L’Assunta restaurata

L’Assunta restaurata

Il 4 ottobre , festa di S. Francesco, è stata presentata la pala de L’Assunta, capolavoro di Tiziano Vecellio che torna a impreziosire l’abside della Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, dopo un’imponente campagna di restauri durata quattro anni, finanziata interamente da Save Venice, uno dei Comitati privati per la Salvaguardia di Venezia. Quattro anni, due di manutenzione, 9.000 ore (pari a 320 ore al metro quadro) e circa 600 mila euro di investimento per il capolavoro tizianesco che è stato oggetto di un radicale intervento il cui obiettivo primario è stata la messa in sicurezza del sito, la messa in sicurezza delle condizioni del dipinto, che vanta una superficie di 28 mq., e il restauro dell’importante cornice lapidea che lo circonda.             

Tra gli interventi più significativi, lo smontaggio dell'organo Mascioni, che era stato installato dietro la pala e ancorato ad essa, ma causava molti problemi alla struttura tra vibrazioni e presenza di tarli. Durante la pulitura dello strato di polvere presente sul dipinto sono poi emersi, nei pennacchi ai lati della cornice lapidea, due putti, che potrebbero essere stati anch'essi dipinti da Tiziano.

 

Una grande opera di restauro 

L’Assunta aveva subito un importante restauro attorno al 1816, poi ancora a metà degli anni ’70 del ‘900. Ora ci viene restituita con una palette di colori vibrante e luminosa, come probabilmente l’aveva pensata Tiziano nel 1516 quando gli venne commissionata da Frate Germano, superiore del Convento dei Frari e da allora i frati della Comunità ne sono custodi vigili e premurosi e negli anni a venire ne avranno in carico la cura.