Monastero di San Daniele

  • EMAIL: monasterosandaniele@msandaniele.it

  • TELEFONO E FAX: 0498669149

  • WEBSITE: www.monasterosandaniele.eu

  • LOCATION: Via San Daniele n. 50 - 35031 Abano Terme

Fondato nell’XI sec. E dedicato al martire padovano Daniele, il monastero di San Daniele fu dapprima affidato ai Benedettini, venne poi affidato, a partire dal XV sec. ai Canonici Regolari per poi essere soppresso dalla Repubblica Veneta. Tornato infine all’ Ordine Benedettino, nel 1948 fu affidato ad una comunità di monache che tuttora lo conducono. Il Monastero è anche dotato di una foresteria, ove vengono accolti gruppi e singoli per esercitazioni spirituali e momenti di raccoglimento. Anche la Chiesa del monastero merita un po’ d’ attenzione, soprattutto per l’ altare maggiore ivi contenuto raffigurante Il martirio di San Daniele, il coro ligneo del seicento e la Natività di Gesù attribuita a Palma il Giovane. Molto bello è anche il Chiostro. La parte del monastero trasformata in Villa è ora riservata alle visite dei turisti. Fiancheggiando il lato a sinistra, dalla piazzetta si accede alla terrazza Belvedere, dalla quale si può ammirare la facciata del Monastero, abbellita dalla doppia scalea settecentesca con balaustrata in pietra di Nanto che immette alla “Sala degli stucchi”, un tempo ingresso principale della Villa. All’interno, si possono ammirare: La “Sala del Fuoco”, caratterizzata da un originale soffitto con volte a crociera. Tutte le finestre sono a rulli soffiati in vetro di Murano. La “Sala degli Stucchi”: sala di ingresso originale, con un bellissimo portale in vetro di Murano; il pavimento cinquecentesco, raro esemplare veneto in cotto e pietra. Settecenteschi sono invece gli stucchi ornamentali, il soffitto alla “Sansovino”, il caminetto e lo specchio. I quadri sono di scuola veneta e romagnola. La biblioteca dei Conti è attualmente adibita a Museo, nel quale si possono ammirare numerosi oggetti originali di vario tipo, che raccontano silenziosamente una storia lontana e... vicina, con i souvenirs che i turisti portano per l’esposizione. Si susseguono infine la “Sala Gialla”, la “Sala Verde” e la “Sala Rossa”, caratterizzate, oltre che dal colore della tappezzeria murale, anche dai diversi disegni geometrici dei pavimenti in noce e larice e dagli eccezionali soffitti a cassettone, impreziositi da imponenti travi in rovere.

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