L'arte italiani di primi anni 60 in mostra fino al 19 settembre 2016 alle Peggy Guggenheim Collection di Venezia
La
Peggy Guggenheim Collection di
Venezia dal 23 aprile presenta una nuova mostra questa volta dedicata all'arte in Italia dei primi anni '60.
IMAGINE. Nuove immagini nell’arte italiana 1960-1969, a cura di
Luca Massimo Barbero, è anche un’inedita quanto o
riginale lettura dell’arte italiana attraverso gli anni ’60, che intende analizzare la nascita della nuova immagine.
Nell’Italia di quegli anni, al culmine del miracolo economico,
le sperimentazioni artistiche si susseguono, si mescolano e si intrecciano con rapidità e intensità straordinarie. Proprio alla
ricchezza propositiva ed eterogenea di questo decennio è dedicata questa mostra, che si offre come una possibile lettura della varietà degli aspetti di quella vitalità creativa.
Il percorso espositivo si snoda attraverso il fil rouge del tema dell’immagine tra sguardi e prospettive originali, e che prendendo avvio dal superamento del monocromo analizza la nascita di un nuovo linguaggio rappresentativo di un momento meno noto e approfondito dell’arte italiana.
L’esposizione presenta, sala dopo sala, in una serrata successione, le molteplici linee di ricerca di alcuni autori italiani, come
Franco Angeli, Mario Ceroli, Domenico Gnoli, Giosetta Fioroni, Tano Festa, Fabio Mauri, Francesco lo Savio, Michelangelo Pistoletto, Mario Schifano, Giulio Paolini, Jannis Kounellis, Pino Pascaliche, partendo dall’azzeramento delle neoavanguardie, ricreano un mondo fatto di immagini, figure e racconti originali. Ciò che si vuole presentare al pubblico è un intenso alternarsi di opere che sottolineano, in modo sintetico, la vitalità di quel breve arco temporale di soli 9 anni, mostrando così, tramite differenze e assonanze, in un continuo scambio e dialogo, quel melting-pot del linguaggio artistico dell’epoca, in un momento in continuo divenire, prima che si andassero a delineare scuole e movimenti destinati a definire le avanguardie degli anni successivi.