LOCATION:
31 marzo 2012
Teatro Piccolo Arsenale
Ingresso libero
Ko Murobushi, fra i massimi artisti del butoh, la “danza delle tenebre” che non smette di affascinare le platee di tutto il mondo, torna a Venezia per Open Door con un appuntamento aperto al pubblico (ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili), il 31 marzo 2012 al Teatro Piccolo Arsenale. Durante lo spettacolo di danza saranno così mostrati al pubblico i materiali coreografici realizzati insieme ai danzatori dell’Arsenale della Danza in occasione di una masterclass appena conclusasi.
Mettere a confronto i danzatori con i tanti stili che compongono il panorama coreografico oggi è uno dei punti fondanti dell’Arsenale della Danza: così, dopo la tecnica improvvisativa di Forsythe con Francesca Harper, la Bollywood Danxe di Terence Lewis, il vocabolario della danza rituale degli orixás con Maria Thaís e Wellington Campos e la particolare versione delle arti marziali con la fighting monkey technique di Jozef Frucek e Linda Kapeteana, è la volta del butoh.
Sorto nel Giappone post-atomico, il butoh sfida le convenzioni della danza e del teatro tradizionali facendosi fisicità pura nella rarefazione estrema, dura e oscura, dei gesti. “Il corpo è abbandonato, rinserrato, circondato – afferma Ko Murobushi. Per questo l’essere umano rimarrà sempre un paese straniero. I nostri incontri sono determinati dal destino…. Siamo forme che divengono tagli; siamo danzatori di confine. Quando vogliamo metterci in contatto con lo spazio circostante, questo cambia, si muove, si rifiuta, esplode. Tutte le parti del corpo si contorcono, il corpo è fatto a pezzi. Poi viene schiacciato e si riduce in mille frammenti. Il corpo in sé è privato di ogni significato, non può avere un nome; appare come mera figura, autogenerata: un doppio corpo oltre i limiti del tempo. Un po’ come un brutto scherzo...”.
Considerato erede della visione originaria del butoh dettata dai primi maestri Tatsumi Hijikata e Kazuo Ohno, Ko Murobushi è fra i fondatori delle maggiori formazioni di questo originalissimo genere, come Dairakudakan – che ha fondato insieme a Ushio Amagatsu, Akaji Maro e altri – e come il gruppo tutto al femminile Ariadone, che ha invece creato con Carlotta Ikeda – fino alla recentissima formazione Ko&Edge. La Redazione