A TORCELLO LA MOSTRA TERRA/CIELO

Sull’isola di Torcello affondano le radici di Venezia. Ed è qui che Simonetta Gorreri, curatrice di numerose esposizioni internazionali, dal 12 maggio al 31 luglio, presenta un nuovo visionario progetto di arte contemporanea ambientale che coinvolge l’isola: si tratta della mostra ‘open-air’ TERRACIELO.

Otto opere ‘site specific’, ossia materialmente create dalle mani degli artisti in loco, invitati per l’occasione dall’associazione Artlife for the World ad esporre nell’ambito di questo progetto. Durante l’inaugurazione la protagonista è stata anche una originale performance. In questo contesto la protagonista è stata la DANCING ARMOR – armatura danzante – che è stata realizzata dall’art-designer Sabrina Baldacchini e che viene indossata dalla performer Jennifer Cabrera: “avvolto dalla sua armatura Attila vuole emergere dalla terra dopo tanti anni… il corpo vibra, si contorce, avviene una inaspettata trasformazione”. Attila è una donna. L’armatura poi torna accanto al suo Trono per essere contemplata. Al centro dell‘isola di Torcello vi è infatti un manufatto del V secolo noto proprio come il Trono di Attila.

Recarsi a Torcello significa immergersi in questo progetto artistico riscoprendo gli spazi dell’isola: è possibile, spiega la curatrice Simonetta Gorreri “intervenire oggi su un modello medioevale e pre-romano – l’isola di Torcello e ciò che la compone appunto – attraverso espressioni artistiche”. “Perciò – prosegue – gli artisti si sono recati qui per scegliere personalmente il contesto e la connotazione naturalistica dove realizzare l’opera. L’obiettivo di ogni installazione è quello di valorizzare l’isola nella sua importanza paesaggistica e storica. Mentre sta al concetto di arte contemporanea interpretare il messaggio dell’oggi, e delle sue problematiche, attraverso appunto una espressione artistica libera non condizionata capace di porre l’accento sul nuovo”.

Gli artisti/le opere

Maruzza Bianchi Michiel (Italia) / ABITARE IL TEMPIO – BUILDING LIVING

Candida Ferrari (Italia) / VOLUMI E CROMIE – VOLUMES AND COLORS

Paola Blazquez (Spagna) / ORIGINE DELLA LAGUNA – ORIGIN OF THE LAGOON

Claudia Corò (Italia) / LUCE SOMMERSA – SUBMERGED LIGHT

DAMSS ART Daniela Arnoldi e Marco Sarzi–Sartori (Italia) / TORC – TORC

Paolo Stefani (Francia) / PROGETTO ATTILA – ATTILA PROJECT

Gottardo Bonacini (Italia) / PLENILUNIO/FULL MOON

Guilherme Carvalho (Francia) / L’ASCOLTO DELLE ANATRE – LISTENING TO THE DUCKS

Un progetto Artlife for the World Contemporary Art Events for the World Venice

 

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Il Labirinto Borges

Nell’isola di San Giorgio Maggiore si trova uno dei parchi più belli d’Italia. 

Qui nel X secolo, i monaci benedettini fondarono il primo monastero, il Monastero di San Giorgio Maggiore, oggi sede della Fondazione Giorgio Cini.

In quest’isola è nato il progetto del Labirinto Borges con l’intento di celebrare la figura del grande scrittore argentino, Jorge Luis Borges, a 25 anni dalla sua scomparsa. L’idea è stata sviluppata dall’architetto inglese Randoll Coate, in collaborazione con la Fundación Internacional Jorge Luis Borges e con il supporto della vedova del celebre autore, Maria Kodama.

Nel giugno 2021 il labirinto ha aperto ufficialmente per la prima volta al pubblico, dieci anni dopo la sua creazione.

Il labirinto, che si estende per poco più di un chilometro, è stato ispirato dal famoso racconto di Borges “Il giardino dei sentieri che si biforcano”. Lungo il percorso, i visitatori possono trovare oggetti simbolici che richiamano le opere dello scrittore, tra cui specchi, clessidre, un bastone, una tigre, un enorme punto interrogativo e le iniziali della vedova Kodama.

Il Labirinto Borges è composto da 3200 piante di bosso, raccolte in siepi alte novanta centimetri, che sono state disposte in modo da formare il nome Borges due volte, visibile chiaramente dall’alto. Il labirinto è ben visibile dalla terrazza del Centro Branca della Fondazione, che permette una vista panoramica dall’alto.

 

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JW Marriott Venice Resort & Spa

Fuggite dalla routine e rifugiatevi nel JW Marriott Venice Resort & Spa. Il nostro hotel di lusso a cinque stelle vanta una posizione mozzafiato sull’Isola delle Rose, un’isola privata situata a Venezia e vicino alle principali attrazioni come Piazza San Marco. Sia che soggiorniate qui per una luna di miele o per una vacanza di famiglia, sarete incantati dai nostri spettacolari terreni, che vantano una splendida vista sulla laguna e dai giardini e uliveti meticolosamente conservati. Ricaricatevi nelle nostre sistemazioni spaziose, ciascuna delle quali è stata recentemente rinnovata dal celebre architetto Matteo Thun, prima di esplorare tutto ciò che il nostro hotel a cinque stelle ha da offrire. Scegliete dalla nostra schiera di ristoranti e bar, tra cui il Dopolavoro Dining Room, la nostra esperienza di alta cucina premiata con una stella dalla guida Michelin, o prenotate un massaggio rigenerante alla GOCO Spa, una delle ambite destinazioni per ritrovare il benessere. Qualunque cosa vi porti qui, vi attende un’esperienza di viaggio di lusso straordinaria. Saremo lieti di ospitarvi al JW Marriott Venice Resort & Spa.

Ferragosto alternativo: in bici fino alla Sagra di Portosecco

Venezia è una città turistica.
Se questo è indubbio, lo è anche il fatto che è una città fortemente ancorata alle sue tradizioni, aspetto che durante la stagione estiva prende la forma, i sapori e i profumi goderecci e genuini delle sagre. Si inizia presto, a Giugno con quella di San Piero in Volta e avanti così, sestiere dopo sestiere, fino ad arrivare a quelle “isolane”, le meno frequentate dai turisti forse ma le più vissute dai locals.

IN BICI

Se l’occasione fa l’uomo ladro, il consiglio è di approfittare per organizzare il tuo Ferragosto “alternativo” perché la Sagra di Santo Stefano Portosecco cade a pennello dall’11 al 15 Agosto. Per goderti a pieno lo spirito isolano e guadagnarti il gran piatto di frittura che facilmente vorrai inserire inserirai tra le 100 cose da mangiare prima di morire, potresti organizzare una bella biciclettata partendo dalla terraferma.

Il primo step sarà attraversare il Ponte della Libertà lungo la pista ciclabile per arrivare al Tronchetto dove per forza di cose devi salire sul ferry e goderti una mezz’oretta di navigazione fino ad arrivare al Lido. Lì si inizia a pedalare costeggiando tutta l’isola, passando per Malamocco e gli Alberoni, dove volendo ci si può rinfrescare con un bagno veloce in mare, fino ad arrivare al secondo passaggio in mare che dal Lido ti porta nell’isola di Pellestrina.

Una volta toccata l’altra sponda, si pedala ancora fino al primo paese, Portosecco appunto, che per l’occasione sarà agghindato a festa con filari di bandierine colorate lungo tutto il centro e un grande stand gastronomico proprio nella graziosa piazzetta centrale.
Menu consigliato: pasta coi peoci (le cozze, per intenderci), frittura di pesce, bussolà e prosecco.

NON SOLO CIBO

La tradizionale Sagra di Santo Stefano richiama ogni anno veneziani, lidensi, e turisti in cerca di emozioni anche per i molti appuntamenti religiosi, i concerti, le regate di “Voga alla Veneta”, gli spettacoli teatrali, le serate danzanti e la tradizionale tombola, avvenimenti che tradizionalmente avvengono per onorare il  Santo Patrono della comunità.

E se vuoi anticipare il tuo Ferragosto a inizio mese, puoi farlo cambiando di pochissimo i piani e, dopo esserti fermato un attimo a Portosecco per goderti la pace della sua piazzetta, continui a pedalare fino a Piazzale Ognissanti a Pellestrina dove dal 28 Luglio al 5 Agosto prende vita la Festa della Madonna dell’Apparizione.

JW Marriott Venice Resort & Spa

Il resort a 5 stelle JW Marriott Venice Resort & Spa vanta la propria isola privata nella laguna di Venezia, un centro benessere, una piscina all’aperto e 4 ristoranti. Abbellito da giardini rigogliosi, il JW Marriott Venice presenta una terrazza all’ultimo piano con piscina e lettini e una chiesa del 19⁰ secolo. Uno dei ristoranti propone piatti della cucina italiana, mentre gli altri servono specialità internazionali. In loco troverete anche 4 snack bar. Lussuose e climatizzate, le camere e suite dispongono di arredi moderni e bagno privato con vasca o doccia. Le sistemazioni sono dislocate in edifici separati, tutti raggiungibili a piedi l’uno dall’altro. L’hotel fornisce un servizio navetta gratuito in barca che vi consentirà di raggiungere in 15 minuti il molo vicino a Piazza San Marco, distante 10 minuti a piedi dal Ponte di Rialto.

Venice Certosa Hotel

Il Venice Certosa Hotel si trova sull’Isola della Certosa a 15 minuti di vaporetto da Piazza San Marco. L’hotel offre ai suoi ospiti l’esperienza di un singolare soggiorno a Venezia nella discreta tranquillità della laguna. Al Ristorante Il Certosino annesso all’hotel è possibile gustare pietanze della tradizione veneziana  e veneta a base di pesce e  carne. Sono presenti 18 camere confortevoli ed accoglienti, arredate in stile moderno con singolari richiami al mare. Ogni stanza dispone di bagno privato con doccia o vasca da bagno, riscaldamento a controllo individuale, aria condizionata, telefono e televisione. Il Venice Certosa Hotel mette a disposizione una navetta gratuita per i collegamenti con le fermate più vicine all’Isola e accoglie tutti coloro che scelgono le vacanze in bicicletta con possibilità di organizzare i servizi di trasporto, di assistenza e di ristorazione. Nei dintorni è possibile percorrere interessanti itinerari della Laguna e di raggiungere autonomamente le spiagge nonché di effettuare escursioni e corsi in barca a vela e kayak.

Isola del Lazzaretto Novo

Una gita in Laguna alla scoperta del Lazzaretto Novo

Usata prima come luogo di quarantena durante le epidemie di peste, poi dall’esercito napoleonico e infine dall’esercito italiano fino al 1975, il Lazzaretto Nuovo è una delle poche isole abbandonate della Laguna di Venezia ad aver conosciuto una perfetta azione di recupero.

Oggi il Lazzaretto Nuovo fa ormai parte del circuito museale cittadino: è inserito nel Sistema Bibliotecario Museale della Provincia di Venezia (SBMP), negli Itinerari storico-naturalistici (Progetto UE – O.2) e negli Itinerari Educativi del Comune di Venezia. Accoglie migliaia di visitatori ogni anno, tra cui molte scuole di ogni ordine e grado.

LE ORIGINI DEL LAZZARETTO Nel 1468 con decreto del Senato della Serenissima fu istituito nell’isola della Vigna Murata un Lazzaretto con compiti di prevenzione dei contagi, detto “Novo” per distinguerlo dall’altro già esistente vicino al Lido (detto “Vecchio”), dove invece erano ricoverati i casi manifesti di peste. L’isola divenne luogo di “contumacia” (quarantena) per le navi che arrivavano dai vari porti del Mediterraneo, sospette di essere portatrici del morbo.

Il principale edificio dell’isola, il cinquecentesco Tezon Grande , lungo più di 100 metri (il più grande edificio pubblico di Venezia dopo le Corderie dell’Arsenale), conserva ancora molte scritte e disegni originali, documenti straordinari sulle pareti che, attestando la presenza dei mercanti, dei “bastazi” (facchini) e dei guardiani del Magistrato alla Sanità, descrivono arrivi di navi e commerci (da Costantinopoli, Nauplia nel Peloponneso, Alessandria d’Egitto, Cipro …), sigilli e simboli, nomi di dogi e di marinai.

L’isola è visitabile unicamente su prenotazione. Per tutte le informazioni:
www.lazzarettiveneziani.it
Email: info@lazzarettiveneziani.it

Isola di Burano

La pittoresca e coloratissima Isola di Burano merita  sempre un visita

L’isola di Burano, un tempo famosa per l’arte del merletto, è tuttora il cuore della Laguna Nord e deve il suo incredibile fascino ai colorì delle abitazioni: azzurro, rosso, giallo, viola, ogni casetta ne ha uno diverso. Girando per le piccole fondamenta e per le callette di Burano respirerete un’autentica atmosfera popolare: le porte delle case sono spesso lasciate aperte, segno inequivocabile che qui tutti si conoscono e si fidano l’uno dell’altro, e quando le temperature si fanno miti, placide vecchiette discorrono serene mentre rammendano sedute all’aperto di fronte alle loro abitazione. La lavorazione del merletto con l’ago da cucire cominciò a svilupparsi nell’isola intorno al ‘500 e trovò naturalmente subito l’appoggio delle nobildonne Cadde poi lentamente in declino fino a venire rilanciata alla fine dell’800 con l’istituzione di una Scuola e di un Laboratorio per la lavorazione dei merletti tuttora operanti. Una volta scesi dall’imbarcadero potrete ammirare le numerose vetrine  dove comprare splendida biancheria ornata da superbi merletti, ma fermatevi anche nelle pasticcerie o dai fornai: Burano è anche famosa peri suoi biscotti, detti appunto buranei. Seguendo il flusso della gente raggiungerete facilmente l’unica piazza dell’isola, abbastanza ampia, intitolata a Baldassarre Galuppi, compositore buranello del XVIII sec. Qui si affaccia la Chiesa di S.Martino, la cattedrale di Burano con caratteristica facciata senza portale (si entra dal fianco), e il Museo del merletto.

Come arrivare a Burano Linea 1 e N (Notturno): scendete alla fermata Ca’ D’oro e proseguite a piedi per 5 minuti fino a Fondamente Nove e recatevi all’imbarco della linea 12, che è il collegamento da Venezia per Burano.

Linee 4.2 e 5.2: scendete alla fermata di Fondamente Nove e recatevi all’imbarco della linea 12, che è il collegamento da Venezia per Burano, al di là del Ponte Donà.

 

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Isola di Torcello

Dell’isola di Torcello si sa che un tempo era un fiorente centro e il luogo da cui ha preso origine la civiltà veneziana. E’ a Torcello che si rifugiarono gli abitanti di Altino per sfuggire all’invasione dei barbari. Ma dello splendore del passato è, miracolosamente rimasto, solo il centro monumentale. Partendo dall’imbarcadero di Torcello si raggiunge il centro percorrendo una stradina lungo la quale troverete solo qualche rara abitazione e alcuni ristoranti , oltre al caratteristico Ponte del diavolo, famosissimo per essere senza spallette. Giungerete infine in un ampio spazio erboso dove intorno alla cosiddetta Sedia di Attila, sedile in pietra usato quasi sicuramente di tribuni per rendere giustizia, sono raggruppati, S.Fosca, la Cattedrale, il Palazzo dell’archivio e il Palazzo del Consiglio. La Chiesa di S.Fosca, a caratteristica pianta centrale colpisce per l’armonia delle forme sia interna che esterna. Ma il maggior monumento dell’isola è sicuramente la Cattedrale di S.Maria Assunta. Fondata nel 639, venne poi ricostruita nel corso dell’anno 1000. Il risultato è una semplice chiesa a sagoma basilicale, una facciata altrettanto semplice preceduta da un nartece, un atrio addossato alla facciata tipico delle chiese paleocristiane. Nel prato retrostante alla Chiesa sorge la Cappella di S.Marco, dove vuole la tradizione che sia stato deposto temporaneamente il corpo dell’evangelista alla fine del suo trasporto dalla Terra Santa. Entrando, sulla superficie intema del muro della facciata, potrete ammirare un meraviglioso mosaico veneto-bizantino raffigurante il Giudizio Universale. Dal basso verso l’alto,(non andando in senso cronologico) nella prima fascia, trovate gli Eletti a sin. e i Dannati a dx; al livello successivo abbiamo

 La preparazione del Giudizio Universale con scene della Resurrezione dei corpi; poi Cristo in Gloria con la Madonna e i Santi e infine Cristo Crocifisso tra la Madre e S.Giovanni.

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Isola di Murano

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Famosa in tutto il mondo per l’arte del vetro, Murano deve la sua secolare ricchezza al decreto del 1291 che obbligò tutte le vetrerie, facilmente soggette ad incendi e quindi fonte di pericolo per le case veneziane, al trasferimento su quest’isola. Una volta scesi su quest’isola, costituita a sua volta da 5 isolotti principali divisi da un Canale centrale detto Grande, vi sembrerà di trovarvi in una Venezia in miniatura.

Lungo il Canale si affacciano alcuni aristocratici Palazzi che fanno comprendere tuttora il carattere dell’isola, divenuta in breve tempo luogo di villeggiatura per patrizi veneziani. Purtroppo dell’atmosfera che probabilmente vi si respirava un tempo ora non rimane quasi più nulla e Murano si è fatta per cosi dire fagocitare dall’industria turistica. Camminando per le sottili fondamenta troverete miriadi di negozi in cui comprare qualche piccolo o grande souvenir di vetro. Ma se volete qualcosa di veramente originale a buon prezzo vi suggeriamo di rivolgervi direttamente alle vetrerie, quasi tutte sul fronte verso la Laguna.

Per assaporare l’isola scendete dal vaporetto alla prima fermata, Colonna, e percorrete tutta la Fondamenta dei vetrai, troverete alla vostra sinistra, dopo poco , la Chiesa di S.Pietro Martire, ricostruita tra il XV e il XVI sec. Al suo interno potrete ammirare una serie di capolavori che provengono da chiese e conventi soppressi da Napoleone, quali “L’Assunta e Santi”, la “Madonna col bambino in trono tra Angeli e Santi” di Giovanni Bellini, e “S.Girolamo nel deserto” di Paolo Veronese.

Lungo la Fondamenta Cavour troverete il Museo di Arte Vetraria, ospitato nelle sale di Palazzo Giustinian, dove potrete ammirare, in ordine cronologico, meravigliosi vetri veneziani a partire da quelli archeologici del II sec. Inoltre il Museo è ora ulteriormente arricchito dalle collezioni provenienti dal Correr. Il pezzo più di valore rimane la Coppa amatoria detta dei Barovier, in vetro turchino con scene d’amore e ritratti degli sposi a smalto.

DUOMO DI MURANO Poco distante dal Museo dove la Fondamenta giunge al termine, potete scorgere l’abside di una splendida Chiesa, il Duomo di Murano dedicato ai SS.Maria e Donato, un superbo esempio di arte veneto-bizantina. Dopo aver ammirato all’esterno l’abside, cinto da 2 ordini di arcatelle a tutto sesto su colonnine binate arricchite da bellissimi capitelli, una volta entrati resterete colpiti dal pavimento a mosaico del 1140 (la data si legge sulla terza campata della navata di mezzo) con figure di pavoni, aquile, animali di ogni tipo che concorrono a comporre un enorme bestiario fantastico.  

Lido di Venezia

L’isola del Lido, conosciuta come l’isola d’oro di Venezia, è una lingua di terra lunga 12 km che divide il mare Adriatico e la laguna: grazie a questa favorevole posizione la spiaggia del Lido, è un luogo ideale per soggiornare tutto l’anno, e specialmente da marzo ad ottobre. E’ ricca di costruzioni settecentesche, come i Murazzi, una lunga distesa di scogli messi dall’uomo a difesa di questa sottile striscia di terra, che si estendono per 1metà dell’isola quasi fino a dove, al posto di un altro antico forte della stessa epoca, detto “delle Quattro Fontane”, negli anni ’30 del Novecento sono sorti proprio il Casinò (ora chiuso) ed il Palazzo del Cinema, quasi sospesi tra mare e laguna, nascosti da fitti alberi, sedi ideali a Venezia per i numerosi eventi culturali e mondani ospitati dalla città e dove ogni anno si tiene la famosissima Mostra del Cinema. Era un luogo apprezzato già a partire dal 1820, e per questo scelto come meta e residenza da numerosi scrittori e poeti come Lord Byron e T.Mann, che ambientò uno dei suoi maggiori romanzi “ Morte a Venezia “, nel famoso Hotel Des Bains, opera eccelsa che Luchino Visconti portò magistralmente sui grandi schermi con l’omonimo film.

Il Lido di Venezia è la scelta giusta per ricercare tranquillità, spazi aperti, e rilassanti verdi paesaggi, dopo aver trascorso un ‘intera giornata tra le “calli” affollate del centro storico.

Eleganti Ville, costruite all’inizio del 1900 si trovano lungo i viali alberati, dove è possibile passeggiare e gustare un gelato facendo shopping. Con i suoi 12 km di spiagge, il Lido è attualmente il luogo meno caotico e più elegante del litorale adriatico, diventando meta di chi ricerca un’atmosfera rilassante.

La caratteristica principale delle spiagge attrezzate del Lido è la capanna: una grande cabina con la veranda e la tenda aggiunte alla struttura chiusa; ma se lo desiderate troverete anche incantevoli e originali spiagge libere come quella di San Nicolò e degli Alberoni, con le loro Dune naturali. L’isola è anche il luogo dove i Veneziani, come i Turisti, trovano le attrezzature necessarie per praticare vari sports, come Tennis, Equitazione, Nuoto, Tiro con l’arco e il Golf: agli Alberoni si trova infatti uno dei migliori campi da Golf europei.

Dopo un bel bagno rilassante, una bella passeggiata sull’arenile, o una partita di Tennis, potrete completare la giornata con la visita dell’antico cimitero ebraico, la cui fondazione risale al 1389, un luogo molto suggestivo dove riposano illustri famiglie ebree, oppure potrete raggiungere facilmente il caratteristico antico borgo di Malamocco, una picccola Venezia in miniatura, con i suoi canali e le piccole calli.