Mostra fotografica presso la sede storica di Banca Intesa a Venezia
Una
mostra fotografica che raccoglie le immagini del
fondo Luigi Camozzo, recuperato pochi anni fa in modo del tutto fortunoso e donato al
Circolo fotografico La Gondola, è aperta a
Venezia presso la Sede centrale di Banca Intesa in Campo San Luca fino al 10 settembre 2015.
Compongono l'esposizione
28 fotografie, scelte dall’insieme delle lastre che sono state catalogate e messe in sicurezza per far parte dell’archivio del Circolo.
Le fotografie di Camozzo, nella sua attività tra l’amateur e il professionista, hanno la veste di un
reportage ante litteram e ci raccontano la
Venezia dei primi del ‘900, nella sua ufficialità, nella fervida vita artistica e culturale e nella poesia del suo vivere quotidiano.
Le stampe in mostra sono frutto di un
lunghissimo e accurato restauro digitale sulle immagini positive, data la cattiva condizione in cui si trovano le lastre. Il restauro è stato compiuto da Emilio Zangiacomi Pompanin, socio del Circolo, e ha consentito il recupero quasi totale dell'originaria integrità.
Nella fase storica che precede il primo conflitto mondiale, Venezia vive anni cruciali. Se si avvertono ancora i segni della lunga dominazione austriaca, qualche positivo segnale si intravvede grazie all'avvio di imprese industriali di rilievo; prendono nuovo vigore l'Arsenale e il Porto nonché le attività tradizionali legate al vetro e al merletto.
Venezia vive al meglio questa fase storica, che non a caso sarà chiamata “Belle Epoque”, grazie anche al recuperato ruolo culturale e artistico – come l'istituzione nel 1893 dell'Esposizione Internazionale d'Arte - che ne fa un riferimento per l'intera Europa e vede convergere sulla laguna artisti, poeti, intellettuali e più in generale la crème del bel mondo internazionale.
In questo fervore si aggira con il suo apparecchio a lastre Luigi Camozzo che arrotonda lo stipendio di contabile fotografando eventi e personaggi che punteggiano la vita cittadina. Le sue fotografie non possono rivaleggiare con le classiche vedute degli ancora floridi ateliers ma assumono la veste di un reportage ante litteram in cui le non indifferenti doti del Camozzo hanno modo di porsi in evidenza.
Principi e regnanti, dignitari e politici, impettiti ufficiali e dame dalle vaporose crinoline, turbinano dinanzi all'obiettivo; è l'immagine di un mondo gaudente e inconsapevole della tragedia che di lì a poco lo travolgerà. Ma
l'obiettivo di Camozzo guarda anche alla vita quotidiana, all'ambito domestico registrando matrimoni, gruppi familiari e qualche scorcio cittadino intriso di autentica poesia. Un'osservazione mai banale e frettolosa, ma assai accurata e con un senso estetico davvero rilevante. Il recupero, miracoloso, di una piccola ma significativa parte della produzione di questo Autore ci permette di approfondire, a distanza di un secolo, aspetti di un'epoca cui guardiamo ancora con curiosità e, talvolta, un senso di malcelata nostalgia.