Una Mostra a Palazzo Ducale approfondisce il rapporto tra Venezia e la Persia di Shah Abbas il Grande
E' aperta fino al 12 gennaio 2014 a
Palazzo Ducale, la mostra
I DONI DI SHAH ABBAS IL GRANDE ALLA SERENISSIMA che illustra le relazioni diplomatiche con l’invio di delegazioni e doni reciproci hanno rappresentato una prassi strategica molto diffusa nei rapporti tra
Venezia e le grandi potenze, soprattutto quelle dell’
Oriente.
La giustificazione del
rapporto diplomatico, il più delle volte, celava a tutti gli effetti una vera e propria finalità commerciale, attraverso la quale si riusciva spesso ad evitare eventi bellici assai più dannosi.
La mostra, inedita ed evocativa, approfondisce in particolare gli scambi intercorsi in età moderna tra la Repubblica e una delle più importanti potenze dell’epoca, la
Persia Safavide, al tempo di
Shah Abbas il Grande.
l percorso espositivo si apre con alcune incisioni, provenienti dal
Gabinetto dei Disegni e delle Stampe e dalla Biblioteca del Museo Correr, in cui sono illustrati i volti dei protagonisti dell’epoca,dettagliatamente ritratti da artisti europei.
Un sezione dedicata alla rappresentazione cartografica della
Persia presenta invece mappe e portolani utilizzati dai viaggiatori per orientarsi nel Mediterraneo orientale e in
Medio Oriente, la cui qualità rivela la straordinaria capacità tecnico-scientifica deicartografi di tracciare, tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, i profili di territori della cui esistenza ben pochi all’epoca erano a conoscenza.
A testimonianza delle buone relazioni intercorse tra
Venezia e la
Persia Safavide vengono poi presentati i documenti del XVII secolo, tra i quali spiccano i firmani originali col sigillo dello Shah conservati presso l’
Archivio di Stato di Venezia, nei quali viene costantemente rinnovata la promessa di collaborazione ed amicizia, suggellata dall’invio di doni diplomatici e dalla richiesta dettagliata da parte persiana della fornitura di alcuni manufatti veneziani, sia di grande pregio, sia destinati all’uso quotidiano.
Importante esempio della sontuosità e preziosità di queste regali sono il tappeto in seta, broccato in oro con motivi floreali a nastro, conservato al
Museo di San Marco, ed il velluto, anch’esso di seta broccato in oro con raffigurati La Vergine e il Bambino, quasi sicuramente prodotto da maestranze specializzate armene nei laboratori di Nuova Giulfa ad Isfahan, conservato a Palazzo Mocenigo.
Orari e Biglietti: Ingresso con l’orario e il biglietto unico per i Musei di Piazza San Marco:
fino al 31 ottobre: 8.30 – 19.00(ingresso fino alle 18.00)
dall’1 novembre: 8.30 – 17.30(ingresso fino alle 16.30)