La Venezia di Casanova

Nato nella parrocchia di San Samuele a Venezia da due modesti attori che recitavano nel teatro di San Samuele, Giacomo Casanova è ricordato principalmente come avventuriero e seduttore, il cui nome è diventato sinonimo di libertino.

La sua produzione letteraria è molto vasta, ma è la sua opera più celebre, “Histoire de ma vie” (Storia della mia vita), a contribuire in modo significativo alla sua fama di grande conquistatore di donne. In quest’opera, Casanova descrive con la massima sincerità le sue avventure, i viaggi e gli innumerevoli incontri galanti.

Uno dei momenti più famosi della sua vita fu la “Fuga dai Piombi“. Arrestato per aver sedotto molte donne di magistrati, si trovò rinchiuso in quel terribile luogo. Temendo una severa punizione, tentò di evadere scavando un buco nella sua cella, ma il suo primo tentativo fallì .

Il secondo tentativo avvenne con l’aiuto di un altro prigioniero rinchiuso in una cella vicina, il frate Marino Balbi. Scavarono un buco nel soffitto della loro cella e, dal tetto di Palazzo Ducale, si calarono fino al cortile. Fuggirono velocemente su una gondola che li portò sulla terraferma, permettendo loro di lasciare la Repubblica.

Casanova trovò inizialmente rifugio a Parigi ma, dopo un lungo viaggio attraverso l’Europa, nel 1774 riuscì a ottenere la grazia dagli inquisitori veneziani, permettendogli così di fare ritorno nella sua amata Venezia.

La sua ultima dimora veneziana si trovava in Barbaria de le Tole, dove condivideva la vita con una umile donna che, durante il periodo di esilio, gli aveva scritto numerose lettere affettuose.

Tuttavia, nel 1783, Casanova decise di lasciare Venezia per accettare un ruolo di bibliotecario a Dux, in Boemia e fu in questa nuova terra che visse gli ultimi anni della sua vita. Si spense nel 1798 venendo a conoscenza degli eventi della Rivoluzione Francese e della triste caduta della Repubblica di Venezia.

Se vuoi conoscere altri aneddoti e segreti della vita di Casanova non perderti il tour con una guida locale che ti farà esplorare luoghi unici passeggiando per stretti vicoli e tunnel di Venezia.

 

 

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CARLA ACCARDI. Gli anni Settanta: i Lenzuoli

L’iniziativa del Museo Correr cade a ridosso del centenario della nascita di Carla Accardi che, pur avendo vissuto a Roma, ha stabilito, nel corso della propria esistenza, un legame costante con Venezia, sia a livello individuale che professionale. Tra l’altro, nel 1948 ha esordito alla Biennale facendovi ritorno nel 1964 (sala personale introdotta in catalogo da Carla Lonzi), nel 1976, nel 1988 (sala personale) e nel 1993 comparendo anche nell’edizione del 2022. Opere, foto e altro materiale documentario attestano il suo rapporto con la città lagunare compresa un’immagine del 1952 quando, in occasione di una mostra alla Galleria del Cavallino, visitò col marito, l’artista Antonio Sanfilippo, e Tancredi Parmeggiani la collezione Guggenheim.

Il progetto veneziano a cura di Pier Paolo Pancotto, in quanto omaggio e non mostra antologica, presenta, sotto forma di installazione, una ristretta selezione di lavori posti in dialogo con gli ambienti storici del museo. Si tratta di un numero ristretto di opere, raramente visibili ma, pur nella loro particolarità, del tutto indicative della ricerca dell’artista e, a loro modo, riassuntive del suo percorso creativo.

ORARI: tutti i giorni 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00).

La festa del Bòcolo, il 25 aprile a Venezia

La leggenda narra che la figlia del Doge Orso I Partecipazio, Vulcana, un triste giorno, il 25 aprile, ricevette per mano del prode cavaliere Orlando, una rosa bianca, macchiata di rosso dal sangue del suo amato Tancredi, caduto in battaglia.
Impietrita dal dolore si ritirò nelle sue stanze e fu ritrovata esangue con il suo bocciolo di rosa, tornato fresco come appena colto.
Ecco perché a Venezia il 25 aprile, oltre che festeggiare la liberazione d’Italia, è anche il momento del tradizionale Bòcolo, il bocciolo di rosa da regalare alla persona amata.

 

IL BOCOLO UMANO

Il 25 Aprile a Venezia ricorre inoltre la Festa di San Marco Evangelista, Santo Patrono della città; anche quest’anno sarà quindi una giornata ricca di appuntamenti che prenderanno avvio sin dalle prime ore del mattino per rinnovare una tradizione antichissima nella quale convivono mito e tradizione .
Il programma prevede celebrazioni ed eventi a Palazzo Ducale e in città come la costruzione del grande bòcolo umano in piazza San Marco.

 
 

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Studi bizantini: dal 22 al 27 agosto il Congresso internazionale

Dal 22 al 27 agosto 2022 si terrà a Venezia il 24° Congresso Internazionale di Studi Bizantini organizzato dall’Associazione Italiana di Studi Bizantini e dall’International Association of Byzantine Studies in collaborazione e con il sostegno dell’Università Ca’ Foscari Venezia (Dipartimento di Studi Umanistici) e dell’Università degli Studi di Padova (Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari e Dipartimento dei Beni Culturali: archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica)

Si tratta di un evento unico per la quantità e la qualità degli studiosi coinvolti e di rilevanza mondiale per le nazionalità partecipanti: ci saranno rappresentanti di prestigiose Università quali Harvard, Oxford, Princeton, Sorbonne che ospitano importanti centri di studi bizantini. Il Congresso di Studi Bizantini, che vede la sua nascita nel 1924, si svolge ogni cinque anni ed è stato ospitato solo due volte in Italia (nel 1936 a Roma e nel 1951 a Palermo)

Ospitarlo a Venezia, la città definita “Quasi alterum Byzantium” per il suo storico legame con l‘Impero Bizantino, e la “porta” dei Greci in Occidente, è un’importante occasione per rafforzare il legame tra il territorio, le sue origini e la sua storia. Il congresso si aprirà il 22 agosto al Teatro la Fenice, proseguirà a Venezia nella sede del Campus Economico di San Giobbe dell’Università Ca’ Foscari Venezia e nella giornata del 25 agosto si svolgerà presso il Complesso del Beato Pellegrino e al Palazzo Liviano all’Università di Padova.

 

Qual è il significato di un convegno così importante sul mondo bizantino in una città come Venezia?

Risponde Alessandra Bucossi, docente di Civiltà bizantina e membro del Comitato Organizzatore del 24° Congresso Internazionale di Studi Bizantini:

” Venezia è l’erede e la custode dell’identità bizantina in Occidente. La storia della Serenissima e quella di Costantinopoli si intrecciano dal Medioevo ai nostri giorni e, ancora oggi, Venezia ospita capolavori di maestranze bizantine, per esempio, i mosaici di San Marco (cattedrale la cui struttura fu ispirata dalla Chiesa dei Santi Apostoli di Costantinopoli) e le spoglie preziosissime della capitale dell’Impero Bizantino dai tempi della Quarta Crociata (1204), come per esempio la famosa quadriga di cavalli. È a Venezia che il Cardinale Bessarione affida la sua ricca collezione di manoscritti a pochi anni dalla caduta di Costantinopoli per mano dei Turchi (1453), perché considera la Serenissima “Quasi Alterum Byzantium”, quasi una seconda Bisanzio. Con questo gesto il Bessarione salvò l’eredità culturale greca che è patrimonio dell’umanità: l’ingegno greco, la sua letteratura, la sua filosofia, i suoi capolavori.”

 

GLI EVENTI APERTI AL PUBBLICO  A VENEZIA

 

LE MOSTRE

Cipro nella Biblioteca Marciana di Venezia: manoscritti, testi e carte
Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, Salone Sansoviniano 23-28 agosto 2022 (chiusa il 26 agosto).Orario: 10-18.
Ingresso dai Musei Civici – Museo Correr, San Marco – Ala Napoleonica.

La mostra mira a riportare alla luce manoscritti e carte, conservati in Marciana, che raccontino del legame tra Cipro e Venezia, che dominò sull’isola per oltre un secolo (1473-1571). Sono esposti 32 pezzi di epoca medievale e rinascimentale.

Bessarion’s Book in Defense of Plato: Among the Papers of the Last Byzantine Philosopher
Venezia, Musei Civici – Museo Correr 24 agosto – 31 ottobre 2022. Orario: 10-18.
Ingresso dai Musei Civici – Museo Correr, San Marco – Ala Napoleonica.

La mostra illustra l’importanza dell’eredità intellettuale greca per il Rinascimento, indagando il ruolo del Cardinale Bessarione e altri dotti bizantini.

 

GLI INCONTRI

Bessarion’s Literary Heritage: Textual Developments and Intellectual Journeys
Mercoledì 24 agosto 2022, dalle 10 alle 13.
Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia, Castello 3412, Sala del Capitolo
Con la partecipazione di Gianmario Cattaneo, Isabel Grimm-Stadelmann, Sergei Mariev, John Monfasani e Peter Schreiner

Tradurre in italiano la letteratura demotica tardobizantina: perché, per chi?
Venerdì 26 agosto 2022, dalle 17.30 alle 20.
Ateneo Veneto, Campo San Fantin, San Marco 1897 
Workshop organizzato da Caterina Carpinato, coordinato da Margherita Losacco, con la partecipazione di Tommaso Braccini, Gianna Carbonaro, Cristiano Luciani, Marco Riccobon, Luigi Silvano e Francesca Vuturo

Riapertura Museo Fortuny

L’8 marzo 2022 riapre a Venezia Palazzo Pesaro degli Orfei, magico scenario del genio creativo di Mariano Fortuny y Madrazo e della moglie, musa ispiratrice Henriette Nigrin.

A due anni dall’Acqua Granda la casa-atelier dell’artista, che all’inizio del ‘900 scelse Venezia per le sue eclettiche sperimentazioni, viene restituita alla sua memoria e alla città, e diventa museo permanente.

Il gotico palazzo veneziano che fu dimora e laboratorio di Mariano Fortuny y Madrazo (Granada 1871, Venezia 1949) e della musa, moglie e sodale Henriette Nigrin, luogo di riferimento agli inizi del Novecento dell’élite intellettuale europea e centro produttivo nella cosmopolita e industriosa Venezia, riapre le porte, dopo i necessari interventi conservativi al piano terra (fortemente danneggiato dall’Acqua Granda nel novembre 2019) e il riallestimento complessivo dei piani nobili, con un nuovo destino: non più solamente spazio espositivo temporaneo, ma un museo permanente, in cui Mariano Fortuny e il suo universo di luce e innovazione tornano protagonisti.

I consistenti lavori di ripristino e messa in sicurezza, seguiti dal Comune di Venezia e dall’Ufficio tecnico e Manutenzioni della Fondazione Musei Civici di Venezia e finanziati tramite Art Bonus grazie all’importante contributo del marchio leader PAM Panorama, hanno infatti permesso il restauro del Portego cui si accede da Campo San Beneto, con la riorganizzazione completa dei servizi di accoglienza. Nel contempo si è potuto ripensare l’allestimento degli ambienti di Palazzo Pesaro degli Orfei in senso filologico, con la restituzione delle sale alla memoria e alla geniale e talentuosa vita dell’artista spagnolo – di cui si sono celebrati i 150 anni dalla nascita nel 2021 – e con la riapertura ai piani nobili delle meravigliose polifore (finestre multiple, divise da colonnine o da pilastrini in un numero indefinito di aperture), punto focale dell’architettura del Palazzo, ora pienamente valorizzata, e fonte di luce naturale modulata in base alle necessità.

Il percorso espositivo, di straordinaria suggestione, è stato curato dal Maestro Pier Luigi Pizzi, regista, scenografo e architetto di fama internazionale con Gabriella Belli e Chiara Squarcina ed il supporto di Massimo Gasparon per le complesse scelte illuminotecniche.

Un’autentica immersione nell’atmosfera di un luogo rinomato e centrale per la Venezia del tempo, così come testimoniata da tante fotografie d’epoca che hanno immortalato alcuni di questi ambienti, permettendo di cogliere gusti, presenze, accostamenti, rimandi e relazioni tra personaggi, oggetti, creazioni, arti e saperi. Il retroterra moresco, la cultura classica, le influenze orientali, il mito e il mondo wagneriano, i suoi molteplici interessi e passioni; e poi dipinti suoi e del padre, scenografie teatrali e invenzioni illuminotecniche, meravigliosi abiti e incredibili tessuti frutto del genio di Mariano e Henriette, archivi fotografici, opere della collezione personale, documenti e brevetti, testimonianze degli artisti e degli amici che al tempo giungevano a Venezia, convivono e trovano nuova luce nel Palazzo veneziano, visitabile tutto l’anno con il nuovo percorso permanente e sede espositiva di mostre temporanee dedicate alla contemporaneità.

Intanto, nella tradizione del luogo in passato votato all’arte contemporanea, l’inaugurazione del Museo – festeggiata il 12 e il 13 marzo con due giorni straordinari a ingresso gratuito con prenotazione – sarà l’occasione per presentare per la prima volta al pubblico, in esposizione temporanea, l’eccezionale donazione ricevuta dalla Fondazione dei Musei Civici di Venezia, di un nucleo di opere di artisti americani di primo piano della Raccolta Panza di Biumo: un omaggio in memoria di uno dei più importanti collezionisti del Novecento.

Quando Mariano Fortuny y Madrazo – figlio d’arte di formazione internazionale appartenente a una delle famiglie più rinomate del panorama artistico e culturale della Spagna del XIX secolo, stabilitosi a Venezia ormai da una decina d’anni – entrò per la prima volta a Palazzo Pesaro degli Orfei nel 1898, l’edificio, la più vasta costruzione del tardo gotico fiorito veneziano, era in stato di degrado e decadenza. Mariano ne rimase affascinato e nel giro di una decina d’anni riuscì a riportarlo al suo splendore, ridando equilibrio e proporzione alla
struttura. Ben presto il palazzo tra Campo San Beneto e Rio Michiel divenne la sua dimora, la sede delle sue sperimentazioni artistiche e scenotecniche, uno straordinario atelier, condotto insieme a Henriette Nigrin, e il salotto privilegiato dell’élite culturale veneziana e internazionale.

Un artista multiforme, eclettico, instancabile; un talentuoso ingegno aperto alla modernità e alle innovazioni del XX secolo; un abile imprenditore capace di porre la propria creatività in svariate discipline artistiche: la pittura, la scultura, l’incisione, la fotografia, il teatro, l’illuminotecnica, il design, la moda, la creazione di tessuti per l’arredamento. Mariano Fortuny è tutto ciò. Inventa processi produttivi, crea nuovi materiali, progetta strumenti tecnici di cui deposita marchi e brevetti: ed è questo mondo, in cui si mescolano influssi, idee e materiali, a rivivere ora nel nuovo allestimento del Museo di Palazzo Fortuny, edificio donato nel 1956 dalla vedova Henriette al Comune di Venezia, con lo scopo di essere utilizzato perpetuamente come “centro di cultura in rapporto con l’arte”, conservando nel salone del primo piano le caratteristiche e gli oggetti “di ciò che fu lo studio preferito di Mariano”.

Ora, per la prima volta, oltre il novanta per cento dei materiali relativi a Mariano Fortuny di proprietà delle collezioni civiche veneziane o custoditi in comodato, come i preziosi tessuti antichi della Fondazione di Venezia, sono esposti tutti insieme, in un coinvolgente percorso che unisce l’emozione della casa e degli ambienti vissuti, alla presenza di sale tematiche dal sapore più museale, fino ad un affondo – al secondo piano del palazzo, reso anch’esso eccezionalmente accessibile ai visitatori a partire dal mese di giugno – tra oggetti e strumenti del fare laborioso e innovativo di Mariano.

Al primo piano del Palazzo torna dunque pienamente visibile – scenario perfetto di probabili incontri mondani – il fascinoso e inaspettato ciclo parietale di ben 140 metri quadrati con cui Mariano, con l’artificio del trompe l’oeil e un’armoniosa stesura di colori, aveva dato vita a un illusorio giardino incantato, con figure allegoriche, satiri e animali esotici. Allo stesso modo si può ammirare contestualizzato tra due pareti di suoi bozzetti di scena e alcune copie da Tiepolo, il modello del Teatro delle Feste progettato da Fortuny – mai realizzato – per l’Esplanade des Invalides nel 1910, con la collaborazione di Gabriele d’Annunzio e l’Architetto francese Lucien Hesse.

Lungo l’immenso Portego, illuminato discretamente dalle meravigliose polifore, tra un susseguirsi di tessuti fiabeschi, originalissime lampade da lui progettate e ispirate ai pianeti, quadri, mobili e oggetti – proprio come documentato nelle foto del tempo – si ricordano le origini spagnole di Mariano e il mondo intellettuale e artistico dei Madrazo e dei Marsal, ma anche la produzione pittorica dell’artista e del padre, ottimo pittore, con un ciclo di piccoli dipinti di paesaggio allestiti nel grande armadio-vetrina disegnato da Mariano, il tutto frammisto ai ritratti e alle molte opere ispirate da Henriette: il viso, i capelli, le pose.
Stupiscono nel loro scenografico accostamento i preziosi velluti stampati su invenzione di Mariano, con motivi di ispirazioni soprattutto rinascimentale, ma anche il modello originale del monumentale corredo funerario per il quattordicesimo duca di Lerma, caduto nella guerra civile spagnola – ove spicca un’eccezionale dalmatica in velluto nero stampata in oro e argento – e i costumi di scena realizzati da Mariano per l’Otello di Giuseppe Verdi. L’opera fu rappresentata a Venezia, nel cortile di Palazzo Ducale il 18 agosto 1933 con le scenografie e i costumi di Mariano Fortuny, la compagnia di Kiki Palmer e la regia di Pietro Sharoff.

Nell’infilata delle salette laterali emergono alcuni temi forti del mondo e della vita dell’artista spagnolo che aveva fatto di Venezia e di questo edificio l’epicentro della sua straordinaria esistenza. Innanzitutto il suo studio di pittore ricreato come in un set, con il suo cavalletto, le prove di nudo, diversi modelli ed esempi anatomici e i colori da lui stesso brevettati (ben 46 tempere e 4 preparatori): tutti materiali conservati negli archivi e nei depositi della Fondazione Muve.

Quindi le copie dall’antico fondamentale esercizio e fonte di conoscenza e ispirazione per un pittore -Tiepolo, Tintoretto, Goya ecc – e la passione per Wagner, con i quadri ispirati alle sue opere dal Parsifal a L’Anello del Reno e i bozzetti delle scene e dei costumi progettati per la prima assoluta di Tristano e Isotta alla Scala di Milano. È indubbiamente l’amore per la musica del compositore tedesco e per la sua idea di opera d’arte totale che porta Fortuny a interessarsi alla scenografia, alla pittura teatrale e alla illuminotecnica, fino alla rivoluzionaria invenzione della “Cupola”, con cui porterà luce indiretta e diffusa, cieli colorati e nuvole, nei teatri di tutta Europa.

La fotografia, altro campo di interesse, ci dà conto dei luoghi frequentati da Mariano, in particolare Parigi e Venezia, ma c’è anche molta Grecia ed Oriente, e degli amici e protagonisti di quei giorni: Mario De Maria, Cesare Laurenti, Ettore Tito, Pompeo Gherardo Molmenti, Lino Selvatico, Felice Casorati, Giovanni Boldini, Auguste Rodin, Ignacio Zuloaga, Adolphe Appia, Arturo Toscanini, Giuseppe Giacosa, Gabriele D’Annunzio, Hugo von Hofmannsthal, Marcel Proust, Eleonora Duse, Loïe Fuller, Isadora Duncan, Sarah Bernhardt, Emma Gramatica, José María Sert y Badía, la Marchesa Casati Stampa, Consuelo Vanderbilt e molti altri ancora.

Armi e armature spagnole, così come i meravigliosi vetri di Murano sono tra le sue gioie collezionistiche, qui rievocate anche con opere dei Musei Civici non appartenenti alla collezione familiare di fatto dispersa; ma è la sala della moda – lo showroom riservato all’élite femminile più in vista – a far rivivere l’atmosfera autentica della casa-atelier.

Sfilano, tra giochi di veli, gli scialli Knossos e il famosissimo Delphos: l’abito di seta plissé creato in sodalizio con Henriette, che tutte le dive vorranno indossare.

Il percorso potrebbe concludersi qui, ma a partire dal mese di giugno, con apposite guide e su prenotazione, sarà possibile accedere anche al secondo piano del palazzo e sarà un’ulteriore scoperta e un autentico regalo per gli appassionati della cultura di inizio Novecento e dell’universo Fortuny, per i curiosi e per tutti i veneziani che – entrando gratuitamente nei Musei Civici – potranno tornare più e più volte e fare nuove scoperte in ogni occasione.

Al secondo piano infatti troviamo gli atelier di Mariano, tutte le sue abilità e i suoi saperi, le sue arti: il dietro le quinte delle sue creazioni. Ci sono la stampa e la tipografia, con i torchi, le incisioni, le sue produzioni e quelle altrettanto mirabili del padre y Marsal, e le opere collezionate dalla famiglia come le incisioni di Goya, Tiepolo, Piranesi. Quindi il laboratorio tessile di abiti e di stoffe, con anche l’importante collezione di abiti e tessuti antichi della madre, le matrici originali per la stampa e i modelli per il taglio; il teatro, con i palchi lignei realizzati da Mariano per provare i giochi di luci e gli effetti scenici. Lì accanto il laboratorio di fotografia, con le attrezzature sperimentali che lo porteranno a brevettare una speciale carta fotografica e, infine, l’attività pittorica e gli amati libri. Anche lo studio-biblioteca di Mariano, immortalato in tante foto del tempo, sarà per la prima volta accessibile al pubblico. Affascinante scoperta, con i mobili da lui progettati, i ritagli e le curiosità conservate, gli schedari rivestiti, i suoi ricordi più personali.

Foto © Massimo Listri

Biglietti

È possibile acquistare i biglietti:
online direttamente dal loro sito: muve.vivaticket.it/museo-fortuny oppure puoi acquistare il Museum Pass che consente l’ingresso a Palazzo Ducale e altri 10 musei di Venezia (compreso Palazzo Fortuny): muve.vivaticket.it/museum-pass
telefonicamente ogni giorno dalle ore 9:00 alle 13:00:
Dall’Italia 848082000
Dall’estero/only from abroad +39 041 42730892
via mail scrivendo a: prenotazionivenezia@coopculture.it 

Orari visite
Tutti i giorni, escluso martedì, dalle ore 10:00 alle 17:00 (ultimo ingresso ore 16:00)

La Piazza

Situato nel cuore di Venezia, a pochi passi da Piazza San Marco, vi invitiamo a gustare la nostra premiata autentica cucina italiana. La Piazza è la migliore esperienza culinaria veneziana. Le specialità includono piatti tradizionali veneziani, carni alla griglia, pesce alla griglia; pasta fatta in casa; pizze; insalate fresche e zuppe fatte in casa; un’ampia varietà di dessert; e pane fatto ogni giorno da noi. Il nostro ristorante offre interni moderni e rilassanti. Forniamo a tutti i nostri clienti posti a sedere al interno e all esterno in modo da poter gustare i pasti tutto l’anno. Siamo aperti a pranzo e cena tutti i giorni dalle 11:00 alle 24:00!

Vorremmo cogliere l’occasione per darvi il benvenuto nel nostro ristorante. Vi garantiamo il cibo più fresco consegnato quotidianamente e preparato al vostro piacimento. Possiamo preparare dei pasti specifici sul richiesta.Serviamo pasti sia all interno che all esterno e la nostra attenzione è rivolta al servizio.
La Piazza offre piatti vegetariani e anche piatti senza glutine!

Dimora Marciana

Dimora Marciana è una piccola ed elegante locanda situata in un antico palazzo veneziano nel cento storico della città. Come le più prestigiose case di Venezia, è decorata in stile veneziano con preziose tappezzerie in seta damascata, elementi decorativi d’epoca stucchi dorati e marmi originali che vi riporteranno indietro nel tempo, facendovi rivivere la suggestiva atmosfera della prestigiosa Serenissima di Venezia. Dimora Marciana si trova in una piccola e silenziosa calle, a soli pochi passi da Piazza San Marco, dove si possono ammirare La Basilica e il Palazzo dei Dogi, il Museo Correr e la Libreria Nazionale. Inoltre potrete scorgere il Ponte dei Sospiri e passeggiare per la Fondamenta delle Zattere, godendo della spettacolare vista della Laguna, e dei tanti ristoranti e bar in cui si può gustare un buon gelato. Grazie al nostro gentile staff, ad una colazione abbondante e alla location, vivrete un’esperienza emozionante, immersi nel sogno di una Venezia d’altri tempi ma senza rinunciare a comfort di qualità.

Il nostro staff vi augura un buon soggiorno!

EGO’ Boutique Hotel

Con la sua eleganza EGO’ Boutique Hotel cattura l’essenza di Venezia in tutti i suoi aspetti. Attraverso opere d’arte ed il design raffinato viene sviluppato il tema “La Via della Seta”. Dalle finestre dell’hotel i nostri ospiti possono apprezzare non solo la magnifica vista sul Canal Grande e sul Ponte di Rialto, ma anche il fluire della vita quotidiana veneziana.

CAPODANNO 2020. Brindisi e fuochi d’artificio in piazza San Marco!

  • Le tradizioni, quelle belle.
  • Questo 31 Dicembre la città si prepara a salutare il nuovo anno brindando sotto una pioggia di fuochi d’artificio in piazza San Marco. Un grande classico per la notte di San Silvestro in laguna: allo scoccare della mezzanotte infatti, il Bacino di San Marco si accenderà grazie allo spettacolo pirotecnico, ideato per accogliere in uno scenario emozionante e suggestivo la notte più attesa dell’anno.
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  • La visuale migliore per godere dello spettacolo è in prossimità della fermata Actv Arsenale, come indicato nella mappa: Riva degli Schiavoni, Riva Ca’ di Dio, Riva San Biagio, Riva dei Sette Martiri (i fuochi non sono visibili da Piazza e Piazzetta San Marco). A partire dalle ore 23.30 verranno lanciati alcuni artifici singoli per agevolare il posizionamento del pubblico lungo le rive.
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  • Lo spettacolo è firmato dalla storica ditta di Arquà Polesine, Martarello Group, che dal 1921 illumina eventi pubblici e privati di grande prestigio.

Da Tiziano a Rubens. Capolavori da Anversa e da altre collezioni fiamminghe in mostra a Palazzo Ducale

Fino al 1 marzo 2020 la Fondazione Musei Civici di Venezia, assieme alla città di Anversa, VisitFlanders e la Flemish Community, presenta “Da Tiziano a Rubens“, in mostra a Palazzo Ducale. Gli spettacolari appartamenti del doge si trasformano in ‘constkamers’, stanze arricchite da meravigliose opere d’arte che rappresentano le ricchezze delle collezioni fiamminghe. Assieme a capolavori di artisti quali Tiziano, Peter Paul Rubens, Anthony van Dyck e Michiel Sweerts, la mostra porta in Italia una grande varietà di raffinate opere d’arte.

Sono ben 3 le icone della pittura veneziana che con l’occasione tornano nella loro casa natale, Venezia: Jacopo Pesaro presentato a San Pietro da Papa Alessandro VI di Tiziano, la pala d’altare proveniente dall’ex Chiesa di San Geminiano e il Ritratto di una Dama e sua figlia di Tiziano. Si tratta di capolavori appartenenti a collezioni fiamminghe che raramente vengono concessi in prestito ed alcuni vengono mostrati in pubblico per la prima volta.

Una sezione speciale della mostra sarà dedicata al famoso compositore fiammingo Adriaan Willaert, che si stabilì definitivamente nella Serenissima per diventare Maestro di Cappella della Basilica di San Marco nel 1527e fondò l’acclamata Scuola di Musica Veneziana, frequentata, tra  gli altri, da Giovanni Gabrieli e Claudio Monteverdi.

Hotel Ai Do Mori

Affacciato sulle cupole della Basilica di San Marco, a due passi da una delle più affascinanti e suggestive cornici, l’ hotel “Ai Do Mori” è un piccolo albergo, tipicamente veneziano, che con la sua posizione unica vi consentirà di vivere Venezia e il suo centro storico in modo indimenticabile. Le camere recentemente restaurate sono tutte luminose e dotate di ogni confort: TV , telefono, cassaforte, asciugacapelli, aria condizionata, servizi privati. Sono graditi ospiti non fumatori.

Connessione Internet Wi-Fi gratuita. Aperto tutto l’anno.

Hotel Casa Petrarca

L’Hotel Casa Petrarca sorge lungo il canale dei Fuseri nel cuore di Venezia, tra Piazza San Marco e il Ponte di Rialto e offre camere in un piccolo edificio storico del 14° secolo. Ogni camera presenta arredi semplici ma di charme, una sistemazione perfetta per un soggiorno romantico a Venezia.  Come farvi sentire a casa,  anche lontani da casa. Al mattino, nella piccola sala da pranzo gusterete una tipica colazione italiana mentre ascoltate musica classica, jazz o new age. Posizionata in una tipica strada veneziana molto tranquilla, la Casa Petrarca vi attende a 5 minuti a piedi dal Ponte di Rialto e a 5 minuti da Piazza San Marco.

Hotel San Samuele

Eccellentemente posizionato nel prestigioso Sestiere di San Marco, a metà strada tra il Ponte di Rialto e le Gallerie dell’Accademia, il nostro conveniente Hotel San Samuele è situato in una delle migliori aree per visitare il centro storico di Venezia. Situato in una calle molto tranquilla, proprio dietro a Palazzo Grassi, il nostro accogliente e familiare hotel si trova a soli 10 minuti a piedi da Piazza San Marco. Informale e familiare, il nostro hotel offre tutte le comodità di casa nel cuore di Venezia. L’ingresso accoglientemente arredato offre un invitante punto d’incontro dove gli ospiti possono rilassarsi, godersi una buona lettura, una tazza di tè o un caffe.

Hotel Doni

La famiglia DONI gestisce l’albergo dal 1946 ed é appena stata premiata per la sua prestigiosa attività professionale. Nikos,Tessa,Gina e Annabella Vi faranno respirare l’aria familiare dell’albergo facendoVi sentire come a casa Vostra nella cittá più bella del mondo. L’edificio é un antico palazzo del 1700 in stile gotico veneziano che si affaccia sul Rio del Vin dove é possibile sentire le serenate delle gondole e si trova a soli due minuti da Piazza San Marco. L’hotel inoltre è situato in fronte alla principale fermata del vaporetto “San Zaccaria” da dove partono i mezzi pubblici per l’aeroporto e per la stazione ferroviaria.

Hotel Rosa Salva 3*S

In calle Fiubera, poco distante da Piazza San Marco e dal Ponte di Rialto, la famiglia Rosa Salva è pronta ad ospitarvi in un ambiente accogliente e appena rimodernato. L’Hotel Rosa Salva è stato ristrutturato interamente, cercando di mantenere lo stesso spirito e la medesima cura al dettaglio che da sempre caratterizzano la pasticceria e il catering della famiglia Rosa Salva, per garantire ai propri ospiti una meravigliosa esperienza in quel di Venezia. L’arredo è in stile classico: le pareti sono arricchite da preziosi tessuti che accompagnano un arredamento pulito ed essenziale presente in diverse essenza lignee, con armadiature di diverse dimensioni, chiuse o a giorno, per riuscire a soddisfare le esigenze dei vari ospiti. I materassi a molle insacchettate, posizionati su sommier con piani rigidi, garantiscono il massimo comfort dopo una lunga giornata trascorsa per le calli di questa splendida città lagunare.

CANALETTO E VENEZIA. Aperta fino al 9 giugno 2019 la mostra sul protagonista del Settecento veneziano

Particolarissimo pittor di vedute, al quale e nella intelligenza, e nel gusto e nella verità, pochi tra gli scorsi e nessuno tra i presenti si può trovar che si accostino.” (Anton Maria Zanetti)

Un omaggio alla Venezia settecentesca e all’opera del suo artista più illustre, Giovanni Antonio Canal, meglio conosciuto come il Canaletto torna a splendere nelle sale di Palazzo Ducale nella mostra “CANALETTO A VENEZIA” aperta fino al 9 Giugno 2019.

LA MOSTRA.

La mostra parte dall’affacciarsi nei primi anni del ‘700, una stagione artistica di grande complessità e valore, di eccellenze nel campo della pittura, della scultura, delle arti decorative, un secolo di enorme vitalità e grandi cambiamenti, nel linguaggio dell’arte, nella storia delle idee e delle tecniche, nella vita sociale.

Anni in cui una nuova forma artistica rompe i legami con il rigore del Classicismo e con la teatralità del Barocco, in cui il colore prende il sopravvento sul disegno.

Luca Carlevarijs pone le basi del vedutismo veneziano, Rosalba Carrera rinnova l’arte del ritratto. Due giovani coetanei dipingono opere in cui la luce acquista valenza fondante, costitutiva: Giambattista Tiepolo con pennellate aggressive in composizioni dinamiche, Canaletto nella pittura di vedute, lo stile di entrambi si farà poi più controllato e nitido.

Il viaggio prosegue con la pittura di costume di Pietro Longhi, l’esplosione del vedutismo, la pittura di storia e quella di paesaggio, il capriccio. E la grande stagione dell’incisione, che diversi sperimentano, e di Giambattista Piranesi. Il racconto di questo secolo è anche quello della presenza europea della Serenissima e del viaggiare dei suoi artisti. Mentre anche l’arte vetraria di Murano vive i suoi fasti, con l’oreficeria e la manifattura di porcellane. Protagonisti di fine secolo sono Francesco Guardi e Giandomenico Tiepolo, figlio di Giambattista.

Nelle vedute di Guardi il linguaggio pittorico, tremolante e allusivo, lontano dalle solari certezze di Canaletto, sembra evocare una Venezia in disfacimento, mentre il tempo del vivere felice e aristocratico lascia il posto a un popolo di irriverenti Pulcinella, dove tutti sono liberi e uguali, e sullo sfondo la rivoluzione infiamma la Francia. Il secolo dei lumi, e il percorso espositivo, si chiude con l’affermarsi del Neoclassicismo, su tutti giganteggia Antonio Canova.

INFO UTILI. Orari e aperture: dal 1/11 al 31/03 8.30 – 17.00 dal 1/04 al 31/10 8.30 – 18.30 Biglietto: intero: 13€, ridotto: 11€

CARNEVALE 2019. FESTA DELLE MARIE. Sabato 23 Febbraio il corteo delle bellezze veneziane

Parte da San Piero di Castello e percorrerà via Garibaldi e Riva degli Schiavoni fino ad arrivare sul palco di Piazza San Marco attorno alle 16.00: al via la tradizionale “Festa delle Marie” che inizia sabato 23 Febbraio verso le 14.30 col corteo delle bellezze veneziane,  consacrando ufficialmente il Carnevale di Venezia, e che tra costumi incantati e bellezze mozzafiato accompagna tutto il Carnevale, esaurendosi con l’incoronazione della Maria vincitrice martedì 5 Marzo, il noto “martedì grasso”.
La Festa delle Marie omaggia il nobile gesto del Doge che tradizionalmente portava a dodici bellissime e umili fanciulle veneziane dei gioielli dogali per il loro matrimonio. Ad oggi, il corteo e la festa rappresentano un momento unico per ammirare i costumi della tradizione veneziana che sfilano in corteo per le calli della città indossati delle 12 ragazze veneziane selezionate in rappresentanza delle “Marie”.
Il corteo è accompagnato dai gruppi storici in costume del C.E.R.S. e dalle associazioni Amici del Carnevale di Venezia e Associazione Internazionale per il Carnevale di Venezia.

Dal 31 Marzo a Palazzo Zaguri

“Venice Secrets, Crime and Justice” in mostra dal 31 Marzo a Palazzo Zaguri

Palazzo Zaguri presenta al pubblico la Mostra “Venice Secrets, Crime and Justice” – dal 31 marzo 2018 a Venezia. Una mostra epocale che racconta con reperti unici e suggestive ricostruzioni i lati oscuri della storia di Venezia attraverso il tema della giustizia, sfatando miti e antimiti di una delle realtà storiche più longeve nel panorama europeo e per molti aspetti all’avanguardia. Il percorso espositivo è suddiviso in quattro sezioni: l’indagine e la tortura, carceri e carcerati, le esecuzioni capitali, l’inquisizione tra miti e leggende. Le trentasei sale espositive offriranno l’opportunità di visionare centinaia di strumenti di tortura e di morte, decine di quadri, vestiti d’epoca e libri antichi, il tutto esposto al mondo per la prima volta e proveniente da biblioteche, musei e collezioni private italiane e straniere. Esperti hanno ricostruito delle celle dell’inquisizione e un teatro anatomico con cadaveri plastinati a ricordo di come i giustiziati venivano usati per la scienza. Studiosi internazionali e scrittori famosi hanno lavorato per narrare e far rivivere le grandi tragedie come quelle del Doge Marin Falier o del Conte di Carmagnola, i libertini Lorenzo Da Ponte e Giacomo Casanova che frequentavano Ca’ Zaguri. Non solo gli allucinanti spettacoli delle condanne a morte e le infernali pene inflitte, ma anche le numerose fantasie popolari come il povero Fornareto o il mostro Biagio Luganegher. Oltre le storie presenti anche i segreti delle magistrature che componevano l’articolata struttura dello Stato. Ampio spazio è dedicato al Sant’Ufficio attraverso numerosi esempi: dallo scontro tra la Repubblica di Venezia e la Santa Sede, alle figure del Frate Servita Paolo Sarpi, il filosofo Giordano Bruno e la cortigiana Veronica Franco. Aperto tutti i giorni, da lunedì a domenica, dalle ore 10.00 alle ore 21.00. Info su www.venicesecrets.net

Hotel Palazzina G

Hotel 5 stelle a Venezia centro storico, Palazzina sorge nel cuore di una struttura cinquecentesca affacciata sul Canal Grande, nell’incantevole scenario lagunare, in una location esclusiva e dal particolarissimo appeal. Un luogo unico in cui tradizione veneziana e contemporaneità si fondono in un hotel in cui sentirsi veneziani: un edificio nobile in cui si incastonano e convivono materiali, architetture per creare un progetto unconventional di accoglienza e una conciergerie capace di proporre e stupire con esperienze, alla scoperta della città, ogni volta diverse ed accattivanti. Atmosfere e luci concorrono a fare del nostro Hotel una casa vissuta, intrisa di fascino, nella quale la straordinarietà degli ambienti si unisce a pezzi e complementi di arredo unici. Da noi il lusso è fuori dagli schemi e si traduce in un’esperienza in grado di far sentire ciascun ospite “temporaneamente e autenticamente veneziano”. Lontano dall’iconografia classica del turismo a Venezia. Il meglio della cultura e dello spettacolo ha soggiornato all’interno delle nostre esclusive Suite, con vista sulla città o sul Canal Grande, pensate per garantire il massimo del comfort in un ambiente elegante. Un mood inconfondibile, glamour e tipicamente veneziano, caratterizza le diverse tipologie di sistemazioni, in cui arredamenti, colori, quadri e materiali utilizzati concorrono a creare un risultato senza precedenti. Dal genio del designer ed architetto francese Philippe Starck nascono diverse tipologie di camere e suite apartment, pensate per garantire all’Ospite un’offerta di altissimo livello, realizzata con estro e fantasia, materiali moderni e di altissima qualità, completate da uno stile originale ed inconfondibile. E’ così che prendono vita, fra le altre, le nostre Suite con vista sul Canal Grande, le Junior Suite e le camere Deluxe con un’autentica vista sui tetti veneziani. Tutte le camere sono dotate di aria condizionata, minibar, impianto di filodiffusione con I-pod connection, esclusive amenity dalle fragranze personalizzate.

San Clemente Palace Kempinski

Il San Clemente Palace Kempinski, parte di Leading Hotels of the World, è la tua destinazione esclusiva di pace e tranquillità, a soli dieci minuti in barca da Piazza San Marco. Giardini rigogliosi, antiche corti interne, la storica chiesa di San Clemente: il fascino dell’ex monastero, che per secoli l’Isola ha ospitato, è un invito a un viaggio nel tempo. Concediti serenità e privacy in una delle 190camere e suite, con vista sulla laguna o sul lussureggiante parco dell’Isola. Assapora le diverse interpretazioni delle specialità italiane e veneziane nei nostri tre ristoranti Acquerello, La Dolce e Insieme. Con la sua posizione strategica, a pochi minuti da Venezia, e la combinazione unica di spazi interni e aree esterne, il San Clemente Palace Kempinski è la location ideale per eventi speciali e matrimoni indimenticabili. Con i suoi campi da tennis e da golf, una piscina all’aperto e trattamenti spa, l’isola offre la cornice perfetta per rilassarsi e mantenersi in forma.

Scala Contarini del Bovolo: 30 minuti per meravigliarsi

E’ una di quelle mosse sceniche che fanno fare bella figura quando si porta qualcuno a spasso per Venezia, magari per la prima volta: si arriva in Campo Manin, si imbocca una calle bella stretta, si svolta un paio di volte fino a che non ci si trova davanti lei, la suggestiva ed elegante Scala Contarini del Bovolo.

Trattasi di uno dei più singolari esempi dell’architettura veneziana di transizione dallo stile gotico, ben radicato nella cultura locale, a quello rinascimentale con una serie di logge sovrapposte nei vari piani in cui si snoda la scala, a chiocciola o secondo il dialetto veneziano il “bovolo”, appunto.

Puoi accedere e visitare questa meraviglia semi-nascosta per una buona mezz’ora, nel giorno e nell’orario scelto, insiema alla Sala del Tintoretto compreso nel biglietto di entrata; puoi anche aggiungere ad ogni biglietto la visita all’Oratorio dei Crociferi che si trova a circa un quarto d’ora di cammino, ma quella non è vincolata ad orari particolari.
ORARI
Tutti i Giorni
10.00 – 13.30 / 14.00 – 18.00

BIGLIETTI
I prezzi variano da 3€ a 9€
Accesso gratuito per bambini fino a 12 anni, guide turistiche autorizzate di Venezia, residenti Comune di Venezia (con documento di riconoscimento e residenza) e dipendenti IRE e Fondazione Venezia Servizi alla Persona.

REDENTORE, Programma 15-16 luglio 2017

Venezia è sempre magica, ma c’è una notte all’anno, una notte speciale, una soltanto, in cui brilla più delle altre: la notte del Redentore.
Il terzo sabato di Luglio, come da tradizione, la città si tira a festa, il bacino San Marco si riempie di barche, le rive di tavolate, filari di luci e lanterne, il cielo sopra la Basilica si prepara ad essere protagonista indiscusso della serata con centinaia di occhi che, mezz’ora prima della mezzanotte, si rivolgono a lui per godersi lo spettacolo incantevole dei fuochi d’artificio più magici che si possano immaginare.

IL PROGRAMMA

Sabato 15 Luglio 2017

ore 19.00 – Apertura del ponte votivo che collega le Zattere con la Chiesa del Redentore all’isola della Giudecca.
Si cammina letteralmente sulle acque attraversando quello che comunemente chiamiamo il “ponte di barche” per raggiungere gli amici in Giudecca e prepararsi alla cena in compagnia
ore 19.00 – presentazione degli equipaggi delle regate di voga alla veneta
ore 23.30 – Spettacolo pirotecnico in Bacino di San Marco

Eventi collaterali in terraferma e non:
ASSEGGIANO: ore 23.30 spettacolo pirotecnico.
FAVARO VENETO: dalle ore 18.00 “Redentore a Favaro Veneto”, presso il centro sportivo in via Monte Cervino;  ore 23.30 spettacolo pirotecnico
MALCONTENTA: dalle ore 16.30 “Redentore a Malcontenta”, chiesa parrocchiale; ore 23.30 spettacolo pirotecnico
PELLESTRINA: dalle ore 19.30 “Redentore a Pellestrina”, in piazza Zendrini; ore 23.30 spettacolo pirotecnico
Domenica 16 Luglio 2017
dalle 16.00 Regate del Redentore (stagione Remiera 2017) – canale della Giudecca: ore 16.00 regata dei giovanissimi su pupparini a 2 remi; ore 16.45 regata su pupparini a 2 remi; ore 17.30 regata su gondole a 2 remi
ore 19.00 – Santa Messa Votiva presso la Chiesa del Redentore all’isola della Giudecca

 

FESTA IN BACINO e non solo

Come già detto feste in barca e in riva la fanno fa padrona ma gli eventi esclusivi non mancano di certo: un grande classico il Redentore piratesco in Jolly Roger (ingresso a 160 euro); techno sotto le stelle alla Serra dei Giardini con after party in barca dalle 03.00 alle 10.00 e Secret Guest (ingresso gratuito); l’aeroporto Nicelli al Lido ospiterà Altavoz + Yolo con 2 palchi, elettronica e hip hop dalle 22.00 alle 7.00 (ingresso in prevendita o alla porta).

Chi volesse invece girare per le zattere, la Giudecca e Venezia fino a mattina ricordi che il transito pedonale sul Ponte Votivo è consentito dalle 19 di sabato 15 Luglio alle 22 di domenica 16, ad eccezione dell’arco di tempo dalle 23 di sabato alle 0.30 di domenica, durante il quale si svolgerà lo spettacolo pirotecnico.

 

TRASPORTI STRAORDINARI

Actv potenzia i trasporti pubblici di navigazione e automobilistico
in uscita da Venezia; People Mover piazzale Roma-Tronchetto attivo fino alle 03.00; Treni Speciali da Venezia a Mestre (1.01, 1.10, 1.20, 1.50, 2.05), da Venezia per Treviso (2.45), da Venezia per Padova (2.10), da Venezia pr Vicenza (2.50)

Quello che non sai di Piazza San Marco

Quello che non sai di Piazza San Marco

Piazza San Marco è senza dubbio una delle piazze più famose e meravigliose del mondo, non per essere di parte ma ogni volta che mi trovo davanti alla Basilica mi soffermo ad ammirarla per qualche minuto, in silenzio, come se non l’avessi mai ammirata prima di allora. Se vi capita andateci di notte, è ancora più suggestiva. La sua imponenza è in grado di catturate lo sguardo e la mente, riempiendo il cuore. Molti di voi conosceranno la sua storia o avranno partecipato a qualche gita scolastica o tour con guida. Molto bene. Probabilmente però c’è qualche curiosità che ancora non conoscete.. La forma attuale di Piazza San Marco non è com’era in principio. Quella che oggi è l’area monumentale più frequentata di Venezia, è l’esito di successive modifiche ed espansioni. In origine la Piazza era destinata a diventare un grande orto, attraversata dal Rio Batario e dagli attuali rii della Zecca e del Cavalletto. Il maestoso Palazzo Ducale un tempo era un castello con torri e recinzioni, circondato da un canale. Dove ora si trova la piazzata, un tempo vi era un bacino adibito al carico e scarico delle merci. La zona iniziò a diventare simile ad oggi nel 826, quando a Venezia arrivò il corpo di San Marco e avvenne l’edificazione della prima Basilica. Purtroppo nel 976 un grosso incendio distrusse tutto, Basilica e Palazzo Ducale compresi. Nel 978 fu costruita una seconda Basilica e anche Palazzo Ducale fu riportato alla luce. Nello stesso anno, il Doge Pietro I Orseolo, fece costruire vicino al Campanile, un ospizio per pellegrini malati e bisognosi. Nel 1264 Piazza San Marco venne infine pavimentata con mattoni disposti a spina di pesce.. da qui in poi iniziò il corso che portò quest’area a divenire il salotto più magico di Venezia.

Carnevale di Venezia 2017: Il Volo dell’Angelo

Per veterani e appassionati del Carnevale di Venezia, il Volo dell’Angelo è forse una delle attrazioni più spettacolari ed emozionanti tra tutti gli eventi in programma. Ogni anno raduna in Piazza San Marco centinaia di persone, tutte pronte con il naso all’insù per ammirare la discesa della Maria.

Il Volo dell’Angelo quest’anno si terrà domenica 19 dicembre alle 11.00.

Come vuole la tradizione, la Maria sarà la vincitrice del Carnevale 2016. Claudia Marchiori vestirà i panni dell’Angelo 2017.

CARNEVALE DI VENEZIA 2017: SCOPRI TUTTI GLI EVENTI IN PROGRAMMA

L’emozionante Volo dell’Angelo del Carnevale apre ufficialmente i festeggiamenti del Carnevale di Venezia.
E’ un evento in costume che rievoca la storia del Dogi veneziani.

Hotel Noemi

SPECIALE CODICE DI SCONTO PER I CLIENTI CHE PRENOTANO DIRETTAMENTE NEL SITO DELL’HOTEL: CODICE CLIENTE: VENEZIANET L’Hotel Noemi è un elegante hotel a 3 stelle a meno di 50 metri da uno dei luoghi più famosi al mondo, Piazza San Marco: avreste mai immaginato di poter dormire all’interno di una cartolina? Soggiornando all’hotel Noemi è possibile! Le 14 camere della struttura sono tutte arredate finemente in stile veneziano, conferendo all’hotel un’aurea classica che vi rapirà e vi farà sentire lontani dallo stress di ogni giorno, catapultandovi in una dimensione onirica, quasi tornaste indietro a fine ottocento; contemporaneamente, i comfort moderni di cui l’hotel è dotato, quali la connessione ad internet wifi, gratuita in tutta la struttura, l’aria condizionata, la tv a schermo piatto, renderanno la vostra esperienza ancora più rilassante. Al mattino, svegliatevi e cominciate la vostra giornata coccolati dallo staff, che con mani sapienti vi preparerà una nutriente e ricca colazione dolce e salata , fatta principalmente da prodotti freschi di giornata, servita nella piccola ma accogliente sala colazione. L’hotel non dispone di ascensore, ma potere comunque contare sull’ausilio dello Staff per trasportare ai piani i vostri pesanti bagagli.

Residenza Goldoni

SPECIALE CODICE DI SCONTO PER I CLIENTI CHE PRENOTANO DIRETTAMENTE NEL SITO DELL’HOTEL:

CODICE CLIENTE: VENEZIANET

La Residenza Goldoni è un elegante affittacamere nel cuore di Venezia, a pochi metri dal Ponte di Rialto e meno di cinque minuti da San Marco. L’invidiabile posizione, un po’ appartata e suggestiva, permette, dopo un’abbondante colazione servita in camera, di calarsi subito nell’atmosfera della magica città lagunare. Le camere di Residenza Goldoni, uno dei più sofisticati Boutique Hotel della città, sono state ristrutturate di recente, e sono arredate con un bel stile Luigi Filippo dalle linee semplici e raffinate, opera di una tradizione artigianale ben radicata a Venezia.  Tutte le stanze dispongono di ogni comfort così da rendere il soggiorno indimenticabile: bagno con doccia e/o vasca, wifi, aria condizionata, cassaforte, il bollitore per prepararsi un tè caldo durante i freddi giorni invernali. Per chi poi fosse allergico ai tessuti, sono state mantenute un paio di camere economy, senza tessuti alle pareti. Con una breve passeggiata, gli ospiti potranno essere in Piazza San Marco ad ammirare i tesori della Basilica Marciana, le magnifiche stanze di Palazzo Ducale o a sorseggiare il famoso bicerìn del Caffè Florian all’ombra del campanile di San Marco o “Paron de Casa” (padrone di casa), come lo chiamano i veneziani.    

Negozio Olivetti in Piazza San Marco

Una delle superbe creazioni di Carlo Scarpa a Venezia: il Negozio Olivetti in Piazza San Marco

Il Negozio Olivetti sotto i portici delle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco a Venezia, progettato da Carlo Scarpa nel 1957/58 e uno dei più importanti esempi d’architettura del Novecento, è diventato recentemente un monumento storico a tutti gli effetti. Restaurato da poco, il Negozio è ora sotto la gestione del FAI, Fondo Ambiente Italiano. Questa vera e propria Icona del Novecento venne concepito da Carlo Scarpa su incarico di Adriano Olivetti, che desiderava realizzare un moderno showroom in Piazza San Marco a Venezia per esporre le macchine da scrivere e da calcolo prodotte dalla celebre azienda di Ivrea. Chiuso nel 1997 e temporaneamente trasformato in una rivendita di prodotti per turisti, il Negozio OLivetto è stato infine generosamente dato in concessione al FAI nel 2011 da Assicurazioni Generali, proprietaria dell’immobile, in vista dell’apertura al pubblico del Bene. Il Negozio Olivetti, eccezionale capolavoro di Carlo Scarpa, è divenuto così, da aprile 2011, un fedele Museo di se stesso. La brillante articolazione dello spazio, la straordinaria scala centrale quasi sospesa nel vuoto, la valorizzazione delle potenziali trasparenze dell’ambiente, l’uso accurato dei materiali e delle tecniche tradizionali veneziane, dallo stucco al mosaico, sono solo alcune delle qualità del lavoro scarpiano che emergono nel corso della visita. E’ stata inoltre donata da Olivetti al FAI, ed è ammirabile all’interno del Negozio, una preziosa collezione di macchine da scrivere e da calcolo storiche. Grazie a questo lascito la Fondazione ha potuto ripristinare l’allestimento e la funzione originaria del luogo, nell’intento di ridare un futuro alla qualità tecnica ed estetica che ha contrassegnato la miglior produzione italiana del dopoguerra.

Orario di apertura: dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 18:30 (ultimo ingresso ore 18:00);

Costo del biglietto:

Iscritti FAI: ingresso gratuito
Intero: € 10
Ridotto (6-18 anni): € 5
Bambini fino ai 5 anni: ingresso gratuito
Residenti del Comune di Venezia: € 5
Studenti fino ai 25 anni: € 6
Soci National Trust e Soci Bienfaiteurs Amis du Louvrepersone con disabilità e accompagnatore: ingresso gratuito
Famiglia (2 adulti e figli 6/18 anni): € 26 

Teatrino di Palazzo Grassi

Il Teatrino di Palazzo Grassi restaurato da Tadao Ando è il nuovo centro culturale di Venezia

E’ aperto dal 1 giugno 2013 il nuovo Teatrino di Palazzo Grassi, piccolo capolavoro di restauro architettonico operato da Tadao Ando.

Dopo il restauro di Palazzo Grassi, nel 2006, seguito da quello di Punta della Dogana, inaugurata nel 2009, il recupero del Teatrino segna, nel 2013, la terza tappa del grande progetto culturale di François Pinault a Venezia.

Con una superficie di 1000 metri quadri, il Teatrino di Palazzo Grassi è dotato di un auditorium con una capacità di 225 posti, completo di foyer e di aree tecniche (camerini, sala regia, cabina per la traduzione simultanea…).

Il Teatrino assicura all’insieme di Palazzo Grassi Punta della Dogana le migliori condizioni tecnologiche (in particolare acustiche) e di confort, grazie alle quali potrà essere ulteriormente sviluppato il programma di incontri con gli artisti,  conferenze,  letture,  concerti,  performance e  proiezioni di film d’artista organizzati dalla Fondazione Pinault nelle sedi veneziane.

IL RESTAURO E LO SVILUPPO DEGLI AMBIENTI INTERNI
Una volta realizzato e ricostruito l’involucro esterno  del Teatrino di Palazzo Grassi che mantiene viva e fissa la forma preesistente dell’edificio, Tadao Ando ha inserito internamente un volume completamente nuovo che definisce il vero e proprio ambito teatrale e di proiezione e, allo stesso tempo, sagoma architettonicamente lo spazio.

Questo volume definisce un auditorium che vede la presenza di un palco, un backstage con un’area tecnica e una gradonata con le poltrone per il pubblico. E poi  un grande foyer contraddistinto da grandi aperture sagomate a triangolo sulle pareti, che garantiscono il passaggio libero agli ambienti adiacenti, e dal grande lucernario triangolare che dà una luce zenitale a tutto l’ambiente.

INGRESSO LIBERO

Teatro Goldoni

Teatro Goldoni di Venezia è sede del Teatro Stabile del Veneto diretto da Alessandro Gassman

Il Teatro Goldoni di Venezia , secondo per importanza e capienza, si trova a pochi passi dal Ponte di Rialto. Si tratta del classico esempio di teatro all’italiana, con quattro ordini di palchi e circa 800 posti a sedere.

Il Teatro Goldoni  venne edificato nella prima metà del ‘600 e subì poi numerose ristrutturazioni e rimaneggiamenti. Il periodo d’oro del Teatro, allora chiamato Vendramin, è costituito sicuramente dalle seconda metà del ‘700 quando venne ingaggiato uno dei più importanti commediografi cittadini: Carlo Goldoni.

Perché venisse poi ufficialmente intitolato al grande scrittore veneziano bisognò poi aspettare fino al 1875, nell’anniversario della nascita di Goldoni.

Chiuso dopo la Seconda guerra mondiale perché pericolante ed espropriato nel 1957, dopo un lungo restauro, è stato riaperto nel 1979 dopo una completa ristrutturazione che ne ha migliorato capienza e servizi.

Il Teatro Goldoni è sede del Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”, diretto da Alessandro Gassman, che organizza la stagione di prosa, la rassegna di Teatro Contemporaneo, e altre manifestazioni in concessione, balletti e concerti.

Teatro La Fenice

 

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Il Teatro La Fenice a Venezia: ricca programmazione operistica e sinfonica a Venezia

Risorge sempre dalle sue ceneri: II 14 dicembre 2003 una folla commossa ed entusiasta ha nuovamente varcato le porte del Teatro più amato e più conosciuto di Venezia: iI Teatro della Fenice finalmente risorto dalle sue stesse ceneri. L’edificio era stato quasi completamente distrutto (ne erano rimasti in piedi solo i muri portanti, al centro un’immensa voragine) da un incendio di origine dolosa nel gennaio del 1996 ed è stato riedificato, nello stile del precedente, in circa 8 anni. Quella tragica notte del 29 gennaio 1996 i vigili del fuoco hanno cercato di spegnere invano per tutta la notte l’incendio che rischiava di propagarsi agli edifìci circostanti, mentre un gran numero di veneziani, disperati e ipnotizzati dalle fiamme che si ergevano verso il cielo, sono rimasti sotto l’acqua che pioveva dall’unico elicottero disponibile. Il Teatro La Fenice è stato ricostruito perfettamente identico a quello andato distrutto. STORIA Il Teatro La Fenice, uno dei maggiori d’Italia, venne costruito da Antonio Selva a partire dal 1790 e inaugurato con un’opera di Giovanni Paisiello, “I giochi di Agrigento”. Con la realizzazione della Fenice si può dire venisse a concretizzarsi un ampio programma di intellettualità illuministica settecentesca che con l’architettura e le opere pubbliche coltivava il disegno di promuovere l’idea di riforma. Per ironia della sorte i Teatro di Venezia era destinato a risorgere dalle sue stesse ceneri per ben 2 volte nell’arco di 200 anni. Difatti un’incendio lo distrusse completamente già nel 1836 e fu successivamente ricostruito identico all’originale. Nel corso del XIX sec. è stato sede di numerose prime rappresentazioni di opere liriche di autori famosi come Gioacchino Rossini (Tancredi, 1836), Vincenzo Bellini (Beatrice di Tenda, 1832) e Giuseppe Verdi (Rigoletto, 1851). Proprio un’opera del compositore bussettano, che poi avrebbe avuto un gran successo, La Traviata, alla prima della Fenice venne sonoramente fischiata. Se siete in visita a Venezia, il Teatro La Fenice è sicuramente una tappa imperdibile. La visita tra gli stucchi e gli ori delle prestigiose sale consente di scoprire retroscena e segreti del Teatro e dei suoi protagonisti, ripercorrendone la storia dalle origini fino ai nostri giorni.

COME ARRIVARE:

Vaporetto Linea 1: fermate Rialto, Sant’Angelo, San Samuele o San Marco (Vallaresso)

Vaporetto Linea 2: fermate Rialto o San Marco (Vallaresso)

ORARI DI VISITA:

Il Teatro è in genere aperto per le visite tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00, ma si consiglia di visitare il sito in quanto potrebbero verificarsi variazioni del calendario per ragioni artistiche o tecniche.

PREZZI PER VISITARE LA FENICE:

Prezzo intero € 11,00
Prezzo ridotto € 7,00 (ridotto per studenti fino ai 26 anni e visitatori oltre i 65 anni)
Ingresso gratuito per i bambini fino a 6 anni.

Biglietto Family Pass
Famiglie con un figlio € 23,00.
Famiglie con due figli € 26,00.
Famiglie con tre figli € 29,00.

Fondazione Bevilacqua La Masa

L’attività della Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia riguarda soprattutto la promozione dell’arte contemporanea.

La Fondazione Bevilacqua La Masa è in primo piano a Venezia per la realizzazione di mostre di artisti viventi di fama internazionale, e con attività che coinvolgono i giovani artisti, e in particolare quelli del Triveneto. Nelle due sedi espositive, nei dodici atelier, nelle due foresterie e in differenti spazi esterni, la Fondazione organizza anche studi d’artista, incontri, conferenze, spesso in collaborazione con università e centri d’arte italiani e stranieri. Le due sedi espositive aperte al pubblico sono la Galleria di Piazza San Marco, sotto i portici delle Procuratie Nuove e Palazzetto Tito vicino a Campo San Barnaba. Per quel che riguarda la Galleria di Piazza San Marco lo spazio si sviluppa su due piani e si presta sia a mostre storiche che a rassegne prettamente contemporanee. Gli uffici della Fondazione Bevilacqua La Masa sono situati invece in palazzetto San Barnaba nel sestiere di Dorsoduro, già dimora degli artisti veneziani Ettore e Luigi Tito che ha disegnato i fregi della facciata. Le rassegne ivi ospitate sono prettamente contemporanee.

Come arrivare :

Sede di Palazzetto Tito: in vaporetto prendere la linea 1 con fermata Ca’ Rezzonico. Camminare in direzione Campo San Barnaba per 200 metri e spostarsi in diagonale verso i canale dove inizia la fondamenta di Rio San Barnaba. Palazzetto Tito si trova lungo la riva segnalato da un gonfalone fucsia.

Sede di San Marco: in vaporetto prendere la linea 1 o 2 con fermata San Marco.

Orari:

da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 17.00 per Palazzetto Tito e dal mercoledì alla domenica dalle 10.00 alle 17.00 per la Galleria di Piazza San Marco.

Biglietti: variabili a seconda dell’evento.

Ca’ Giustinian – La Biennale

La sede amministrativa della Biennale di Venezia si trova in uno splendido Palazzo che si affaccia sul Canal Grande quasi all’altezza del Bacino San Marco: Ca’ Giustinian. Si tratta di una dimora storica tra le più rappresentative dello stile tardo gotico veneziano. L’edificio, chiamato originariamente “dei Giustinian”, è stato edificato intorno al 1471 ed è il risultato dell’unione di due palazzi distinti: Giustinian e Badoer-Tiepolo, divisi un tempo da una stretta calle murata per consentire la costruzione dei collegamenti interni. Ca’ Giustinian ospita al proprio interno, oltre agli uffici della Biennale, spazi per attività permanenti (mostre ed eventi) e servizi per il pubblico, acquistando natura di centro polifunzionale secondo il programma attuato anche per il Palazzo delle Esposizioni. Le aree più importanti e di pregio dell’edificio sono distribuite su quattro livelli. Gli interni sono caratterizzati da linee essenziali e colori neutri accostati ad arredi dalle forme e dai colori decisi tipici del design contemporaneo. Gli ambienti sono stati completati con opere del fondo artistico scelte e posizionate in modo da valorizzare il rapporto spazio/opera d’arte. La luce è l’altro elemento caratterizzante dello spazio. Una delle sale più importanti, dove si svolgono i principali incontri con artisti, musicisti, ballerini, coreografi e personalità di spicco del mondo delle arti contemporanee organizzati dalla Biennale, oltre che le conferenze, è la SALA DELLE COLONNE, il cui apparato decorativo è eclettico, con riferimenti al ‘700 veneziano. Al piano terra dell’edificio, affacciata sul Canal Grande, troverete la caffetteriaL’ombra del leone”, ospitata all’interno dell’ex Sala degli Specchi. Il locale è l’ideale per una collezione o pranzo leggero (spendendo non eccessivamente) affacciati sul Canal Grande.

Il Portego al piano terra di Ca’ Giustinian è diventato, grazie ai restauri operati dalla Biennale, uno spazio espositivo per Mostre di carattere storico-retrospettivo, allestite con materiali provenienti dall’Archivio Storico delle Arti Contemporanee. Dal 2009 sono state presentate finora 12 mostre, tra cui le recenti “Biennale Arte 2001 – Platea dell’Umanità” (2016-2017), “1999” (2015) e “L’idea del corpo” (2014).

La strategica posizione dell’edificio sul bacino di San Marco ha di certo ispirato, durante la prima metà del secolo scorso, la costruzione della grande terrazza panoramica. Uno spazio unico, un anfiteatro sulla laguna e la città con una spazialità disarmonica dilatata dall’ampiezza della vista e dalla luce. Lo scopo progettuale era di rendere armonico e fruibile questo luogo singolare per accogliere gli ospiti principalmente in occasione delle inaugurazioni delle manifestazioni. Una pavimentazione in doghe di legno per esterni suddivide lo spazio. L’arredo, dalle linee essenziali, è realizzato con materiali all’avanguardia e di facile manutenzione. Una lunga pergola corre parallela al muro della parte edificata della terrazza e accompagna lo sguardo verso l’orizzonte. La presenza vegetale è minimale, composta da selezionate essenze sempreverdi collocate all’interno di vasche e vasi che definiscono aree funzionali e percorsi. Le note cromatiche vanno dal bianco al ceruleo delle infiorescenze stagionali. Le differenti tonalità del fogliame verde brillante si mescolano a quello argenteo. Luci indirette differenziano gli spazi senza entrare in competizione con lo spettacolo notturno della città mentre, appesi ai riccioli in ferro che si elevano dalla balaustra, 24 lanterne in carta nautica rivelano in controluce i modelli dei campanili e dei comignoli presenti nello skyline della città.

L’ingresso a Ca’ Giustinian è libero.

La Basilica di San Marco

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La visita alla Basilica di San Marco a Venezia è assolutamente imperdibile per chi viene in vacanza in Laguna

Sul lato orientale di Piazza San Marco si erge in tutto il suo splendore la Basilica. Quella che oggi è la Basilica di San Marco era un tempo la Cappella dogale (solo nel 1807 il patriarcato della città venne spostato in questa chiesa, un tempo a esclusiva disposizione del Doge) , eretta tra il 1063 e il 1094 per raccogliere le spoglie di San Marco. La salma dell’Evengelista Marco, si dice, venne trafugata da Alessandria d’Egitto nell’828 da due mercanti, Rustico da Torcello e Buono da Malamocco, e appena giunse a Venezia, l’anno successivo, ricevette un’accoglienza straordinaria, tanto che il Doge in carica, Giustiniano Partecipazio, dispose subito la costruzione di un tempio in suo onore. Ma l’edificio che ne risultò venne completamente distrutto da un rovinoso incendio nel 976. La Basilica di San Marco, nella sua forma attuale, a croce greca con 5 grandi cupole, una per ogni campata, risalente invece al secolo successivo e sorta in forme bizantine, interpretate però romanicamente, fu progettata probabilmente da un architetto greco anche se attuata da maestranze veneziane e lombarde. La facciata consta di due parti, ciascuna con 5 grande arcate. Quella superiore, balaustrata, è arricchita dalla presenza di 4 cavalli di bronzo (copie) stupenda opera di arte bizantina, unica quadriga antica conservatasi fino ad oggi. Questi splendidi cavalli di bronzo dorato giunsero a Venezia con il ricco bottino di guerra raccolto dai Veneziani, guidati dal doge Enrico Dandolo, dopo la conquista di Costantinopoli al termine della IV Crociata nel 1204, insieme ad altre opere di valore inestimabile, molte delle quali sono conservate ancor oggi nel Tesoro della basilica. Il piano inferiore presenta un complesso intreccio di archetti sporgenti, ordini sovrapposti di colonne, rilievi e decorazioni. II fianco della Basilica di San Marco, verso Palazzo Ducale è introdotto, all’angolo, dalla Pietra del bando, da cui venivano lette le ordinanze della Repubblica. Seguono il portale d’accesso al Battistero e, agli opposti, i due Pilastri Acritani portati dalla città di S Giovanni d’Acri dopo il 1256. Sullo spigolo è il gruppo in porfido dei Tetrarchi, probabile opera siriaca del IV secolo raffiguranti effigi di Diocleziano e degli altri tre imperatori che con lui regnarono alla fine del III sec; la tradizione popolare vuole invece che si tratti di quattro mori, impietriti per aver tentato di trafugare il tesoro della Basilica. Per quanto riguarda l’INTERNO, avrete la possibilità di ammirare più di 4200 metri quadrati di mosaici, eseguiti nell’arco di 600 anni. Quelli che a parere unanime risultano essere i più belli sono senz’ altro i più antichi che potete vedere nella Cappella della Pentecoste (la prima entrando). Anche il pavimento della Basilica di San Marco merita uno sguardo attento (anche se molto rovinato e coperto da tappeti), dato che è anch’esso a mosaico di marmi colorati e variegatissimi disegni del sec .XII (in parte vennero rifatti successivamente). L’altare maggiore custodisce l’urna di San Marco e alla sue Spalle è la Pala d’oro, grandioso lavoro di oreficeria bizantina in argento dorato. L’immagine più venerata in San Marco è senza ombra di dubbio la Madonna Nicopeia (operatrice di vittoria), anch’essa frutto del sacco di Costantinopoli perpetrato nel 1204 come il resto del nucleo originario del Tesoro di San Marco che merita, di sicuro, una visita accurata.

Come arrivare:

da Piazzale Roma:

Con i vaporetti delle linee:

  • 1 (tempo: 40 minuti ca.)
  • 5.1 diretto (tempo: 20 minuti circa)
  • 2 diretto (tempo: 30 minuti ca.)

A piedi sono necessari circa 30-40 minuti.

Dalla Stazione Ferroviaria (Santa Lucia):

Con i vaporetti delle linee:

  • 1 che impiega circa 35 minuti,
  • 5.1 diretto (tempo: 25 minuti ca.)
  • 2 diretto, (tempo: 25 minuti ca.)

A piedi sono necessari circa 30-45 minuti

Orari Campanile di San Marco:

giorni feriali 10.30 – 18.30 (ultimo accesso 18.00)

sabato-domenica 10.30 – 21.30 (ultimo accesso 21.00)

Prezzi :

Ingresso: 10 €

Bambini tra 6 e 12 anni: 5 €

Minori di 6 anni: ingresso libero

Orari Museo di San Marco: 

10.00 – 18.00 (ultimo accesso 17.30)

Prezzi:

Ingresso: 5 €

Bambini tra 6 e 12 anni: 3 €

Minori di 6 anni: ingresso libero

Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana

Biblioteca Nazionale Marciana, splendido edificio progettato da Jacopo Sansovino con affaccio sul Bacino San Marco

Le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana (Libreria Sansoviniana) sono inserite nel percorso integrato dei Musei di Piazza S. Marco, con entrata unica presso il Museo Correr (Ala Napoleonica). La grandiosa sala della libreria, concepita per conservare i tesori della Repubblica Serenissima vi stupirà per la sua bellezza. Al suo interno vi troverete pregevoli opere di Jacopo De Barbari (magnifica veduta di Venezia a volo d’uccello), di Tiziano (La sapienza), Veronese e Tintoretto. Il patrimonio librario della Biblioteca Marciana è consultabile nelle sale di lettura della Biblioteca (Piazza S. Marco n.7, 30124 Venezia) per motivi di studio. Come visitare le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana (o Libreria Sansoviniana)

Orari delle visite guidate:

  • 10.30 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)  – dal 1 aprile al 31 ottobre. Il deflusso del pubblico è previsto 15 minuti prima delle 18.00.
  • 10.30 – 17.00  (ultimo ingresso ore 16.00) – dal 1 novembre al 31 marzo. Il deflusso del pubblico è previsto 15 minuti prima delle 17.
  • Chiuso il 25 dicembre e 1 gennaio.

Ogni seconda domenica del mese la Biblioteca propone, in collaborazione con l’Associazione Culturale Venezia Arte, una visita guidata gratuita in lingua italiana. La visita avrà inizio alle ore 14.30. La prenotazione è obbligatoria.

Biglietti:

L’accesso alle Sale Monumentali avviene dall’ingresso del Museo Correr (Piazza San Marco, Ala Napoleonica) ed è subordinato all’acquisizione del biglietto unico dei Musei di Piazza San Marco (valido per il Museo Correr, il Museo Archeologico Nazionale, le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana e Palazzo Ducale), che tuttavia per i residenti e nati nel Comune di Venezia è gratuito.

Museo Archeologico Nazionale

Il Museo Archeologico Nazionale di Piazza San Marco ospita una notevole collezione d’arte greca, romana, egizia.

Fanno parte del percorso espositivo anche cammei e pietre dure, gemme e monete. Il Museo, a cui si accede col biglietto integrato per i musei di Piazza san Marco,  è stato fondato nel 1523 in seguito al lascito del cardinale Domenico Grimani e di Giovanni Grimaniche donarono alla Serenissima marmi e bronzi antichi. Molti dei reperti in esso custoditi sono il risultato di donazioni delle grandi famiglie veneziane. Nel corso dei secoli successivi lo Statuario si arricchì di ulteriori donazioni. Negli anni Venti del Novecento le raccolte furono sistemate al primo piano delle Procuratie Nuove, tuttora sede del Museo, e poi ampliate tra il 1949 ed 1954 grazie al deposito Correr e all’assegnazione a Venezia di ceramiche, vetri e gemme del Museo di San Donato di Zara. Oltre alle numerose sculture greche, comprende frammenti architettonici e scultorei romani, epigrafi, marmi e busti, bronzetti, ceramiche, gioielli, oggettistica etrusca, egizia, mesopotamica e romana, gemme, avori e una collezione numismatica (con monete di età repubblicana dal III al I secolo a.C.).

Orari :

  • Estivo (1/4-31/10): 10.00-19.00 (con ultimo ingresso e chiusura biglietteria alle ore 18.00, deflusso visitatori dalle ore 18.45).
  • Invernale (1/11-31/3): dom-giov: 10.30-17.00 (con ultimo ingresso e chiusura biglietteria alle ore 16.00, deflusso dalle ore 15.45); ven-sab: 10.30-19.00 (con ultimo ingresso e chiusura biglietteria alle ore 18.00, deflusso dalle ore 17.45)

Costo del Biglietto:

25,00 € (biglietto unico integrato);

13, 00 € (biglietto ridotto *);

Gratuito (secondo linee MibacT e Muve)

Palazzo Grassi

Palazzo Grassi è un fine edificio settecentesco di ispirazione neoclassica, opera di Giorgio Massari. Alcuni affreschi attribuiti ad Alessandro Longhi ornano lo scalone. Nel 1983 l’edificio passò al gruppo Fiat, che ne affidò la ristrutturazione all’architetto milanese Gae Aulenti. Divenne uno dei centri espositivi più prestigiosi d’Europa: sotto la guida di illustri direttori (tra cui Pontus Hulten, Paolo Viti ed altri) Palazzo Grassi presentò ambiziose mostre di grande successo, dedicate all’arte e alla storia delle grandi civiltà.

Il Palazzo è ora proprietà della Fondazione Francois Pinault ed è diretto da Monique Veaute: situato in Campo San Samuele e affacciato sul Canal Grande, l’edificio è la sede ideale di grandi mostre temporanee di cui alcune si basano in tutto o in parte sulle risorse della immensa collezione Pinault.

Come arrivare : Vaporetto Linea 1 fermata S.Angelo

Biglietto intero: 18,00€ Punta della Dogana o Palazzo Grassi

Biglietto ridotto: 15,00€ Punta della Dogana + Palazzo Grassi  

Ingresso gratuito: Giovani sotto i 20 anni; giornalisti accreditati; diversamente abili; accompagnatore di persona con disabilità al 100%; guide autorizzate con patentino rilasciato dalla Provincia di Venezia; 1 accompagnatore per ogni gruppo di adulti da 15 persone; 2 accompagnatori per ogni gruppo di 15 a 29 partecipanti; 3 accompagnatori per ogni gruppo scolastico da 15 a 24 partecipanti; 3 accompagnatori per ogni gruppo scolastico da 25 a 29 partecipanti; disoccupati (su presentazione di un giustificativo); tessera ICOM; Members Bourse de Commerce a partire dalla primavera 2021; Members Palazzo Strozzi.

Ogni mercoledì l’ingresso è gratuito per i residenti nella Città Metropolitana di Venezia e per gli studenti dell’Università Ca’ Foscari, l’Università Iuav, l’Accademia di Belle Arti, Venice International University, Conservatorio Benedetto Marcello, su presentazione del tesserino dello studente.

Orari: aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00

Chiuso il martedi, il 24 e 25 dicembre. Ultima entrata alle ore 18.00

Museo Fortuny

Il palazzo che ospita il museo di Mariano Fortuny è uno splendido esemplare di edilizia gotica maggiore ed un ambiente dotato di eccezionale fascino e sapore d’epoca. Le stesse aggiunte come i ballatoi, i passaggi sospesi e le decorazioni a fresco che furono realizzate tra fine ottocento e i primi del novecento, contribuiscono a dare al Museo Fortuny una connotazione del tutto originale e inimitabile.

Mariano Fortuny trasformò la residenza nel proprio atelier di fotografia, scenografia e scenotecnica, studio sulla lavorazione dei tessili, studio di pittura. Di tutte queste funzioni l’immobile ha conservato ambienti e strutture, appezzerie, collezioni fotografiche.

Il Museo Fortuny è destinato, secondo una tradizione consolidatasi nel corso degli ultimi due decenni, ad occuparsi di tutte le discipline facenti capo alla comunicazione visiva, raccogliendo in ciò, idealmente, l’eredità culturale dello sperimentalismo e delle curiosità innovative proprie del personaggio al cui nome la struttura è legata.

Biglietti

È possibile acquistare i biglietti:
online direttamente dal loro sito: muve.vivaticket.it/museo-fortuny oppure puoi acquistare il Museum Pass che consente l’ingresso a Palazzo Ducale e altri 10 musei di Venezia (compreso Palazzo Fortuny): muve.vivaticket.it/museum-pass
telefonicamente ogni giorno dalle ore 9:00 alle 13:00:
Dall’Italia 848082000
Dall’estero/only from abroad +39 041 42730892
via mail scrivendo a: prenotazionivenezia@coopculture.it 

Orari visite
Tutti i giorni, escluso martedì, dalle ore 10:00 alle 17:00 (ultimo ingresso ore 16:00)

Museo Correr

La splendida Ala Napoleonica in Piazza San Marco a Venezia ospita il Museo Correr

Il Museo Correr prende nome da Teodoro Correr (1750-1830), nobile di antica famiglia veneziana che lasciò alla Municipalità di Venezia per disposizione testamentaria le sue ricche e vaste collezioni, raccolte in vita con passione in un periodo in cui la Città sembrava incapace a non disperdere il suo enorme patrimonio storico e artistico. A questo primo consistente nucleo di opere, nel tempo si sono aggiunti altri doni ed acquisti checostituiscono oggi il complesso e diversificato patrimonio dei Musei Civici Veneziani d’Arte e di Storia. Collocato inizialmente al Fondaco dei Turchi, il Museo Correr occupa dal 1922 gran parte delle Procuratie Nuove, ideate dall’arch. Vincenzo Scamozzi (1552-1616) e la cosiddetta Ala Napoleonica, innalzata a chiudere Piazza S. Marco sul luogo dove un tempo sorgeva la Chiesa di San Geminiano. L’edificio, iniziato durante il Regno d’Italia (1807-1813) per accogliere Napoleone e i Viceré d’Italia, venne continuato sotto la dominazione austriaca per ospitare la Corte Asburgica nelle frequenti visite a Venezia e le rappresentanze politiche, militari e diplomatiche del Lombardo-Veneto di cui Venezia, assieme a Milano, era la capitale. Dal 2012 sono state anche riaperte e restituite al pubblico le sale riservate alla Principessa Sissi negli Appartamenti Imperiali d’Austria del Palazzo Reale di Venezia di Piazza San Marco, dopo un impegnativo restauro di nove straordinari ambienti. L’Ala Napoleonica, con la doppia facciata monumentale, il suggestivo portico dell’Ascensione – dov’è l’entrata del Museo, l’arioso scalone, la ricca sala da ballo, fu progettata dagli architetti G. A. Antolini, Giuseppe Soli e Lorenzo Santi. Quest’ultimo nel terzo decennio dell’ottocento sistemò e ordinò tutto il complesso del Palazzo Reale. Il pittore veneziano Giuseppe Borsato impostò il decoro degli ambienti secondo una personale e attenta rilettura dello stile Impero, sotto l’influenza degli architetti e arredatori francesi Percier e Fontaine e dello stile Biedermeier, che allora si andava imponendo nelle principali corti europee.

Come arrivare:
Da Piazzale Roma:

Linea 1 fermata Vallaresso o San Zaccaria
Linea 2 fermata Giardinetti Linea 5.1 o Linea 4.1, fermata San Zaccaria.

Dalla Stazione Ferroviaria di Venezia Santa Lucia:

Linea 1 fermata Vallaresso o San Zaccaria
Linea 2 fermata Giardinetti
Linea 5.1 o Linea 4.1, fermata San Zaccaria.

Da Lido di Venezia :

Linea 1 fermata Vallaresso o San Zaccaria;
Linea 5.2, fermata San Zaccaria.

Orari :

dal 1 novembre al 31 marzo

10.30 – 17.00 (ultimo ingresso ore 16.30)

dal 1 aprile al 31 ottobre

10.00 – 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30)

Chiuso il 25 dicembre e 1 gennaio

Costo biglietto:

Un unico biglietto valido per: Palazzo Ducale e per il percorso integrato del Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale, Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana. Ha validità per 3 mesi e consente una sola entrata a Palazzo Ducale e al percorso integrato

Ha validità per 3 mesi e consente una sola entrata a Palazzo Ducale e al percorso integrato

Intero: 25 €

Ridotto: 13 €

Famiglie: biglietto ridotto per tutti i componenti, per famiglie composte da due adulti e almeno un ragazzo (dai 6 ai 14 anni);

Scuola: 5,50 € a persona per classi di studenti di ogni ordine e grado, accompagnate dai loro insegnanti, con elenco dei nominativi compilato dall’Istituto di appartenenza.
La tariffa scuola è estesa anche a eventuali accompagnatori (fino a un massimo di 2);

Gratuito:

  • residenti e nati nel Comune di Venezia Membri I.C.O.M.
  • bambini da 0 a 5 anni
  • persone con disabilità e accompagnatore
  • guide turistiche abilitate in italia che accompagnino gruppi o visitatori individuali;
  • per ogni gruppo di almeno 15 persone, 1 ingresso gratuito (solo in caso di preacquisto)
  • docenti accompagnatori di gruppi scolastici, fino ad un massimo di 2 per gruppo
  • volontari del Servizio Civile del Comune di Venezia 
  • partner ordinari MUVE
  • possessori MUVE Friend Card
  • soci dell’associazione “Amici dei Musei e Monumenti Veneziani”
  • possessori di Art Pass Venice Foundation
  • possessori di Art Pass Fondazione Venetian Heritage

 

Palazzo Ducale

 

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Il Palazzo Ducale a Venezia è il simbolo più evidente della civiltà veneziana

Palazzo Ducale è stato fino alla caduta della Repubblica di Venezia nel 1797 residenza del Doge, palazzo pubblico e luogo di amministrazione della giustizia, il simbolo più alto e più ricco della civiltà veneziana, della sua storia culturale, militare, politica ed economica. Tutte le epoche storiche vi sono rappresentate in una straordinaria stratificazione di elementi costruttivi e decorativi: dalle antiche fondazioni originarie all’assetto gotico dell’insieme, dalle enormi sale della vita politicadecorate con i teleri di Veronese, Tintoretto e i grandi maestri del Rinascimento, alle preziose stanze dell’appartamento dei Dogi, delle buie prigioni e dai luoghi di tortura alle luminose logge sulla Piazza e sulla Laguna. Più prezioso di una reggia, più monumentale di un palazzo pubblico, più elegante di una dimora principesca, Palazzo Ducale ha soprattutto conservato tutto il fascino e la suggestione di uno dei più splendidi edifici mai costruiti: attorno ad esso sono fiorite leggende e si sono consolidati miti che hanno fatto grande e celebre Venezia e il suo governo millenario. Perfettamente conservato grazie ad un incessante lavoro di manutenzione e restauro, Palazzo Ducale apre oggi al visitatore settori poco noti e affatto sconosciuti delle sue aree: il Museo dell’Opera, che raccoglie soprattutto gli originali dei celebri maestosi capitelli scolpiti; il nuovo percorso delle Prigioni, oltre il Ponte dei Sospiri, nell’edificio marmoreo del Da Ponte; le cucine del Doge che ospitano oggi la nuovissima elegante cafeteria. Nel cosiddetto “percorso aulico” si visitano le diverse sale, sedi degli organi di governo delle magistrature veneziane e l’armeria, ricca di una pregiatissima raccolta d’armi. E’ possibile visitarlo anche grazie agli “Itinerari segreti“. Si visitano la Sala dei tre capi degli Inquisitori di Stato (sono qui conservati due dipinti del fiammingo Jeronimus Bosch), gli Uffici del Consiglio dei Dieci, e la “Sala del Tormento” ovvero la sala della tortura, pratica peraltro in disuso già a partire dal XVII secolo. Interessanti le sale della Cancellaria Superiore, il luogo destinato ai Segretari, membri di quella vera e propria classe intermedia tra nobiltà e popolo che costituiva la spina dorsale dell’efficiente burocrazia veneziana. Ancora si possono visitare i Pozzi e i Piombi, le celeberrime prigioni della Serenissima.

Apertura: dal 13 giugno al 26 luglio 2020 è aperto sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00

Costo Biglietto:

Intero: € 13.00
biglietto valido solo per Palazzo Ducale

Ridotto: € 5.50
biglietto valido solo per Palazzo Ducale

ragazzi da 6 a 14 anni Studenti dai 15 ai 25 anni Visitatori oltre 65 anni Personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) Titolari di Carta Rolling Venice Titolari di ISIC – International Student Identity Card

Gratuito:

residenti e nati nel Comune di Venezia Membri I.C.O.M.
bambini da 0 a 5 anni
persone con disabilità e accompagnatore
guide turistiche abilitate in italia che accompagnino gruppi o visitatori individuali;
per ogni gruppo di almeno 15 persone, 1 ingresso gratuito (solo in caso di preacquisto)
docenti accompagnatori di gruppi scolastici, fino ad un massimo di 2 per gruppo
volontari del Servizio Civile del Comune di Venezia 
partner ordinari MUVE
possessori MUVE Friend Card
soci dell’associazione “Amici dei Musei e Monumenti Veneziani”
possessori di Art Pass Venice Foundation
possessori di Art Pass Fondazione Venetian Heritage

ITINERARI SEGRETI DI PALAZZO DUCALE

Biglietto intero: 28,00 euro

Biglietto ridotto: 15,00 euro * Ragazzi da 6 a 14 anni Studenti da 15 a 25 anni Accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti Visitatori over 65 anni Residenti e i nati nel Comune di Venezia Titolari di Carta Rolling Venice Possessori VeneziaUnica Pack Acquirenti dei biglietti per i Musei di Piazza San Marco, Museum Pass Possessori del biglietto della Torre dell’Orologio Membri I.C.O.M. Personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MiBACT) Titolari di ISIC – International Student Identity Card