Cammino in Valdobbiadene

Sta prendendo forma il Cammino tra le meraviglie dell'Alta Marca Trevigiana, lungo 52 chilometri tra colline, pendii, chiese medievali, antichi e nuovi tracciati. Un percorso attrezzato anche con bed & breakfast e luoghi eno-gastronomici.

Il Cammino Unesco sulle colline, il primo nel proprio genere che - da fine estate - consentirà di attraversare i luoghi oggi patrimonio dell'umanità a piedi, in più giorni, soggiornando in locande, b&b e mangiando nelle osterie. Si tratta di un percorso di quattro tappe consigliate, di circa 52 km totali, con partenza da Vidor e arrivo a Vittorio Veneto.
 
I viaggiatori che lo percorreranno riceveranno una credenziale su cui verranno apposti i timbri per ogni tappa percorsa. Il timbro, per volontà comune dell'Associazione per il Patrimonio delle Colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, sarà dedicato a Leopoldo Saccon, architetto e uno dei padri spirituali della candidatura, scomparso di recente.
 
Il percorso attraversa, oltre alle località di partenza e arrivo, anche Colbertaldo, le alture meridionali di Valdobbiadene, Col San Martino, le Vedette di Farra di Soligo, Premaor di Miane, i Tre Ponti di Follina, l'area di Cison con Zuel di Qua e di Là, Arfanta, Tarzo, Nogarolo, Serravalle, unendo porzioni di alcuni dei 37 itinerari dell'altro progetto naturalistico di mappatura dei sentieri delle Colline Unesco attualmente in corso. 
 
Il cammino presenta non solo una valenza paesaggistica, ma anche storico-culturale. Molti siti visitati riportano con la memoria alla Grande Guerra, grazie a numerose trincee, gallerie e postazioni militari visibili sulle colline. Oltre a questo, si lega simbolicamente al movimento fatto dalle truppe italiane quando riuscirono a oltrepassare il Piave nei vari punti di sfondamento per combattere la battaglia finale di Vittorio Veneto (24 ottobre - 4 novembre 1918).
 
Il percorso, che è stato anche pensato per visitare l'intero blocco geologico delle colline sub-prealpine presenta alcuni tratti più impegnativi, come la parte finale del Monte Comun e del Monte Baldo. Ma per questo è stata già prevista una Variante Nord facoltativa che bypassa i tratti più difficili per un percorso molto più semplice attraverso Fratta, Colmaggiore e la parte meridionale di Revine, offrendo soluzioni adatte a tutti. Sarà un piccolo museo a cielo aperto dove storia minore e arti si intrecceranno, legate al concetto di esperienza. Lungo la traccia il visitatore troverà facili collegamenti a strutture ricettive create in piccoli casolari o strutture a impatto zero, ma anche ai luoghi della ristorazione.

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