La Guerra dei Pugni a Venezia

La Guerra dei Pugni a Venezia

A Venezia si svolgevano fin dal 1300 le famigerate Guerre dei Pugni su alcuni ponti

Venezia è la città dei ponti. Se ne contano più di 400 che collegano le 118 isolette che compongono una delle città più uniche al mondo. Ci sono ponti molto famosi, come quello di Rialto e quello dei Sospiri, ponti senza spalliere (solo due: uno a Torcello e uno in centro storico lungo Rio di San Felice, a pochi passi dalla Scuola della Misericordia) e ci sono anche i Ponti dei pugni e della Guerra. A cosa servivano quest'ultimi? Venivano utilizzati un tempo per le famose Guerre dei Pugni. In particolare ce ne sono due, quello dei Pugni e quello di Santa Fosca, dove sono rimaste (nonostante siano stati ricostruiti) delle strane impronte di pietra d'Istria. Cos'erano le Guerre dei pugni? A Venezia esistevano un tempo due fazioni rivali: i Castellani e i Nicolotti. I primi vivevano nella zona a est della città (quella industriale, con l'Arsenale), i secondi su quell'area a ovest di Venezia dove si trova la Chiesa di San Nicolò dei Mendicoli (erano prevalentemente pescatori). Le due fazioni, acerrimi nemici, si affrontavano fin dal 1300, nel periodo tra settembre e Natale, in vere e proprie lotte agguerrite. Si trattava sia di singoli incontri di boxe, sia di combattimento multiplo che di vere e proprie guerre per la conquista del ponte. Le Guerre dei pugni ( le impronte di pietra servivano per far disporre i contendenti durante gli incontri singoli) si svolgevano su vari ponti, come quello già dei Carmini, quello di Santa Fosca e quello della Guerra. Dato che allora i ponti erano privi di parapetto, vinceva chi buttava in acqua più nemici possibili. La rivalità tra le due fazioni era evidente anche nei particolari più minuti: per esempio i Castellani avevano sciarpe e berretto rossi, i Nicoletti neri; le donne dei Castellani portavano un fiore da un lato del petto, quelle dei Nicolotti dall'altro. Le Guerre dei Pugni diventarono col tempo sempre più cruente e le dispute si dovettero proibire nel 1705. A Venezia queste guerre vennero sostituite nel '700, durante il periodo del Carnevale, dalle "Forze d'Ercole".