La 56.Esposizione Internazionale d'arte, inaugurata un mese prima del consueto per muoversi in parallelo con l'Expo, fa il punto sullo stato dell'arte al giorno d'oggi
Giorni frenetici a
Venezia, per la vernice stampa e l’inaugurazione ufficiale della
56.Esposizione Internazionale d’Arte, che aprirà ufficialmente al pubblico il 10 maggio 2015.
Come sempre il
lungo percorso espositivo che esplora tutte le straordinarie, incredibili e a volte incomprensibili sfaccettature dell’
arte contemporanea è caratterizzato da opere d’arte, installazioni, disegni, sculture, fotografie a volte stupefacenti e a volte discutibili, ma che interagiscono alla perfezione tra loro e con gli spazi dell'
Arsenale e dei
Giardini. Alcuni padiglioni sono semivuoti, altri pieni, per alcuni c’è tantissima gente in fila (Finlandia e Uruguay), e come d’abitudine ci si perde felici e perplessi in un
labirinto di creatività. Sono 89 le partecipazioni straniere, 136 artisti, 159 nuove produzioni realizzate per questa edizione, 5 paesi presenti per la prima volta (Grenada, Mauritius, Mongolia, Repubblica del Mozambico, Repubblica delle Seychelles). Da sottolineare il ritorno della Santa Sede che è in Laguna con una mostra allestita nelle Sale d’Armi.
L'edizione 2015 della
Biennale d'arte, che apre i battenti un mese prima del solito per muoversi in parallelo all'
Expo di Milano, è dedicata al futuro: il tema scelto dal curatore
Okwui Enwezor, 52enne nigeriano trapiantato negli Stati Uniti e già, tra le altre cose, alla guida di Documenta 11 a Kassel nel 2002, è
All The World's Futures. Al cuore dell'indagine di Enwezor le lacerazioni del presente, ma anche un nuovo, ennesimo, tentativo di interpretazione della realtà utilizzando la lente, deformante e lucidissima al tempo stesso dell'arte.
PADIGLIONE ITALIANO
Il padiglione italiano, curato da
Vincenzo Trione, negli spazi dell’Arsenale mette in scena una serie di artisti di una certa fama, da
Parmiggiani alla
Beecroft, da
Kounellis o
Paladino. Anche qui gli spazi, scanditi da un ritmo narrativo originale sottolineano la necessità dell’arte di relazionarsi a tutto tondo col mondo. Le opere riflettono il rapporto con la storia, non solo dell’arte, nel nostro Paese e il percorso culmina con un omaggio all’Italia di
William Kentridge.
Orario: 10.00 - 18.00
Orario: 10.00 – 20.00 sede
Arsenale – venerdì e sabato fino al 26 settembre
Chiuso il lunedì (escluso lunedì 11 maggio, lunedì 1 giugno e lunedì 16 novembre 2015)
Biglietti d’ingresso Regular
(tipologia di biglietto valido per un solo ingresso per ciascuna sede, Giardini + Arsenale, da utilizzare anche in giorni diversi e non consecutivi)
Intero € 25
Ridotto € 22