in libertà.

74. Mostra del Cinema, Penelope Cruz sul Red Carpet

Penelope Cruz accompagnata dal marito Javier Bardem conquista totalmente l’attenzione del Lido, fan eterogenei, vecchi e nuovi estimatori, acclamano l’attrice spagnola lungo il Red Carpet. Loving Pablo, diretto dallo spagnolo Fernando Leon de Aranoa e presentato fuori concorso a Venezia 74, racconta l’ascesa e la caduta del più temuto signore della droga al mondo, Pablo Escobar (Javier Bardem), e la sua instabile storia d’amore con la più famosa giornalista della Colombia, Virginia Vallejo (Penelope Cruz), durante il regno del terrore che dilaniò il paese. In conferenza stampa la coppia ha descritto la difficoltà di scindere la loro relazione reale da quella professionale. Penelope ha commentato descrivendo il marito Javier Barden “…mi spaventava, aveva una energia così brutta, aggressiva, essere così dentro il suo personaggio mi aiutava ma poi a casa mi dava nausea. Dopo 4 settimane di riprese non vedevo l’ora di finire il film, non vedevo Javier ma Pablo e mi spaventava nonostante sapessi che era il trucco“. Il regista Fernando Leon de Aranoa: “Se da un lato nel corso degli ultimi decenni le vicende di Pablo Escobar sono state raccontate in libri, serie televisive e documentari, dall’altro l’approccio di Virginia Vallejo offre uno sguardo più intimo sul suo comportamento criminale, descrivendo da vicino gli anni più duri della furiosa guerra che scatenò contro il governo colombiano. Famosa giornalista e anchorwoman televisiva, Virginia fu anche sua amante, oltre che sua confidente e interlocutrice, una sorta di pigmalione; ma soprattutto, lei fu una sopravvissuta. La sua è la storia disperata di un naufragio, che parla di attrazione e fascinazione, ma anche della pazzia e del terrore senza eguali di uno dei decenni più violenti della storia recente, di cui Virginia fu al tempo stesso parte e testimone”.   Diana Barrows

Premier di Rugagiuffa e Ghostbuster nel martedì #8mm di Forte Marghera

Storie di ordinaria e quotidiana follia made in Venice.
Questo racconta Rugagiuffa, web series in cui Venezia è  raccontata attraverso le vicessitudini di un gruppo di giovani veneziani e non, una Venezia che loro stessi definiscono “senza il trucco, senza quel velo patinato da città romantica e fascinosa attraverso il quale tutti amano vederla per soddisfare i propri sogni a occhi aperti.”

Arrivata ormai alla terza stagione, martedì verrà presentata in orario aperitivo la 4a puntata in anteprima.
A seguire appuntamento con #8mm (Per saperne di più leggi il nostro articolo) , il cinema all’aperto della Baia del Forte che come ogni martedì alle 21.00 porta sul grande schermo en plein air della baia un grande titolo di Hollywood. Martedì 12 Setetmbre tocca a Ghostbusters.

Recupera le puntate precedenti della webserie nel canale Youtube di Rugagiuffa.

Magister Giotto: a 750 dalla nascita, la mostra che omaggia il talento assoluto di Giotto

Magister Giotto è la mostra che, a 750 anni dalla nascita di questo artista assoluto, per la prima volta permette di avvicinarsi ai significati più nascosti dei suoi capolavori; un racconto di parole, musica e immagini, una mostra sorprendente e un’occasione unica che la città di Venezia non poteva lasciarsi scappare. L’appuntamento è, infatti, alla Scuola Grande della Misericordia dal 13 Luglio al 5 Novembre.

Luce e colore. Volti e paesaggi. Semplicità e naturalezza. Ma soprattutto dettagli mai visti prima così da vicino: dal primo vero bacio della storia dell’arte italiana alla Cometa di Halley. Questo è portato “in scena” da Magister Giotto, un percorso accurato, puntuale, multimediale e per questo magico che si snoda attraverso ambienti di grande impatto percettivo, ricostruzioni scenografiche, visioni illusorie, avvalendosi di una tecnologia che, messa a disposizione dell’arte, offre a tutti i visitatori un’esperienza senza precedenti, dove dettagli, vicende, intervalli dal respiro più ampio, vengono valorizzati e messi in risalto, per permettere di cogliere il significato più nascosto di una delle più appassionanti rivoluzioni della storia dell’arte.

Ad accompagnare la visita è un emozionante racconto di 45 minuti in cui musica, parole, suggestioni visive si intrecciano svelando pian piano, di gemma in gemma, l’imprescindibile novità giottesca, avvalendosi anche della collaborazione della voce dell’attore Luca Zingaretti e della colonna sonora realizzata per l’occasione dal jazzista Paolo Fresu.

Le storie francescane di Assisi, la Cappella degli Scrovegni di Padova, i maestosi Crocifissi e le altre opere realizzate a Firenze sono alla base dell’impianto narrativo, che si conclude con la Missione Giotto nel 1986, realizzata dall’Agenzia Spaziale Europea, che per la prima volta nella storia intercettò la Cometa di Halley, dipinta nell’Adorazione dei Magi della Cappella degli Scrovegni a Padova.

 

ORARI
Da Domenica a Venerdì dalle 10.30 alle 18.30
Sabato dalle 10.30 alle 12.30

Beach on Fire a Cavallino Treporti: lo spettacolo pirotecnico più lungo al mondo

Beach on Fire Cavallino è lo spettacolo pirotecnico più lungo del mondo che ogni anno si svolge a fine agosto lungo il litorale di Cavallino Treporti, estendendosi per 13 chilometri.

Il Beach on fire è molto di più che un semplice spettacolo pirotecnico, è un vero e proprio evento che non trova uguali nel mondo e che richiama migliaia di visitatori da ogni angolo d’Italia e d’Europa.

Migliaia di fuochi d’artificio vengono lanciati al cielo in contemporanea, da dieci postazioni dislocate lungo tutta la spiaggia. Un evento unico del suo genere che dipinge il cielo di milioni di colori regalando uno scenario mozzafiato. Il mare si tinge di riflessi scintillanti diventando un tutt’uno con il cielo. Esperti di spettacoli pirotecnici di fama internazionale si uniscono in questo evento, ogni anno più sorprendente. Beach on Fire è promosso dal Parco di Cavallino Treporti, in collaborazione con Assocamping, Comune di Cavallino Treporti e il supporto di alcune aziende del territorio. Il cielo si tingerà di magia il 27 agosto 2016!

Grazie alla conformazione curva del litorale nasce uno spettacolo straordinario, amato dagli adulti tanto quanto dai bambini, che si può ammirare comodamente dalla spiaggia del Camping Village Dei Fiori oppure da imbarcazioni al largo.

Preparatevi ad una notte d’incanto! Da oltre 10 anni lascia a bocca aperta più di 200mila spettatori, provenienti da tutto il mondo.

Le Salon Romantique – Palazzetto Bru Zane – Ciclo concerti e conferenze

Palazzetto Bru Zane, Centre de musique romantique française, centro di musica che ha aperto le sue porte a Venezia nel 2009 e ha come obiettivo la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio musicale francese del XIX secolo, propone per i prossimi mesi un ciclo di concerti dal titolo Le salon romantique. Le salon romantique è un’incursione nella musica da camera. Protagonisti saranno i compositori e la storia della musica del XIX secolo che hanno eletto i salotti a veri e propri collettori di cultura, mondi di sperimentazione e di riflessione su emozioni profonde.

Oltre alla programmazione dei concerti a pagamento sarà inoltre possibile assistere ad una serie di conferenze con musicologi e storici dell’arte, concerti straordinari in occasione del Carnevale e della manifestazione Donne a Venezia, tutti eventi a entrata libera.

PALAZZETTO BRU ZANE: La sua storia inizia nel 1695 quando Marino Zane decide di far erigere una “piccola casa” (casino) destinata allo svago a pochi metri dalla dimora familiare. Il progetto viene affidato all’architetto barocco Antonio Gaspari, con l’obiettivo di creare uno spazio intimo, separato dagli spazi di uffi cialità del palazzo principale. Per la decorazione degli interni Marino Zane coinvolge i più rinomati artisti dell’epoca. Sebastiano Ricci è l’autore dei due affreschi principali: Il Tempo che rapisce la Verità, sul soffi tto della scala d’ingresso, ed Ercole tra la Gloria e la Virtù sulla volta della sala principale. I ricchi stucchi sono opera dell’artista ticinese Abbondio Stazio e del suo collega Andrea Pelli. La balaustra in legno del salone principale è probabilmente opera del bellunese Andrea Brustolon.

Per il programma completo dei concerti e conferenze scaricate il PDF qui Salon_romantique_link

 

La Shoah in Europa – Museo Ebraico di venezia

E’ aperta fino al 6 febbraio 2013 presso il Museo Ebraico di Venezia la mostra “La Shoah in Europa” , esposizione fotografica e documentaristica sulla ricostruzione della storia del genocidio degli ebrei in contesto europeo, dall’ascesa del nazionalsocialismo in Germania, all’attuazione del progetto di sterminio, fino al processo di Norimberga (1945-46).

La Shoah in Europa” è composta da trenta pannelli ed un filmato di circa venti minuti che illustra l’evolversi dell’antigiudaismo. La mostra, pensata come strumento di conoscenza e comprensione, offre nella sua correttezza delle fonti iconografiche, della terminologia e della presentazione cronologica dei documenti, una ricostruzione completa e sintetica, pur rispettando la complessità dell’evento Shoah.

L’esposizione è curata dal Mémorial de la Shoah, la più antica istituzione al mondo per la ricerca e conservazione della memoria del genocidio degli ebrei. La mostra risulta il frutto di un lavoro di grande rigore scientifico che, con l’ausilio di numerosi documenti, articoli di stampa e fotografie, illustra il clima storico-politico in cui evolve la politica antisemita del regime di Hitler – dalla discriminazione dei diritti alla persecuzione delle vite, ricostruendo cronologicamente le tappe principali del processo di distruzione delle comunità ebraiche in Europa.

Il Museo di Palazzo Mocenigo è chiuso fino a Maggio 2013

Il Museo di Palazzo MocenigoCentro Studi di Storia del Tessuto e del Costume di Venezia rimane chiuso al pubblico dal 15 gennaio fino a (presumibilmente) maggio 2013 per dei previsti lavori di restyling.

Durante il periodo di chiusura sarà possibile accedere solo ai laboratori previsti per la Scuola e ai BackstageNel mondo del tessuto e del Costume“, gli speciali itinerari guidati aperti a tutti, proposti ogni ultimo venerdì del mese a partenza fissa alle ore 11 e 14 e solo su prenotazione.

Durante i restauri rimarrà comunque aperta al pubblico la Biblioteca specialistica di Studi e storia del Tessuto e del Costume.

 

Per la prenotazione dei Backstage

Servizio attività educative 041 2700370

Musica Cafoscari Jazz Fest 2013

Dal 24 al 27 gennaio 2013 si terrà a Venezia, presso il Teatro Ca’Foscari a Santa Marta, il primo Musica Cafoscari Jazz Fest, una rassegna che offre come temi principali la sperimentazione e la ricerca musicale e vedrà protagonisti musicisti presenti da tempo nel panorama jazzistico internazionale: Rob Mazurek, Chad Taylor, Zlatko Kaucic, Alessandro Deledda, Luca Aquino, Arrigo Cappelletti, Andrea Massaria, Stefano Senni, Alberto Dipace, Enzo Carpentieri, Giulio Martino, Sergio Orlandi. INGRESSO LIBERO.
Il programma prevede:

– 4 concerti serali che si terranno presso il Teatro Ca’ Foscari a Santa Marta, tutti alle ore 21;

– un seminario (il 25 gennaio alle 17, presso la sala Giovanni Morelli, Palazzo Malcanton Marcorà, piano terra) con la partecipazione dei critici musicali Antonio Gaudino ed Enrico Bettinello (direttore del Teatro Fondamenta Nuove di Venezia), in cui si parlerà di aspetti economici e giuridici nella produzione musicale e discografica, delle modalità principali di ideazione e progettazione di un evento musicale, della comunicazione e dei nuovi pubblici;

– un seminario musicale d’improvvisazione denominato “Norwegian Wood” (il 26 gennaio alle 16, nel Teatro), diretto da Arrigo Cappelletti, con la partecipazione di una delle più attive sezioni ritmiche norvegesi, composta da Adrian F. Myhr e Tore T. Sandbakken, protagonisti anche del concerto serale.

VENEZIA FORMA MENTIS “Retrospettiva di una città. Fotografie di Giorgio Molinari”

Viene inaugurata oggi e rimarrà aperta fino al 13 febbraio 2013 presso il Centro Culturale Candiani a Mestre la mostra VENEZIA FORMA MENTISRetrospettiva di una città. Fotografie di Giorgio Molinari” una mostra che raccoglie trent’anni di foto in bianco e nero, per una indagine ‘militante’ sulla realta’ veneziana, perseguita con una sensibilita’ espressiva e una visione interpretativa portata ai confini con l’irrealta’. Ingresso libero.

Le problematiche della citta’, sempre irrisolte, anzi drammaticamente aggravate, mantengono costante e cocente il messaggio d’urgente attualita’, una luce cupa e buia si propaga flebile, ma persistente, da queste immagini sulla citta’ lagunare con la pretesa di avvolgere, e coinvolgere, Venezia, illuminandola con una luce esigua e persino fioca; ammantandola di un’atmosfera cupa o, addirittura, tetra.

“Venezia Forma Mentis è la storia di un’ammaliante isola ammalata, abbrunata e tenebrosa, gravata di tragicità immanente, vista però da un occhio trascendentale. Si veste di una fotografia grassamente inchiostrata, intrisa di un bianconero saturo nei bassi toni infossati, dai quali emergono – incavati – i ritagli gessosi delle alte luci. Una luce cupa e buia si propaga flebile, ma persistente, da queste immagini sulla città lagunare. Di qui la traduzione e la scomposizione strutturale, degli elementi grafici e compositivi dell’immagine, in un inquadratura che pur cristallizzata, nella sua instabile e precaria staticità, per spiegarsi e redimersi, frequentemente si protende in un impeto dinamico – quasi energetico – secondo linee di fuga sfuggenti lungo le diagonali che creano un senso d’equivoco squilibrio, in un inquieto sbilanciamento destabilizzante che insinua il dubbio, che genera la riflessione, che suscita la ribellione.” Giorgio Molinari

Serata Cinegastronomica al Teatro dei Frari

Si terrà stasera, 17 gennaio 2013 presso Cineforum Cinit Frari la VIII EDIZIONE DELLA MARATONA CINEGASTRONOMICA: “IL PIACERE DEL CIBO SUGLI SCHERMI E A TAVOLA…”: a partire dalle 19.30, al Teatro Frari di Venezia (San Polo 2464/Q – Calle dietro l’Archivio )si potrà assistere alla proiezioni di due film a tema “culinario” e gustare buon “cibo”. La serata cinegastronomica unisce cinema e cibo: due piaceri irrinunciabili, un abbinamento perfetto.

Una maratona cine-gastronomica non vuole essere solo una riflessione su come il cinema ha rappresentato il cibo ma su come diversi registi inghiottono, divorano, digeriscono, metabolizzano il mondo prima di trasformarlo in cinema. Inoltre la rassegna porta in tavola una particolare riflessione sul rapporto tra cibo e amore, sul cibo come metafora dei sentimenti, e sul cibo come arma di seduzione che con i suoi odori, sapori e colori coinvolge tutti i nostri sensi.

L’aperitivo accompagnato da stuzzichini e cicchetti si gusterà a partire dalle 19.30 con Chef di Daniel Cohen, una divertente pellicola “gastronomica” interpretata da un bravissimo Jean Reno nei panni di uno chef particolare.

Il piatto unico composto da funghi, formaggio, salsiccia e polenta sarà servito alle 21.30 assieme alle immagini del film Riunione di famiglia di Thomas Vinterberg che racconta un avvincente intrigo familiare con i toni della commedia interpretata da un cast perfetto.

Tessera valida per TUTTE le proiezioni del 2013 € 9.00 (Gli spettatori che devono acquistare la tessera sono pregati di arrivare al teatro 10 minuti in anticipo rispetto all’orario d’inizio della proiezione.

Pista di pattinaggio su ghiaccio a Venezia

Il 1 dicembre 2012 verrà inaugurata in Campo San Polo, dopo l’enorme successo dell’anno scorso, la Pista di pattinaggio su ghiaccio, l’inperdibile evento organizzato in occasione del Natale a Venezia.

La struttura, che rimarrà aperta al pubblico fino al 17 febbraio 2013, e sarà quindi a disposizione anche durante tutto il periodo di Carnevale 2013, è composta da una pista di forma ovoidale di 450 metri quadri in ghiaccio naturale, ambientata in un villaggio di stand, tipico dei mercatini natalizi, con artigianato locale e prodotti enogastronomici. Anche quest’anno saranno organizzati speciali eventi che si svolgeranno sulla pista. E naturalmente sarà possibile affittare i pattini (a prezzi agevolati per i residenti).

Contemporaneamente anche a Mestre verrà allestita una Pista di pattinaggio su ghiaccio, e precisamente ai Giardini di Via Piave. La Pista in Piazza Ferretto verrà aperta successivamente, proprio a ridosso del Natale, e rimarrà aperta anch’essa fino alla fine del Carnevale. La Redazione