TURBOLENT AMERICA. Al Candiani le foto di Jean-Piere Laffont in mostra fino al 30 Maggio ?>

TURBOLENT AMERICA. Al Candiani le foto di Jean-Piere Laffont in mostra fino al 30 Maggio

Dal: 16-02-2019 Al: 30-05-2019
Centro Culturale Candiani - Mestre
  • LOCATION: Centro Culturale Candiani - Mestre

La mano di un bambino stringe una pistola, una mano adulta aggrappata attorno a essa per aiutare a stabilizzare e guidare l'arma pesante. L'anno è il 1981, quando si stabilì in Texas un campo per insegnare ai bambini l'uso di armi da fuoco: Turbulent America è la mostra fotografica in mostra fino al 30 Maggio 2019 nell’area espositiva al terzo piano del Centro Culturale Candianie altro non è che un ampio ritratto degli Stati Uniti visti dagli occhi del  fotografo francese Jean-Pierre Laffont, membro fondatore delle agenzie fotografiche Gamma e Sygma. Immagini piene di intensità, un significato che deriva dalla conoscenza di eventi storici e preoccupazioni attuali. Questo è il potere della singola immagine. Turbulent America è il ritratto sorprendente della velocità plateale della vita americana, delle sue divisioni traumatiche, delle sue ambizioni inebrianti, dei suoi eroi e le sue eroine e della parata senza fine di personaggi falliti e strambi. IL FOTOGRAFO. Jean-Piere Laffont arriva a New York nel 1965 e, per più di tre decenni, viaggia attraverso il Paese cercando di immortalarne lo spirito. È un francese che vive in America ma è nato in Algeria, cresciuto in Marocco ed educato in Svizzera prima di iniziare a lavorare come ritrattista di star del cinema a Parigi: questo background culturalmente eterogeneo gli ha indubbiamente consentito uno sguardo estraneo e sofisticato con cui esaminare un paese in divenire. Quando giunse a New York la città era sporca e pericolosa, il paese stava attraversando cambiamenti profondi e sembrava che tutti scendessero in piazza a manifestare. Percorse gli Stati Uniti in lungo e in largo, da Manhattan agli Stati centrali, raccontando icambiamenti radicali che investirono la realtà americana, coprendo l’intera gamma dello spettro sociale dai nullatenenti alla cerchia presidenziale. Le sue immagini sono la prova di ciò che può accadere quando si abbatte un muro e si inizia a guardare veramente. Le fotografie di Jean-Pierre Laffont mostrano raramente gli eventi delle notizie del giorno, si concentrano piuttosto, sulle motivazioni che ne sono alla base: il suo intento è spiegare le cause e gli effetti di quelle notizie. È stato capace di catturare gli aspetti più personali delle persone che fotografava. Ha puntato l’obiettivo su disadattati, indigenti, ribelli. Ha focalizzato l’attenzione sull’esplosione della rivoluzione sessuale, sul movimento dei diritti civili e le conseguenze delle restrizioni alla libertà di parola. Immerso nel suo archivio per dare vita a Turbulent America, Jean-Pierre Laffont ha notato che, a un primo sguardo, le singole fotografie scattate durante quel quarto di secolo sembrano ritrarre solo una gran confusione.... rivolte, manifestazioni, disgregazione, crolli e conflitti. In realtà, prese nel loro insieme, mostrano la nascita caotica e a tratti dolorosa dell’America del ventunesimo secolo: “Fanno ciò che che le fotografie sanno fare al meglio: congelano nel tempo momenti decisivi per un’analisi futura. Queste immagini costituiscono un ritratto personale e storico di un paese che ho sempre osservato in modo critico, ma con profondo affetto e per il quale provo un’immensa gratitudine”.

TURBOLENT AMERICA. Al Candiani le foto di Jean-Piere Laffont in mostra fino al 30 Maggio
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